Sulle strade del Tour de France anche per omaggiare, a 15 anni dalla strepitosa vittoria in giallo, il mito di Marco Pantani. Tappa breve ma con quasi 4000 metri di dislivello; da Cesana si scende senza grande fatica fino a Susa, da cui al km 33 si inizia a scalare il Moncenisio, salita sulla quale si supera il confine con la Francia. La scalata, 25 km, presenta le maggiori difficoltà nel primo terzo, in cui sono compresi 7 km tra l'8 e il 10%. Anche la parte centrale non è da sottovalutare (si balla quasi sempre intorno all'8%), ma poi la strada spiana terribilmente, pur riservando ancora qualche bel tratto di pendenza, alternato però a vere e proprie discesine su cui recuperare. In questa fase della tappa dovrebbe comunque aver buon gioco una fuga che poi, una volta scollinati al Gpm (ai -90), resisterà almeno fino a Saint-Michel-de-Maurienne, attraverso una sessantina di chilometri punteggiati dalla salitella di Aussois (su cui è fissato un traguardo volante) e da parecchia discesa. A Saint-Michel inizia però il Télegraphe, classico antipasto del Galibier: quasi 12 km di ascesa più tosta nella prima metà e poi assestata sul 5-7% fino al Gpm. Da qui 5 km di falsopiano tendente alla discesa fino a Valloire, dove parte il Galibier, e saranno altri 14 km tutti all'insù: molto più morbidi i primi 10, ben più intriganti i restanti 4, da Plan Lachat al traguardo, su cui la pendenza media è dell'8% e su cui per forza di cose qualcosa succederà, visto che alle difficoltà altimetriche e ai tanti km di salita della giornata, si aggiungerà il freddo: la presenza di tanta neve ha indotto gli organizzatori ad abbassare la quota dell'arrivo, dai 2642 previsti ai 2301 dell'arrivo all'altezza del monumento a Pantani, 4 km in meno rispetto al disegno originario.
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@maurosanta84: Ringrazio veramente di cuori tutti dei tantissimi complimenti che mi avete fatto e dell'affetto che mi avete dimostrato! Grazie a tutti!
@MarkCavendish: Non mi voglio sentire mai come ieri! Totalmente svuotato. Fortunato di avere una fantastica @opqscyclingteam e alcuni grandi amici @taylorphinney
@DarioCataldo: Al prossimo che scrive "oggi primo giorno di mare" gli auguro un'insolazione! #invidiacomprensibile
@Jrserpa01: Ho aperto la finestra per guardare il sole però a sorpresa ho trovato un metro di neve e dice che devo andare a lavorare pic.twitter.com/jTgGGqvX6w
@HaydenRoulston: Freddo qua fuori questa mattina pic.twitter.com/gHctH04phh
@eliaviviani: Giornataccia di freddo al Giro...ma la notizia che l'HELLAS VERONA torna in A beh ti scalda il cuore!Grande #hellasverona grandi giallo blu
Comune italiano di 1.026 abitanti della provincia di Torino, Cesana Torinese si trova in Val di Susa. Secondo alcuni è l'antica gallo-romana Scingomagus, mentre per altri è la Goesao romana, essendo Scingomagus (o Excingomagus) attribuibile ad Oulx. Si trova alla confluenza del torrente Ripa con la Dora, che formano la Dora Riparia, d'inverno è un'importante stazione sciistica del comprensorio della Via Lattea, mentre d'estate è la località di partenza di molte belle escursioni. È stata una delle sedi dei XX Giochi olimpici invernali, durante i quali ha ospitato gare di biathlon, sci (femminile), bob, slittino e skeleton, e dell'Universiade invernale 2007, quando ha ospitato le gare di biathlon. Numerose le chiese da visitare (S. Giovanni Battista, Nostra Signora della Neve le più note) senza dimenticare i resti della più alta fortificazione d'Europa (Batteria dello Charbeton), Cesana offre ai buongustai gòffre (cialde dolci o salate), il miele, i formaggi d'alpeggio, i piatti a base di patata di montagna, il genepy (liquore d'erbe). Tra i vini il più celebre è il Valsusa. È all'esordio come città di tappa del Giro d'Italia, e probabilmente - anche se non è detto - il maltempo costringerà gli organizzatori a rinviare il battesimo di Cesana con la corsa rosa.