Appena ieri l'annuncio dell'addio alle corse con un anno d'anticipo, e dopo aver eguagliato il record di Tour de France disputati (17, come George Hincapie), l'australiano Stuart O'Grady ammette di aver fatto uso di EPO nel 1998, due settimane prima dell'inizio della Grande Boucle.
Stuart O'Grady ha annunciato il ritiro dall'agonismo. Originariamente previsto dopo il Tour 2014, per stabilire un nuovo record di partecipazioni alla Grande Boucle (l'australiano lo condivide proprio con Hincapie, entrambi a quota 17), O'Grady spiega così le ragioni del ritiro: «Ho sempre pensato di porre fine alla mia carriera con qualcosa di davvero speciale ed il Tour di quest'anno, essere sul podio con i miei compagni dopo la vittoria nella cronosquadre di Nizza lo è stato. Questo è l'anno giusto, presto avrò 40 anni ed ho capito che ci sono cose nella mia vita che hanno la priorità.
L'Orica-GreenEDGE vuole una vittoria di tappa al Tour de France e per riuscirci ha selezionato nove corridori che possono essere competitivi sia negli arrivi in volata, sia nelle tappa un po' più impegnative. La carta migliore sarà come sempre Matthew Goss che potrà contare sul supporto di Brett Lancaster, in grande condizione nelle ultime gare, e Daryl Impey. Per le tappe mosse invece spazio a Simon Gerrans, Michael Albasini, Simon Clarke ed anche a Cameron Meyer, al suo debutto al Tour de France. Completano la formazione il veterano Stuart O'Grady ed il canadese Svein Tuft.
Stuart O'Grady prolunga per un altro anno con l'Orica-GreenEDGE. L'australiano classe '73 ha dichiarato di voler correre per un altro anno e possibilmente concludere la propria carriera al Tour de France, guadagnando così il record di partecipazioni alla Grande Boucle. Ad oggi infatti il primato è di George Hincapie, a quota 17, ma se O'Grady correrà il prssimo Tour lo eguaglierà. Dando l'addio alle corse nel Tour 2014 O'Grady giungerà a quota 18 Tour de France disputati, superando così George Hincapie.
Superato il settore numero 18 dell'111a Parigi-Roubaix, non un settore banale, la Foresta d'Arenberg. All'uscita dei difficilissimi 2400 metri di pavé sempre in testa Steegmans, Hayman, O'Grady e Koretzky (in precedenza era uscito Greipel, ripreso immediatamente dal gruppo) con 39" sul plotone. Due forature per il norvegese Thor Hushovd mentre Offredo ha centrato un cartelo stradale e dopo la caduta s'è ritirato. Nella Foresta d'Arenberg attacca Taylor Phinney insieme a John Degenkolb ma l'Omega Pharma tirata da Stijn Vandenbergh riprende i due fuggitivi.
Non lascia spazio a nessuno la RadioShack Leopard di Fabian Cancellara. Ripresi i 13 fuggitivi della primissima ora, dopo una caduta che aveva visto coinvolto anche Stannard, hanno provato a portarsi in avanti Phinney, Bozic, Boasson Hagen, Thomas, O'Grady, Boom ed alcuni altri. Nomi troppo pericolosi per il forte svizzero. Sono così rimasti in testa solo in 4: Steegmans, Hayman, O'Grady e Koretzky.