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VueltaNotes 2010 - 13a tappa: Rincón de Soto - Burgos | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

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Altra giornata che sembra stata disegnata per premiare i fuggitivi: da Rincón de Soto a Burgos i chilometri sono quasi 200 e non si contano i saliscendi che taglieranno le gambe a tanti. Unici due Gpm di giornata, l'Alto de Pradilla e l'Alto de Valmala, tra i meno 60 e i meno 40 km alla conclusione. Poi il profilo altimetrico perde il nervosismo che l'ha caratterizzato fin là, e plana dolcemente verso il traguardo: quasi 30 km per recuperare comodamente, volendo (o volando): ecco perché, pur convinti delle possibilità dei fuggitivi di giornata, non escluderemmo comunque un possibile epilogo allo sprint. Anche se, va detto, la rincorsa di Cavendish è culminata col successo di ieri e forse le altre squadre avranno meno voglia di collaborare con il Team HTC per tenere sotto tiro i fuggitivi.

Rincón de Soto

Comune di poco meno di 4mila abitanti situato nella comunità autonoma di La Rioja, festeggia l'esordio assoluto come sede di tappa della Vuelta a España. Posta sul fiume Ebro, i terreni intorno a Rincón de Soto sono molto fertili e tradizionalmente gli abitanti di questo paese sono dei buoni fattori e coltivatori, soprattutto di pere (c'è anche la denominazione d'orgine controllata). Attualmente, però, la città è prima di tutto un polo industriale per la fornitura per cucine, tutto rigorosamente creato, realizzato e promosso dagli stessi abitanti.

Burgos

Comune che non raggiunge per poco i 200mila abitanti, è situato nella comunità autonoma di Castiglia e León e al centro dell'omonima provincia. All'interno delle mura ci sono prove di un insediamento umano già dal neolitico (4500 a.C.), ma l'attuale Burgos fu fondata come borgo cintato di mura sulla sponda dell'Arlanzon per contrastare l'avanzata Saracena nell'884. L'indole militare le è rimasta cucita addosso per secoli, visto che fu teatro di numerose guerre e durante la Guerra civile spagnola fu la base del Governo franchista. Tra i suoi monumenti spicca la cattedrale, massimo esempio dell'architettura gotica. È gemellata, tra le altre città, con Vicenza. Ciclisticamente, Burgos è legata alle 32 edizioni della Vuelta a Burgos e alle 25 edizioni della Vuelta Ciclista Castilla y León; ma anche il legame con la Vuelta a España è fortissimo, viste le 11 partenze ed i 13 arrivi che hanno visto Burgos protagonista. Il primo - nel 1966 - vide vincente l'olanedese Nijdam, mentre nel 2008 (la tappa partiva da Calahorra) vinse Óscar Freire in volata su Tom Boonen. Bei ricordi anche per gli italiani da queste parti: i tre successi (2002, 2004 e 2005) di Alessandro Petacchi e la vittoria nel 1984 di Palmiro Masciarelli stanno lì a ricordarcelo.

Mario Casaldi
Rincón de Soto

Comune di poco meno di 4mila abitanti situato nella comunità autonoma di La Rioja, festeggia l'esordio assoluto come sede di tappa della Vuelta a España. Posta sul fiume Ebro, i terreni intorno a Rincón de Soto sono molto fertili e tradizionalmente gli abitanti di questo paese sono dei buoni fattori e coltivatori, soprattutto di pere (c'è anche la denominazione d'orgine controllata). Attualmente, però, la città è prima di tutto un polo industriale per la fornitura per cucine, tutto rigorosamente creato, realizzato e promosso dagli stessi abitanti.

