Warning: include() [function.include]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/BackgroundProcess.class.php) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/background_process/background_process.module on line 22

Warning: require() [function.require]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/context.core.inc) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/context/context.module on line 3
GiroNotes 2012 - 12a tappa: Seravezza - Sestri Levante | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Tappa breve e ricca di contenuti, la dodicesima. Primo terzo pianeggiante, da La Spezia in avanti si cambia registro e le salite si susseguono, anche se la frazione è stata parecchio cambiata rispetto al progetto originario, a causa della frana che ha devastato le Cinque Terre in novembre. La prima scalata di giornata, a La Foce, vedrà poco più di 3.5 km di ascesa con pendenze non proibitive, e ancor meno difficile sarà la successiva salita, il Passo del Termine, preso da un versante, quello di Pignone, parecchio pedalabile (tanto che in cima non c'è neanche il traguardo Gpm). Il Valico Guaitarola porterà il plotone a completare il secondo terzo di tappa, e coi suoi quasi 10 km è l'ascesa più lunga di giornata, oltre ad essere un colle da non sottovalutare (pendenza media del 6%, massima del 10). Da La Baracca si scende a valle, a Carrodano, per quasi 10 km in piano prima della doppietta La Mola-Villa Tassani: la prima delle due salite è anche la più dura della tappa, in particolare nella seconda metà dei suoi 9 km; la seconda ha la cima che disterà solo poco più di dieci chilometri dall'arrivo, e quindi potrà essere un trampolino d'eccezione. Perfetta per le fughe da lontano e per accumulare punti nella classifica per la maglia verde, questa tappa potre tornare buona anche per gli uomini di classifica che volessero recuperare qualche secondo o organizzare qualche imboscata perché chi non ha compagni forti in salita potrebbe ben presto rimanere isolato.

La maglia rosa e un affamato Visconti sono i favoriti di oggi per Leaderbet.com. Entrambi i corridori sono offerti a 9.00. Ma a Sestri Levante potrebbero mettersi in evidenza altri corridori come il fin qui tanto criticato Cunego, dato a 13.00, o il talento di casa Androni Fabio Felline (19.00 la sua quota) che trovandosi indietro in classifica potrebbe provare la fuga. Altri corridori da fuga papabili per una vittoria in Liguria sono Casar, Gasparotto e Lagutin che Leaderbet.com offre a quote progressive, rispettivamente 23.00, 40.00 e 50.00. Volendo rischiare un corridore con una quota molto alta, perché non provare Gadret? Il francese non ha paura in discesa e il 70.00 assegnatogli da Leaderbet.com è più appetitoso di un piatto di penne al pesto.

Seravezza

In provincia di Lucca, Seravezza conta 13 mila abitanti e fa parte della Versilia. Si trova a ridosso delle Alpi Apuane e nel secondo decennio del XVI secolo vi soggiornò Michelangelo, incaricato da Papa Leone X di scegliere i migliori marmi per il rifacimento della facciata della chiesa di San Lorenzo a Firenze. Da allora la zona di Seravezza fu frequentata dai maggiori architetti e scultori che venivano qui a scegliere i loro marmi. Altro genere d'artisti, come poeti e pittori, rappresentarono la zona (Byron, Shelley, Le Blanc). Attracverso Seravezza passa la via Francigena, prediletta dai pellegrini per Roma e Gerusalemme. Da visitare la Villa Medicea di Seravezza, oggi sede del Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica, della biblioteca comunale, dell'archivio storico e di esposizioni di arte moderna e contemporanea. Degni di menzione anche la Chiesa dei Santi Lorenzo e Barbara e l'Oratorio della Santissima Annunziata. Il patrono di Seravezza è San Lorenzo, la cui festa cade tra il 9 ed il 10 agosto.

Sestri Levante

Quinto incontro tra questa località del Tigullio ed il Giro d'Italia. Nel 1960 il primo arrrivo di tappa, alla decima frazione. Da Carrara a Sestri Levante, 171 km ed a vincere fu Gastone Nencini davanti a Rik Van Looy. In maglia rosa un altro belga, Jos Hoevenaars, ma alla fine la corsa andrà al francese Jacques Anquetil, proprio davanti al vincitore di Sestri Levante, Nencini. Due anni dopo il Giro, appena partito da Milano, arriva a Sestri da Salsomaggiore ed a vincere è Graziano Battistini, in maglia rosa. Franco Balmamion sarà il vincitore finale davanti a Imerio Massignan ed a Nino Defilippis. Trascorrono 44 anni e nel 2006 riecco il Giro a Sestri Levante. Nell'edizione dominata da Ivan Basso a Sestri arriva la fuga e vince lo spagnolo Horrach davanti a Engels ed alla coppia Sella-Mori, caduta nell'insidiosa discesa del Bracco. Era allora la dodicesima tappa, così come nel 2009 la dodicesima frazione prenderà il via da qui per cocludersi a Riomaggiore: una cronometro d'altri tempi, 60.6 km su e giù per le stradine delle Cinque Terre. S'imporrà Menchov su Leipheimer e Garzelli. Al russo la maglia rosa, che non mollerà più sino a Roma nonostante gli attacchi ripetuti di Di Luca, secondo alla fine.

Francesco Sulas
Seravezza

In provincia di Lucca, Seravezza conta 13 mila abitanti e fa parte della Versilia. Si trova a ridosso delle Alpi Apuane e nel secondo decennio del XVI secolo vi soggiornò Michelangelo, incaricato da Papa Leone X di scegliere i migliori marmi per il rifacimento della facciata della chiesa di San Lorenzo a Firenze. Da allora la zona di Seravezza fu frequentata dai maggiori architetti e scultori che venivano qui a scegliere i loro marmi. Altro genere d'artisti, come poeti e pittori, rappresentarono la zona (Byron, Shelley, Le Blanc). Attracverso Seravezza passa la via Francigena, prediletta dai pellegrini per Roma e Gerusalemme. Da visitare la Villa Medicea di Seravezza, oggi sede del Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica, della biblioteca comunale, dell'archivio storico e di esposizioni di arte moderna e contemporanea. Degni di menzione anche la Chiesa dei Santi Lorenzo e Barbara e l'Oratorio della Santissima Annunziata. Il patrono di Seravezza è San Lorenzo, la cui festa cade tra il 9 ed il 10 agosto.

