Ancora un arrivo in quota non troppo impegnativo caratterizzerà la seconda giornata di questo secondo week end di Giro d'Italia. Il nome di Lago Laceno non suona nuovo agli appassionati anche non troppo navigati che ricorderanno la bella battaglia tra Pantani, Bartoli e Zülle nel Giro del '98. Subito salita in partenza verso il Valico delle Cinque Miglia, 20 km di ascesa e nemmeno un traguardo Gpm (per dire la facilità della scalata); quindi 40 km di discese e falsopiani prima del Valico di Macerone, breve e duro come una côte ardennese (3.6 km al 7% medio). I 160 km successivi sono però abbastanza facili, pur contenendo qualche mangia-e-bevi che indurirà le gambe di qualcuno. Infine la salita conclusiva, quel Colle Molella che svetta a 4 km abbondanti dall'arrivo di Lago Laceno: in questo caso il dato della pendenza media (inferiore al 6%) è ingannevole, infatti i primi 5-6 km di ascesa sono abbastanza risibili, ma vengono seguiti da 3 km costantemente sopra al 10%, e qui potremo vedere un primo anticipo di vera lotta tra i big. Il fatto che i 4 km tra la vetta e il traguardo siano completamente piatti farà comunque in modo che gli eventuali distacchi restino limitati a poche decine di secondi al massimo.
L'arrivo di Lago Laceno secondo Leaderbet.com favorisce due grandi protagonisti di ieri: Michele Scarponi e Joaquím Rodríguez. L'italiano e lo spagnolo sono infatti dati a 9.00. Ma gli ultimi quattro facili chilometri della tappa potrebbero avvantaggiare corridori veloci come Cunego e Gasparotto quotati rispettivamente 10.00 e a 14.00. Anche il bis di Tiralongo paga 14 volte la posta in gioco ma appare più interessante la quota che Leaderbet .com riserva ad alcuni piazzati di Rocca di Cambio: Moreno è infatti dato a 19.00 mentre Schelck a un interessantissimo 26.00. Tra i corridori resistenti dotati di un buono spunto occhio a Felline che ieri è arrivato a ridosso dei primi: la quota assegnata da Leaderbet.com (34.00) al corridore dell'Androni potrebbe rivelarsi un grande affare.
Città abruzzese di circa 25 mila abitanti, Sulmona sorge a ridosso del Parco Nazionale della Majella. Il nome parrebbe derivare, sia secondo Ovidio (originario proprio di qui) che Sillio Italico, da un compagno di Enea, Solimo, ed è quindi di origine troiana. Durante l'epoca romana fu distrutta dal dittatore Silla. Nel Medioevo la dinastia degli Svevi, con Federico II, fece rinascere Sulmona, arricchendola con la costruzione di opere architettoniche eccezionali come l'acquedotto che si può ancora ammirare nel suo splendore. Alla dominazione germanica segue quella angioina. Nel 1706 viene distrutta da un terremoto, dopo che identica sorte era toccata a L'Aquila tre anni prima. Rinata come nodo strategico ferroviario e stradale, Sulmona verrà nuovamente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale proprio per la sua rilevanza logistica. La città ospita oggi numerosi eventi come la Giostra Cavalleresca di Sulmona, il Sulmona Rock Festival, Sulmonacinema Film Festival ed il Certamen Ovidianum Sulmonense, concorso internazionale di latino giunto alla sua decima edizione e riservato agli studenti del Liceo Classico.