Burgos

Comune che non raggiunge per poco i 200mila abitanti, è situato nella comunità autonoma di Castiglia e León e al centro dell'omonima provincia. All'interno delle mura ci sono prove di un insediamento umano già dal neolitico (4500 a.C.), ma l'attuale Burgos fu fondata come borgo cintato di mura sulla sponda dell'Arlanzon per contrastare l'avanzata Saracena nell'884. L'indole militare le è rimasta cucita addosso per secoli, visto che fu teatro di numerose guerre e durante la Guerra civile spagnola fu la base del Governo franchista. Tra i suoi monumenti spicca la cattedrale, massimo esempio dell'architettura gotica. È gemellata, tra le altre città, con Vicenza. Ciclisticamente, Burgos è legata alle 32 edizioni della Vuelta a Burgos e alle 25 edizioni della Vuelta Ciclista Castilla y León; ma anche il legame con la Vuelta a España è fortissimo, viste le 11 partenze ed i 13 arrivi che hanno visto Burgos protagonista. Il primo - nel 1966 - vide vincente l'olanedese Nijdam, mentre nel 2008 (la tappa partiva da Calahorra) vinse Óscar Freire in volata su Tom Boonen. Bei ricordi anche per gli italiani da queste parti: i tre successi (2002, 2004 e 2005) di Alessandro Petacchi e la vittoria nel 1984 di Palmiro Masciarelli stanno lì a ricordarcelo.

Rincón de Soto

Comune di poco meno di 4mila abitanti situato nella comunità autonoma di La Rioja, festeggia l'esordio assoluto come sede di tappa della Vuelta a España. Posta sul fiume Ebro, i terreni intorno a Rincón de Soto sono molto fertili e tradizionalmente gli abitanti di questo paese sono dei buoni fattori e coltivatori, soprattutto di pere (c'è anche la denominazione d'orgine controllata). Attualmente, però, la città è prima di tutto un polo industriale per la fornitura per cucine, tutto rigorosamente creato, realizzato e promosso dagli stessi abitanti.

Burgos

Comune che non raggiunge per poco i 200mila abitanti, è situato nella comunità autonoma di Castiglia e León e al centro dell'omonima provincia. All'interno delle mura ci sono prove di un insediamento umano già dal neolitico (4500 a.C.), ma l'attuale Burgos fu fondata come borgo cintato di mura sulla sponda dell'Arlanzon per contrastare l'avanzata Saracena nell'884. L'indole militare le è rimasta cucita addosso per secoli, visto che fu teatro di numerose guerre e durante la Guerra civile spagnola fu la base del Governo franchista. Tra i suoi monumenti spicca la cattedrale, massimo esempio dell'architettura gotica. È gemellata, tra le altre città, con Vicenza. Ciclisticamente, Burgos è legata alle 32 edizioni della Vuelta a Burgos e alle 25 edizioni della Vuelta Ciclista Castilla y León; ma anche il legame con la Vuelta a España è fortissimo, viste le 11 partenze ed i 13 arrivi che hanno visto Burgos protagonista. Il primo - nel 1966 - vide vincente l'olanedese Nijdam, mentre nel 2008 (la tappa partiva da Calahorra) vinse Óscar Freire in volata su Tom Boonen. Bei ricordi anche per gli italiani da queste parti: i tre successi (2002, 2004 e 2005) di Alessandro Petacchi e la vittoria nel 1984 di Palmiro Masciarelli stanno lì a ricordarcelo.

Rincón de Soto

Comune di poco meno di 4mila abitanti situato nella comunità autonoma di La Rioja, festeggia l'esordio assoluto come sede di tappa della Vuelta a España. Posta sul fiume Ebro, i terreni intorno a Rincón de Soto sono molto fertili e tradizionalmente gli abitanti di questo paese sono dei buoni fattori e coltivatori, soprattutto di pere (c'è anche la denominazione d'orgine controllata). Attualmente, però, la città è prima di tutto un polo industriale per la fornitura per cucine, tutto rigorosamente creato, realizzato e promosso dagli stessi abitanti.

