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TourNotes 2011 - 5a tappa: Carhaix - Cap Fréhel | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

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Si svilupperà da Carhaix a Cap Fréhel una delle tappe più insidiose della prima parte di Tour. Non certo per la presenza di rilevanti Gpm (uno solo, marchiato dal bollino di 4a categoria: la Côte de Gurunhuel a ben 120 km dal traguardo), quanto per il fatto che, giunti a metà frazione (dopo essere passati da Guingamp), si sbuca sul mare, a Plouha. E ancora una volta il vento dell'Oceano potrà giocare un ruolo, unitamente al continuo su e giù lungo il litorale della Côte d'Armor. Binic, Saint-Brieuc (dove partì il Tour del '95, e dove Pozzato vinse una tappa nel 2004), Hillion, Pléneuf Val-André: nessuna di queste salitelle è celebre per la sua durezza, eppure ognuna di esse potrebbe essere buona per sganciare un ventaglio, laddove ci siano squadre intenzionate a sconvolgere la classifica. Ragione per cui la volata, che pure non è da escludere come possibilità, rischia seriamente di non essere disputata a ranghi compatti.

Nonostante lunedì scorso abbia sbagliato completamente i tempi della volata, Mark Cavendish rimane ancora lo spauracchio per tutti in volata ed è anche oggi il favorito numero uno per Betclic.it, che paga solamente 1.85 volte la posta in caso di vittoria. Salgono le quotazioni (e quindi scende la quota, ora a 3.50) di Tyler Farrar, apparso davvero in palla, così come quelle della maglia verde José Joaquín Rojas (ora dato a 8). Si farebbe un buon affare, invece, con la vittoria di Alessandro Petacchi, finora a secco anche di piazzamenti e con una quota salita fino a 15, la stessa che possiamo leggere accanto al nome di Romain Feillu che ha invece dimostrato di attraversare un ottimo periodo di forma.

Carhaix

Carhaix è un paesino della Bretagna di origini antichissime, costruito 2000 anni or sono dai romani. Esso alterna un ruolo predominante per l'impresa locale, ospitando nella zona l'impiego di almeno 110.000 lavoratori dalle zone vicine, a un vivace ruolo culturale. Il fulcro culturale di Carhaix è il Festival des Vielles Charrues, un festival di musica leggera che ormai si tiene da 20 anni a luglio in questa zona della Bretagna ed ospita 200.000 persone all'anno. Cominciato come un festival di musica locale, si è evoluto negli anni fino a diventare l'evento musicale più importante in Francia: l'anno scorso in cartellone nei 4 giorni c'erano Muse, Mika, Jamiroquai e Phoenix, mentre quest'anno sono previsti Lou Reed, David Guetta, Cypress Hill, Scorpions e Snoop Dogg. Altri eventi culturali interessanti a Carhaix sono il festival del teatro amatoriale a maggio e il Bagadañs (festa celtica) il 14 luglio.

Cap Fréhel

Questa splendida località naturalistica della Bretagna, caratterizzata da enormi falesie e rupi a picco sul mare, non ha mai ospitato il Tour de France o corse di elevata importanza a livello maschile. Ma un arrivo a Fréhel si è avuto un arrivo di tappa (la terza, per la precisione, del Tour de Bretagne femminile, nell'anno 2005. La tappa percorreva gli ultimi 74 km della tappa odierna, con partenza da Yffinac e arrivo nell'abitato di Fréhel. La tappa vide imporsi la russa Elena Babikova, davanti a Vicky Fournial, entrambe in fuga, col gruppo a 39" regolato da una giovane Kirsten Wild, al secondo anno da professionista. Restò leader Marina Jaunatre, che detenne la leadership dalla prima all'ultima tappa e inaugurò un domino della corsa che sarebbe durato 3 anni di seguito. La Jaunatre ha deciso di ritirarsi a soli 27 anni nel 2009.

Nicola Stufano
Carhaix

Carhaix è un paesino della Bretagna di origini antichissime, costruito 2000 anni or sono dai romani. Esso alterna un ruolo predominante per l'impresa locale, ospitando nella zona l'impiego di almeno 110.000 lavoratori dalle zone vicine, a un vivace ruolo culturale. Il fulcro culturale di Carhaix è il Festival des Vielles Charrues, un festival di musica leggera che ormai si tiene da 20 anni a luglio in questa zona della Bretagna ed ospita 200.000 persone all'anno. Cominciato come un festival di musica locale, si è evoluto negli anni fino a diventare l'evento musicale più importante in Francia: l'anno scorso in cartellone nei 4 giorni c'erano Muse, Mika, Jamiroquai e Phoenix, mentre quest'anno sono previsti Lou Reed, David Guetta, Cypress Hill, Scorpions e Snoop Dogg. Altri eventi culturali interessanti a Carhaix sono il festival del teatro amatoriale a maggio e il Bagadañs (festa celtica) il 14 luglio.

