Il Portale del Ciclismo professionistico

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La frazione che ripropone il Tour de France al suo pubblico dopo il secondo giorno di riposo è breve e potrebbe anche essere adatta a fughe da lontano. Del resto, a questo punto della corsa avremo già molti corridori (anche forti) fuori classifica, e con legittime velleità di cercare un risultato importante. L'arrivo è quello di Gap, città che ci riporta a mitici tapponi alpini del passato. Ma stavolta la frazione in programma è abbastanza interlocutoria, a meno di non pensare che il Col de Manse, che pure svetta a poco più di 10 km dal traguardo, possa mettere i big della generale l'un contro l'altro armati: i 10 km di salita al 5% di pendenza media, anche se vengono dopo un interminabile falsopiano all'insù di oltre 130 km (sì, dalla partenza di Saint-Paul-Trois-Châteaux la strada non fa che tirare verso l'alto), non paiono sufficienti a mettere troppo pepe nella corsa. Sicché a Gap (dopo un primo passaggio pre-Manse) rischia seriamente di arrivare a braccia alzate un fuggitivo. Del resto, per i giochi di classifica ci saranno ancora dei bei tapponi da spendere.

Classica tappa di trasferimento, e la fuga diventa la protagonista delle quote di Betclic.it. La vittoria è alla portata di tanti atleti e l'opzione "Altro" la fa da padrona con un misero 1.55. Uno che potrebbe in teoria sfruttare sia la fuga (essendo ormai lontano in classifica) che l'arrivo con il gruppo compatto sotto l'ultima salita, è Philippe Gilbert, dato infatti a 5. Stessa musica per Thor Hushovd, a 10. Sandy Casar e Luis Leon Sánchez sono degli habitué delle azioni da lontano in frazioni come questa e le loro quote sono rispettivamente 18 e 20. Damiano Cunego e Samuel Sánchez, invece, in caso di corsa controllata hanno la possibilità di sfruttare la discesa che porta a Gap e vengono dati a 25.

Saint-Paul-Trois-Châteaux

Il comune di Saint-Paul-Trois-Châteaux, 8600 abitanti, ospita il Tour de France per la prima volta. Di origini romane la zona è famosa per la produzione di vini ma, soprattutto, per i tartufi: ben il 60% del mercato francese, infatti, arriva da qui. Nel 2010 il comune di Saint-Paul-Trois-Châteaux ha ricevuto il riconoscimento di "Ville Internet @@" per le sue politiche di promozione e diffusione della rete.

Gap

Tradizionale sede di partenza o arrivo di tappe (pre)alpine, Gap ospitò il Tour anche nel 2010, quando vide il successo di Paulinho su Kiryienka al termine di una lunga fuga. In un'occasione simile Fedrigo piegò Commesso quattro anni prima, mentre nel 2003 fu teatro di uno splendido assolo di Vinokourov che, con una stoccata sulla Côte de la Rochette, si involo verso il traguardo e accorciò il distacco dalla maglia gialla Armstrong (impegnato in discesa a schivare la terribile caduta di Beloki che lo costrinse ad andare per campi) fino a 21". Gioie per i colori azzurri a Gap sono arrivate anche da Lietti (1991), Primo Mori (1970), Fezzardi (1965), Nencini (1958) e Martano (1934)

Sebastiano Cipriani
Saint-Paul-Trois-Châteaux

Il comune di Saint-Paul-Trois-Châteaux, 8600 abitanti, ospita il Tour de France per la prima volta. Di origini romane la zona è famosa per la produzione di vini ma, soprattutto, per i tartufi: ben il 60% del mercato francese, infatti, arriva da qui. Nel 2010 il comune di Saint-Paul-Trois-Châteaux ha ricevuto il riconoscimento di "Ville Internet @@" per le sue politiche di promozione e diffusione della rete.

