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Sulle Alpi anche il classico tappone è abbastanza corto: meno di 150 km in cui sono concentrate alcune delle salite più celebri del Tour. Dopo 15 km di frazione si approda subito alla Madeleine, ben 25 km di scalata fino a quota 2000: abbastanza facile nei primi 12 km, la salita presenta poi 6 km più duri, ancora 3 km facili e infine gli ultimi 4 km in cui si torna a una pendenza del 9%. Diciamo che fin qui, ma anche nei successivi 20 km di discesa e 11 di fondovalle, non dovrebbe succedere troppo, al di là dell'accumularsi di tossine nelle gambe dei corridori. Più complicato si fa il discorso sul Col du Glandon, che inizia con 11 km da rapporto (7% per i primi 6 km, poi 2 km più duretti e 3 facili), per poi farsi più tosto nei restanti 8. Alla vetta non si scende ma si prosegue fino alla Croix de Fer, per 3.5 km ben più facili dei precedenti. In vetta mancano 55 km all'arrivo, ma già 20 km più avanti si starà scollinando il Col du Mollard (6 km di ascesa al 7% scarso, con una parte centrale più morbida). Da questo Gpm a Saint-Jean-de-Maurienne, 17 km di discesa abbastanza agevole, e poi si risale verso La Toussuire: non è certo la scalata più dura delle Alpi, coi suoi 18 km al 6% medio. Si parte forte con belle pendenze nei primi 3 km, poi il terreno si fa regolare fino a metà ascesa, e ancor più facile dopo. Avranno un grande ruolo le squadre, quindi, e se qualcuno avrà l'urgenza di inventarsi qualcosa dovrà partire giocoforza sul Glandon.

Dopo gli scatti mostrati ieri verso Bellegarde, Jurgen Van den Broeck diventa, per Paddy Power, il favorito alla vittoria odierna. Il belga è dato a 6, quota più bassa di quelle di Evans (7), Froome (8), Nibali (9) e Rolland (10). Wiggins, come Schleck, è dato a 13, e gode di una certa credibilità anche l'ipotesi di fuga: gli attaccanti da lontano più accreditati sono Chris Sørensen (20), Moncoutié (24), Scarponi (28) e Voeckler (35): come si nota, non conta, per i bookmakers di Paddy Power, il fatto che Voeckler e Scarponi siano stati protagonisti della fuga di ieri. Interessante, infine, la quota di Kessiakoff: 100 per lo svedese che potrebbe aver voglia di andare a cercare punti per la maglia a pois.

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Albertville

Albertville è una cittadina di 19 mila abitanti situata nel dipartimento della Savoia, di cui è sottoprefettura, nella regione del Rodano-Alpi. Con la sua città medievale di Conflans ha la doppia fama di città d'arte e di storia del ciclismo e del turismo in bicicletta. È attraversata dal fiume Arly e costeggiata dall'Isère a sud-ovest. L'Arly confluisce nell'Isère qualche chilometro più a valle della citta. Le montagne circostanti sono le prealpi dei Bauges, il Beaufortain e il massiccio della Lauzière. Da visitare, insieme al Parco Olimpico che fu centro nevralgico delle Olimpiadi invernali del 1992, la Torre Saracena, la Red House, la Chiesa di Saint-Grat o il Castello di Manuel de Locatel. Circondata da catene montuose e decorata da laghetti e boschi, Albertville si trova nelle vicinanze del Lago di Annecy. Ad Albertville si svolgono il Festival del Grand Bivouac in ottobre, il Musical encounters a luglio e l'International Military Music Festival, durante l'estate.

La Toussuire (Les Sybelles)

Soltanto un'arrivo qui in precedenza ma carico di significati e con il retrogusto dell'impresa. È il Tour 2006, 19a tappa con partenza da Bourg-d'Oisans. Tappone alpino. Il giorno prima Fränk Schleck ha vinto sull'Alpe d'Huez davanti a Cunego e Garzelli mentre Landis s'è ripreso la maglia gialla. Il Tour sembra perciò chiuso ma a La Toussuire lo statunitense della Phonak va in crisi, perde quasi 9' e lascia che Óscar Pereiro si riprenda la maglia gialla. La vittoria di tappa ha però qualcosa di epico. Dopo 6 km parte il danese della Rabobank Michael Rasmussen che transita per primo su Galibier, Croix de Fer, Mollard, avvantaggiandosi nella classifica dei Gpm che lo vedrà vincitore a Parigi. A La Toussuire Rasmussen, detto "il pollo" per via del fisico esile, anticipa di 1'41" Sastre, di 1'54" Pereiro, seguono Evans, Klöden, Moreau, Caucchioli, Dessel, Leipheimer e Zubeldia. I 176 km di fuga del "pollo" in quella tappa portano Rasmussen più su in classifica, ma in giallo ci va Pereiro, con Sastre e Klöden a seguire.

Francesco Sulas
Albertville

Albertville è una cittadina di 19 mila abitanti situata nel dipartimento della Savoia, di cui è sottoprefettura, nella regione del Rodano-Alpi. Con la sua città medievale di Conflans ha la doppia fama di città d'arte e di storia del ciclismo e del turismo in bicicletta. È attraversata dal fiume Arly e costeggiata dall'Isère a sud-ovest. L'Arly confluisce nell'Isère qualche chilometro più a valle della citta. Le montagne circostanti sono le prealpi dei Bauges, il Beaufortain e il massiccio della Lauzière. Da visitare, insieme al Parco Olimpico che fu centro nevralgico delle Olimpiadi invernali del 1992, la Torre Saracena, la Red House, la Chiesa di Saint-Grat o il Castello di Manuel de Locatel. Circondata da catene montuose e decorata da laghetti e boschi, Albertville si trova nelle vicinanze del Lago di Annecy. Ad Albertville si svolgono il Festival del Grand Bivouac in ottobre, il Musical encounters a luglio e l'International Military Music Festival, durante l'estate.