Cap Fréhel

Questa splendida località naturalistica della Bretagna, caratterizzata da enormi falesie e rupi a picco sul mare, non ha mai ospitato il Tour de France o corse di elevata importanza a livello maschile. Ma un arrivo a Fréhel si è avuto un arrivo di tappa (la terza, per la precisione, del Tour de Bretagne femminile, nell'anno 2005. La tappa percorreva gli ultimi 74 km della tappa odierna, con partenza da Yffinac e arrivo nell'abitato di Fréhel. La tappa vide imporsi la russa Elena Babikova, davanti a Vicky Fournial, entrambe in fuga, col gruppo a 39" regolato da una giovane Kirsten Wild, al secondo anno da professionista. Restò leader Marina Jaunatre, che detenne la leadership dalla prima all'ultima tappa e inaugurò un domino della corsa che sarebbe durato 3 anni di seguito. La Jaunatre ha deciso di ritirarsi a soli 27 anni nel 2009.

Carhaix

Carhaix è un paesino della Bretagna di origini antichissime, costruito 2000 anni or sono dai romani. Esso alterna un ruolo predominante per l'impresa locale, ospitando nella zona l'impiego di almeno 110.000 lavoratori dalle zone vicine, a un vivace ruolo culturale. Il fulcro culturale di Carhaix è il Festival des Vielles Charrues, un festival di musica leggera che ormai si tiene da 20 anni a luglio in questa zona della Bretagna ed ospita 200.000 persone all'anno. Cominciato come un festival di musica locale, si è evoluto negli anni fino a diventare l'evento musicale più importante in Francia: l'anno scorso in cartellone nei 4 giorni c'erano Muse, Mika, Jamiroquai e Phoenix, mentre quest'anno sono previsti Lou Reed, David Guetta, Cypress Hill, Scorpions e Snoop Dogg. Altri eventi culturali interessanti a Carhaix sono il festival del teatro amatoriale a maggio e il Bagadañs (festa celtica) il 14 luglio.

Cap Fréhel

Questa splendida località naturalistica della Bretagna, caratterizzata da enormi falesie e rupi a picco sul mare, non ha mai ospitato il Tour de France o corse di elevata importanza a livello maschile. Ma un arrivo a Fréhel si è avuto un arrivo di tappa (la terza, per la precisione, del Tour de Bretagne femminile, nell'anno 2005. La tappa percorreva gli ultimi 74 km della tappa odierna, con partenza da Yffinac e arrivo nell'abitato di Fréhel. La tappa vide imporsi la russa Elena Babikova, davanti a Vicky Fournial, entrambe in fuga, col gruppo a 39" regolato da una giovane Kirsten Wild, al secondo anno da professionista. Restò leader Marina Jaunatre, che detenne la leadership dalla prima all'ultima tappa e inaugurò un domino della corsa che sarebbe durato 3 anni di seguito. La Jaunatre ha deciso di ritirarsi a soli 27 anni nel 2009.

Carhaix

Carhaix è un paesino della Bretagna di origini antichissime, costruito 2000 anni or sono dai romani. Esso alterna un ruolo predominante per l'impresa locale, ospitando nella zona l'impiego di almeno 110.000 lavoratori dalle zone vicine, a un vivace ruolo culturale. Il fulcro culturale di Carhaix è il Festival des Vielles Charrues, un festival di musica leggera che ormai si tiene da 20 anni a luglio in questa zona della Bretagna ed ospita 200.000 persone all'anno. Cominciato come un festival di musica locale, si è evoluto negli anni fino a diventare l'evento musicale più importante in Francia: l'anno scorso in cartellone nei 4 giorni c'erano Muse, Mika, Jamiroquai e Phoenix, mentre quest'anno sono previsti Lou Reed, David Guetta, Cypress Hill, Scorpions e Snoop Dogg. Altri eventi culturali interessanti a Carhaix sono il festival del teatro amatoriale a maggio e il Bagadañs (festa celtica) il 14 luglio.