Sestri Levante

Quinto incontro tra questa località del Tigullio ed il Giro d'Italia. Nel 1960 il primo arrrivo di tappa, alla decima frazione. Da Carrara a Sestri Levante, 171 km ed a vincere fu Gastone Nencini davanti a Rik Van Looy. In maglia rosa un altro belga, Jos Hoevenaars, ma alla fine la corsa andrà al francese Jacques Anquetil, proprio davanti al vincitore di Sestri Levante, Nencini. Due anni dopo il Giro, appena partito da Milano, arriva a Sestri da Salsomaggiore ed a vincere è Graziano Battistini, in maglia rosa. Franco Balmamion sarà il vincitore finale davanti a Imerio Massignan ed a Nino Defilippis. Trascorrono 44 anni e nel 2006 riecco il Giro a Sestri Levante. Nell'edizione dominata da Ivan Basso a Sestri arriva la fuga e vince lo spagnolo Horrach davanti a Engels ed alla coppia Sella-Mori, caduta nell'insidiosa discesa del Bracco. Era allora la dodicesima tappa, così come nel 2009 la dodicesima frazione prenderà il via da qui per cocludersi a Riomaggiore: una cronometro d'altri tempi, 60.6 km su e giù per le stradine delle Cinque Terre. S'imporrà Menchov su Leipheimer e Garzelli. Al russo la maglia rosa, che non mollerà più sino a Roma nonostante gli attacchi ripetuti di Di Luca, secondo alla fine.

Seravezza

In provincia di Lucca, Seravezza conta 13 mila abitanti e fa parte della Versilia. Si trova a ridosso delle Alpi Apuane e nel secondo decennio del XVI secolo vi soggiornò Michelangelo, incaricato da Papa Leone X di scegliere i migliori marmi per il rifacimento della facciata della chiesa di San Lorenzo a Firenze. Da allora la zona di Seravezza fu frequentata dai maggiori architetti e scultori che venivano qui a scegliere i loro marmi. Altro genere d'artisti, come poeti e pittori, rappresentarono la zona (Byron, Shelley, Le Blanc). Attracverso Seravezza passa la via Francigena, prediletta dai pellegrini per Roma e Gerusalemme. Da visitare la Villa Medicea di Seravezza, oggi sede del Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica, della biblioteca comunale, dell'archivio storico e di esposizioni di arte moderna e contemporanea. Degni di menzione anche la Chiesa dei Santi Lorenzo e Barbara e l'Oratorio della Santissima Annunziata. Il patrono di Seravezza è San Lorenzo, la cui festa cade tra il 9 ed il 10 agosto.

Sestri Levante

Quinto incontro tra questa località del Tigullio ed il Giro d'Italia. Nel 1960 il primo arrrivo di tappa, alla decima frazione. Da Carrara a Sestri Levante, 171 km ed a vincere fu Gastone Nencini davanti a Rik Van Looy. In maglia rosa un altro belga, Jos Hoevenaars, ma alla fine la corsa andrà al francese Jacques Anquetil, proprio davanti al vincitore di Sestri Levante, Nencini. Due anni dopo il Giro, appena partito da Milano, arriva a Sestri da Salsomaggiore ed a vincere è Graziano Battistini, in maglia rosa. Franco Balmamion sarà il vincitore finale davanti a Imerio Massignan ed a Nino Defilippis. Trascorrono 44 anni e nel 2006 riecco il Giro a Sestri Levante. Nell'edizione dominata da Ivan Basso a Sestri arriva la fuga e vince lo spagnolo Horrach davanti a Engels ed alla coppia Sella-Mori, caduta nell'insidiosa discesa del Bracco. Era allora la dodicesima tappa, così come nel 2009 la dodicesima frazione prenderà il via da qui per cocludersi a Riomaggiore: una cronometro d'altri tempi, 60.6 km su e giù per le stradine delle Cinque Terre. S'imporrà Menchov su Leipheimer e Garzelli. Al russo la maglia rosa, che non mollerà più sino a Roma nonostante gli attacchi ripetuti di Di Luca, secondo alla fine.

Seravezza

In provincia di Lucca, Seravezza conta 13 mila abitanti e fa parte della Versilia. Si trova a ridosso delle Alpi Apuane e nel secondo decennio del XVI secolo vi soggiornò Michelangelo, incaricato da Papa Leone X di scegliere i migliori marmi per il rifacimento della facciata della chiesa di San Lorenzo a Firenze. Da allora la zona di Seravezza fu frequentata dai maggiori architetti e scultori che venivano qui a scegliere i loro marmi. Altro genere d'artisti, come poeti e pittori, rappresentarono la zona (Byron, Shelley, Le Blanc). Attracverso Seravezza passa la via Francigena, prediletta dai pellegrini per Roma e Gerusalemme. Da visitare la Villa Medicea di Seravezza, oggi sede del Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica, della biblioteca comunale, dell'archivio storico e di esposizioni di arte moderna e contemporanea. Degni di menzione anche la Chiesa dei Santi Lorenzo e Barbara e l'Oratorio della Santissima Annunziata. Il patrono di Seravezza è San Lorenzo, la cui festa cade tra il 9 ed il 10 agosto.