La Toussuire (Les Sybelles)

Soltanto un'arrivo qui in precedenza ma carico di significati e con il retrogusto dell'impresa. È il Tour 2006, 19a tappa con partenza da Bourg-d'Oisans. Tappone alpino. Il giorno prima Fränk Schleck ha vinto sull'Alpe d'Huez davanti a Cunego e Garzelli mentre Landis s'è ripreso la maglia gialla. Il Tour sembra perciò chiuso ma a La Toussuire lo statunitense della Phonak va in crisi, perde quasi 9' e lascia che Óscar Pereiro si riprenda la maglia gialla. La vittoria di tappa ha però qualcosa di epico. Dopo 6 km parte il danese della Rabobank Michael Rasmussen che transita per primo su Galibier, Croix de Fer, Mollard, avvantaggiandosi nella classifica dei Gpm che lo vedrà vincitore a Parigi. A La Toussuire Rasmussen, detto "il pollo" per via del fisico esile, anticipa di 1'41" Sastre, di 1'54" Pereiro, seguono Evans, Klöden, Moreau, Caucchioli, Dessel, Leipheimer e Zubeldia. I 176 km di fuga del "pollo" in quella tappa portano Rasmussen più su in classifica, ma in giallo ci va Pereiro, con Sastre e Klöden a seguire.

Albertville

Albertville è una cittadina di 19 mila abitanti situata nel dipartimento della Savoia, di cui è sottoprefettura, nella regione del Rodano-Alpi. Con la sua città medievale di Conflans ha la doppia fama di città d'arte e di storia del ciclismo e del turismo in bicicletta. È attraversata dal fiume Arly e costeggiata dall'Isère a sud-ovest. L'Arly confluisce nell'Isère qualche chilometro più a valle della citta. Le montagne circostanti sono le prealpi dei Bauges, il Beaufortain e il massiccio della Lauzière. Da visitare, insieme al Parco Olimpico che fu centro nevralgico delle Olimpiadi invernali del 1992, la Torre Saracena, la Red House, la Chiesa di Saint-Grat o il Castello di Manuel de Locatel. Circondata da catene montuose e decorata da laghetti e boschi, Albertville si trova nelle vicinanze del Lago di Annecy. Ad Albertville si svolgono il Festival del Grand Bivouac in ottobre, il Musical encounters a luglio e l'International Military Music Festival, durante l'estate.

La Toussuire (Les Sybelles)

Soltanto un'arrivo qui in precedenza ma carico di significati e con il retrogusto dell'impresa. È il Tour 2006, 19a tappa con partenza da Bourg-d'Oisans. Tappone alpino. Il giorno prima Fränk Schleck ha vinto sull'Alpe d'Huez davanti a Cunego e Garzelli mentre Landis s'è ripreso la maglia gialla. Il Tour sembra perciò chiuso ma a La Toussuire lo statunitense della Phonak va in crisi, perde quasi 9' e lascia che Óscar Pereiro si riprenda la maglia gialla. La vittoria di tappa ha però qualcosa di epico. Dopo 6 km parte il danese della Rabobank Michael Rasmussen che transita per primo su Galibier, Croix de Fer, Mollard, avvantaggiandosi nella classifica dei Gpm che lo vedrà vincitore a Parigi. A La Toussuire Rasmussen, detto "il pollo" per via del fisico esile, anticipa di 1'41" Sastre, di 1'54" Pereiro, seguono Evans, Klöden, Moreau, Caucchioli, Dessel, Leipheimer e Zubeldia. I 176 km di fuga del "pollo" in quella tappa portano Rasmussen più su in classifica, ma in giallo ci va Pereiro, con Sastre e Klöden a seguire.

Albertville

Albertville è una cittadina di 19 mila abitanti situata nel dipartimento della Savoia, di cui è sottoprefettura, nella regione del Rodano-Alpi. Con la sua città medievale di Conflans ha la doppia fama di città d'arte e di storia del ciclismo e del turismo in bicicletta. È attraversata dal fiume Arly e costeggiata dall'Isère a sud-ovest. L'Arly confluisce nell'Isère qualche chilometro più a valle della citta. Le montagne circostanti sono le prealpi dei Bauges, il Beaufortain e il massiccio della Lauzière. Da visitare, insieme al Parco Olimpico che fu centro nevralgico delle Olimpiadi invernali del 1992, la Torre Saracena, la Red House, la Chiesa di Saint-Grat o il Castello di Manuel de Locatel. Circondata da catene montuose e decorata da laghetti e boschi, Albertville si trova nelle vicinanze del Lago di Annecy. Ad Albertville si svolgono il Festival del Grand Bivouac in ottobre, il Musical encounters a luglio e l'International Military Music Festival, durante l'estate.