Cap Fréhel

Questa splendida località naturalistica della Bretagna, caratterizzata da enormi falesie e rupi a picco sul mare, non ha mai ospitato il Tour de France o corse di elevata importanza a livello maschile. Ma un arrivo a Fréhel si è avuto un arrivo di tappa (la terza, per la precisione, del Tour de Bretagne femminile, nell'anno 2005. La tappa percorreva gli ultimi 74 km della tappa odierna, con partenza da Yffinac e arrivo nell'abitato di Fréhel. La tappa vide imporsi la russa Elena Babikova, davanti a Vicky Fournial, entrambe in fuga, col gruppo a 39" regolato da una giovane Kirsten Wild, al secondo anno da professionista. Restò leader Marina Jaunatre, che detenne la leadership dalla prima all'ultima tappa e inaugurò un domino della corsa che sarebbe durato 3 anni di seguito. La Jaunatre ha deciso di ritirarsi a soli 27 anni nel 2009.

Carhaix

Carhaix è un paesino della Bretagna di origini antichissime, costruito 2000 anni or sono dai romani. Esso alterna un ruolo predominante per l'impresa locale, ospitando nella zona l'impiego di almeno 110.000 lavoratori dalle zone vicine, a un vivace ruolo culturale. Il fulcro culturale di Carhaix è il Festival des Vielles Charrues, un festival di musica leggera che ormai si tiene da 20 anni a luglio in questa zona della Bretagna ed ospita 200.000 persone all'anno. Cominciato come un festival di musica locale, si è evoluto negli anni fino a diventare l'evento musicale più importante in Francia: l'anno scorso in cartellone nei 4 giorni c'erano Muse, Mika, Jamiroquai e Phoenix, mentre quest'anno sono previsti Lou Reed, David Guetta, Cypress Hill, Scorpions e Snoop Dogg. Altri eventi culturali interessanti a Carhaix sono il festival del teatro amatoriale a maggio e il Bagadañs (festa celtica) il 14 luglio.

Cap Fréhel

Questa splendida località naturalistica della Bretagna, caratterizzata da enormi falesie e rupi a picco sul mare, non ha mai ospitato il Tour de France o corse di elevata importanza a livello maschile. Ma un arrivo a Fréhel si è avuto un arrivo di tappa (la terza, per la precisione, del Tour de Bretagne femminile, nell'anno 2005. La tappa percorreva gli ultimi 74 km della tappa odierna, con partenza da Yffinac e arrivo nell'abitato di Fréhel. La tappa vide imporsi la russa Elena Babikova, davanti a Vicky Fournial, entrambe in fuga, col gruppo a 39" regolato da una giovane Kirsten Wild, al secondo anno da professionista. Restò leader Marina Jaunatre, che detenne la leadership dalla prima all'ultima tappa e inaugurò un domino della corsa che sarebbe durato 3 anni di seguito. La Jaunatre ha deciso di ritirarsi a soli 27 anni nel 2009.

Carhaix

Carhaix è un paesino della Bretagna di origini antichissime, costruito 2000 anni or sono dai romani. Esso alterna un ruolo predominante per l'impresa locale, ospitando nella zona l'impiego di almeno 110.000 lavoratori dalle zone vicine, a un vivace ruolo culturale. Il fulcro culturale di Carhaix è il Festival des Vielles Charrues, un festival di musica leggera che ormai si tiene da 20 anni a luglio in questa zona della Bretagna ed ospita 200.000 persone all'anno. Cominciato come un festival di musica locale, si è evoluto negli anni fino a diventare l'evento musicale più importante in Francia: l'anno scorso in cartellone nei 4 giorni c'erano Muse, Mika, Jamiroquai e Phoenix, mentre quest'anno sono previsti Lou Reed, David Guetta, Cypress Hill, Scorpions e Snoop Dogg. Altri eventi culturali interessanti a Carhaix sono il festival del teatro amatoriale a maggio e il Bagadañs (festa celtica) il 14 luglio.

Cap Fréhel

Questa splendida località naturalistica della Bretagna, caratterizzata da enormi falesie e rupi a picco sul mare, non ha mai ospitato il Tour de France o corse di elevata importanza a livello maschile. Ma un arrivo a Fréhel si è avuto un arrivo di tappa (la terza, per la precisione, del Tour de Bretagne femminile, nell'anno 2005. La tappa percorreva gli ultimi 74 km della tappa odierna, con partenza da Yffinac e arrivo nell'abitato di Fréhel. La tappa vide imporsi la russa Elena Babikova, davanti a Vicky Fournial, entrambe in fuga, col gruppo a 39" regolato da una giovane Kirsten Wild, al secondo anno da professionista. Restò leader Marina Jaunatre, che detenne la leadership dalla prima all'ultima tappa e inaugurò un domino della corsa che sarebbe durato 3 anni di seguito. La Jaunatre ha deciso di ritirarsi a soli 27 anni nel 2009.

