Conclusione in volata per lo Châteauroux Classic de l'Indre, e vittoria solo sfiorata dai velocisti italiani presenti in gara: a imporsi - dopo esame del fotofinish - è stato Bryan Coquard, che ha preceduto Mattia Gavazzi il quale era partito da molto indietro e aveva rimontato alla grande pure rischiando grosso per passare da un paio pertugi strettissimo lungo le transenne. Quasi sulla stessa linea del corridore della Europcar e di quello dell'Androni ma in 3a posizione, si è piazzato Francesco Chicchi, che ha preceduto Tom Van Asbroeck, Yves Lampaert e Matteo Pelucchi, sesto.
Sette i battistrada all'Amstel Gold Race, con Johan Vansummeren, Mikel Astarloza, Tim De Troyer, Arthur Van Overberghe e Alexandr Pliuschin cui si sono aggiunti a 185 km dall'arrivo Klaas Sys e Nicolas Vogondy. Il gruppo, che ha superato da poco il Gulpenerberg (km 135.1, sedicesima côte di giornata delle 34 da affrontare), vede la Cannondale di Sagan al completo a tirare per chiudere sui fuggitivi, che hanno avuto un vantaggio massimo di 11'. La prossima côte da affrontare sarà il Plettenberg.
È iniziata da poco più di un'ora l'Amstel Gold Race e subito il gruppo è partito a buon ritmo con una velocità media attorno ai 45 km/h: il primo attacco convito è arrivato da Johan Vansummeren ma il plotone ci ha messo parecchi chilometri prima di lasciare definitivamente via libera ad un gruppo di fuggitivi. Assieme al belga della Garmin si sono mossi anche Mikel Astarloza, Tim De Troyer, Arthur Van Overberghe e Alexandr Pliuschin che dopo circa 50 km di gara sono riusciti a guadagnare un vantaggio di 8'15".