La Toussuire (Les Sybelles)

Soltanto un'arrivo qui in precedenza ma carico di significati e con il retrogusto dell'impresa. È il Tour 2006, 19a tappa con partenza da Bourg-d'Oisans. Tappone alpino. Il giorno prima Fränk Schleck ha vinto sull'Alpe d'Huez davanti a Cunego e Garzelli mentre Landis s'è ripreso la maglia gialla. Il Tour sembra perciò chiuso ma a La Toussuire lo statunitense della Phonak va in crisi, perde quasi 9' e lascia che Óscar Pereiro si riprenda la maglia gialla. La vittoria di tappa ha però qualcosa di epico. Dopo 6 km parte il danese della Rabobank Michael Rasmussen che transita per primo su Galibier, Croix de Fer, Mollard, avvantaggiandosi nella classifica dei Gpm che lo vedrà vincitore a Parigi. A La Toussuire Rasmussen, detto "il pollo" per via del fisico esile, anticipa di 1'41" Sastre, di 1'54" Pereiro, seguono Evans, Klöden, Moreau, Caucchioli, Dessel, Leipheimer e Zubeldia. I 176 km di fuga del "pollo" in quella tappa portano Rasmussen più su in classifica, ma in giallo ci va Pereiro, con Sastre e Klöden a seguire.

Albertville

Albertville è una cittadina di 19 mila abitanti situata nel dipartimento della Savoia, di cui è sottoprefettura, nella regione del Rodano-Alpi. Con la sua città medievale di Conflans ha la doppia fama di città d'arte e di storia del ciclismo e del turismo in bicicletta. È attraversata dal fiume Arly e costeggiata dall'Isère a sud-ovest. L'Arly confluisce nell'Isère qualche chilometro più a valle della citta. Le montagne circostanti sono le prealpi dei Bauges, il Beaufortain e il massiccio della Lauzière. Da visitare, insieme al Parco Olimpico che fu centro nevralgico delle Olimpiadi invernali del 1992, la Torre Saracena, la Red House, la Chiesa di Saint-Grat o il Castello di Manuel de Locatel. Circondata da catene montuose e decorata da laghetti e boschi, Albertville si trova nelle vicinanze del Lago di Annecy. Ad Albertville si svolgono il Festival del Grand Bivouac in ottobre, il Musical encounters a luglio e l'International Military Music Festival, durante l'estate.

La Toussuire (Les Sybelles)

Soltanto un'arrivo qui in precedenza ma carico di significati e con il retrogusto dell'impresa. È il Tour 2006, 19a tappa con partenza da Bourg-d'Oisans. Tappone alpino. Il giorno prima Fränk Schleck ha vinto sull'Alpe d'Huez davanti a Cunego e Garzelli mentre Landis s'è ripreso la maglia gialla. Il Tour sembra perciò chiuso ma a La Toussuire lo statunitense della Phonak va in crisi, perde quasi 9' e lascia che Óscar Pereiro si riprenda la maglia gialla. La vittoria di tappa ha però qualcosa di epico. Dopo 6 km parte il danese della Rabobank Michael Rasmussen che transita per primo su Galibier, Croix de Fer, Mollard, avvantaggiandosi nella classifica dei Gpm che lo vedrà vincitore a Parigi. A La Toussuire Rasmussen, detto "il pollo" per via del fisico esile, anticipa di 1'41" Sastre, di 1'54" Pereiro, seguono Evans, Klöden, Moreau, Caucchioli, Dessel, Leipheimer e Zubeldia. I 176 km di fuga del "pollo" in quella tappa portano Rasmussen più su in classifica, ma in giallo ci va Pereiro, con Sastre e Klöden a seguire.

Albertville

Albertville è una cittadina di 19 mila abitanti situata nel dipartimento della Savoia, di cui è sottoprefettura, nella regione del Rodano-Alpi. Con la sua città medievale di Conflans ha la doppia fama di città d'arte e di storia del ciclismo e del turismo in bicicletta. È attraversata dal fiume Arly e costeggiata dall'Isère a sud-ovest. L'Arly confluisce nell'Isère qualche chilometro più a valle della citta. Le montagne circostanti sono le prealpi dei Bauges, il Beaufortain e il massiccio della Lauzière. Da visitare, insieme al Parco Olimpico che fu centro nevralgico delle Olimpiadi invernali del 1992, la Torre Saracena, la Red House, la Chiesa di Saint-Grat o il Castello di Manuel de Locatel. Circondata da catene montuose e decorata da laghetti e boschi, Albertville si trova nelle vicinanze del Lago di Annecy. Ad Albertville si svolgono il Festival del Grand Bivouac in ottobre, il Musical encounters a luglio e l'International Military Music Festival, durante l'estate.

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Soltanto un'arrivo qui in precedenza ma carico di significati e con il retrogusto dell'impresa. È il Tour 2006, 19a tappa con partenza da Bourg-d'Oisans. Tappone alpino. Il giorno prima Fränk Schleck ha vinto sull'Alpe d'Huez davanti a Cunego e Garzelli mentre Landis s'è ripreso la maglia gialla. Il Tour sembra perciò chiuso ma a La Toussuire lo statunitense della Phonak va in crisi, perde quasi 9' e lascia che Óscar Pereiro si riprenda la maglia gialla. La vittoria di tappa ha però qualcosa di epico. Dopo 6 km parte il danese della Rabobank Michael Rasmussen che transita per primo su Galibier, Croix de Fer, Mollard, avvantaggiandosi nella classifica dei Gpm che lo vedrà vincitore a Parigi. A La Toussuire Rasmussen, detto "il pollo" per via del fisico esile, anticipa di 1'41" Sastre, di 1'54" Pereiro, seguono Evans, Klöden, Moreau, Caucchioli, Dessel, Leipheimer e Zubeldia. I 176 km di fuga del "pollo" in quella tappa portano Rasmussen più su in classifica, ma in giallo ci va Pereiro, con Sastre e Klöden a seguire.