Meteo

13.50 - Carhaix
15.20 - Goudelin
17.30 - Cap Fréhel

Soggetti Alternativi

Uno dei giovani debuttanti alla Grande Boucle che ha già fatto il suo esordio in un grande giro alla Vuelta dello scorso anno. Approdato alla Cofidis dopo buoni trascorsi a livello giovanile (da Under 23 è stato due volte 2° alla Liegi Espoirs e una alla Parigi-Tours Espoirs), ha cercato finora di accumulare esperienza racimolando come miglior piazzamento un 2° posto nella 10.ma tappa della Vuelta 2010. E' un passista che tiene discretamente in salita (quest'anno 7° alla Freccia del Brabante). Affronta questo Tour con l'obiettivo di aiutare i suoi capitani e magari cercare di inserirsi in qualche tentativo di fuga da lontano. C'è a chi piace esser single, a lui invece piace esser semplicemente...Zingle!

Vivian Ghianni

Uno dei giovani debuttanti alla Grande Boucle che ha già fatto il suo esordio in un grande giro alla Vuelta dello scorso anno. Approdato alla Cofidis dopo buoni trascorsi a livello giovanile (da Under 23 è stato due volte 2° alla Liegi Espoirs e una alla Parigi-Tours Espoirs), ha cercato finora di accumulare esperienza racimolando come miglior piazzamento un 2° posto nella 10.ma tappa della Vuelta 2010. E' un passista che tiene discretamente in salita (quest'anno 7° alla Freccia del Brabante). Affronta questo Tour con l'obiettivo di aiutare i suoi capitani e magari cercare di inserirsi in qualche tentativo di fuga da lontano. C'è a chi piace esser single, a lui invece piace esser semplicemente...Zingle!

Uno dei giovani debuttanti alla Grande Boucle che ha già fatto il suo esordio in un grande giro alla Vuelta dello scorso anno. Approdato alla Cofidis dopo buoni trascorsi a livello giovanile (da Under 23 è stato due volte 2° alla Liegi Espoirs e una alla Parigi-Tours Espoirs), ha cercato finora di accumulare esperienza racimolando come miglior piazzamento un 2° posto nella 10.ma tappa della Vuelta 2010. E' un passista che tiene discretamente in salita (quest'anno 7° alla Freccia del Brabante). Affronta questo Tour con l'obiettivo di aiutare i suoi capitani e magari cercare di inserirsi in qualche tentativo di fuga da lontano. C'è a chi piace esser single, a lui invece piace esser semplicemente...Zingle!

Uno dei giovani debuttanti alla Grande Boucle che ha già fatto il suo esordio in un grande giro alla Vuelta dello scorso anno. Approdato alla Cofidis dopo buoni trascorsi a livello giovanile (da Under 23 è stato due volte 2° alla Liegi Espoirs e una alla Parigi-Tours Espoirs), ha cercato finora di accumulare esperienza racimolando come miglior piazzamento un 2° posto nella 10.ma tappa della Vuelta 2010. E' un passista che tiene discretamente in salita (quest'anno 7° alla Freccia del Brabante). Affronta questo Tour con l'obiettivo di aiutare i suoi capitani e magari cercare di inserirsi in qualche tentativo di fuga da lontano. C'è a chi piace esser single, a lui invece piace esser semplicemente...Zingle!

Uno dei giovani debuttanti alla Grande Boucle che ha già fatto il suo esordio in un grande giro alla Vuelta dello scorso anno. Approdato alla Cofidis dopo buoni trascorsi a livello giovanile (da Under 23 è stato due volte 2° alla Liegi Espoirs e una alla Parigi-Tours Espoirs), ha cercato finora di accumulare esperienza racimolando come miglior piazzamento un 2° posto nella 10.ma tappa della Vuelta 2010. E' un passista che tiene discretamente in salita (quest'anno 7° alla Freccia del Brabante). Affronta questo Tour con l'obiettivo di aiutare i suoi capitani e magari cercare di inserirsi in qualche tentativo di fuga da lontano. C'è a chi piace esser single, a lui invece piace esser semplicemente...Zingle!