Gap

Tradizionale sede di partenza o arrivo di tappe (pre)alpine, Gap ospitò il Tour anche nel 2010, quando vide il successo di Paulinho su Kiryienka al termine di una lunga fuga. In un'occasione simile Fedrigo piegò Commesso quattro anni prima, mentre nel 2003 fu teatro di uno splendido assolo di Vinokourov che, con una stoccata sulla Côte de la Rochette, si involo verso il traguardo e accorciò il distacco dalla maglia gialla Armstrong (impegnato in discesa a schivare la terribile caduta di Beloki che lo costrinse ad andare per campi) fino a 21". Gioie per i colori azzurri a Gap sono arrivate anche da Lietti (1991), Primo Mori (1970), Fezzardi (1965), Nencini (1958) e Martano (1934)

Saint-Paul-Trois-Châteaux

Il comune di Saint-Paul-Trois-Châteaux, 8600 abitanti, ospita il Tour de France per la prima volta. Di origini romane la zona è famosa per la produzione di vini ma, soprattutto, per i tartufi: ben il 60% del mercato francese, infatti, arriva da qui. Nel 2010 il comune di Saint-Paul-Trois-Châteaux ha ricevuto il riconoscimento di "Ville Internet @@" per le sue politiche di promozione e diffusione della rete.

Gap

Tradizionale sede di partenza o arrivo di tappe (pre)alpine, Gap ospitò il Tour anche nel 2010, quando vide il successo di Paulinho su Kiryienka al termine di una lunga fuga. In un'occasione simile Fedrigo piegò Commesso quattro anni prima, mentre nel 2003 fu teatro di uno splendido assolo di Vinokourov che, con una stoccata sulla Côte de la Rochette, si involo verso il traguardo e accorciò il distacco dalla maglia gialla Armstrong (impegnato in discesa a schivare la terribile caduta di Beloki che lo costrinse ad andare per campi) fino a 21". Gioie per i colori azzurri a Gap sono arrivate anche da Lietti (1991), Primo Mori (1970), Fezzardi (1965), Nencini (1958) e Martano (1934)

Saint-Paul-Trois-Châteaux

Il comune di Saint-Paul-Trois-Châteaux, 8600 abitanti, ospita il Tour de France per la prima volta. Di origini romane la zona è famosa per la produzione di vini ma, soprattutto, per i tartufi: ben il 60% del mercato francese, infatti, arriva da qui. Nel 2010 il comune di Saint-Paul-Trois-Châteaux ha ricevuto il riconoscimento di "Ville Internet @@" per le sue politiche di promozione e diffusione della rete.

Gap

Tradizionale sede di partenza o arrivo di tappe (pre)alpine, Gap ospitò il Tour anche nel 2010, quando vide il successo di Paulinho su Kiryienka al termine di una lunga fuga. In un'occasione simile Fedrigo piegò Commesso quattro anni prima, mentre nel 2003 fu teatro di uno splendido assolo di Vinokourov che, con una stoccata sulla Côte de la Rochette, si involo verso il traguardo e accorciò il distacco dalla maglia gialla Armstrong (impegnato in discesa a schivare la terribile caduta di Beloki che lo costrinse ad andare per campi) fino a 21". Gioie per i colori azzurri a Gap sono arrivate anche da Lietti (1991), Primo Mori (1970), Fezzardi (1965), Nencini (1958) e Martano (1934)

Saint-Paul-Trois-Châteaux

Il comune di Saint-Paul-Trois-Châteaux, 8600 abitanti, ospita il Tour de France per la prima volta. Di origini romane la zona è famosa per la produzione di vini ma, soprattutto, per i tartufi: ben il 60% del mercato francese, infatti, arriva da qui. Nel 2010 il comune di Saint-Paul-Trois-Châteaux ha ricevuto il riconoscimento di "Ville Internet @@" per le sue politiche di promozione e diffusione della rete.

Gap

Tradizionale sede di partenza o arrivo di tappe (pre)alpine, Gap ospitò il Tour anche nel 2010, quando vide il successo di Paulinho su Kiryienka al termine di una lunga fuga. In un'occasione simile Fedrigo piegò Commesso quattro anni prima, mentre nel 2003 fu teatro di uno splendido assolo di Vinokourov che, con una stoccata sulla Côte de la Rochette, si involo verso il traguardo e accorciò il distacco dalla maglia gialla Armstrong (impegnato in discesa a schivare la terribile caduta di Beloki che lo costrinse ad andare per campi) fino a 21". Gioie per i colori azzurri a Gap sono arrivate anche da Lietti (1991), Primo Mori (1970), Fezzardi (1965), Nencini (1958) e Martano (1934)

Saint-Paul-Trois-Châteaux

Il comune di Saint-Paul-Trois-Châteaux, 8600 abitanti, ospita il Tour de France per la prima volta. Di origini romane la zona è famosa per la produzione di vini ma, soprattutto, per i tartufi: ben il 60% del mercato francese, infatti, arriva da qui. Nel 2010 il comune di Saint-Paul-Trois-Châteaux ha ricevuto il riconoscimento di "Ville Internet @@" per le sue politiche di promozione e diffusione della rete.