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Soggetti Alternativi

Alla quinta stagione tra i professionisti debutta alla Grande Boucle dopo aver già disputato due volte la Vuelta e una il Giro d'Italia. Scalatore talentuoso, si è messo in evidenza già nelle categorie, anche con ottime prestazioni al Giro della Valle d'Aosta (un podio e due tappe vinte per lui). Finora ha già saputo lasciare il segno più volte, sia in brevi gare a tappe che in corse di un giorno: Giro di Toscana, Tre Valli Varesine, Route du Sud e Giro di Polonia sono solo aclune delle gare finite nel suo palmarès. Lo scorso anno si è imposto anche sulla Covatilla, nella 9a tappa della Vuelta. Quest'anno è riuscito a concludere nei primi 10 sia la Liegi che la Freccia Vallone. Uscito presto di classifica, l'obiettivo del suo Tour è quello di vincere una tappa, magari con una fuga da lontano. Non resta che sistemar bene l'esca per diventare così un Martin...pescatore!

Vivian Ghianni

Alla quinta stagione tra i professionisti debutta alla Grande Boucle dopo aver già disputato due volte la Vuelta e una il Giro d'Italia. Scalatore talentuoso, si è messo in evidenza già nelle categorie, anche con ottime prestazioni al Giro della Valle d'Aosta (un podio e due tappe vinte per lui). Finora ha già saputo lasciare il segno più volte, sia in brevi gare a tappe che in corse di un giorno: Giro di Toscana, Tre Valli Varesine, Route du Sud e Giro di Polonia sono solo aclune delle gare finite nel suo palmarès. Lo scorso anno si è imposto anche sulla Covatilla, nella 9a tappa della Vuelta. Quest'anno è riuscito a concludere nei primi 10 sia la Liegi che la Freccia Vallone. Uscito presto di classifica, l'obiettivo del suo Tour è quello di vincere una tappa, magari con una fuga da lontano. Non resta che sistemar bene l'esca per diventare così un Martin...pescatore!

Alla quinta stagione tra i professionisti debutta alla Grande Boucle dopo aver già disputato due volte la Vuelta e una il Giro d'Italia. Scalatore talentuoso, si è messo in evidenza già nelle categorie, anche con ottime prestazioni al Giro della Valle d'Aosta (un podio e due tappe vinte per lui). Finora ha già saputo lasciare il segno più volte, sia in brevi gare a tappe che in corse di un giorno: Giro di Toscana, Tre Valli Varesine, Route du Sud e Giro di Polonia sono solo aclune delle gare finite nel suo palmarès. Lo scorso anno si è imposto anche sulla Covatilla, nella 9a tappa della Vuelta. Quest'anno è riuscito a concludere nei primi 10 sia la Liegi che la Freccia Vallone. Uscito presto di classifica, l'obiettivo del suo Tour è quello di vincere una tappa, magari con una fuga da lontano. Non resta che sistemar bene l'esca per diventare così un Martin...pescatore!

Alla quinta stagione tra i professionisti debutta alla Grande Boucle dopo aver già disputato due volte la Vuelta e una il Giro d'Italia. Scalatore talentuoso, si è messo in evidenza già nelle categorie, anche con ottime prestazioni al Giro della Valle d'Aosta (un podio e due tappe vinte per lui). Finora ha già saputo lasciare il segno più volte, sia in brevi gare a tappe che in corse di un giorno: Giro di Toscana, Tre Valli Varesine, Route du Sud e Giro di Polonia sono solo aclune delle gare finite nel suo palmarès. Lo scorso anno si è imposto anche sulla Covatilla, nella 9a tappa della Vuelta. Quest'anno è riuscito a concludere nei primi 10 sia la Liegi che la Freccia Vallone. Uscito presto di classifica, l'obiettivo del suo Tour è quello di vincere una tappa, magari con una fuga da lontano. Non resta che sistemar bene l'esca per diventare così un Martin...pescatore!

Alla quinta stagione tra i professionisti debutta alla Grande Boucle dopo aver già disputato due volte la Vuelta e una il Giro d'Italia. Scalatore talentuoso, si è messo in evidenza già nelle categorie, anche con ottime prestazioni al Giro della Valle d'Aosta (un podio e due tappe vinte per lui). Finora ha già saputo lasciare il segno più volte, sia in brevi gare a tappe che in corse di un giorno: Giro di Toscana, Tre Valli Varesine, Route du Sud e Giro di Polonia sono solo aclune delle gare finite nel suo palmarès. Lo scorso anno si è imposto anche sulla Covatilla, nella 9a tappa della Vuelta. Quest'anno è riuscito a concludere nei primi 10 sia la Liegi che la Freccia Vallone. Uscito presto di classifica, l'obiettivo del suo Tour è quello di vincere una tappa, magari con una fuga da lontano. Non resta che sistemar bene l'esca per diventare così un Martin...pescatore!

Alla quinta stagione tra i professionisti debutta alla Grande Boucle dopo aver già disputato due volte la Vuelta e una il Giro d'Italia. Scalatore talentuoso, si è messo in evidenza già nelle categorie, anche con ottime prestazioni al Giro della Valle d'Aosta (un podio e due tappe vinte per lui). Finora ha già saputo lasciare il segno più volte, sia in brevi gare a tappe che in corse di un giorno: Giro di Toscana, Tre Valli Varesine, Route du Sud e Giro di Polonia sono solo aclune delle gare finite nel suo palmarès. Lo scorso anno si è imposto anche sulla Covatilla, nella 9a tappa della Vuelta. Quest'anno è riuscito a concludere nei primi 10 sia la Liegi che la Freccia Vallone. Uscito presto di classifica, l'obiettivo del suo Tour è quello di vincere una tappa, magari con una fuga da lontano. Non resta che sistemar bene l'esca per diventare così un Martin...pescatore!