Uno dei giovani debuttanti alla Grande Boucle che ha già fatto il suo esordio in un grande giro alla Vuelta dello scorso anno. Approdato alla Cofidis dopo buoni trascorsi a livello giovanile (da Under 23 è stato due volte 2° alla Liegi Espoirs e una alla Parigi-Tours Espoirs), ha cercato finora di accumulare esperienza racimolando come miglior piazzamento un 2° posto nella 10.ma tappa della Vuelta 2010. E' un passista che tiene discretamente in salita (quest'anno 7° alla Freccia del Brabante). Affronta questo Tour con l'obiettivo di aiutare i suoi capitani e magari cercare di inserirsi in qualche tentativo di fuga da lontano. C'è a chi piace esser single, a lui invece piace esser semplicemente...Zingle!

TourTweet

CARLOSBARREDO: Non un'ottima giornata per me, con problemi intestinali. Sono triste per non aver potuto aiutare la squadra come avrei voluto. Spero di rimettermi presto!

jeremyroy: Un giorno arriverò! La consolazione di essere il più combattivo del Tour de France. Ritorno in hotel complicato a causa del traffico, non arriveremo prima delle 20

CadelOfficial: Gran giorno alla BMC... "Burgie (MBurghardt83) è il mio eroe oggi. Tutti i ragazzi hanno lavorato come muli!

f_cancellara: Un gran lavoro di squadra oggi. Thor mi ha impressionato. La mia salute non è al 100%, ho il naso completamente bloccato e non riesco a respirare. Mi serviranno degli antibiotici

La classifica al contrario

Vincent JérômeLa lotta per la maglia gialla sarà anche vagamente interessante, ma quella per la maglia nera di questo Tour de France 2011 va veramente oltre ogni umana immaginazione. In queste prime tappe abbiamo avuto un duello esaltante: da una parte il giovane Jérôme, in cerca della prima affermazione importante nel ciclismo; dall'altra il vecchio Muravyev, che in carriera ne ha viste di cotte e di crude ma è sempre lì in ultima linea a far valere la sua esperienza.
Questo duello esplosivo ha finora sorriso al francese e non al kazako, che in questi giorni, pur valorosissimo, ha praticamente sempre dovuto inseguire; o per la precisione, ha dovuto assistere a ben tre successi al contrario del fresco rivale. Avete letto bene, tre e non più due: perché anche ieri, nella quarta tappa, il vincitore ha un solo e unico nome: Vincent Jérôme, o come alcuni perditempo della rete l'hanno ribattezzato, Perdent. Questo bottino che si fa di giorno in giorno sempre più leggendario non è stato semplice da ottenere: nella prima e nella terza tappa, il capitano della Europcar si era inventato due splendide azioni in solitaria per cogliere due splendide vittorie. Ieri invece il ragazzo ha dovuto fare i conti con la tenacia (ma anche col calo di condizione...) di Dmitriy Muravyev, che ha sempre controllato da vicino l'avversario, anche quando a 40 km dalla fine il gruppo iniziava a sgretolarsi; e che non l'ha mollato nemmeno quando, sulla salita finale al Mûr-de-Bretagne, Jérôme, con quel cognome che sembra un nome, ha fatto il vago provando a sfilarsi alla chetichella.
L'orgoglio di Muravyev ha impedito che Perdent facesse un terzo assolo, ma in volata non c'è comunque stata storia, e il kazako è uscito nuovamente sconfitto dalla contesa. Al terzo posto, in volata di gruppetto che ha chiuso a 32" di distacco, Sieberg ha preceduto Engoulvent e Longo Borghini (finalmente un italiano in una top-5!). Cadel Evans avrà battuto Contador al fotofinish, ma paga ai nostri due eroi 8'45".
In classifica dobbiamo rilevare l'uscita di scena di Jurgen Van de Walle, acciaccato dopo la caduta dell'altro giorno. Il suo terzo posto viene così occupato da Niki Terpstra, a 8'01" da Jérôme. Quarto e quinto, due gregari di Contador, che in questi giorni fingono di interessarsi alla lotta per la maglia nera, ma in realtà stanno solo riservandosi energie da spendere sulle montagne per il loro capitano; nel dettaglio, Jesús Hernández paga 9'44", Dani Navarro 10'54".
Inutile dire che il margine tra la maglia nera Jérôme e Muravyev alle sue calcagna resta invariato rispetto a ieri: 2'43" (per dire, il ritardo della maglia gialla Hushovd veleggia già verso la mezz'ora, siamo per la precisione a 27'53"). E pazienza, il Volpone delle Steppe non è ancora riuscito a scalzare il più lento di questo Tour, e chissà se ci riuscirà; ma di sicuro oggi abbiamo capito che ce la metterà tutta per avere, uno di questi giorni, la sua brava fotina in cima a questa rubrica!