Burgos

Comune che non raggiunge per poco i 200mila abitanti, è situato nella comunità autonoma di Castiglia e León e al centro dell'omonima provincia. All'interno delle mura ci sono prove di un insediamento umano già dal neolitico (4500 a.C.), ma l'attuale Burgos fu fondata come borgo cintato di mura sulla sponda dell'Arlanzon per contrastare l'avanzata Saracena nell'884. L'indole militare le è rimasta cucita addosso per secoli, visto che fu teatro di numerose guerre e durante la Guerra civile spagnola fu la base del Governo franchista. Tra i suoi monumenti spicca la cattedrale, massimo esempio dell'architettura gotica. È gemellata, tra le altre città, con Vicenza. Ciclisticamente, Burgos è legata alle 32 edizioni della Vuelta a Burgos e alle 25 edizioni della Vuelta Ciclista Castilla y León; ma anche il legame con la Vuelta a España è fortissimo, viste le 11 partenze ed i 13 arrivi che hanno visto Burgos protagonista. Il primo - nel 1966 - vide vincente l'olanedese Nijdam, mentre nel 2008 (la tappa partiva da Calahorra) vinse Óscar Freire in volata su Tom Boonen. Bei ricordi anche per gli italiani da queste parti: i tre successi (2002, 2004 e 2005) di Alessandro Petacchi e la vittoria nel 1984 di Palmiro Masciarelli stanno lì a ricordarcelo.

Rincón de Soto

Comune di poco meno di 4mila abitanti situato nella comunità autonoma di La Rioja, festeggia l'esordio assoluto come sede di tappa della Vuelta a España. Posta sul fiume Ebro, i terreni intorno a Rincón de Soto sono molto fertili e tradizionalmente gli abitanti di questo paese sono dei buoni fattori e coltivatori, soprattutto di pere (c'è anche la denominazione d'orgine controllata). Attualmente, però, la città è prima di tutto un polo industriale per la fornitura per cucine, tutto rigorosamente creato, realizzato e promosso dagli stessi abitanti.

Burgos

Comune che non raggiunge per poco i 200mila abitanti, è situato nella comunità autonoma di Castiglia e León e al centro dell'omonima provincia. All'interno delle mura ci sono prove di un insediamento umano già dal neolitico (4500 a.C.), ma l'attuale Burgos fu fondata come borgo cintato di mura sulla sponda dell'Arlanzon per contrastare l'avanzata Saracena nell'884. L'indole militare le è rimasta cucita addosso per secoli, visto che fu teatro di numerose guerre e durante la Guerra civile spagnola fu la base del Governo franchista. Tra i suoi monumenti spicca la cattedrale, massimo esempio dell'architettura gotica. È gemellata, tra le altre città, con Vicenza. Ciclisticamente, Burgos è legata alle 32 edizioni della Vuelta a Burgos e alle 25 edizioni della Vuelta Ciclista Castilla y León; ma anche il legame con la Vuelta a España è fortissimo, viste le 11 partenze ed i 13 arrivi che hanno visto Burgos protagonista. Il primo - nel 1966 - vide vincente l'olanedese Nijdam, mentre nel 2008 (la tappa partiva da Calahorra) vinse Óscar Freire in volata su Tom Boonen. Bei ricordi anche per gli italiani da queste parti: i tre successi (2002, 2004 e 2005) di Alessandro Petacchi e la vittoria nel 1984 di Palmiro Masciarelli stanno lì a ricordarcelo.

Rincón de Soto

Comune di poco meno di 4mila abitanti situato nella comunità autonoma di La Rioja, festeggia l'esordio assoluto come sede di tappa della Vuelta a España. Posta sul fiume Ebro, i terreni intorno a Rincón de Soto sono molto fertili e tradizionalmente gli abitanti di questo paese sono dei buoni fattori e coltivatori, soprattutto di pere (c'è anche la denominazione d'orgine controllata). Attualmente, però, la città è prima di tutto un polo industriale per la fornitura per cucine, tutto rigorosamente creato, realizzato e promosso dagli stessi abitanti.

