RONDE VAN VLAANDEREN
ALTIMETRIA, SCHEDA TECNICA E STARTING LIST
Un grande Boonen vince il Fiandre bissando il successo dell'anno scorso e prendendo la testa della classifica Pro Tour.
Al km 95 attaccano Marichal (Cofidis), Ludovic Auger (Française), Albasini (Liquigas), Schmitz (T-Mobile), Boucher (Unibet) e Reinerink (Skil). Il vantaggio sul gruppo lambisce i 3', poi sul Molenberg, primo muro di giornata (km 145), Boucher e Reinerink si staccano, mentre in gruppo Boonen si mette già in testa a fare l'andatura. Ma manca ancora molto al traguardo, e allora il plotone dà un altro po' di spago agli attaccanti, che riprendono a guadagnare e ottengono un vantaggio massimo di 4'45" al km 162.
Sul Paterberg (km 178) Marichal e Schmitz staccano anche Albasini e Auger, mentre la Quick Step fa valere la sua forza in testa al gruppo e prepara il terreno all'attacco di Boonen.
Sul Koppenberg (km 185), il più duro tra i muri di giornata, molti corridori scendono dalla bici e percorrono a piedi il tratto di massima pendenza. Non Boonen, che scatta deciso e fa il vuoto. In discesa si forma un gruppo con tutti i più forti: oltre a Boonen ci sono Bettini (Quick Step), Van Petegem (Davitamon), Cancellara (Csc), Julia (Caisse), Albasini (che era in fuga), Hincapie (Discovery) e Petito (Tenax). Poi arrivano anche Pozzato, Baguet (Quick Step), Flecha (Rabobank), Zabel (Milram), Hushovd (Crédit Agricole), Ballan (Lampre), Hoste (Discovery), Kroon (Csc) e Klier (T-Mobile).
Ripresi e staccati Schmitz e Marichal, il lavoro principale è svolto da Pozzato che in veste di gregario traina il gruppetto a gran velocità. Ivanov (T-Mobile) prova a inseguire senza fortuna, e più indietro c'è un altro folto gruppo in cui è presente anche Paolini (Liquigas) il quale sul Koppenberg è incappato in una foratura che gli ha fatto perdere posizioni.
Dai primi si stacca Julia, poi ai -42 km si defilano dal gruppo di testa anche Flecha e Baguet, sul Leberg.
L'azione decisiva prende il largo sul Valkenberg, ai -33 km, quando Hoste allunga seguito prontamente da Boonen. Cancellara prova a inseguire da solo, ma arriva a 10 metri dai primi e poi non ce la fa più. Bettini fa da tappo tra gli inseguitori, e la coppia di testa prosegue in perfetto accordo incrementando sempre di più il vantaggio che negli ultimi km si avvicinerà ai 2'. Al km 226 Ballan prova ad attaccare, invano, poi scatta Petito, che resta fra la testa e gli inseguitori per alcuni km, prima di essere riassorbito dal plotoncino guidato da Klier (Bettini continua a fare da stopper, in aiuto al compagno di squadra iridato).
Ai -15 km, sul Grammont, Petito si stacca ma poi riesce nuovamente a riportarsi sugli immediati inseguitori. Il Bosberg, l'ultimo muro della classica, inizia ai -12 km. Sugli strappi, e così in questo caso, è Boonen che fa l'andatura.
All'ultimo km, i 2 battistrada rallentano notevolmente cominciando a studiarsi. Solo ai 400 metri Hoste decide di partire, ma la rimonta di Boonen è inesorabile e lo porta alla vittoria del suo secondo Giro delle Fiandre. Per Hoste c'è la piazza d'onore, Hincapie chiude terzo. Quinto è Ballan, decimo Petito.
E.B.