Marco Grassi

La classifica al contrario

Vincent JérômeLa lotta per la maglia gialla sarà anche vagamente interessante, ma quella per la maglia nera di questo Tour de France 2011 va veramente oltre ogni umana immaginazione. In queste prime tappe abbiamo avuto un duello esaltante: da una parte il giovane Jérôme, in cerca della prima affermazione importante nel ciclismo; dall'altra il vecchio Muravyev, che in carriera ne ha viste di cotte e di crude ma è sempre lì in ultima linea a far valere la sua esperienza.
Questo duello esplosivo ha finora sorriso al francese e non al kazako, che in questi giorni, pur valorosissimo, ha praticamente sempre dovuto inseguire; o per la precisione, ha dovuto assistere a ben tre successi al contrario del fresco rivale. Avete letto bene, tre e non più due: perché anche ieri, nella quarta tappa, il vincitore ha un solo e unico nome: Vincent Jérôme, o come alcuni perditempo della rete l'hanno ribattezzato, Perdent. Questo bottino che si fa di giorno in giorno sempre più leggendario non è stato semplice da ottenere: nella prima e nella terza tappa, il capitano della Europcar si era inventato due splendide azioni in solitaria per cogliere due splendide vittorie. Ieri invece il ragazzo ha dovuto fare i conti con la tenacia (ma anche col calo di condizione...) di Dmitriy Muravyev, che ha sempre controllato da vicino l'avversario, anche quando a 40 km dalla fine il gruppo iniziava a sgretolarsi; e che non l'ha mollato nemmeno quando, sulla salita finale al Mûr-de-Bretagne, Jérôme, con quel cognome che sembra un nome, ha fatto il vago provando a sfilarsi alla chetichella.
L'orgoglio di Muravyev ha impedito che Perdent facesse un terzo assolo, ma in volata non c'è comunque stata storia, e il kazako è uscito nuovamente sconfitto dalla contesa. Al terzo posto, in volata di gruppetto che ha chiuso a 32" di distacco, Sieberg ha preceduto Engoulvent e Longo Borghini (finalmente un italiano in una top-5!). Cadel Evans avrà battuto Contador al fotofinish, ma paga ai nostri due eroi 8'45".
In classifica dobbiamo rilevare l'uscita di scena di Jurgen Van de Walle, acciaccato dopo la caduta dell'altro giorno. Il suo terzo posto viene così occupato da Niki Terpstra, a 8'01" da Jérôme. Quarto e quinto, due gregari di Contador, che in questi giorni fingono di interessarsi alla lotta per la maglia nera, ma in realtà stanno solo riservandosi energie da spendere sulle montagne per il loro capitano; nel dettaglio, Jesús Hernández paga 9'44", Dani Navarro 10'54".
Inutile dire che il margine tra la maglia nera Jérôme e Muravyev alle sue calcagna resta invariato rispetto a ieri: 2'43" (per dire, il ritardo della maglia gialla Hushovd veleggia già verso la mezz'ora, siamo per la precisione a 27'53"). E pazienza, il Volpone delle Steppe non è ancora riuscito a scalzare il più lento di questo Tour, e chissà se ci riuscirà; ma di sicuro oggi abbiamo capito che ce la metterà tutta per avere, uno di questi giorni, la sua brava fotina in cima a questa rubrica!

Marco Grassi

Rassegna stampa

Rassegna TourNotes 2011 – 5a tappa
Rassegna TourNotes 2011 – 5a tappa
Rassegna TourNotes 2011 – 5a tappa
Rassegna TourNotes 2011 – 5a tappa
Rassegna TourNotes 2011 – 5a tappa

