Ancora tantissima pianura da Modena a Fano per una prima parte del Giro che certamente farà la felicità di passisti e velocisti. Praticamente un drittone che attraverserà parte dell'Emilia percorrendo l'omonima via, passando per Bologna per poi approdare in Romagna con i passaggi per Imola, Faenza, Forlì, Cesena, Rimini, Riccione e Cattolica. A Gabicce Mare lo scenario cambia, e la salitella di Gabicce Monte sarà seguita da un bel giretto di 20 km sulla splendida e tortuosa Strada Panoramica Adriatica, prima della picchiata verso Pesaro e dei 15 km che precedono l'arrivo di Fano. Se qualcuno proverà a muoversi sulla salita, troverà quindi terreno abbastanza favorevole per tenere in vita l'attacco; ciò non vuol dire che non verrà comunque ripreso nel tratto finale, ma l'andatura alta - che necessariamente avremo in questo frangente - potrà rimanere nelle gambe dei velocisti meno avvezzi ai percorsi tecnici.
Oggi i colpi di mano non sono ammessi. Certo, c'è lo strappo di Gabicce Monte a meno di 20 chilometri dall'arrivo di Fano ma è facile prevedere che le squadre interessate alla volata, Sky e Orica-GreenEDGE su tutte (ma non solo), cercheranno di tener cucita la corsa. Anche i bookmakers vedono lo sprint come la soluzione più semplice, tant'è che la vittoria di Mark Cavendish è data a 1.65, Goss a 5.50, Farrar (che potrebbe vestire la rosa stasera) a 10, JJ Haedo a 16, Démare a 17. I nostri: Guardini a 28, Chicchi a 30, Bennati a 40, Modolo a 48. Per la maglia rosa è favorito Basso (3.50) seguito da Joaquim Rodríguez, dopo ieri (4.50), quindi Kreuziger (5.00) e Scarponi (5.50)
Con questa sono 17 le volte in cui il Giro d'Italia ha toccato Modena. Per mettere da parte ogni sorta di superstizione basti dire che le partenze da qui sono soltanto 9. L'ultima partenza modenese risale al 2008 ed ha visto trionfare nell'arrivo di Cittadella un ancora giovane Mark Cavendish su Daniele Bennati. A Milano sarebbe stato Contador a conquistare la sua prima rosa. Per trovare la partenza precedente temporalmente bisogna andare indietro di ben 33 anni: era il 1975 e nella frazione che terminava ad Ancona s'impose il campione belga Patrick Sercu sul connazionale Rik Van Linden nel Giro che sarebbe andato a Fausto Bertoglio. L'anno precedente fu lo spagnolo José Manuel Fuente ad imporsi nella Modena-Il Ciocco davanti ad un Eddy Merckx che avrebbe conquistato l'ultima delle sue 5 corse rosa in carniere. Nel 1961 Adriano Zamboni trionfò a Vicenza mentre nel '53 ben due frazioni fecero tappa a Modena. L'11a tappa era una cronosquadre con arrivo sempre a Modena e vide la vittoria della Bianchi di Coppi (avrebbe conquistato la maglia rosa); quella seguente, con arrivo a Genova, fu vinta da Giorgio Albani sul transalpino Raphael Geminiani. Nel '49 la Modena-Montecatini Terme vide Adolfo Leoni avere ragione del Campionissimo, che vestirà la rosa a fine corsa. Ancora Leoni nel '40 nella Modena-Ferrara, con Landi relegato alla piazza d'onore in un Giro che avrebbe visto vincere nuovamente Coppi.