2° nel 2013
Best: 2° nel 2013
Poche altre volte in carriera ha avuto una forma simile. Super team a supporto
5° nel 2013
Best: 1° nel 2011
Il Cauberg è la sua "mattonella", lui è sempre veloce: i segnali ci sono tutti
1° nel 2013
Best: 1° nel 2013
Lui, campione uscente, simbolo di tutti quelli che possono anticipare
4° nel 2013
Best: 4° nel 2013
La punta più forte di una squadra dalle tante possibilità (Poels, Stybar...)
Non class. nel 2013
Best: 2° nel 2011
Si arrivasse sul Cauberg, sarebbe in pole. Moreno e Kolobnev con lui
Non class. nel 2013
Grande gamba, guida una schiera con Swift (se tiene) e Boasson Hagen
43° nel 2013
Best: 1° nel 2008
Esce benissimo dai Paesi Baschi, finalizzerà lui più che Ulissi o Rui Costa
39° nel 2013
Best: 30° nel 2011
Sfrutta una bella onda lunga di condizione. Van den Broeck da seguire
18° nel 2013
Best: 18° nel 2013
Una delle migliori novità del 2014, cresce a vista d'occhio come tutta la Giant
10° nel 2013
Best: 10° nel 2013
Spera in una corsa dura per fare gli onori di casa. Nordhaug è un buon compagno
85° nel 2013
Best: 85° nel 2013
Tutta l'Olanda con lui se sarà volatina. Navardauskas e Martin altre frecce
9° nel 2013
Best: 1° nel 2012
Ultimo italiano a vincere una classica, proprio questa. Occhio a Gavazzi
3° nel 2013
Best: 3° nel 2013
Non sta male, ma quest'anno è meno efficace. Matthews in caso di volata
Non class. nel 2013
Altalenante, a tratti fortissimo, a tratti soffre guai fisici. Bardet altro bel nome
16° nel 2013
Best: 16° nel 2013
Merita una grande vittoria come pochi altri. Samu Sánchez per sparigliare
7° nel 2013
Best: 7° nel 2013
Per puntare sull'usato sicuro: poi non vincerà, ma lo ritroveremo là davanti
Non class. nel 2013
Best: 1° nel 2004
Può piazzarsi, lui che una vita fa fu un grande per questo tipo di corse
Non class. nel 2013
Best: 19° nel 2009
Rientra da un lungo ritiro in altura, non sarà subito brillante. C'è pure Iglinskiy
Non class. nel 2013
Best: 12° nel 2011
In Androni non ha ancora fatto troppo il "cavallo pazzo". Lo aspettiamo al varco!
Non class. nel 2013
Deve stringere i denti per tenere fino alla fine. In Bardiani c'è anche Battaglin
34 côtes, un interminabile andirivieni su e giù tra le salitelle d'Olanda e le stradine che da sempre caratterizzano questa corsa. Un tempo assai più abbordabile, oggi resa più dura nel tracciato, ma aperta a qualunque conclusione da quando - dall'anno scorso - il traguardo è stato spostato dalla cima del Cauberg a un chilometro e mezzo più avanti. Attacco da lontano (come lo splendido Kreuziger 2013), volata di gruppo più o meno numeroso, arrivo di un uomo solo o di uno sparuto drappello dopo la lotta sull'ultima salita: tutto può davvero accadere nella più importante gara dei Paesi Bassi, in cui un atleta di casa manca dall'albo d'oro dal 2001 (Erik Dekker). Il Cauberg sarà comunque il punto nodale della corsa, da affrontare quattro volte nei vari ghirigori che si svilupperanno attorno a Valkenburg, sede d'arrivo. La partenza è invece a Maastricht, città che fa venire subito in mente l'Europa: e in effetti parliamo di una gara molto europea, visto che solo due volte su 48, nell'albo d'oro, si sono imposti corridori di altri continenti (l'australiano Anderson nel 1983, il kazako Vinokourov nel 2003). 6 le vittorie italiane (Zanini, Bartoli, Rebellin, Di Luca, Cunego e Gasparotto), tre delle quali le potrete cercare nell'elenco dei favoriti qui sotto.