Gap

Tradizionale sede di partenza o arrivo di tappe (pre)alpine, Gap ospitò il Tour anche nel 2010, quando vide il successo di Paulinho su Kiryienka al termine di una lunga fuga. In un'occasione simile Fedrigo piegò Commesso quattro anni prima, mentre nel 2003 fu teatro di uno splendido assolo di Vinokourov che, con una stoccata sulla Côte de la Rochette, si involo verso il traguardo e accorciò il distacco dalla maglia gialla Armstrong (impegnato in discesa a schivare la terribile caduta di Beloki che lo costrinse ad andare per campi) fino a 21". Gioie per i colori azzurri a Gap sono arrivate anche da Lietti (1991), Primo Mori (1970), Fezzardi (1965), Nencini (1958) e Martano (1934)

Meteo

13.05 - Saint-Paul-Trois-Châteaux
15.15 - Moydans
17.15 - Gap

Soggetti Alternativi

Seconda esperienza alla Grande Boucle per lui dopo quella dello scorso anno (in cui riuscì ad arrivare a Parigi). Dopo i primi assaggi di professionismo nella Bretagne-Armor Lux, dal 2009 fa parte del team di Bernadeau. E' un corridore coraggioso, che non ha paura di attaccare quando è in gran giornata, tanto che così sono arrivate le sue vittorie più belle: il campionato europeo Under 23 nel 2008 e la Route Adélie dello scorso anno. Sa tenere bene su salite non troppo lunghe ed è discretamente veloce. Può essere pedina da utilizzare in una fuga per la Europcar ma l'attuale maglia gialla di Voeckler probabilmente lo chiamerà al duro lavoro di gregario. In ogni caso, se riuscirà a centrare la fuga buona, si trasformerà da Gautier in...Go-tier!

Vivian Ghianni

Seconda esperienza alla Grande Boucle per lui dopo quella dello scorso anno (in cui riuscì ad arrivare a Parigi). Dopo i primi assaggi di professionismo nella Bretagne-Armor Lux, dal 2009 fa parte del team di Bernadeau. E' un corridore coraggioso, che non ha paura di attaccare quando è in gran giornata, tanto che così sono arrivate le sue vittorie più belle: il campionato europeo Under 23 nel 2008 e la Route Adélie dello scorso anno. Sa tenere bene su salite non troppo lunghe ed è discretamente veloce. Può essere pedina da utilizzare in una fuga per la Europcar ma l'attuale maglia gialla di Voeckler probabilmente lo chiamerà al duro lavoro di gregario. In ogni caso, se riuscirà a centrare la fuga buona, si trasformerà da Gautier in...Go-tier!

Seconda esperienza alla Grande Boucle per lui dopo quella dello scorso anno (in cui riuscì ad arrivare a Parigi). Dopo i primi assaggi di professionismo nella Bretagne-Armor Lux, dal 2009 fa parte del team di Bernadeau. E' un corridore coraggioso, che non ha paura di attaccare quando è in gran giornata, tanto che così sono arrivate le sue vittorie più belle: il campionato europeo Under 23 nel 2008 e la Route Adélie dello scorso anno. Sa tenere bene su salite non troppo lunghe ed è discretamente veloce. Può essere pedina da utilizzare in una fuga per la Europcar ma l'attuale maglia gialla di Voeckler probabilmente lo chiamerà al duro lavoro di gregario. In ogni caso, se riuscirà a centrare la fuga buona, si trasformerà da Gautier in...Go-tier!

Seconda esperienza alla Grande Boucle per lui dopo quella dello scorso anno (in cui riuscì ad arrivare a Parigi). Dopo i primi assaggi di professionismo nella Bretagne-Armor Lux, dal 2009 fa parte del team di Bernadeau. E' un corridore coraggioso, che non ha paura di attaccare quando è in gran giornata, tanto che così sono arrivate le sue vittorie più belle: il campionato europeo Under 23 nel 2008 e la Route Adélie dello scorso anno. Sa tenere bene su salite non troppo lunghe ed è discretamente veloce. Può essere pedina da utilizzare in una fuga per la Europcar ma l'attuale maglia gialla di Voeckler probabilmente lo chiamerà al duro lavoro di gregario. In ogni caso, se riuscirà a centrare la fuga buona, si trasformerà da Gautier in...Go-tier!

