Continua con decisione la sua corsa verso ovest, il ricciolo francese, e lo fa con un'altra tappa che non sarà sorprendente veder finire nelle mani dei velocisti, anche se a prima vista parrebbe quasi una frazione di montagna: evidentemente i cartografi del Tour hanno ricevuto l'indicazione di sottolineare all'inverosimile ogni piccolo rilievo del TdF numero 100... ma andiamo con ordine. Si parte con 60 km pianeggianti seguiti da 15 km di falsopiano al 3%: 5 a salire intorno a Faugères, 5 a scendere fino a Hérepion, e 5 ancora a risalire. A questo punto la strada si impenna ulteriormente con il Col des 13 Vents (la salita vera, da Taussac-la-Billière, misura 4 km al 6.7%); 3 km abbondanti di discesa ripida con una parte finale tra i tornanti, seguiti da 4 km e qualcosa di pianura, precedono la salita più significativa della giornata, quel Col de la Croix de Mounis che misura 6.7 km e ha una pendenza media del 6.5% (il primo chilometro e mezzo è una rampa al 9% abbondante, poi il colle spiana qua e là). Al Gpm (di 2a categoria) mancano 111 km al traguardo, ma da qui in poi la tappa si banalizza assai: 25 km piani in altopiano (a quota 800) e 20 di discesa (non complessa) precedono il terzo Gpm di giornata, la Côte de la Quintaine, che mette insieme 6.5 km al 4% ma che risulta nel complesso abbastanza insignificante, tantopiù che dalla vetta mancano ancora 56 km di percorso sempre più semplificato: 4 sono di "discesa" al 3%, 10 di pianura, altri 4.5 di discesa al 4%, quindi la Côte de Teillet, ultimo Gpm di giornata, propone 2.6 km di scalata al 5% scarso prima di altri 34 km in cui i tratti di discesa sono in realtà dei falsopiani e in cui gli ultimi 20 km sono totalmente pianeggianti, con un finale che, presentando non più di un paio di semicurve (ai -3.5 e ai -2.3) vedrà velocità vertiginose prima dell'immancabile epilogo allo sprint sul lunghissimo rettilineo d'arrivo.
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@PuritoRodriguez: Tappa: 6, Stress: 9, Velocità: 8, Stanchezza: 7.5, Difficoltà: 7
@darylimpey: Ancora non ci credo, primo al Tour de France è un sogno che diventà realtà. Grazie ai fantastici ragazzi della @Orica_GreenEDGE per questa opportunità
@marcelkittel: Questa mattina ho imparato che fare un controllo antidoping e mangiare asparagi la sera prima è una combinazione sgradevole
@vdb_jurgen: Lasciare il Tour è davvero duro, specialmente se su una sedia a rotelle!! Non trovo le parole per dire quanto fa male!! TdF, ci vediamo il prossimo anno
Montpellier (nome che deriverebbe dal francese "Mont Pelè", monte pelato) è una città giovane (anche nella fondazione, risalente all'undicesimo secolo) e dinamica, figlia di una crescita demografica senza precedenti che nel dopoguerra l’'ha portata a triplicare la propria popolazione nel giro di quarant'anni, arrivando a 265.000 abitanti. Il riflesso di questa crescita e del fatto che la città si anche sede di un'università importante per il sud della Francia è la presenza di tanta gioventù e la fioritura di una serie di attività sportive, con ben 500 associazioni registrate in comune. Prevalgono, tra gli altri sport, la pallamano, dove la squadra di casa maschile ha dominato negli ultimi 20 anni in Francia e nel 2003 ha pure portato a casa la Champions League ed il rugby, con la top 14 vinta nel 2011. Infine il Montpeiller HSC ha conquistato l’anno scorso il primo scudetto della sua storia, battendo a sorpresa il PSG.