TourTweet

@f_cancellara: Arrivederci #TDF12. Non sono solo un corridore di bicicletta. Sono anche un marito. La mia famiglia ha bisogno che io sia vicino e utile in vista del parto

@koendekort: Nel caso dimentichi quanto è dura questa tappa. Ecco cosa metterò sul mio manubrio... http://pic.twitter.com/22ZMc90N

‏@ChristianKnees: Caratteristiche della tappa di oggi: 71,4 km di salita, la tappa è lunga solo 148 km. Ciò significa che non ci sarà troppa strada in piano!! Divertitevi guardando #TDF12

@jurgenroelandts: Ho appena calcolato la distanza totale che faremo in questo Tour tra le partenze di tappa ufficiose e quelle ufficiali, 91,2 km... Insomma, una mezza tappa in più ;-) #tdf12

@badencooke: C'erano un sacco di Aussies sulla strada ieri [...] Prendete nota, oggi sarà considerato anti-australiano il non darmi un po' di spinte sulle salite.

La maglia gialla virtuale

La maglia gialla di Chris Froome spicca in mezzo al gruppoUna tappa breve ma senza quasi un metro di pianura dovrebbe prestarsi ad attacchi anche da lontano, ma in questa 11a tappa del Tour de France virtuale di PcCiclismo.net tutto s'è deciso negli ultimi chilometri della salita finale verso La Toussuire: addirittura dopo il Col de la Madeleine, il Col de la Croix de Fer e il Col du Molard (due colli HC e un 2a categoria) si sono presentati una novantina di corridori tutti assieme ai piedi dell'ultima ascesa.

Un bravo quindi va a Blel Kadri, senza dubbio il corridore più combattivo di giornata: il francese dell'AG2R è andato in fuga fin dai primissimi chilometri con Izagirre e Vansummeren e già sulla Madeleine è rimasta da solo in testa senza badare ai tanti contrattacchi che avvenivano alle sue spalle. Solo nella breve discesa della Croix de Fer è terminata l'avventura solitaria di Kadri che è stato raggiunto da Kessiakoff con i due che avevano ancora più di quattro minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo: non sono bastati perché nei primi chilometri di salita dopo Saint Jean de Maurienne il plotone s'è ricompattato.

Forse per farsi perdonare dall'attendismo che c'era stato in precedenza, verso La Toussuire sono iniziati subito gli scatti: Schleck, Scarponi, Evans e Nibali hanno provato a mettere in difficoltà la Sky partendo da sotto per provare a guadagnare il più possibile. Purtroppo, però, non avevano fatto i calcoli con un Samuel Sánchez in condizione fisica strepitosa: l'asturiano dell'Euskaltel s'è messo a tirare tra gli inseguitori ed è riuscito a riportarsi sulla testa della corsa assieme a Gesink, Van den Broeck e la maglia gialla Froome mentre Wiggins e Leipheimer si trovavano più indietro.

Negli ultimi tre chilometri, nonostante fossero i più facili di tutta la salita, s'è visto chi aveva ancora le gambe per fare la differenza e così Samuel Sánchez ed Evans sono riusciti a fare la differenza e a guadagnare su tutti: lo spagnolo, più veloce, s'è preso la vittoria di tappa mentre Scarponi, Van den Broeck, Gesink, Nibali e Froome hanno perso 28", tanto per essersi staccati solo nel finale, poco rispetto alla durezza potenziale della tappa. A 50" è arrivato un altro gruppetto con tra gli altri Schleck, Voeckler e soprattutto Wiggins, più indietro ancora Leipheimer e Rolland arrivati a 1'10". In classifica generale Evans si è avvicinato tantissimo a Chris Froome e ora deve recuperare solo più 10" al corridore della Sky; Nibali è sempre terzo a 35" visto che è riuscito a scavalcare Wiggins, scivolato in quarta posizione a 51".

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Gorka Izagirre InsaustiCresciuto ammirando le gesta di Miguel Mínguez Ayala, il basco Gorka Izagirre Insausti raccoglie finalmente i frutti di cotanto lavoro andando a vincere la prima tappa alpina della Grande Boucle. Gorka ha preceduto in volata - strano a dirsi, vero? - Sebastian Langeveld e Johan Vansummeren, già vincitore di una tappa. Del resto è cosa nota che i portacolori dell'Euskaltel-Euskadi si scatenano appena vedono le montagne, ragion per cui c'è da aspettarsi altri colpi grossi per la giornata di oggi. La classifica vede per il secondo giorno consecutivo Jimmy Engoulvent in nero, con lo sponsor Saur-Sojasun felicissimo per tanta visibilità portata durante questo Tour (era stato Brice Feillu in precedenza a dar lustro alla maglia del team francese). Engoulvent resta davanti ad un ottimo Farrar (non si vedeva tanto in forma da mesi) ed ancora a Vansummeren, letteralmente scatenato ed issatosi al terzo posto. Nonostante il minuto di vantaggio oggi Engoulvent dovrà stare attento a quei due, e non solo a loro.

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

La maglia gialla di Chris Froome spicca in mezzo al gruppoUna tappa breve ma senza quasi un metro di pianura dovrebbe prestarsi ad attacchi anche da lontano, ma in questa 11a tappa del Tour de France virtuale di PcCiclismo.net tutto s'è deciso negli ultimi chilometri della salita finale verso La Toussuire: addirittura dopo il Col de la Madeleine, il Col de la Croix de Fer e il Col du Molard (due colli HC e un 2a categoria) si sono presentati una novantina di corridori tutti assieme ai piedi dell'ultima ascesa.