Seconda esperienza alla Grande Boucle per lui dopo quella dello scorso anno (in cui riuscì ad arrivare a Parigi). Dopo i primi assaggi di professionismo nella Bretagne-Armor Lux, dal 2009 fa parte del team di Bernadeau. E' un corridore coraggioso, che non ha paura di attaccare quando è in gran giornata, tanto che così sono arrivate le sue vittorie più belle: il campionato europeo Under 23 nel 2008 e la Route Adélie dello scorso anno. Sa tenere bene su salite non troppo lunghe ed è discretamente veloce. Può essere pedina da utilizzare in una fuga per la Europcar ma l'attuale maglia gialla di Voeckler probabilmente lo chiamerà al duro lavoro di gregario. In ogni caso, se riuscirà a centrare la fuga buona, si trasformerà da Gautier in...Go-tier!

Seconda esperienza alla Grande Boucle per lui dopo quella dello scorso anno (in cui riuscì ad arrivare a Parigi). Dopo i primi assaggi di professionismo nella Bretagne-Armor Lux, dal 2009 fa parte del team di Bernadeau. E' un corridore coraggioso, che non ha paura di attaccare quando è in gran giornata, tanto che così sono arrivate le sue vittorie più belle: il campionato europeo Under 23 nel 2008 e la Route Adélie dello scorso anno. Sa tenere bene su salite non troppo lunghe ed è discretamente veloce. Può essere pedina da utilizzare in una fuga per la Europcar ma l'attuale maglia gialla di Voeckler probabilmente lo chiamerà al duro lavoro di gregario. In ogni caso, se riuscirà a centrare la fuga buona, si trasformerà da Gautier in...Go-tier!

TourTweet

LeviLeipheimer: Bilancio della mia giornata: dormito 12 ore, allenato 1 ora, mangiato un miliardo di calorie, ho finito di vedere "Breaking Bad" e ora massaggi. 

franventoso: Piccolissima uscita in bici, paella e ora una buona siesta. Il giorno di riposo è favoloso e ne avevo proprio bisogno...

RGUpdate (Robert Gesink): Scherzi con @carlosbarredo. Cambiato il linguaggio dell'iPhone di qualcuno in cinese. Ora aspettiamo la vendetta...

MBurghardt83: Ne ho lasciato l'ultimo 1% per gli ultimi giorni del Tour. Questo mi darà la forza per le prossime tappe http://twitpic.com/5se11s

La classifica al contrario

Pablo UrtasunChe il ciclismo spagnolo non attraversi il miglior momento della sua storia, lo conferma il fatto che, dopo due settimane di Tour, i sudditi di re Juan Carlos non avevano ancora vinto una tappa al contrario. Il solo Ivan Velasco aveva brillato (con due terzi posti), ma ritiratosi lui dopo 5 tappe, la Spagna si era ritrovata senza uomini in grado di andare a segno. Per di più, uno dei due team iberici in gara, la Movistar, ha deciso di puntare tutto sul costaricano Amador. Quindi per il movimento che schiera Contador e attende Valverde, è più che mai utile come ossigeno il successo che, nella terza domenica di gara, ha arriso a Pablo Urtasun, generoso atleta della Euskaltel che non fa mai mancare la sua presenza in una fuga e, se vogliamo, anche nei quartieri bassi delle classifiche.
In una tappa in cui non è stato possibile fare grandi differenze, il basco si è avvantaggiato nel finale insieme a Samuel Dumoulin e l'ha poi battuto nella volatina. Tejay Van Garderen, grande promessa del ciclismo, è terzo di giornata a 45", Marcus Burghardt, già vincitore al contrario a Carmaux, è quarto a 48", e Alessandro Vanotti conferma il buon momento Liquigas con un quinto posto (a 54").
Pur non arrivando tra i primissimi della frazione (solo 38esimo a 4'35" da Urtasun), Andrey Amador si prende il lusso di allungare in testa alla generale, addirittura: ovvio, visto che i suoi più immediati inseguitori sono giunti al traguardo in compagnia dell'ultimo di tappa, Mark Cavendish (che ha pagato 6'10" al vincitore).
Ora il Casanova di San José, che sta correndo questo Tour con una caviglia sola (l'altra la serba per vincere la Vuelta al contrario) a causa di una distorsione patita nella prima tappa, ha 9'29" su Jérôme, in netto calo dopo una prima metà di Boucle da sogno. Terzo è per il terzo giorno consecutivo Fabio Sabatini, che però vede dilatarsi il gap a 10'08". Si avvicinano invece Pate, ora quarto a 17'25", e lo stesso Urtasun, che con la vittoria di tappa rientra pure nella top 5 (a 20'25"), a completare una giornata indimenticabile. Thomas Voeckler, che afferma e sostiene di non credere di difendere la maglia gialla, per ora è comunque sempre l'ultimo della nostra classifica, a 2h43'07" da Amador. Ma i giorni per cedere quella scomoda posizione sono sempre meno...

