Dopo un riposo quantomai ristoratore in Francia, si riparte da Valloire per riguadagnare il suolo italiano. La strada fino a Susa è pressappoco quella di due giorni prima, ma fatta al contrario (si bypassa giusto la salitella di Aussois). Il Moncenisio da questo versante (Lanslebourg) è più breve (10 km) e più duro rispetto all'altro, ma risulterà ininfluente visto che dopo la vetta e dopo quasi 30 km di discesa, ce ne saranno altri 120 praticamente di pianura. Al km 202 si passa per una prima volta dal traguardo di Ivrea e poi si prosegue per Bollengo (traguardo volante) e quindi Chiaverano, località da cui parte la bella salita di Andrate, che son pur sempre 6 km di cui quasi 4 tra l'8 e il 12% di pendenza. Dalla vetta mancano 18 km al traguardo, i primi 10 sono di discesa (con 6-7 tornanti tecnici su cui volendo si potrebbe anche tentare di guadagnare), quindi da Borgofranco a Ivrea gli 8 km finali sono in piano. In totale 238 km, ma considerando il lungo trasferimento (fino a Caravaggio) che attenderà il gruppo in serata, e anche il fatto che non mancheranno certo altre frazioni di montagna (al contrario di quelle per i velocisti, che latitano), non ci stupiremo se vedremo un po' di polveri bagnate in gruppo.
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@MATTEOTRENTIN: Eccoci!! 6 giorni alla fine!! Come @IljoKeisse su pista ma con un po' più di salite in programma! #stayhard
@alexdowsett: Nota a tutti gli hotel da un cliente abituale. Se il vostro wifi è inutile ma gratis è accettabile, se inutile e caro proprio non va bene
@HansenAdam: Durante il giorno di riposo del #Giro... pic.twitter.com/GxPgpvhrzM
@taylorphinney: Opzione 1 scalare di nuovo il Galibier. Opzione 2 scalare di nuovo il Télégraphe. Opzione 3 letto. Penso che la risposta la sapere #Giro
@ChristianVDV: Giorno 17 del campo di sopravvivenza. Giorno di riposo. Andrò a fare il Galibier (di nuovo) perché odio me stesso
Questo bellissimo paese, in inverno stazione sciistica eccezionale, situato nel dipartimento della Savoia della regione del Rodano-Alpi, è sicuramente un punto focale del Tour de France e di tante corse minori francesi che da qui negli anni sono transitate. Valloire è la porta del Galibier, è situata tra quest'ultimo ed il Télegraphe ed è un punto d'unione tra i due storici valichi. Qui ha tuttavia fatto tappa un paio di volte il Tour de France. Nel 1972, quarto Tour di Eddy Merckx, si svolsero a Valloire due semitappe nella quattordicesima giornata di gara. La prima mini-frazione, 33.2 km da Briançon a Valloire, fu proprio il cannibale ad imporsi, mentre nella seconda frazione, da Valloire ad Aix-les-Bains, fu di Cyrille Guimard, che quell'anno fu l'unico insieme a Merckx ad indossare la maglia gialla. Maglia che a Valloire era già di Merckx, che la porterà fino a Parigi precedendo Felice Gimondi. Nel 1975 la Valloire-Morzine-Avoriaz fu di Vicente López Carril. In giallo c'era Bernard Thévenet, che vincerà il primo dei suoi due Tour. In tempi decisamente più recenti ed in categorie giovanili, il Tour de l'Avenir 2012 ha fatto tappa qui incoronando Warren Barguil, che vincerà anche la corsa: ora il classe '91 di Hennebont corre nella Argos-Shimano.