Altimetricamente la cronosquadre che accoglie il gruppo allo sbarco in continente non esiste, di fatto: 25 km di piattone a Nizza, per una prova che scaverà un solco più profondo di altre recenti tappe simili (disputate su percorsi vallonati o comunque misti). Il benefit per le formazioni più attrezzate per l'esercizio è peraltro aumentato dalla presenza di lunghissimi rettilinei su cui si raggiungeranno alte velocità e su cui varrà su tutto il funzionamento degli automatismi tra compagni di squadra. Il primo chilometro e mezzo presenta 4 curve secche (destra-sinistra-sinistra-destra), dopodiché si imbocca la celebre Promenade des Anglais (storica sede d'arrivo della Parigi-Nizza: e siamo già a due corse ASO omaggiate dal percorso del Tour), che si percorre tutta verso ovest per oltre 5 km prima di una nuova curva a destra verso i quartieri interni (periferici) della città marinara. Altri 3 km di rettilineo e poi svolta a destra per iniziare un giro antiorario che, dopo 5.5 km e 3 curve a sinistra riporterà gli atleti sul punto da cui verranno ripercorsi a ritroso i 9.5 km fatti all'inizio. Con la piccola differenza che, al ritorno, si affronterà solo una curva a sinistra (ai 7 km) visto che l'arrivo è posto in rettilineo e che in quegli ultimi 7 km i corridori saranno obbligati giusto a qualche piccola correzione di traiettoria, senza più svolte significative. Qualche uomo di classifica, alla fine di questi 25 km, piangerà.
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@koendekort: S'è scoperto che il volo da Calvi a Nizza è il più corto al mondo su un A320. Nonostante ciò contento di essere sulla terraferma in Francia
@enrigasparotto: Ecco come abbiam volato oggi verso la terraferma..anche questo è @letour..il resto non è narrabile.. pic.twitter.com/6NNCC587xg
@BOUETMAXIME: Un sogno dell'infanzia s'è realizzato!!! #mario pic.twitter.com/1bE8S84kIv
@richie_porte: Prendendo la posizione aerodinamica pic.twitter.com/6UwKFgbqRf
Siamo nella zona più italiana della Francia: Nizza, coi suoi 350.000 abitanti, è la capitale della Costa Azzurra, nonché la città natale di Giuseppe Garibaldi, l'eroe dei due mondi, ovvero il principale fautore dell'unità d'Italia così per come la conosciamo (e non per come era desiderata dai Savoia). Considerando questo, la consegna poi di Nizza nel 1860 alla Francia è stato un vero scherzo del destino di cattivo gusto, che Garibaldi non manderà mai giù e che tutt'oggi i nizzardi non hanno completamente accettato. Tant'è che negli ultimi giorni il sindaco Estrosi ha reagito abbastanza male al cestinamento della linea ad alta velocità tra Parigi e Nizza e pensa invece di raddoppiare la linea Nizza-Genova, con un tratto ad alta velocità che collegherà le due città in meno di due ore. Nizza resta comunque una delle città a più forte vocazione turistica della Francia, coi suoi 4 milioni di turisti l'anno e la famosa "Promenade des Anglais", celebre ed elegante lungomare di passeggio.