Marco Grassi

La classifica al contrario

Pablo UrtasunChe il ciclismo spagnolo non attraversi il miglior momento della sua storia, lo conferma il fatto che, dopo due settimane di Tour, i sudditi di re Juan Carlos non avevano ancora vinto una tappa al contrario. Il solo Ivan Velasco aveva brillato (con due terzi posti), ma ritiratosi lui dopo 5 tappe, la Spagna si era ritrovata senza uomini in grado di andare a segno. Per di più, uno dei due team iberici in gara, la Movistar, ha deciso di puntare tutto sul costaricano Amador. Quindi per il movimento che schiera Contador e attende Valverde, è più che mai utile come ossigeno il successo che, nella terza domenica di gara, ha arriso a Pablo Urtasun, generoso atleta della Euskaltel che non fa mai mancare la sua presenza in una fuga e, se vogliamo, anche nei quartieri bassi delle classifiche.
In una tappa in cui non è stato possibile fare grandi differenze, il basco si è avvantaggiato nel finale insieme a Samuel Dumoulin e l'ha poi battuto nella volatina. Tejay Van Garderen, grande promessa del ciclismo, è terzo di giornata a 45", Marcus Burghardt, già vincitore al contrario a Carmaux, è quarto a 48", e Alessandro Vanotti conferma il buon momento Liquigas con un quinto posto (a 54").
Pur non arrivando tra i primissimi della frazione (solo 38esimo a 4'35" da Urtasun), Andrey Amador si prende il lusso di allungare in testa alla generale, addirittura: ovvio, visto che i suoi più immediati inseguitori sono giunti al traguardo in compagnia dell'ultimo di tappa, Mark Cavendish (che ha pagato 6'10" al vincitore).
Ora il Casanova di San José, che sta correndo questo Tour con una caviglia sola (l'altra la serba per vincere la Vuelta al contrario) a causa di una distorsione patita nella prima tappa, ha 9'29" su Jérôme, in netto calo dopo una prima metà di Boucle da sogno. Terzo è per il terzo giorno consecutivo Fabio Sabatini, che però vede dilatarsi il gap a 10'08". Si avvicinano invece Pate, ora quarto a 17'25", e lo stesso Urtasun, che con la vittoria di tappa rientra pure nella top 5 (a 20'25"), a completare una giornata indimenticabile. Thomas Voeckler, che afferma e sostiene di non credere di difendere la maglia gialla, per ora è comunque sempre l'ultimo della nostra classifica, a 2h43'07" da Amador. Ma i giorni per cedere quella scomoda posizione sono sempre meno...

Marco Grassi

Rassegna stampa

Rassegna TourNotes 2011 – 16a tappa
Rassegna TourNotes 2011 – 16a tappa
Rassegna TourNotes 2011 – 16a tappa
Rassegna TourNotes 2011 – 16a tappa
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La classifica al contrario

