La frazione pugliese del Giro chiama all'azione i velocisti, che dopo la tappa d'esordio ritrovano finalmente terreno decisamente adatto per le loro caratteristiche. I 75 km da Mola a Barletta sono un tavolo da biliardo, ma non si può dire che la salitella che (una volta abbandonato il litorale adriatico) porta ad Andria sia in grado di mettere in difficoltà chicchessia. Non si può nemmeno definire falsopiano il tratto tra Andria e Canosa, visto che la strada si inerpica appena all'1%... Uno strappetto prima di San Ferdinando di Puglia a poco più di 45 km dalla fine è l'ultimo concetto orografico prima di un nuovo piattone fino alla conclusione. Conclusione che non si esime dal proporre un circuito in senso orario intorno a Margherita di Savoia e le sue saline: 16 km che verranno ripetuti due volte giusto per dare la possibilità al pubblico in loco di veder ripassare la carovana (e a quello a casa di godersi il panorama), ma che non cambieranno di una virgola lo schema della giornata: alte velocità e finale tutto da sprintare.
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@NathanPeterHaas: Oggi in breve. Una salita breve non vuol dire facile. Le buche per strada posso essere profonde fino in Cina. Si posso accidentalmente ingoiare parti delle confezioni dei gel
@Marcatomarco: Bella botta oggi nella caduta a un km. Era matematicamente impossibile nn cadere visto le condizioni...!! Altra occasione andata #noluck
@johndegenkolb: Sono davvero senza parole... questa sensazione non ha prezzo! Felicissimo di aver potuto completare il lavoro della mia squadra nell'ultimo chilometro del @giroditalia
@taylorphinney: Febbre la scorsa notta e ancora stamattina. Immagino di non poterla più chiamare allergia, non sto esattamente aspettando la tappa di oggi #downertweet #sorry
@millarmind: Wouter Weylandt morì al Giro proprio due anni fa, il suo numero 108 è stato ritirato, però penso che vedremo quel numero molto spesso oggi
@giroditalia: Due anni fa ci ha lasciato Wouter Weylandt. Ciao Wouter, resterai per sempre nei nostri cuori #WW108 #giro pic.twitter.com/kvTbXmAcwu
Con i suoi 26.300 abitanti Mola di Bari è una cittadina nella provincia di Bari, in Puglia. Nata in epoca romana, venne rifondata da Carlo I d'Angiò nel 1277 su un insediamento più antico, sorge lungo la costa del mare Adriatico 20 km a sud-est del capoluogo. Il suo porto peschereccio è tra i più importanti della Puglia. Caratteristiche di Mola di Bari sono le architetture militari, nate allo scopo di difendere la costa dalle frequenti incursioni dei pirati, contestualmente alla riedificazione della città e a ridosso delle sue mura. Non mancano tuttavia luoghi d'interesse religiosi come la Chiesa Matrice, intitolata a San Nicola di Bari, la Chiesa della Madonna di Loreto, la Chiesa di Santa Maria del Passo in Sant'Antonio da Padova o la Chiesa del Santissimo Rosario in San Domenico. Da visitare anche il Palazzo Roberti-Alberotanza ed il Teatro Comunale "Niccolò van Westerhout", quest'ultimo personalità legata alla cittadina. Il teatro fu diretto dal 1973 da Eduardo De Filippo, che fu nominato cittadino onorario di Mola di Bari. A Mola si possono assaggiare specialità tipiche, specialmente di pesce, con una netta prevalenza per la pesca del polpo. Mola di Bari non ha mai ospitato prima d'ora il Giro d'Italia.