Burgos

Comune che non raggiunge per poco i 200mila abitanti, è situato nella comunità autonoma di Castiglia e León e al centro dell'omonima provincia. All'interno delle mura ci sono prove di un insediamento umano già dal neolitico (4500 a.C.), ma l'attuale Burgos fu fondata come borgo cintato di mura sulla sponda dell'Arlanzon per contrastare l'avanzata Saracena nell'884. L'indole militare le è rimasta cucita addosso per secoli, visto che fu teatro di numerose guerre e durante la Guerra civile spagnola fu la base del Governo franchista. Tra i suoi monumenti spicca la cattedrale, massimo esempio dell'architettura gotica. È gemellata, tra le altre città, con Vicenza. Ciclisticamente, Burgos è legata alle 32 edizioni della Vuelta a Burgos e alle 25 edizioni della Vuelta Ciclista Castilla y León; ma anche il legame con la Vuelta a España è fortissimo, viste le 11 partenze ed i 13 arrivi che hanno visto Burgos protagonista. Il primo - nel 1966 - vide vincente l'olanedese Nijdam, mentre nel 2008 (la tappa partiva da Calahorra) vinse Óscar Freire in volata su Tom Boonen. Bei ricordi anche per gli italiani da queste parti: i tre successi (2002, 2004 e 2005) di Alessandro Petacchi e la vittoria nel 1984 di Palmiro Masciarelli stanno lì a ricordarcelo.

Meteo

Rincón de Soto ore 12.40
Nájera ore 15.10
Burgos ore 17.40

Soggetti Alternativi

Per la seconda volta in carriera partecipa alla Vuelta, questa volta con la speranza di riuscire a giungere fino a Madrid (nel 2008 infatti si ritirò nella 12.ma tappa). Atleta con buoni trascorsi nelle categorie giovanili (dove ha praticato anche attività su pista, conquistando un paio di titoli nazionali), è un passista che tiene bene sulle salite non eccessivamente lunghe (da dilettante fu 7° al Giro della Valle d'Aosta) e dotato anche di discreto spunto veloce. Non disdegna neppure le fughe, tanto è vero che i suoi tre successi da pro sono tutti arrivati con azioni a lunga gittata. Può pertanto provare a dire la sua, altrimenti sarà al servizio della squadra, anche in prospettiva di un arrivo allo sprint. Ma del resto, se in una fuga ci si può immergere, nel suo caso ci si imMeersman !

Vivian Ghianni

Per la seconda volta in carriera partecipa alla Vuelta, questa volta con la speranza di riuscire a giungere fino a Madrid (nel 2008 infatti si ritirò nella 12.ma tappa). Atleta con buoni trascorsi nelle categorie giovanili (dove ha praticato anche attività su pista, conquistando un paio di titoli nazionali), è un passista che tiene bene sulle salite non eccessivamente lunghe (da dilettante fu 7° al Giro della Valle d'Aosta) e dotato anche di discreto spunto veloce. Non disdegna neppure le fughe, tanto è vero che i suoi tre successi da pro sono tutti arrivati con azioni a lunga gittata. Può pertanto provare a dire la sua, altrimenti sarà al servizio della squadra, anche in prospettiva di un arrivo allo sprint. Ma del resto, se in una fuga ci si può immergere, nel suo caso ci si imMeersman !

Per la seconda volta in carriera partecipa alla Vuelta, questa volta con la speranza di riuscire a giungere fino a Madrid (nel 2008 infatti si ritirò nella 12.ma tappa). Atleta con buoni trascorsi nelle categorie giovanili (dove ha praticato anche attività su pista, conquistando un paio di titoli nazionali), è un passista che tiene bene sulle salite non eccessivamente lunghe (da dilettante fu 7° al Giro della Valle d'Aosta) e dotato anche di discreto spunto veloce. Non disdegna neppure le fughe, tanto è vero che i suoi tre successi da pro sono tutti arrivati con azioni a lunga gittata. Può pertanto provare a dire la sua, altrimenti sarà al servizio della squadra, anche in prospettiva di un arrivo allo sprint. Ma del resto, se in una fuga ci si può immergere, nel suo caso ci si imMeersman !