Sestri Levante

Quinto incontro tra questa località del Tigullio ed il Giro d'Italia. Nel 1960 il primo arrrivo di tappa, alla decima frazione. Da Carrara a Sestri Levante, 171 km ed a vincere fu Gastone Nencini davanti a Rik Van Looy. In maglia rosa un altro belga, Jos Hoevenaars, ma alla fine la corsa andrà al francese Jacques Anquetil, proprio davanti al vincitore di Sestri Levante, Nencini. Due anni dopo il Giro, appena partito da Milano, arriva a Sestri da Salsomaggiore ed a vincere è Graziano Battistini, in maglia rosa. Franco Balmamion sarà il vincitore finale davanti a Imerio Massignan ed a Nino Defilippis. Trascorrono 44 anni e nel 2006 riecco il Giro a Sestri Levante. Nell'edizione dominata da Ivan Basso a Sestri arriva la fuga e vince lo spagnolo Horrach davanti a Engels ed alla coppia Sella-Mori, caduta nell'insidiosa discesa del Bracco. Era allora la dodicesima tappa, così come nel 2009 la dodicesima frazione prenderà il via da qui per cocludersi a Riomaggiore: una cronometro d'altri tempi, 60.6 km su e giù per le stradine delle Cinque Terre. S'imporrà Menchov su Leipheimer e Garzelli. Al russo la maglia rosa, che non mollerà più sino a Roma nonostante gli attacchi ripetuti di Di Luca, secondo alla fine.

Seravezza

In provincia di Lucca, Seravezza conta 13 mila abitanti e fa parte della Versilia. Si trova a ridosso delle Alpi Apuane e nel secondo decennio del XVI secolo vi soggiornò Michelangelo, incaricato da Papa Leone X di scegliere i migliori marmi per il rifacimento della facciata della chiesa di San Lorenzo a Firenze. Da allora la zona di Seravezza fu frequentata dai maggiori architetti e scultori che venivano qui a scegliere i loro marmi. Altro genere d'artisti, come poeti e pittori, rappresentarono la zona (Byron, Shelley, Le Blanc). Attracverso Seravezza passa la via Francigena, prediletta dai pellegrini per Roma e Gerusalemme. Da visitare la Villa Medicea di Seravezza, oggi sede del Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica, della biblioteca comunale, dell'archivio storico e di esposizioni di arte moderna e contemporanea. Degni di menzione anche la Chiesa dei Santi Lorenzo e Barbara e l'Oratorio della Santissima Annunziata. Il patrono di Seravezza è San Lorenzo, la cui festa cade tra il 9 ed il 10 agosto.

Sestri Levante

Quinto incontro tra questa località del Tigullio ed il Giro d'Italia. Nel 1960 il primo arrrivo di tappa, alla decima frazione. Da Carrara a Sestri Levante, 171 km ed a vincere fu Gastone Nencini davanti a Rik Van Looy. In maglia rosa un altro belga, Jos Hoevenaars, ma alla fine la corsa andrà al francese Jacques Anquetil, proprio davanti al vincitore di Sestri Levante, Nencini. Due anni dopo il Giro, appena partito da Milano, arriva a Sestri da Salsomaggiore ed a vincere è Graziano Battistini, in maglia rosa. Franco Balmamion sarà il vincitore finale davanti a Imerio Massignan ed a Nino Defilippis. Trascorrono 44 anni e nel 2006 riecco il Giro a Sestri Levante. Nell'edizione dominata da Ivan Basso a Sestri arriva la fuga e vince lo spagnolo Horrach davanti a Engels ed alla coppia Sella-Mori, caduta nell'insidiosa discesa del Bracco. Era allora la dodicesima tappa, così come nel 2009 la dodicesima frazione prenderà il via da qui per cocludersi a Riomaggiore: una cronometro d'altri tempi, 60.6 km su e giù per le stradine delle Cinque Terre. S'imporrà Menchov su Leipheimer e Garzelli. Al russo la maglia rosa, che non mollerà più sino a Roma nonostante gli attacchi ripetuti di Di Luca, secondo alla fine.

Seravezza

In provincia di Lucca, Seravezza conta 13 mila abitanti e fa parte della Versilia. Si trova a ridosso delle Alpi Apuane e nel secondo decennio del XVI secolo vi soggiornò Michelangelo, incaricato da Papa Leone X di scegliere i migliori marmi per il rifacimento della facciata della chiesa di San Lorenzo a Firenze. Da allora la zona di Seravezza fu frequentata dai maggiori architetti e scultori che venivano qui a scegliere i loro marmi. Altro genere d'artisti, come poeti e pittori, rappresentarono la zona (Byron, Shelley, Le Blanc). Attracverso Seravezza passa la via Francigena, prediletta dai pellegrini per Roma e Gerusalemme. Da visitare la Villa Medicea di Seravezza, oggi sede del Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica, della biblioteca comunale, dell'archivio storico e di esposizioni di arte moderna e contemporanea. Degni di menzione anche la Chiesa dei Santi Lorenzo e Barbara e l'Oratorio della Santissima Annunziata. Il patrono di Seravezza è San Lorenzo, la cui festa cade tra il 9 ed il 10 agosto.

Sestri Levante

Quinto incontro tra questa località del Tigullio ed il Giro d'Italia. Nel 1960 il primo arrrivo di tappa, alla decima frazione. Da Carrara a Sestri Levante, 171 km ed a vincere fu Gastone Nencini davanti a Rik Van Looy. In maglia rosa un altro belga, Jos Hoevenaars, ma alla fine la corsa andrà al francese Jacques Anquetil, proprio davanti al vincitore di Sestri Levante, Nencini. Due anni dopo il Giro, appena partito da Milano, arriva a Sestri da Salsomaggiore ed a vincere è Graziano Battistini, in maglia rosa. Franco Balmamion sarà il vincitore finale davanti a Imerio Massignan ed a Nino Defilippis. Trascorrono 44 anni e nel 2006 riecco il Giro a Sestri Levante. Nell'edizione dominata da Ivan Basso a Sestri arriva la fuga e vince lo spagnolo Horrach davanti a Engels ed alla coppia Sella-Mori, caduta nell'insidiosa discesa del Bracco. Era allora la dodicesima tappa, così come nel 2009 la dodicesima frazione prenderà il via da qui per cocludersi a Riomaggiore: una cronometro d'altri tempi, 60.6 km su e giù per le stradine delle Cinque Terre. S'imporrà Menchov su Leipheimer e Garzelli. Al russo la maglia rosa, che non mollerà più sino a Roma nonostante gli attacchi ripetuti di Di Luca, secondo alla fine.

