ALTIMETRIA, SCHEDA TECNICA E STARTING LIST

Fa bene l'aria di casa ad Alessandro Petacchi (LPR), che conquista la seconda frazione della Tirreno-Adriatico, superando nettamente Bennati (Liquigas) e Koldo Fernández (Euskaltel).

Molti i velocisti rimasti attardati: hanno infatti perso le ruote del gruppo di testa Cavendish, Clerc, Napolitano, Khalilov, Hunter, Boonen, Hushovd e Ciolek (questi ultimi tre coinvolti in una caduta).

Distacchi anche per alcuni degli altri uomini più attesi: Igniatiev e Dekker (anche lui caduto) perdono 2'08", Bruseghin e Ballan 6'49", Simeoni e Alessandro Bertolini 9'27", Hoste 9'31" e il convalescente Cancellara – penultimo sul traguardo – 12'06".

Tappa caratterizzata da una fuga a due animata da Ermanno Capelli (Fuji-Servetto) e Marcin Sapa (Lampre). Il loro vantaggio massimo di 7'14" al km 87, dopo che i due avevano superato il Gpm di Monte Serra (km 65,7, passaggi: Capelli, Sapa, Bernucci, Ivanov).

Al km 122,8 il traguardo volante di Camaiore, con questi passaggi: 1° Capelli, 2° Sapa, 3° Rossi a 4'38". Nel frattempo, varie cadute coinvolgono gli atleti in gruppo: prima è Brajkovic (Astana), costretto al ritiro, poi – a circa 30 km dall'arrivo – finiscono a terra Boonen, Gentili, Hushovd, Klöden, Dekker e il leader El Fares. Ripartono tutti, ma specialmente il campione belga pare dolorante a un ginocchio.

I fuggitivi vengono ripresi – prima Sapa, quindi Capelli - poco prima dello scollinamento a Bedizzano (km 164,2, passaggi Gpm: 1° Rebellin, 2° Garzelli, 3° Scarponi, 4° Caruso). Molto attivi, nel corso della salita, proprio Rebellin, insieme a Di Luca e Garzelli, che prova l'allungo in discesa.

Caduta all'imbocco della salitella finale anche per Bennati, che si riporta prontamente in testa al gruppo, scortato dai compagni Agnoli e Sabatini. L'aretino non avrà poi le forze per contrastare la splendida volata di Petacchi, ottimamente lanciato dai compagni della LPR, mentre giù dal podio finiscono 4° Rollin e 5° Paolini.

S.R.