Un bravo quindi va a Blel Kadri, senza dubbio il corridore più combattivo di giornata: il francese dell'AG2R è andato in fuga fin dai primissimi chilometri con Izagirre e Vansummeren e già sulla Madeleine è rimasta da solo in testa senza badare ai tanti contrattacchi che avvenivano alle sue spalle. Solo nella breve discesa della Croix de Fer è terminata l'avventura solitaria di Kadri che è stato raggiunto da Kessiakoff con i due che avevano ancora più di quattro minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo: non sono bastati perché nei primi chilometri di salita dopo Saint Jean de Maurienne il plotone s'è ricompattato.

Forse per farsi perdonare dall'attendismo che c'era stato in precedenza, verso La Toussuire sono iniziati subito gli scatti: Schleck, Scarponi, Evans e Nibali hanno provato a mettere in difficoltà la Sky partendo da sotto per provare a guadagnare il più possibile. Purtroppo, però, non avevano fatto i calcoli con un Samuel Sánchez in condizione fisica strepitosa: l'asturiano dell'Euskaltel s'è messo a tirare tra gli inseguitori ed è riuscito a riportarsi sulla testa della corsa assieme a Gesink, Van den Broeck e la maglia gialla Froome mentre Wiggins e Leipheimer si trovavano più indietro.

Negli ultimi tre chilometri, nonostante fossero i più facili di tutta la salita, s'è visto chi aveva ancora le gambe per fare la differenza e così Samuel Sánchez ed Evans sono riusciti a fare la differenza e a guadagnare su tutti: lo spagnolo, più veloce, s'è preso la vittoria di tappa mentre Scarponi, Van den Broeck, Gesink, Nibali e Froome hanno perso 28", tanto per essersi staccati solo nel finale, poco rispetto alla durezza potenziale della tappa. A 50" è arrivato un altro gruppetto con tra gli altri Schleck, Voeckler e soprattutto Wiggins, più indietro ancora Leipheimer e Rolland arrivati a 1'10". In classifica generale Evans si è avvicinato tantissimo a Chris Froome e ora deve recuperare solo più 10" al corridore della Sky; Nibali è sempre terzo a 35" visto che è riuscito a scavalcare Wiggins, scivolato in quarta posizione a 51".

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Gorka Izagirre InsaustiCresciuto ammirando le gesta di Miguel Mínguez Ayala, il basco Gorka Izagirre Insausti raccoglie finalmente i frutti di cotanto lavoro andando a vincere la prima tappa alpina della Grande Boucle. Gorka ha preceduto in volata - strano a dirsi, vero? - Sebastian Langeveld e Johan Vansummeren, già vincitore di una tappa. Del resto è cosa nota che i portacolori dell'Euskaltel-Euskadi si scatenano appena vedono le montagne, ragion per cui c'è da aspettarsi altri colpi grossi per la giornata di oggi. La classifica vede per il secondo giorno consecutivo Jimmy Engoulvent in nero, con lo sponsor Saur-Sojasun felicissimo per tanta visibilità portata durante questo Tour (era stato Brice Feillu in precedenza a dar lustro alla maglia del team francese). Engoulvent resta davanti ad un ottimo Farrar (non si vedeva tanto in forma da mesi) ed ancora a Vansummeren, letteralmente scatenato ed issatosi al terzo posto. Nonostante il minuto di vantaggio oggi Engoulvent dovrà stare attento a quei due, e non solo a loro.

Francesco Sulas

Rassegna stampa

Rassegna TourNotes 2012 - 11a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 11a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 11a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 11a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 11a tappa

La maglia gialla virtuale

La maglia gialla di Chris Froome spicca in mezzo al gruppoUna tappa breve ma senza quasi un metro di pianura dovrebbe prestarsi ad attacchi anche da lontano, ma in questa 11a tappa del Tour de France virtuale di PcCiclismo.net tutto s'è deciso negli ultimi chilometri della salita finale verso La Toussuire: addirittura dopo il Col de la Madeleine, il Col de la Croix de Fer e il Col du Molard (due colli HC e un 2a categoria) si sono presentati una novantina di corridori tutti assieme ai piedi dell'ultima ascesa.

Un bravo quindi va a Blel Kadri, senza dubbio il corridore più combattivo di giornata: il francese dell'AG2R è andato in fuga fin dai primissimi chilometri con Izagirre e Vansummeren e già sulla Madeleine è rimasta da solo in testa senza badare ai tanti contrattacchi che avvenivano alle sue spalle. Solo nella breve discesa della Croix de Fer è terminata l'avventura solitaria di Kadri che è stato raggiunto da Kessiakoff con i due che avevano ancora più di quattro minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo: non sono bastati perché nei primi chilometri di salita dopo Saint Jean de Maurienne il plotone s'è ricompattato.

Forse per farsi perdonare dall'attendismo che c'era stato in precedenza, verso La Toussuire sono iniziati subito gli scatti: Schleck, Scarponi, Evans e Nibali hanno provato a mettere in difficoltà la Sky partendo da sotto per provare a guadagnare il più possibile. Purtroppo, però, non avevano fatto i calcoli con un Samuel Sánchez in condizione fisica strepitosa: l'asturiano dell'Euskaltel s'è messo a tirare tra gli inseguitori ed è riuscito a riportarsi sulla testa della corsa assieme a Gesink, Van den Broeck e la maglia gialla Froome mentre Wiggins e Leipheimer si trovavano più indietro.