Meteo

13.05 - Seravezza
15.20 - Levanto
17.20 - Sestri Levante

Soggetti Alternativi

Anche per lui prima esperienza assoluta in un grande giro. Atleta fidato di Luca Scinto, che lo ha avuto con se anche tra i dilettanti, è un corridore dotato di ottimo spunto veloce ma capace di superare bene anche gli strappetti quando è in condizione. In evidenza già tra i dilettanti con alcune belle prestazioni (vittoria alla Firenze-Empoli tra le altre, podi di tappa al Giro delle Regioni e 3° posto allo ZLM Tour), tra i professionisti è ancora alla ricerca della prima vittoria, avendo ottenuto finora soltanto piazzamenti in frazioni di brevi gare a tappe o in gare in linea (tra queste ultime si ricordano il 5° posto al Memorial Pantani e l'8° alla Coppa Bernocchi nel 2010 ed il 5° al GP Nobili 2011. Il compito principale del suo Giro è quello di aiutare Guardini e Favilli negli sprint oltre che quello di proteggere Oscar Gatto, ma se ha occasione può tentare la fuga da lontano. E magari la sera festeggiare con un bel... (De) Negroni!!

Vivian Ghianni

Anche per lui prima esperienza assoluta in un grande giro. Atleta fidato di Luca Scinto, che lo ha avuto con se anche tra i dilettanti, è un corridore dotato di ottimo spunto veloce ma capace di superare bene anche gli strappetti quando è in condizione. In evidenza già tra i dilettanti con alcune belle prestazioni (vittoria alla Firenze-Empoli tra le altre, podi di tappa al Giro delle Regioni e 3° posto allo ZLM Tour), tra i professionisti è ancora alla ricerca della prima vittoria, avendo ottenuto finora soltanto piazzamenti in frazioni di brevi gare a tappe o in gare in linea (tra queste ultime si ricordano il 5° posto al Memorial Pantani e l'8° alla Coppa Bernocchi nel 2010 ed il 5° al GP Nobili 2011. Il compito principale del suo Giro è quello di aiutare Guardini e Favilli negli sprint oltre che quello di proteggere Oscar Gatto, ma se ha occasione può tentare la fuga da lontano. E magari la sera festeggiare con un bel... (De) Negroni!!

Anche per lui prima esperienza assoluta in un grande giro. Atleta fidato di Luca Scinto, che lo ha avuto con se anche tra i dilettanti, è un corridore dotato di ottimo spunto veloce ma capace di superare bene anche gli strappetti quando è in condizione. In evidenza già tra i dilettanti con alcune belle prestazioni (vittoria alla Firenze-Empoli tra le altre, podi di tappa al Giro delle Regioni e 3° posto allo ZLM Tour), tra i professionisti è ancora alla ricerca della prima vittoria, avendo ottenuto finora soltanto piazzamenti in frazioni di brevi gare a tappe o in gare in linea (tra queste ultime si ricordano il 5° posto al Memorial Pantani e l'8° alla Coppa Bernocchi nel 2010 ed il 5° al GP Nobili 2011. Il compito principale del suo Giro è quello di aiutare Guardini e Favilli negli sprint oltre che quello di proteggere Oscar Gatto, ma se ha occasione può tentare la fuga da lontano. E magari la sera festeggiare con un bel... (De) Negroni!!

Anche per lui prima esperienza assoluta in un grande giro. Atleta fidato di Luca Scinto, che lo ha avuto con se anche tra i dilettanti, è un corridore dotato di ottimo spunto veloce ma capace di superare bene anche gli strappetti quando è in condizione. In evidenza già tra i dilettanti con alcune belle prestazioni (vittoria alla Firenze-Empoli tra le altre, podi di tappa al Giro delle Regioni e 3° posto allo ZLM Tour), tra i professionisti è ancora alla ricerca della prima vittoria, avendo ottenuto finora soltanto piazzamenti in frazioni di brevi gare a tappe o in gare in linea (tra queste ultime si ricordano il 5° posto al Memorial Pantani e l'8° alla Coppa Bernocchi nel 2010 ed il 5° al GP Nobili 2011. Il compito principale del suo Giro è quello di aiutare Guardini e Favilli negli sprint oltre che quello di proteggere Oscar Gatto, ma se ha occasione può tentare la fuga da lontano. E magari la sera festeggiare con un bel... (De) Negroni!!

Anche per lui prima esperienza assoluta in un grande giro. Atleta fidato di Luca Scinto, che lo ha avuto con se anche tra i dilettanti, è un corridore dotato di ottimo spunto veloce ma capace di superare bene anche gli strappetti quando è in condizione. In evidenza già tra i dilettanti con alcune belle prestazioni (vittoria alla Firenze-Empoli tra le altre, podi di tappa al Giro delle Regioni e 3° posto allo ZLM Tour), tra i professionisti è ancora alla ricerca della prima vittoria, avendo ottenuto finora soltanto piazzamenti in frazioni di brevi gare a tappe o in gare in linea (tra queste ultime si ricordano il 5° posto al Memorial Pantani e l'8° alla Coppa Bernocchi nel 2010 ed il 5° al GP Nobili 2011. Il compito principale del suo Giro è quello di aiutare Guardini e Favilli negli sprint oltre che quello di proteggere Oscar Gatto, ma se ha occasione può tentare la fuga da lontano. E magari la sera festeggiare con un bel... (De) Negroni!!

