La seconda domenica di Boucle offrirà una frazione alquanto interlocutoria, talmente tanto che potrebbe avere la meglio una fuga di comprimari. Da Issoire a Saint-Flour la direzione è sempre verso sud, e le salite iniziano a moltiplicarsi (e a diventare più toste). Ma non siamo ancora a livelli di selezione vera, e i 7 Gpm di giornata (3 di 2a categoria, 3 di 3a e uno di 4a) potrebbero giusto servire a far fuori i velocisti dalla contesa. Comunque non bisognerà sottovalutare l'accoppiata Pas de Peyrol e Perthus, tra il km 90 e il 115 (per un totale di 12 km di ascesa quasi all'8%), nonché il Prat de Bouc (8 km al 6% a cavallo del km 150). Il problema per chi coltiverà sogni di gloria all'attacco è che da quest'ultima vetta al traguardo ci saranno oltre 50 km che favoriranno chi insegue (malgrado un'altra piccola côte a 15 km da Saint-Flour). Se qualche sprinter avrà la ventura di sopravvivere a tanto sbattimento, avrà probabilmente anche le forze per domare la rampa che porta al traguardo (100 metri di dislivello nell'ultimo chilometro e mezzo), ma di sicuro se mai un rappresentante della categoria dovesse spuntarla, potrà dire di aver superato una prova decisamente difficile.
Che la fuga sia l'opzione più plausibile per questa frazione, lo testimonia anche la quota bassissima che Betclic.it riserva all'opzione "Altro", data alla miseria di 1.35. Dato per scontato che Gilbert (a 6.50) sarebbe il favorito nella remota ipotesi di un arrivo del gruppetto dei migliori, tra i "fugaioli" sono quotati Thomas Voeckler (a 12), Sylvain Chavanel (a 22, ma è noto che il campione transalpino non goda di un'ottima forma dopo le cadute dei giorni scorsi), David Moncoutié (a 30) e Simon Gerrans (a 50).
Issoire, situata nella regione dell'Auvregne e sede di partenza della tappa vinta da Beppe Guerini nel 2005, ha sicuramente nel duomo di Saint-Austremoine il suo monumento più significativo, dedicato ad un omonimo vescovo transalpino vissuto tra il III e il IV secolo. L'edificio sacro costruito in arcosa in pieno Medioevo, nel XII secolo, è composto da enormi blocchi voluminosi di altezza crescente che ne fanno un complesso mastodontico. Notevoli le sue decorazioni, sia esterne, in basalto, che fregiano gli absidi e le facciate, sia interne, policrome, che ornano tutti i capitelli e le pareti delle navate.