Prepariamoci a trattenere il fiato per la grande partenza del Tour de France numero 100. Lo tratterremo per una serie di motivi: perché è una Grande Boucle storica (cifra tonda...), perché la prima tappa si concluderà in volata, e perché per la prima volta sarà corsa la corsa più importante del mondo. Corsa ovvero della Corsica, ci perdonerete l'irresistibile gioco di parole: ma irresistibili saranno anche gli scenari che vedremo, praticamente tutta la costa orientale della più grande isola di Francia. Si parte da Porto-Vecchio, come da recente tradizione del Critérium International, si fa un circuitino orario a sud della cittadina, e qui si incontrano le maggiori asperità della giornata: una settantina di chilometri di mangia&bevi, che a guardare l'altimetria ufficiale pare una piccola Liegi, ma in realtà è davvero poca roba: anche il Gpm di Côte de Sotta (un chilometro abbastanza facile) servirà giusto ad assegnare la prima maglia a pois. Rientrati a Porto-Vecchio al km 60, si punta a nord, e qui inizia la parte più interessante della tappa, visto che si svolge tutta sulla litoranea est fino a Bastia. Senza difficoltà altimetriche, ma con la strada esposta al vento del mare: ventagli? Non ventagli? Si vedrà. In assenza di risvolti a sorpresa, superati i 200 km di tappa si entrerà nella fase calda dello sprint. Gli ultimi 6 km in particolare necessiteranno di nervi saldi e prontezza di riflessi: curvone a sinistra ai 6 km, chicane con rotonda ai -5.5, rotonda ai -4.5, altra ampia rotonda ai -3.5, curva a sinistra da affrontare di slancio ai -3, quindi rettilineo di 800 metri su Avenue de la Libération prima di una doppia curva a destra, l'ultima della giornata, a poco meno di 2 km dal traguardo. Da lì all'arrivo non sarà però tutto rettilineo, perché la strada, sul mare, segue l'ondeggiare della costa, presentando una serie di semicurve che renderanno quantomai incerta la contesa fra i treni degli sprinter.
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@jurgenroelandts: So che è presto, ma ho appena contato i km neutralizzati prima delle partenze ufficiali. 108.3 km #funstats #tdf
@chrisfroome: Non sono sicuro di aver mai visto solo di salire sulla mia bici come oggi #tdf13
@marcelkittel: Il nostro viaggio è iniziato. Alto il volume della musica, alto il morale. Let's rock 'n' roll! #tdf2013 instagram.com/p/bIq8lVDMs6/
@DCunego: I numeri del tour de france sono sempre molto belli, perche' sono personalizzati !!!! pic.twitter.com/ZSVG4iyELy
@enrigasparotto: Ci siamo..la camera Ga&Ga (@gavazzif&Gaspa) e'pronta per questo primo atto!!
La terra corsa non è certo pregna di tradizione ciclistica, ma se si parla di Porto Vecchio non si può non ricordare che negli ultimi quattro anni questa piccola località turistica collocata in un golfo naturale si è resa protagonista del Critérium International, breve corsa francese che prima aveva sede nelle Ardenne francesi. Il trasferimento di sede ha completamente cambiato la fisionomia della corsa, la quale si compone di una due giorni, una con semitappa facile più crono, e l'altra con una frazione vallonata. Col trasferimento in Corsica questa frazione vallonata si è trasformata in una vera e propria tappa di montagna, con arrivo in salita sul Col de l'Ospedale. Tale cambiamento ha trasformato la corsa in un test per corridori da Tour, tant'è che nel 2010 si creò una certa attesa per il duello Armstrong-Contador, anche se entrambi furono autori di prestazioni deludenti. La nuova sede ha portato decisamente bene a Pierrick Fedrigo, vincitore nel 2010 e secondo nel 2012 in questa corsa, e nell'ultima edizione ha evidenziato la forza devastante del team Sky, capace di piazzare la coppia Froome-Porte ai primi due gradini del podio.