Per la seconda volta in carriera partecipa alla Vuelta, questa volta con la speranza di riuscire a giungere fino a Madrid (nel 2008 infatti si ritirò nella 12.ma tappa). Atleta con buoni trascorsi nelle categorie giovanili (dove ha praticato anche attività su pista, conquistando un paio di titoli nazionali), è un passista che tiene bene sulle salite non eccessivamente lunghe (da dilettante fu 7° al Giro della Valle d'Aosta) e dotato anche di discreto spunto veloce. Non disdegna neppure le fughe, tanto è vero che i suoi tre successi da pro sono tutti arrivati con azioni a lunga gittata. Può pertanto provare a dire la sua, altrimenti sarà al servizio della squadra, anche in prospettiva di un arrivo allo sprint. Ma del resto, se in una fuga ci si può immergere, nel suo caso ci si imMeersman !

Per la seconda volta in carriera partecipa alla Vuelta, questa volta con la speranza di riuscire a giungere fino a Madrid (nel 2008 infatti si ritirò nella 12.ma tappa). Atleta con buoni trascorsi nelle categorie giovanili (dove ha praticato anche attività su pista, conquistando un paio di titoli nazionali), è un passista che tiene bene sulle salite non eccessivamente lunghe (da dilettante fu 7° al Giro della Valle d'Aosta) e dotato anche di discreto spunto veloce. Non disdegna neppure le fughe, tanto è vero che i suoi tre successi da pro sono tutti arrivati con azioni a lunga gittata. Può pertanto provare a dire la sua, altrimenti sarà al servizio della squadra, anche in prospettiva di un arrivo allo sprint. Ma del resto, se in una fuga ci si può immergere, nel suo caso ci si imMeersman !

Per la seconda volta in carriera partecipa alla Vuelta, questa volta con la speranza di riuscire a giungere fino a Madrid (nel 2008 infatti si ritirò nella 12.ma tappa). Atleta con buoni trascorsi nelle categorie giovanili (dove ha praticato anche attività su pista, conquistando un paio di titoli nazionali), è un passista che tiene bene sulle salite non eccessivamente lunghe (da dilettante fu 7° al Giro della Valle d'Aosta) e dotato anche di discreto spunto veloce. Non disdegna neppure le fughe, tanto è vero che i suoi tre successi da pro sono tutti arrivati con azioni a lunga gittata. Può pertanto provare a dire la sua, altrimenti sarà al servizio della squadra, anche in prospettiva di un arrivo allo sprint. Ma del resto, se in una fuga ci si può immergere, nel suo caso ci si imMeersman !

VueltaTweet

schleckfrank: Pronto per un'altra tappa della Vuelta! Mi manca la mia famiglia, non vedo l'ora di rivedere tutti. A quanto pare Leea fa delle belle nottate: sono fortunato, quando sarò di ritorno sarà tutto a posto! Grazie Martine

stefandenifl: Giorno di riposo per il nostro cuoco Willi! Non gli è stato permesso di entrare nella cucina dell'hotel :p

TomIPeterson: Albergo a 5 stelle a Saragozza. Ovvero tv a 52 pollici e internet a banda larga. I sogni diventano realtà 

allandavis27: Non vedo l'ora di correre con Gossy e il resto degli Aussie, tra un paio di settimane, sulle strade di casa ;)

VueltApuesta

ALLA FINE CE L'HA FATTA. Mark Cavendish porta finalmente una tappa della Vuelta a casa, in quel di Lleida. Magari vedendo Goss andare così forte qualcuno ha temuto il peggio, ma Cave, facendo due conti alla mano, si è reso conto che dalla Vuelta senza successi proprio non poteva uscire. Dispiace, certo, per chi ha puntato 100 fantaeuri su Farrar: c'est la vie.