La classifica al contrario

Vincent JérômeLa lotta per la maglia gialla sarà anche vagamente interessante, ma quella per la maglia nera di questo Tour de France 2011 va veramente oltre ogni umana immaginazione. In queste prime tappe abbiamo avuto un duello esaltante: da una parte il giovane Jérôme, in cerca della prima affermazione importante nel ciclismo; dall'altra il vecchio Muravyev, che in carriera ne ha viste di cotte e di crude ma è sempre lì in ultima linea a far valere la sua esperienza.
Questo duello esplosivo ha finora sorriso al francese e non al kazako, che in questi giorni, pur valorosissimo, ha praticamente sempre dovuto inseguire; o per la precisione, ha dovuto assistere a ben tre successi al contrario del fresco rivale. Avete letto bene, tre e non più due: perché anche ieri, nella quarta tappa, il vincitore ha un solo e unico nome: Vincent Jérôme, o come alcuni perditempo della rete l'hanno ribattezzato, Perdent. Questo bottino che si fa di giorno in giorno sempre più leggendario non è stato semplice da ottenere: nella prima e nella terza tappa, il capitano della Europcar si era inventato due splendide azioni in solitaria per cogliere due splendide vittorie. Ieri invece il ragazzo ha dovuto fare i conti con la tenacia (ma anche col calo di condizione...) di Dmitriy Muravyev, che ha sempre controllato da vicino l'avversario, anche quando a 40 km dalla fine il gruppo iniziava a sgretolarsi; e che non l'ha mollato nemmeno quando, sulla salita finale al Mûr-de-Bretagne, Jérôme, con quel cognome che sembra un nome, ha fatto il vago provando a sfilarsi alla chetichella.
L'orgoglio di Muravyev ha impedito che Perdent facesse un terzo assolo, ma in volata non c'è comunque stata storia, e il kazako è uscito nuovamente sconfitto dalla contesa. Al terzo posto, in volata di gruppetto che ha chiuso a 32" di distacco, Sieberg ha preceduto Engoulvent e Longo Borghini (finalmente un italiano in una top-5!). Cadel Evans avrà battuto Contador al fotofinish, ma paga ai nostri due eroi 8'45".
In classifica dobbiamo rilevare l'uscita di scena di Jurgen Van de Walle, acciaccato dopo la caduta dell'altro giorno. Il suo terzo posto viene così occupato da Niki Terpstra, a 8'01" da Jérôme. Quarto e quinto, due gregari di Contador, che in questi giorni fingono di interessarsi alla lotta per la maglia nera, ma in realtà stanno solo riservandosi energie da spendere sulle montagne per il loro capitano; nel dettaglio, Jesús Hernández paga 9'44", Dani Navarro 10'54".
Inutile dire che il margine tra la maglia nera Jérôme e Muravyev alle sue calcagna resta invariato rispetto a ieri: 2'43" (per dire, il ritardo della maglia gialla Hushovd veleggia già verso la mezz'ora, siamo per la precisione a 27'53"). E pazienza, il Volpone delle Steppe non è ancora riuscito a scalzare il più lento di questo Tour, e chissà se ci riuscirà; ma di sicuro oggi abbiamo capito che ce la metterà tutta per avere, uno di questi giorni, la sua brava fotina in cima a questa rubrica!

Marco Grassi

La classifica al contrario

Vincent JérômeLa lotta per la maglia gialla sarà anche vagamente interessante, ma quella per la maglia nera di questo Tour de France 2011 va veramente oltre ogni umana immaginazione. In queste prime tappe abbiamo avuto un duello esaltante: da una parte il giovane Jérôme, in cerca della prima affermazione importante nel ciclismo; dall'altra il vecchio Muravyev, che in carriera ne ha viste di cotte e di crude ma è sempre lì in ultima linea a far valere la sua esperienza.
Questo duello esplosivo ha finora sorriso al francese e non al kazako, che in questi giorni, pur valorosissimo, ha praticamente sempre dovuto inseguire; o per la precisione, ha dovuto assistere a ben tre successi al contrario del fresco rivale. Avete letto bene, tre e non più due: perché anche ieri, nella quarta tappa, il vincitore ha un solo e unico nome: Vincent Jérôme, o come alcuni perditempo della rete l'hanno ribattezzato, Perdent. Questo bottino che si fa di giorno in giorno sempre più leggendario non è stato semplice da ottenere: nella prima e nella terza tappa, il capitano della Europcar si era inventato due splendide azioni in solitaria per cogliere due splendide vittorie. Ieri invece il ragazzo ha dovuto fare i conti con la tenacia (ma anche col calo di condizione...) di Dmitriy Muravyev, che ha sempre controllato da vicino l'avversario, anche quando a 40 km dalla fine il gruppo iniziava a sgretolarsi; e che non l'ha mollato nemmeno quando, sulla salita finale al Mûr-de-Bretagne, Jérôme, con quel cognome che sembra un nome, ha fatto il vago provando a sfilarsi alla chetichella.
L'orgoglio di Muravyev ha impedito che Perdent facesse un terzo assolo, ma in volata non c'è comunque stata storia, e il kazako è uscito nuovamente sconfitto dalla contesa. Al terzo posto, in volata di gruppetto che ha chiuso a 32" di distacco, Sieberg ha preceduto Engoulvent e Longo Borghini (finalmente un italiano in una top-5!). Cadel Evans avrà battuto Contador al fotofinish, ma paga ai nostri due eroi 8'45".
In classifica dobbiamo rilevare l'uscita di scena di Jurgen Van de Walle, acciaccato dopo la caduta dell'altro giorno. Il suo terzo posto viene così occupato da Niki Terpstra, a 8'01" da Jérôme. Quarto e quinto, due gregari di Contador, che in questi giorni fingono di interessarsi alla lotta per la maglia nera, ma in realtà stanno solo riservandosi energie da spendere sulle montagne per il loro capitano; nel dettaglio, Jesús Hernández paga 9'44", Dani Navarro 10'54".
Inutile dire che il margine tra la maglia nera Jérôme e Muravyev alle sue calcagna resta invariato rispetto a ieri: 2'43" (per dire, il ritardo della maglia gialla Hushovd veleggia già verso la mezz'ora, siamo per la precisione a 27'53"). E pazienza, il Volpone delle Steppe non è ancora riuscito a scalzare il più lento di questo Tour, e chissà se ci riuscirà; ma di sicuro oggi abbiamo capito che ce la metterà tutta per avere, uno di questi giorni, la sua brava fotina in cima a questa rubrica!