Negli ultimi tre chilometri, nonostante fossero i più facili di tutta la salita, s'è visto chi aveva ancora le gambe per fare la differenza e così Samuel Sánchez ed Evans sono riusciti a fare la differenza e a guadagnare su tutti: lo spagnolo, più veloce, s'è preso la vittoria di tappa mentre Scarponi, Van den Broeck, Gesink, Nibali e Froome hanno perso 28", tanto per essersi staccati solo nel finale, poco rispetto alla durezza potenziale della tappa. A 50" è arrivato un altro gruppetto con tra gli altri Schleck, Voeckler e soprattutto Wiggins, più indietro ancora Leipheimer e Rolland arrivati a 1'10". In classifica generale Evans si è avvicinato tantissimo a Chris Froome e ora deve recuperare solo più 10" al corridore della Sky; Nibali è sempre terzo a 35" visto che è riuscito a scavalcare Wiggins, scivolato in quarta posizione a 51".

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Gorka Izagirre InsaustiCresciuto ammirando le gesta di Miguel Mínguez Ayala, il basco Gorka Izagirre Insausti raccoglie finalmente i frutti di cotanto lavoro andando a vincere la prima tappa alpina della Grande Boucle. Gorka ha preceduto in volata - strano a dirsi, vero? - Sebastian Langeveld e Johan Vansummeren, già vincitore di una tappa. Del resto è cosa nota che i portacolori dell'Euskaltel-Euskadi si scatenano appena vedono le montagne, ragion per cui c'è da aspettarsi altri colpi grossi per la giornata di oggi. La classifica vede per il secondo giorno consecutivo Jimmy Engoulvent in nero, con lo sponsor Saur-Sojasun felicissimo per tanta visibilità portata durante questo Tour (era stato Brice Feillu in precedenza a dar lustro alla maglia del team francese). Engoulvent resta davanti ad un ottimo Farrar (non si vedeva tanto in forma da mesi) ed ancora a Vansummeren, letteralmente scatenato ed issatosi al terzo posto. Nonostante il minuto di vantaggio oggi Engoulvent dovrà stare attento a quei due, e non solo a loro.

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

La maglia gialla di Chris Froome spicca in mezzo al gruppoUna tappa breve ma senza quasi un metro di pianura dovrebbe prestarsi ad attacchi anche da lontano, ma in questa 11a tappa del Tour de France virtuale di PcCiclismo.net tutto s'è deciso negli ultimi chilometri della salita finale verso La Toussuire: addirittura dopo il Col de la Madeleine, il Col de la Croix de Fer e il Col du Molard (due colli HC e un 2a categoria) si sono presentati una novantina di corridori tutti assieme ai piedi dell'ultima ascesa.

Un bravo quindi va a Blel Kadri, senza dubbio il corridore più combattivo di giornata: il francese dell'AG2R è andato in fuga fin dai primissimi chilometri con Izagirre e Vansummeren e già sulla Madeleine è rimasta da solo in testa senza badare ai tanti contrattacchi che avvenivano alle sue spalle. Solo nella breve discesa della Croix de Fer è terminata l'avventura solitaria di Kadri che è stato raggiunto da Kessiakoff con i due che avevano ancora più di quattro minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo: non sono bastati perché nei primi chilometri di salita dopo Saint Jean de Maurienne il plotone s'è ricompattato.

Forse per farsi perdonare dall'attendismo che c'era stato in precedenza, verso La Toussuire sono iniziati subito gli scatti: Schleck, Scarponi, Evans e Nibali hanno provato a mettere in difficoltà la Sky partendo da sotto per provare a guadagnare il più possibile. Purtroppo, però, non avevano fatto i calcoli con un Samuel Sánchez in condizione fisica strepitosa: l'asturiano dell'Euskaltel s'è messo a tirare tra gli inseguitori ed è riuscito a riportarsi sulla testa della corsa assieme a Gesink, Van den Broeck e la maglia gialla Froome mentre Wiggins e Leipheimer si trovavano più indietro.

Negli ultimi tre chilometri, nonostante fossero i più facili di tutta la salita, s'è visto chi aveva ancora le gambe per fare la differenza e così Samuel Sánchez ed Evans sono riusciti a fare la differenza e a guadagnare su tutti: lo spagnolo, più veloce, s'è preso la vittoria di tappa mentre Scarponi, Van den Broeck, Gesink, Nibali e Froome hanno perso 28", tanto per essersi staccati solo nel finale, poco rispetto alla durezza potenziale della tappa. A 50" è arrivato un altro gruppetto con tra gli altri Schleck, Voeckler e soprattutto Wiggins, più indietro ancora Leipheimer e Rolland arrivati a 1'10". In classifica generale Evans si è avvicinato tantissimo a Chris Froome e ora deve recuperare solo più 10" al corridore della Sky; Nibali è sempre terzo a 35" visto che è riuscito a scavalcare Wiggins, scivolato in quarta posizione a 51".

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Gorka Izagirre InsaustiCresciuto ammirando le gesta di Miguel Mínguez Ayala, il basco Gorka Izagirre Insausti raccoglie finalmente i frutti di cotanto lavoro andando a vincere la prima tappa alpina della Grande Boucle. Gorka ha preceduto in volata - strano a dirsi, vero? - Sebastian Langeveld e Johan Vansummeren, già vincitore di una tappa. Del resto è cosa nota che i portacolori dell'Euskaltel-Euskadi si scatenano appena vedono le montagne, ragion per cui c'è da aspettarsi altri colpi grossi per la giornata di oggi. La classifica vede per il secondo giorno consecutivo Jimmy Engoulvent in nero, con lo sponsor Saur-Sojasun felicissimo per tanta visibilità portata durante questo Tour (era stato Brice Feillu in precedenza a dar lustro alla maglia del team francese). Engoulvent resta davanti ad un ottimo Farrar (non si vedeva tanto in forma da mesi) ed ancora a Vansummeren, letteralmente scatenato ed issatosi al terzo posto. Nonostante il minuto di vantaggio oggi Engoulvent dovrà stare attento a quei due, e non solo a loro.