1) SQUALO DELLO STRETTO +68                        
2) SHORT_ARM +13
3) Nino59, Zubeldia -2
5) Monsieur40% -3
6)  Albe89 -5
7) Subsonico -9.96
8)Elihu -10
9)Admin -11
10)Toro -11.45
11)Pitoro -12
12) Salvatore77 -13
13)Pepp -18
14) Rizz23 -32.65
15)Seb -35.16
16)Lions2009 -100
17) Abajia -125

Tredicesima tappa
. All'atto pratico, fotocopia della tappa precedente. Con l'unica differenza che si corre a una certa altitudine, ma questi professionisti ci sono abituati. Cavendish è dato a 1.83 e Farrar a  6, per gli altri si va dai 15 di Hushovd in suo. Il mio fuggitivo preferito, Barredo, è quotato 101: io un tentativo con 2,1 euri ce lo faccio.

Nicola Stufano

VueltApuesta

ALLA FINE CE L'HA FATTA. Mark Cavendish porta finalmente una tappa della Vuelta a casa, in quel di Lleida. Magari vedendo Goss andare così forte qualcuno ha temuto il peggio, ma Cave, facendo due conti alla mano, si è reso conto che dalla Vuelta senza successi proprio non poteva uscire. Dispiace, certo, per chi ha puntato 100 fantaeuri su Farrar: c'est la vie.

1) SQUALO DELLO STRETTO +68                        
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5) Monsieur40% -3
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8)Elihu -10
9)Admin -11
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11)Pitoro -12
12) Salvatore77 -13
13)Pepp -18
14) Rizz23 -32.65
15)Seb -35.16
16)Lions2009 -100
17) Abajia -125

Tredicesima tappa
. All'atto pratico, fotocopia della tappa precedente. Con l'unica differenza che si corre a una certa altitudine, ma questi professionisti ci sono abituati. Cavendish è dato a 1.83 e Farrar a  6, per gli altri si va dai 15 di Hushovd in suo. Il mio fuggitivo preferito, Barredo, è quotato 101: io un tentativo con 2,1 euri ce lo faccio.

Nicola Stufano

Rassegna stampa

Rassegna VueltaNotes 2010 - 13a tappa
Rassegna VueltaNotes 2010 - 13a tappa
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ALLA FINE CE L'HA FATTA. Mark Cavendish porta finalmente una tappa della Vuelta a casa, in quel di Lleida. Magari vedendo Goss andare così forte qualcuno ha temuto il peggio, ma Cave, facendo due conti alla mano, si è reso conto che dalla Vuelta senza successi proprio non poteva uscire. Dispiace, certo, per chi ha puntato 100 fantaeuri su Farrar: c'est la vie.

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16)Lions2009 -100
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Tredicesima tappa
. All'atto pratico, fotocopia della tappa precedente. Con l'unica differenza che si corre a una certa altitudine, ma questi professionisti ci sono abituati. Cavendish è dato a 1.83 e Farrar a  6, per gli altri si va dai 15 di Hushovd in suo. Il mio fuggitivo preferito, Barredo, è quotato 101: io un tentativo con 2,1 euri ce lo faccio.

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Nicola Stufano

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ALLA FINE CE L'HA FATTA. Mark Cavendish porta finalmente una tappa della Vuelta a casa, in quel di Lleida. Magari vedendo Goss andare così forte qualcuno ha temuto il peggio, ma Cave, facendo due conti alla mano, si è reso conto che dalla Vuelta senza successi proprio non poteva uscire. Dispiace, certo, per chi ha puntato 100 fantaeuri su Farrar: c'est la vie.

1) SQUALO DELLO STRETTO +68                        
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15)Seb -35.16
16)Lions2009 -100
17) Abajia -125

Tredicesima tappa
. All'atto pratico, fotocopia della tappa precedente. Con l'unica differenza che si corre a una certa altitudine, ma questi professionisti ci sono abituati. Cavendish è dato a 1.83 e Farrar a  6, per gli altri si va dai 15 di Hushovd in suo. Il mio fuggitivo preferito, Barredo, è quotato 101: io un tentativo con 2,1 euri ce lo faccio.

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