La prima tappa di Coppa del Mondo di Mountain Bike porta ancora gioie per i colori italiani: ieri la vittoria di Greta Weithaler tra le donne junior, oggi quella di Eva Lechner tra le donne élite. La 27enne bolzanina del Team Colnago Sudtirol è sempre stata nelle posizioni di testa assieme a Maja Wloszczowska, Katrin Leumann, Tanja Zakelj e Alexandra Engen.
E' scattata ieri da Albstadt in Germania, con le prove dell'Eliminator (vinte da Daniel Federspiel e Alexandra Engen) la Coppa del Mondo 2013 di Mountain Bike. Nella giornata di oggi è però subito arrivata un'ottima notizia per i colori azzurri: nella prova riservata alle Donne Juniores infatti la vittoria è andata all'altoatesina Greta Weithaler, protagonista finora di un buonissimo avvio di stagione con vari successi soprattutto nelle prove degli Internazionali d'Italia. La Weithaler è riuscita a precedere di 4" la danese Malene Degn e di 34" l'americana Kata Courtney.
Un altro incidente colpisce il mondo del ciclismo. La notizia arriva dal Sudafrica, patria del biker Burry Stander, 5° nella gara di MTB alle Olimpiadi di Londra. Stander nelle prime ore della giornata di oggi si trovava a Shelly Beach in allenamento quando è stato investito da un veicolo. A nulla purtroppo sono valsi i soccorsi. Burry Stander lascia la famiglia e la moglie Cherise Taylor, anch'essa ciclista Élite.
È la francese di Saint-Brieuc Julie Bresset la regina della MTB. Dopo essersi aggiudicata ai primi d'agosto la prova olimpica, e con un titolo iridato tra le Under 23 nel palmarès, la Bresset va a prendersi un bell'oro anche a Saalfeden, Austria, dove sono in corso di svolgimento i Mondiali. Sul circuito, meno fangoso del previsto ma comunque molto tecnico, la francese del BH-Suntour-Peisey Vallandry ha girato per buona parte del tempo da sola in testa. Subito era la tedesca Sabine Spitz a partire meglio di tutte, con la compagna di nazionale Adelheid Morath che non era da meno.
Seconda giornata di gare a Saalfelden, teatro dei mondiali di MTB specialità Cross Country, e seconda medaglia conquistata dall'Italia. Artefice dell'ottima performance il friulano Daniele Braidot (fratello gemello di Luca, grande protagonista dell'iride conquistato ieri dal quartetto nel Team Relay) che ha conquistato la medaglia di bronzo nella gara riservata agli uomini Under 23.
Avevamo già notato nelle ultime stagioni i grandi progressi fatti dalla nazionale azzurra nella prova a staffetta (ovvero il Team Relay) che tradizionalmente apre le grandi manifestazioni continentali e mondiali e quest'oggi, a Saalfelden in Austria, è arrivata una magnifica e graditissima conferma. Dopo il titolo europeo conquistato nello scorso mese di giugno infatti, l'Italia aggiunge anche il titolo mondiale, realizzando un bis che finora non le era mai riuscito nel corso della stessa stagione.
Nella prova di Cross Country di MTB maschile dei Giochi Olimpici di Londra bronzo per Marco Aurelio Fontana. Vittoria del ceco Jaroslav Kulhavy, che s'impone allo sprint sullo svizzero Nino Schurter. Jaroslav Kulhavy, Nino Schurter e Marco Aurelio Fontana se ne vanno subito con Manuel Fumic, Florian Vogel, Marek Konwa. Absalon si ritira dopo due giri. All'inizio del quarto giro Burry Stander ed Josè Antonio Hermida si portano sul terzetto di testa composto da Fontana, Kulhavy e Schurter. Seguono il francese Stephane Tempier e l'austriaco Alexander Gehbauer.
La prova Cross Country di Mountain Bike dei Giochi Olimpici di Londra vede il trionfo tra le donne della 23enne transalpina Julie Bresset. Sul bellissimo circuito di Hadleigh Farm la Bresset è andata via al secondo dei sei giri previsti insieme a Sabine Spitz (tedesca, oro a Pechino 2008), Georgia Gould (Usa), Annie Last (Gran Bretagna) e Catharine Pendrel (Canada). Al terzo giro allungano in testa Bresset, Spitz e Gould.
Mark Cavendish e Marianne Vos hanno chiuso i Giochi Olimpici di Londra con un bilancio diametralmente opposto. Il britannico era il grande favorito per la prova in linea su strada e ha visto sfumare il sogno di conquistare finalmente una medaglia d'oro olimpica: e visto che nel 2016 a Rio il percorso della gara su strada non dovrebbe essere pianeggiante, Cavendish starebbe pensando ad un clamoroso ritorno in pista, magari nell'Inseguimento a Squadre.