Anche per lui prima esperienza assoluta in un grande giro. Atleta fidato di Luca Scinto, che lo ha avuto con se anche tra i dilettanti, è un corridore dotato di ottimo spunto veloce ma capace di superare bene anche gli strappetti quando è in condizione. In evidenza già tra i dilettanti con alcune belle prestazioni (vittoria alla Firenze-Empoli tra le altre, podi di tappa al Giro delle Regioni e 3° posto allo ZLM Tour), tra i professionisti è ancora alla ricerca della prima vittoria, avendo ottenuto finora soltanto piazzamenti in frazioni di brevi gare a tappe o in gare in linea (tra queste ultime si ricordano il 5° posto al Memorial Pantani e l'8° alla Coppa Bernocchi nel 2010 ed il 5° al GP Nobili 2011. Il compito principale del suo Giro è quello di aiutare Guardini e Favilli negli sprint oltre che quello di proteggere Oscar Gatto, ma se ha occasione può tentare la fuga da lontano. E magari la sera festeggiare con un bel... (De) Negroni!!

GiroTweet

@BandieraMarco: @Chicchi80 oggi ti ho visto MOLTO DETERMINATO!!!e finalmente consapevole delle tue potenzialità!! Peccato x la vittoria sfiorata...l'importante è Crederci SEMPRE!!!! GRINTA @Chicchi80 che portiamo a casa una Tappa di questo @giroditalia !!!!

@Manuelbelletti: NON E' POSSIBILE... Su 4 cadute anche oggi ero dietro chi e' caduto... E anche oggi ripartito da fermo quasi. Non ne posso più...E comunque senza il treno le volate le perde anche cavendish!! ... Al dila' di quello che ho fatto io..son troppo contento per Ferrari!!

@SachaModolo: Questa volta moralmente ho toccato il fondo

@taylorphinney: NUOVA #GIROLOVESTORY ! Tramite i messaggi privati di Twitter ho dato un'altra serie di numeri di telefono. Sono troppo facile??? Forse dovrei fare più il difficile...

La maglia rosa virtuale

Il gruppetto dei migliori poco prima dell'ultimo chilometroPoteva essere sulla carta una tappa ideale per una fuga da lontano ma alla fine la Seravezza-Sestri Levante, 12a tappa del Giro d'Italia virtuale, ha visto battagliare tra loro gli uomini di classifica: manco a dirlo a vincere è stato un uomo della Sky, il colombiano Rigoberto Uran che si era già imposto in uno sprint ristretto sul traguardo di Rocca di Cambio.

La prima vera fuga del giorno è andata via di forza sulla salita di La Foca e ha visto come iniziatori Garate, Sella e Pirazzi: sulle salite liguri, però, le carte si sono rimescolate più volte ed il laziale della Colnago ha perso contatto, ma al suo posto è rientrato da dietro Ulissi. Con il passare dei chilometri, visto anche che il distacco del gruppo non ha mai superato i quattro minuti e mezzo, ci sono stati anche altri contrattacchi ed alla fine si sono trovati in testa cinque uomini dopo il Valico La Mola: Sella aveva con sé il compagno di squadra Jackson Rodríguez e poi c'erano ancora Ulissi, Amador e Zeits.

Il vantaggio di questi cinque battistrada, però, era molto risicato e ai piedi dell'ultima salita di giornata, quella di Villa Tassani, sono stati ripresi dal gruppo dei migliori, un plotoncino già molto selezionato. Sfruttando l'appoggio dei due compagni di squadra José Rujano ha provato ad attaccare, ma non è riuscito a guadagnare più di una manciata di secondi. All'inizio della discesa Rujano è stato ripreso da Basso, Scarponi, Schleck, Pozzovivo, Bruseghin, De Gendt, Hesjedal, Uran e Henao: questo gruppetto di 10 uomini è riuscito a fare il vuoto alle sue spalle ed è andato compatto e in buon accordo fino all'arrivo.

Nella volata, come detto, il più veloce è stato Rigoberto Uran che ha battuto la maglia rosa Ryder Hesjedal ed il fin qui sorprendente belga Thomas De Gendt con tutti gli altri battistrada che sono arrivati con lo stesso tempo. Il primo gruppo inseguitore ha tagliato il traguardo con 48" di ritardo ed è stato regolato in volata da Cunego davanti a Visconti: assieme ai due italiani c'erano anche corridori importanti come Kreuziger, JRO e Gadret. In classifica generale Ryder Hesjedal ha ancora rafforzato il suo primato portando a 39 i secondi di vantaggio su Henao e 40 quelli su Scarponi, mentre Uran è a 50"; ovviamente Henao è il leader della classifica giovani mentre Hesjedal oltre alla maglia rosa è il titolare anche di quella rossa; incertissima per il momento anche la classifica dei Gpm con Rujano che è balzato in testa con un solo punto di vantaggio su Sella e Vicioso.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Questa Euskaltel-Euskadi fa proprio sul serio e tutti i giorni trova il modo di sorprendere gli avversari con azioni combinate di forza nel finale di tappa. Se ad Assisi Miguel Mínguez Ayala aveva lasciato al fido Victor Cabedo le luci della ribalta nell'arrivo in parata, ieri il buon Miguel s'è preso tutto e, nonostante il nuovo arrivo di coppia in parata (questa volta il partner è stato l'altra nostra conoscenza Adrian Saez de Arregi Egurrola), ha vinto la frazione con oltre due minuti e mezzo sul terzo classificato e scalzato Theo Bos, distanziato di 8'33", dal vertice della classifica generale. I baschi, ormai s'è capito, stanno vivendo un momento di forma eccezionale, ci mettono anche un'ottima dose di coraggio e saranno per tutti ossi durissimi da distanziare da qui a Milano.

Ci piacerebbe sorvolare sulle disgrazie della maglia rosa Joaquim Rodríguez, ma il dovere di cronaca ci impone di menzionare il suo distacco dalla vetta della classifica, ulteriormente lievitato a quasi due ore, precisamente 1h58'40".