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In una tappa in cui non è stato possibile fare grandi differenze, il basco si è avvantaggiato nel finale insieme a Samuel Dumoulin e l'ha poi battuto nella volatina. Tejay Van Garderen, grande promessa del ciclismo, è terzo di giornata a 45", Marcus Burghardt, già vincitore al contrario a Carmaux, è quarto a 48", e Alessandro Vanotti conferma il buon momento Liquigas con un quinto posto (a 54").
Pur non arrivando tra i primissimi della frazione (solo 38esimo a 4'35" da Urtasun), Andrey Amador si prende il lusso di allungare in testa alla generale, addirittura: ovvio, visto che i suoi più immediati inseguitori sono giunti al traguardo in compagnia dell'ultimo di tappa, Mark Cavendish (che ha pagato 6'10" al vincitore).
Ora il Casanova di San José, che sta correndo questo Tour con una caviglia sola (l'altra la serba per vincere la Vuelta al contrario) a causa di una distorsione patita nella prima tappa, ha 9'29" su Jérôme, in netto calo dopo una prima metà di Boucle da sogno. Terzo è per il terzo giorno consecutivo Fabio Sabatini, che però vede dilatarsi il gap a 10'08". Si avvicinano invece Pate, ora quarto a 17'25", e lo stesso Urtasun, che con la vittoria di tappa rientra pure nella top 5 (a 20'25"), a completare una giornata indimenticabile. Thomas Voeckler, che afferma e sostiene di non credere di difendere la maglia gialla, per ora è comunque sempre l'ultimo della nostra classifica, a 2h43'07" da Amador. Ma i giorni per cedere quella scomoda posizione sono sempre meno...

Marco Grassi

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Pablo UrtasunChe il ciclismo spagnolo non attraversi il miglior momento della sua storia, lo conferma il fatto che, dopo due settimane di Tour, i sudditi di re Juan Carlos non avevano ancora vinto una tappa al contrario. Il solo Ivan Velasco aveva brillato (con due terzi posti), ma ritiratosi lui dopo 5 tappe, la Spagna si era ritrovata senza uomini in grado di andare a segno. Per di più, uno dei due team iberici in gara, la Movistar, ha deciso di puntare tutto sul costaricano Amador. Quindi per il movimento che schiera Contador e attende Valverde, è più che mai utile come ossigeno il successo che, nella terza domenica di gara, ha arriso a Pablo Urtasun, generoso atleta della Euskaltel che non fa mai mancare la sua presenza in una fuga e, se vogliamo, anche nei quartieri bassi delle classifiche.
In una tappa in cui non è stato possibile fare grandi differenze, il basco si è avvantaggiato nel finale insieme a Samuel Dumoulin e l'ha poi battuto nella volatina. Tejay Van Garderen, grande promessa del ciclismo, è terzo di giornata a 45", Marcus Burghardt, già vincitore al contrario a Carmaux, è quarto a 48", e Alessandro Vanotti conferma il buon momento Liquigas con un quinto posto (a 54").
Pur non arrivando tra i primissimi della frazione (solo 38esimo a 4'35" da Urtasun), Andrey Amador si prende il lusso di allungare in testa alla generale, addirittura: ovvio, visto che i suoi più immediati inseguitori sono giunti al traguardo in compagnia dell'ultimo di tappa, Mark Cavendish (che ha pagato 6'10" al vincitore).
Ora il Casanova di San José, che sta correndo questo Tour con una caviglia sola (l'altra la serba per vincere la Vuelta al contrario) a causa di una distorsione patita nella prima tappa, ha 9'29" su Jérôme, in netto calo dopo una prima metà di Boucle da sogno. Terzo è per il terzo giorno consecutivo Fabio Sabatini, che però vede dilatarsi il gap a 10'08". Si avvicinano invece Pate, ora quarto a 17'25", e lo stesso Urtasun, che con la vittoria di tappa rientra pure nella top 5 (a 20'25"), a completare una giornata indimenticabile. Thomas Voeckler, che afferma e sostiene di non credere di difendere la maglia gialla, per ora è comunque sempre l'ultimo della nostra classifica, a 2h43'07" da Amador. Ma i giorni per cedere quella scomoda posizione sono sempre meno...

Marco Grassi

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In una tappa in cui non è stato possibile fare grandi differenze, il basco si è avvantaggiato nel finale insieme a Samuel Dumoulin e l'ha poi battuto nella volatina. Tejay Van Garderen, grande promessa del ciclismo, è terzo di giornata a 45", Marcus Burghardt, già vincitore al contrario a Carmaux, è quarto a 48", e Alessandro Vanotti conferma il buon momento Liquigas con un quinto posto (a 54").
Pur non arrivando tra i primissimi della frazione (solo 38esimo a 4'35" da Urtasun), Andrey Amador si prende il lusso di allungare in testa alla generale, addirittura: ovvio, visto che i suoi più immediati inseguitori sono giunti al traguardo in compagnia dell'ultimo di tappa, Mark Cavendish (che ha pagato 6'10" al vincitore).
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