A differenza della passata edizione, questo Giro avrà la sua brava tappa per velocisti anche nella terza settimana. Dal Cadore infatti, si arriverà nella pianura trevigiana senza affrontare nessuna difficoltà, attraverso una strada che sostanzialmente non farà che scendere, seppur dolcemente. Gli sprinter che avranno saputo stringere i denti fino ad ora avranno una bella ricompensa e potranno ancora lottare per l'ultimo traguardo adatto ai loro mezzi.
Vedelago offre l’ultima occasione per gli sprinter rimasti in corsa al Giro. Il poker di Cavendish sembra scontato e infatti è dato a 1.45, non un grande affare. Ma dietro Cav Leaderbet.com vede in rampa di lancio due corridori che si sono classificati al secondo posto negli ultimi due sprint di gruppo: Chicchi, dato a 11.00, e Kristoff, a 13.00. La stessa quota del norvegese viene assegnata anche a Roberto Ferrari che potrebbe aver recuperato più velocemente rispetto ai rivali le fatiche degli ultimi giorni. Oltre all’italiano cerca il bis anche Ventoso, dato a 34.00, mentre a Modolo, che ha dichiarato apertamente di puntare a questa tappa “di casa”, Leaderbet.com dà più fiducia con un 26.00 che tutto sommato rappresenta un buon affare. Se si vuole invece alzare il moltiplicatore della cifra scommessa perché non credere in una vittoria di Soupe, Nizzolo o Belletti? A tutti e tre Leaderbet.com ha dato una quota uguale: un 51.00 che con una scommessa di 2€ permette di vincere 100€ tondi tondi.
Insieme a Borca, Vodo e Cibiana fa parte delle località turistiche che formano l'Alto Cadore. Circondato dalle cime dell'Antelao, del Pelmo, della Croda Marcora e delle Marmarole Occidentali, si trova nel fondovalle del torrente Boite che dà il nome all'omonima valle. Risale al 1203 il primo attestato dell'esistenza di San Vito di Cadore, la cui zona in precedenza era interessata da insediamenti di carattere stagionale legati prevalentemente alle attività di pascolo e raccolta del legname. Circondata da boschi di abeti, è il posto ideale da cui intraprendere rilassanti passeggiate o trekking impegnativi, a seconda dell'allenamento. Da visitare l'Alpe di Senes, il parco di Mosigo, la chiesa gotica della B.V. della Difesa e l'antica stazione ferroviaria di Resinego, ora sede del Museo delle Tradizioni popolari. L'inverno offre invece una ventina di chilometri di piste da sci e splendidi itinerari da percorrere con le ciaspole. Gli amanti della tavola tradizionale del Cadore apprezzeranno i Casunziei (raviolo a mezzaluna con ripieno di rapa rossa e patata) mentre è famosa e di ottima qualità è la carne di puledro allevata a San Vito.