Giuseppe Cristiano

La maglia rosa virtuale

Il gruppetto dei migliori poco prima dell'ultimo chilometroPoteva essere sulla carta una tappa ideale per una fuga da lontano ma alla fine la Seravezza-Sestri Levante, 12a tappa del Giro d'Italia virtuale, ha visto battagliare tra loro gli uomini di classifica: manco a dirlo a vincere è stato un uomo della Sky, il colombiano Rigoberto Uran che si era già imposto in uno sprint ristretto sul traguardo di Rocca di Cambio.

La prima vera fuga del giorno è andata via di forza sulla salita di La Foca e ha visto come iniziatori Garate, Sella e Pirazzi: sulle salite liguri, però, le carte si sono rimescolate più volte ed il laziale della Colnago ha perso contatto, ma al suo posto è rientrato da dietro Ulissi. Con il passare dei chilometri, visto anche che il distacco del gruppo non ha mai superato i quattro minuti e mezzo, ci sono stati anche altri contrattacchi ed alla fine si sono trovati in testa cinque uomini dopo il Valico La Mola: Sella aveva con sé il compagno di squadra Jackson Rodríguez e poi c'erano ancora Ulissi, Amador e Zeits.

Il vantaggio di questi cinque battistrada, però, era molto risicato e ai piedi dell'ultima salita di giornata, quella di Villa Tassani, sono stati ripresi dal gruppo dei migliori, un plotoncino già molto selezionato. Sfruttando l'appoggio dei due compagni di squadra José Rujano ha provato ad attaccare, ma non è riuscito a guadagnare più di una manciata di secondi. All'inizio della discesa Rujano è stato ripreso da Basso, Scarponi, Schleck, Pozzovivo, Bruseghin, De Gendt, Hesjedal, Uran e Henao: questo gruppetto di 10 uomini è riuscito a fare il vuoto alle sue spalle ed è andato compatto e in buon accordo fino all'arrivo.

Nella volata, come detto, il più veloce è stato Rigoberto Uran che ha battuto la maglia rosa Ryder Hesjedal ed il fin qui sorprendente belga Thomas De Gendt con tutti gli altri battistrada che sono arrivati con lo stesso tempo. Il primo gruppo inseguitore ha tagliato il traguardo con 48" di ritardo ed è stato regolato in volata da Cunego davanti a Visconti: assieme ai due italiani c'erano anche corridori importanti come Kreuziger, JRO e Gadret. In classifica generale Ryder Hesjedal ha ancora rafforzato il suo primato portando a 39 i secondi di vantaggio su Henao e 40 quelli su Scarponi, mentre Uran è a 50"; ovviamente Henao è il leader della classifica giovani mentre Hesjedal oltre alla maglia rosa è il titolare anche di quella rossa; incertissima per il momento anche la classifica dei Gpm con Rujano che è balzato in testa con un solo punto di vantaggio su Sella e Vicioso.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Questa Euskaltel-Euskadi fa proprio sul serio e tutti i giorni trova il modo di sorprendere gli avversari con azioni combinate di forza nel finale di tappa. Se ad Assisi Miguel Mínguez Ayala aveva lasciato al fido Victor Cabedo le luci della ribalta nell'arrivo in parata, ieri il buon Miguel s'è preso tutto e, nonostante il nuovo arrivo di coppia in parata (questa volta il partner è stato l'altra nostra conoscenza Adrian Saez de Arregi Egurrola), ha vinto la frazione con oltre due minuti e mezzo sul terzo classificato e scalzato Theo Bos, distanziato di 8'33", dal vertice della classifica generale. I baschi, ormai s'è capito, stanno vivendo un momento di forma eccezionale, ci mettono anche un'ottima dose di coraggio e saranno per tutti ossi durissimi da distanziare da qui a Milano.

Ci piacerebbe sorvolare sulle disgrazie della maglia rosa Joaquim Rodríguez, ma il dovere di cronaca ci impone di menzionare il suo distacco dalla vetta della classifica, ulteriormente lievitato a quasi due ore, precisamente 1h58'40".

Giuseppe Cristiano

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2012 – 12a tappa
Rassegna GiroNotes 2012 – 12a tappa
Rassegna GiroNotes 2012 – 12a tappa
Rassegna GiroNotes 2012 – 12a tappa
Rassegna GiroNotes 2012 – 12a tappa

La maglia rosa virtuale

Il gruppetto dei migliori poco prima dell'ultimo chilometroPoteva essere sulla carta una tappa ideale per una fuga da lontano ma alla fine la Seravezza-Sestri Levante, 12a tappa del Giro d'Italia virtuale, ha visto battagliare tra loro gli uomini di classifica: manco a dirlo a vincere è stato un uomo della Sky, il colombiano Rigoberto Uran che si era già imposto in uno sprint ristretto sul traguardo di Rocca di Cambio.

La prima vera fuga del giorno è andata via di forza sulla salita di La Foca e ha visto come iniziatori Garate, Sella e Pirazzi: sulle salite liguri, però, le carte si sono rimescolate più volte ed il laziale della Colnago ha perso contatto, ma al suo posto è rientrato da dietro Ulissi. Con il passare dei chilometri, visto anche che il distacco del gruppo non ha mai superato i quattro minuti e mezzo, ci sono stati anche altri contrattacchi ed alla fine si sono trovati in testa cinque uomini dopo il Valico La Mola: Sella aveva con sé il compagno di squadra Jackson Rodríguez e poi c'erano ancora Ulissi, Amador e Zeits.

