Saranno 132 i corridori che parteciperanno domani al Campionato Italiano su strada, prova in linea che coincide per il secondo anno consecutivo con il Trofeo Melinda. Sui 220 km da Malè a Fondo vedremo all'opera 28 squadre, alcune fornitissime (la Cannondale schiera 13 uomini, la Bardiani 12, l'Area Zero 10), altre rappresentate da un solo corridore: è il caso ad esempio del campione uscente Ivan Santaromita, unico Orica in gara, chiamato a far da sé per difendere l'ambito titolo (correrà ovviamente col dorsale numero 1).
Diramata da Eusebio Unzué la preselezione da cui usciranno i nove che il prossimo 5 luglio difenderanno i colori della Movistar nel cammino da Leeds ai Campi Elisi. Accanto ad Alejandro Valverde, capitano designato, ci saranno Alex Dowsett, Imanol Erviti, John Gadret, José Ivan Gutiérrez Palacios, Jesús Herrada, Beñat Intxausti, Ion Izagirre, Juan José Lobato, Rubén Plaza, José Joaquín Rojas, Sylwester Szmyd ed il nostro Giovanni Visconti. I nove verranno comunicati dopo i Campionati Nazionali, alla luce dei vari stati di forma dei corridori.
La sesta tappa del Critérium del Delfinato, 160 km da Ville-la-Grand all'arrivo in salita di Emosson, in Svizzera, vede svanire la doppietta della Katusha a pochi metri dal traguardo, con Lieuwe Westra (Astana) che si aggiudica la frazione, superando in rimonta con Egor Silin e Yury Trofimov.
Seconda vittoria stagionale per il murciano Luis León Sánchez che oggi ha conquistato la terza ed ultima tappa della Vuelta a Castilla y León. La frazione, con traguardo finale a Bembibre, è stata caratterizzata da innumerevoli tentativi di fuga e capovolgimenti di fronte: fin dai primi chilometri si sono trovati in avanscoperta ben 31 uomini tra cui gli italiani Ciavatta, Chinello, Leonardi, Mengardo, Petilli, Chirico e Lasca; nella fase centrare s'è visto molto Paolo Ciavatta (Area Zero) che s'è portato in testa alla corsa assieme al basco Carlos Barbero.
Al via domani l'edizione numero 29 della Vuelta a Castilla y León, corsa di tre tappe di categoria 2.1. Alla partenza una sola squadra World Tour, la Movistar, e una Professional, la Caja Rural, le altre 14 squadre sono tutte Continental. Tra queste sono ben tre le formazioni italiane: Area Zero Pro Team, Nankang-Fondriest e Mg.Kvis-Trevigiani. L'anno scorso vinse Rubén Plaza davanti a Francisco Mancebo (entrambi assenti in quest'edizione) e Francesco Lasca.
Una sola wild card (alla casalinga IAM, forte di sette svizzeri in rosa) che porta i partenti della sessantottesima edizione del Tour de Romandie alla cifra di 150. Campo partenti non trascendentale, con il campione uscente Chris Froome reduce da alcuni problemi fisici. E allora gli occhi saranno puntati sugli specialisti delle brevi corse a tappe come Michal Kwiatkowski (15), Simon Spilak (31), Jean-Christophe Péraud (41) e Tejay Van Garderen (51).
In pratica quest'anno non lo abbiamo ancora visto correre: infortunatosi dolorosamente (frattura alla tibia destra) nel criterium che si disputa alla vigilia del Tour Down Under in gennaio, Giovanni Visconti ha impiegato quasi tre mesi per tornare in gara, ma domani finalmente lo rivedremo con un dorsale attaccato alla maglia (il numero 10), e con tanta voglia di iniziare la sua stagione 2014.
Un pensiero gentile per un compagno che sta attraversando un brutto momento, dopo la frattura alla tibia patita prima del recente Tour Down Under: è stato Pablo Lastras, uno dei veterani del gruppo, a mandare un saluto a Giovanni Visconti, nel corso della presentazione del team Movistar, questa mattina a Madrid; e l'ha fatto esprimendosi in italiano: «Non mollare, amico!», l'augurio di Lastras nei confronti del siciliano, il quale ha risposto a stretto giro di twitter: «Eres una persona unica Pablo! Un abrazo enorme!».