Francesco Sulas

La classifica al contrario

Gorka Izagirre InsaustiCresciuto ammirando le gesta di Miguel Mínguez Ayala, il basco Gorka Izagirre Insausti raccoglie finalmente i frutti di cotanto lavoro andando a vincere la prima tappa alpina della Grande Boucle. Gorka ha preceduto in volata - strano a dirsi, vero? - Sebastian Langeveld e Johan Vansummeren, già vincitore di una tappa. Del resto è cosa nota che i portacolori dell'Euskaltel-Euskadi si scatenano appena vedono le montagne, ragion per cui c'è da aspettarsi altri colpi grossi per la giornata di oggi. La classifica vede per il secondo giorno consecutivo Jimmy Engoulvent in nero, con lo sponsor Saur-Sojasun felicissimo per tanta visibilità portata durante questo Tour (era stato Brice Feillu in precedenza a dar lustro alla maglia del team francese). Engoulvent resta davanti ad un ottimo Farrar (non si vedeva tanto in forma da mesi) ed ancora a Vansummeren, letteralmente scatenato ed issatosi al terzo posto. Nonostante il minuto di vantaggio oggi Engoulvent dovrà stare attento a quei due, e non solo a loro.

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

La maglia gialla di Chris Froome spicca in mezzo al gruppoUna tappa breve ma senza quasi un metro di pianura dovrebbe prestarsi ad attacchi anche da lontano, ma in questa 11a tappa del Tour de France virtuale di PcCiclismo.net tutto s'è deciso negli ultimi chilometri della salita finale verso La Toussuire: addirittura dopo il Col de la Madeleine, il Col de la Croix de Fer e il Col du Molard (due colli HC e un 2a categoria) si sono presentati una novantina di corridori tutti assieme ai piedi dell'ultima ascesa.

Un bravo quindi va a Blel Kadri, senza dubbio il corridore più combattivo di giornata: il francese dell'AG2R è andato in fuga fin dai primissimi chilometri con Izagirre e Vansummeren e già sulla Madeleine è rimasta da solo in testa senza badare ai tanti contrattacchi che avvenivano alle sue spalle. Solo nella breve discesa della Croix de Fer è terminata l'avventura solitaria di Kadri che è stato raggiunto da Kessiakoff con i due che avevano ancora più di quattro minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo: non sono bastati perché nei primi chilometri di salita dopo Saint Jean de Maurienne il plotone s'è ricompattato.

Forse per farsi perdonare dall'attendismo che c'era stato in precedenza, verso La Toussuire sono iniziati subito gli scatti: Schleck, Scarponi, Evans e Nibali hanno provato a mettere in difficoltà la Sky partendo da sotto per provare a guadagnare il più possibile. Purtroppo, però, non avevano fatto i calcoli con un Samuel Sánchez in condizione fisica strepitosa: l'asturiano dell'Euskaltel s'è messo a tirare tra gli inseguitori ed è riuscito a riportarsi sulla testa della corsa assieme a Gesink, Van den Broeck e la maglia gialla Froome mentre Wiggins e Leipheimer si trovavano più indietro.

Negli ultimi tre chilometri, nonostante fossero i più facili di tutta la salita, s'è visto chi aveva ancora le gambe per fare la differenza e così Samuel Sánchez ed Evans sono riusciti a fare la differenza e a guadagnare su tutti: lo spagnolo, più veloce, s'è preso la vittoria di tappa mentre Scarponi, Van den Broeck, Gesink, Nibali e Froome hanno perso 28", tanto per essersi staccati solo nel finale, poco rispetto alla durezza potenziale della tappa. A 50" è arrivato un altro gruppetto con tra gli altri Schleck, Voeckler e soprattutto Wiggins, più indietro ancora Leipheimer e Rolland arrivati a 1'10". In classifica generale Evans si è avvicinato tantissimo a Chris Froome e ora deve recuperare solo più 10" al corridore della Sky; Nibali è sempre terzo a 35" visto che è riuscito a scavalcare Wiggins, scivolato in quarta posizione a 51".

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Gorka Izagirre InsaustiCresciuto ammirando le gesta di Miguel Mínguez Ayala, il basco Gorka Izagirre Insausti raccoglie finalmente i frutti di cotanto lavoro andando a vincere la prima tappa alpina della Grande Boucle. Gorka ha preceduto in volata - strano a dirsi, vero? - Sebastian Langeveld e Johan Vansummeren, già vincitore di una tappa. Del resto è cosa nota che i portacolori dell'Euskaltel-Euskadi si scatenano appena vedono le montagne, ragion per cui c'è da aspettarsi altri colpi grossi per la giornata di oggi. La classifica vede per il secondo giorno consecutivo Jimmy Engoulvent in nero, con lo sponsor Saur-Sojasun felicissimo per tanta visibilità portata durante questo Tour (era stato Brice Feillu in precedenza a dar lustro alla maglia del team francese). Engoulvent resta davanti ad un ottimo Farrar (non si vedeva tanto in forma da mesi) ed ancora a Vansummeren, letteralmente scatenato ed issatosi al terzo posto. Nonostante il minuto di vantaggio oggi Engoulvent dovrà stare attento a quei due, e non solo a loro.

Francesco Sulas

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