Il vantaggio di questi cinque battistrada, però, era molto risicato e ai piedi dell'ultima salita di giornata, quella di Villa Tassani, sono stati ripresi dal gruppo dei migliori, un plotoncino già molto selezionato. Sfruttando l'appoggio dei due compagni di squadra José Rujano ha provato ad attaccare, ma non è riuscito a guadagnare più di una manciata di secondi. All'inizio della discesa Rujano è stato ripreso da Basso, Scarponi, Schleck, Pozzovivo, Bruseghin, De Gendt, Hesjedal, Uran e Henao: questo gruppetto di 10 uomini è riuscito a fare il vuoto alle sue spalle ed è andato compatto e in buon accordo fino all'arrivo.

Nella volata, come detto, il più veloce è stato Rigoberto Uran che ha battuto la maglia rosa Ryder Hesjedal ed il fin qui sorprendente belga Thomas De Gendt con tutti gli altri battistrada che sono arrivati con lo stesso tempo. Il primo gruppo inseguitore ha tagliato il traguardo con 48" di ritardo ed è stato regolato in volata da Cunego davanti a Visconti: assieme ai due italiani c'erano anche corridori importanti come Kreuziger, JRO e Gadret. In classifica generale Ryder Hesjedal ha ancora rafforzato il suo primato portando a 39 i secondi di vantaggio su Henao e 40 quelli su Scarponi, mentre Uran è a 50"; ovviamente Henao è il leader della classifica giovani mentre Hesjedal oltre alla maglia rosa è il titolare anche di quella rossa; incertissima per il momento anche la classifica dei Gpm con Rujano che è balzato in testa con un solo punto di vantaggio su Sella e Vicioso.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Questa Euskaltel-Euskadi fa proprio sul serio e tutti i giorni trova il modo di sorprendere gli avversari con azioni combinate di forza nel finale di tappa. Se ad Assisi Miguel Mínguez Ayala aveva lasciato al fido Victor Cabedo le luci della ribalta nell'arrivo in parata, ieri il buon Miguel s'è preso tutto e, nonostante il nuovo arrivo di coppia in parata (questa volta il partner è stato l'altra nostra conoscenza Adrian Saez de Arregi Egurrola), ha vinto la frazione con oltre due minuti e mezzo sul terzo classificato e scalzato Theo Bos, distanziato di 8'33", dal vertice della classifica generale. I baschi, ormai s'è capito, stanno vivendo un momento di forma eccezionale, ci mettono anche un'ottima dose di coraggio e saranno per tutti ossi durissimi da distanziare da qui a Milano.

Ci piacerebbe sorvolare sulle disgrazie della maglia rosa Joaquim Rodríguez, ma il dovere di cronaca ci impone di menzionare il suo distacco dalla vetta della classifica, ulteriormente lievitato a quasi due ore, precisamente 1h58'40".

Giuseppe Cristiano

La maglia rosa virtuale

Il gruppetto dei migliori poco prima dell'ultimo chilometroPoteva essere sulla carta una tappa ideale per una fuga da lontano ma alla fine la Seravezza-Sestri Levante, 12a tappa del Giro d'Italia virtuale, ha visto battagliare tra loro gli uomini di classifica: manco a dirlo a vincere è stato un uomo della Sky, il colombiano Rigoberto Uran che si era già imposto in uno sprint ristretto sul traguardo di Rocca di Cambio.

La prima vera fuga del giorno è andata via di forza sulla salita di La Foca e ha visto come iniziatori Garate, Sella e Pirazzi: sulle salite liguri, però, le carte si sono rimescolate più volte ed il laziale della Colnago ha perso contatto, ma al suo posto è rientrato da dietro Ulissi. Con il passare dei chilometri, visto anche che il distacco del gruppo non ha mai superato i quattro minuti e mezzo, ci sono stati anche altri contrattacchi ed alla fine si sono trovati in testa cinque uomini dopo il Valico La Mola: Sella aveva con sé il compagno di squadra Jackson Rodríguez e poi c'erano ancora Ulissi, Amador e Zeits.

Il vantaggio di questi cinque battistrada, però, era molto risicato e ai piedi dell'ultima salita di giornata, quella di Villa Tassani, sono stati ripresi dal gruppo dei migliori, un plotoncino già molto selezionato. Sfruttando l'appoggio dei due compagni di squadra José Rujano ha provato ad attaccare, ma non è riuscito a guadagnare più di una manciata di secondi. All'inizio della discesa Rujano è stato ripreso da Basso, Scarponi, Schleck, Pozzovivo, Bruseghin, De Gendt, Hesjedal, Uran e Henao: questo gruppetto di 10 uomini è riuscito a fare il vuoto alle sue spalle ed è andato compatto e in buon accordo fino all'arrivo.

Nella volata, come detto, il più veloce è stato Rigoberto Uran che ha battuto la maglia rosa Ryder Hesjedal ed il fin qui sorprendente belga Thomas De Gendt con tutti gli altri battistrada che sono arrivati con lo stesso tempo. Il primo gruppo inseguitore ha tagliato il traguardo con 48" di ritardo ed è stato regolato in volata da Cunego davanti a Visconti: assieme ai due italiani c'erano anche corridori importanti come Kreuziger, JRO e Gadret. In classifica generale Ryder Hesjedal ha ancora rafforzato il suo primato portando a 39 i secondi di vantaggio su Henao e 40 quelli su Scarponi, mentre Uran è a 50"; ovviamente Henao è il leader della classifica giovani mentre Hesjedal oltre alla maglia rosa è il titolare anche di quella rossa; incertissima per il momento anche la classifica dei Gpm con Rujano che è balzato in testa con un solo punto di vantaggio su Sella e Vicioso.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Questa Euskaltel-Euskadi fa proprio sul serio e tutti i giorni trova il modo di sorprendere gli avversari con azioni combinate di forza nel finale di tappa. Se ad Assisi Miguel Mínguez Ayala aveva lasciato al fido Victor Cabedo le luci della ribalta nell'arrivo in parata, ieri il buon Miguel s'è preso tutto e, nonostante il nuovo arrivo di coppia in parata (questa volta il partner è stato l'altra nostra conoscenza Adrian Saez de Arregi Egurrola), ha vinto la frazione con oltre due minuti e mezzo sul terzo classificato e scalzato Theo Bos, distanziato di 8'33", dal vertice della classifica generale. I baschi, ormai s'è capito, stanno vivendo un momento di forma eccezionale, ci mettono anche un'ottima dose di coraggio e saranno per tutti ossi durissimi da distanziare da qui a Milano.