Marco Grassi

La classifica al contrario

Vincent JérômeLa lotta per la maglia gialla sarà anche vagamente interessante, ma quella per la maglia nera di questo Tour de France 2011 va veramente oltre ogni umana immaginazione. In queste prime tappe abbiamo avuto un duello esaltante: da una parte il giovane Jérôme, in cerca della prima affermazione importante nel ciclismo; dall'altra il vecchio Muravyev, che in carriera ne ha viste di cotte e di crude ma è sempre lì in ultima linea a far valere la sua esperienza.
Questo duello esplosivo ha finora sorriso al francese e non al kazako, che in questi giorni, pur valorosissimo, ha praticamente sempre dovuto inseguire; o per la precisione, ha dovuto assistere a ben tre successi al contrario del fresco rivale. Avete letto bene, tre e non più due: perché anche ieri, nella quarta tappa, il vincitore ha un solo e unico nome: Vincent Jérôme, o come alcuni perditempo della rete l'hanno ribattezzato, Perdent. Questo bottino che si fa di giorno in giorno sempre più leggendario non è stato semplice da ottenere: nella prima e nella terza tappa, il capitano della Europcar si era inventato due splendide azioni in solitaria per cogliere due splendide vittorie. Ieri invece il ragazzo ha dovuto fare i conti con la tenacia (ma anche col calo di condizione...) di Dmitriy Muravyev, che ha sempre controllato da vicino l'avversario, anche quando a 40 km dalla fine il gruppo iniziava a sgretolarsi; e che non l'ha mollato nemmeno quando, sulla salita finale al Mûr-de-Bretagne, Jérôme, con quel cognome che sembra un nome, ha fatto il vago provando a sfilarsi alla chetichella.
L'orgoglio di Muravyev ha impedito che Perdent facesse un terzo assolo, ma in volata non c'è comunque stata storia, e il kazako è uscito nuovamente sconfitto dalla contesa. Al terzo posto, in volata di gruppetto che ha chiuso a 32" di distacco, Sieberg ha preceduto Engoulvent e Longo Borghini (finalmente un italiano in una top-5!). Cadel Evans avrà battuto Contador al fotofinish, ma paga ai nostri due eroi 8'45".
In classifica dobbiamo rilevare l'uscita di scena di Jurgen Van de Walle, acciaccato dopo la caduta dell'altro giorno. Il suo terzo posto viene così occupato da Niki Terpstra, a 8'01" da Jérôme. Quarto e quinto, due gregari di Contador, che in questi giorni fingono di interessarsi alla lotta per la maglia nera, ma in realtà stanno solo riservandosi energie da spendere sulle montagne per il loro capitano; nel dettaglio, Jesús Hernández paga 9'44", Dani Navarro 10'54".
Inutile dire che il margine tra la maglia nera Jérôme e Muravyev alle sue calcagna resta invariato rispetto a ieri: 2'43" (per dire, il ritardo della maglia gialla Hushovd veleggia già verso la mezz'ora, siamo per la precisione a 27'53"). E pazienza, il Volpone delle Steppe non è ancora riuscito a scalzare il più lento di questo Tour, e chissà se ci riuscirà; ma di sicuro oggi abbiamo capito che ce la metterà tutta per avere, uno di questi giorni, la sua brava fotina in cima a questa rubrica!

Marco Grassi

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