Ci piacerebbe sorvolare sulle disgrazie della maglia rosa Joaquim Rodríguez, ma il dovere di cronaca ci impone di menzionare il suo distacco dalla vetta della classifica, ulteriormente lievitato a quasi due ore, precisamente 1h58'40".

Giuseppe Cristiano

La classifica al contrario

Questa Euskaltel-Euskadi fa proprio sul serio e tutti i giorni trova il modo di sorprendere gli avversari con azioni combinate di forza nel finale di tappa. Se ad Assisi Miguel Mínguez Ayala aveva lasciato al fido Victor Cabedo le luci della ribalta nell'arrivo in parata, ieri il buon Miguel s'è preso tutto e, nonostante il nuovo arrivo di coppia in parata (questa volta il partner è stato l'altra nostra conoscenza Adrian Saez de Arregi Egurrola), ha vinto la frazione con oltre due minuti e mezzo sul terzo classificato e scalzato Theo Bos, distanziato di 8'33", dal vertice della classifica generale. I baschi, ormai s'è capito, stanno vivendo un momento di forma eccezionale, ci mettono anche un'ottima dose di coraggio e saranno per tutti ossi durissimi da distanziare da qui a Milano.

Ci piacerebbe sorvolare sulle disgrazie della maglia rosa Joaquim Rodríguez, ma il dovere di cronaca ci impone di menzionare il suo distacco dalla vetta della classifica, ulteriormente lievitato a quasi due ore, precisamente 1h58'40".

Giuseppe Cristiano

La maglia rosa virtuale

Il gruppetto dei migliori poco prima dell'ultimo chilometroPoteva essere sulla carta una tappa ideale per una fuga da lontano ma alla fine la Seravezza-Sestri Levante, 12a tappa del Giro d'Italia virtuale, ha visto battagliare tra loro gli uomini di classifica: manco a dirlo a vincere è stato un uomo della Sky, il colombiano Rigoberto Uran che si era già imposto in uno sprint ristretto sul traguardo di Rocca di Cambio.

La prima vera fuga del giorno è andata via di forza sulla salita di La Foca e ha visto come iniziatori Garate, Sella e Pirazzi: sulle salite liguri, però, le carte si sono rimescolate più volte ed il laziale della Colnago ha perso contatto, ma al suo posto è rientrato da dietro Ulissi. Con il passare dei chilometri, visto anche che il distacco del gruppo non ha mai superato i quattro minuti e mezzo, ci sono stati anche altri contrattacchi ed alla fine si sono trovati in testa cinque uomini dopo il Valico La Mola: Sella aveva con sé il compagno di squadra Jackson Rodríguez e poi c'erano ancora Ulissi, Amador e Zeits.

Il vantaggio di questi cinque battistrada, però, era molto risicato e ai piedi dell'ultima salita di giornata, quella di Villa Tassani, sono stati ripresi dal gruppo dei migliori, un plotoncino già molto selezionato. Sfruttando l'appoggio dei due compagni di squadra José Rujano ha provato ad attaccare, ma non è riuscito a guadagnare più di una manciata di secondi. All'inizio della discesa Rujano è stato ripreso da Basso, Scarponi, Schleck, Pozzovivo, Bruseghin, De Gendt, Hesjedal, Uran e Henao: questo gruppetto di 10 uomini è riuscito a fare il vuoto alle sue spalle ed è andato compatto e in buon accordo fino all'arrivo.

Nella volata, come detto, il più veloce è stato Rigoberto Uran che ha battuto la maglia rosa Ryder Hesjedal ed il fin qui sorprendente belga Thomas De Gendt con tutti gli altri battistrada che sono arrivati con lo stesso tempo. Il primo gruppo inseguitore ha tagliato il traguardo con 48" di ritardo ed è stato regolato in volata da Cunego davanti a Visconti: assieme ai due italiani c'erano anche corridori importanti come Kreuziger, JRO e Gadret. In classifica generale Ryder Hesjedal ha ancora rafforzato il suo primato portando a 39 i secondi di vantaggio su Henao e 40 quelli su Scarponi, mentre Uran è a 50"; ovviamente Henao è il leader della classifica giovani mentre Hesjedal oltre alla maglia rosa è il titolare anche di quella rossa; incertissima per il momento anche la classifica dei Gpm con Rujano che è balzato in testa con un solo punto di vantaggio su Sella e Vicioso.

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Questa Euskaltel-Euskadi fa proprio sul serio e tutti i giorni trova il modo di sorprendere gli avversari con azioni combinate di forza nel finale di tappa. Se ad Assisi Miguel Mínguez Ayala aveva lasciato al fido Victor Cabedo le luci della ribalta nell'arrivo in parata, ieri il buon Miguel s'è preso tutto e, nonostante il nuovo arrivo di coppia in parata (questa volta il partner è stato l'altra nostra conoscenza Adrian Saez de Arregi Egurrola), ha vinto la frazione con oltre due minuti e mezzo sul terzo classificato e scalzato Theo Bos, distanziato di 8'33", dal vertice della classifica generale. I baschi, ormai s'è capito, stanno vivendo un momento di forma eccezionale, ci mettono anche un'ottima dose di coraggio e saranno per tutti ossi durissimi da distanziare da qui a Milano.

Ci piacerebbe sorvolare sulle disgrazie della maglia rosa Joaquim Rodríguez, ma il dovere di cronaca ci impone di menzionare il suo distacco dalla vetta della classifica, ulteriormente lievitato a quasi due ore, precisamente 1h58'40".

Giuseppe Cristiano

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano