Quello tra Frosinone e Civitavecchia sarà uno dei trasferimenti più lunghi (dopo quello internazionale) dell'intera corsa rosa in un'edizione abbastanza favorevole ai corridori da questo punto di vista. La tappa, dal mar Tirreno all'entroterra umbro, offrirà pochi spunti tecnici prima del finale, un continuo saliscendi poco impegnativo se si eccettua la salita di Sella di Viepri, posta a poco meno di 50 dal traguardo. In pratica, avremo a che fare con una fuga più o meno corposa che tenterà di resistere il più possibile. Gli ultimi 4 chilometri, però (preceduti da 20 km di pianura) saranno spettacolari, e dalle parti della Basilica di San Francesco vivremo un arrivo "à la Tirreno": primo tratto di ascesa, verso il centro di Assisi, con un chilometro e mezzo durissimo nella seconda metà (pendenze che arrivano al 15%); quindi un chilometro di discesa non difficilissima (e qui in diversi potranno rientrare); infine ultimo chilometro ancora all'insù, con prima metà al 10% (e con tanto di pezzetto in pavé), e seconda metà al 5%: non sarà sicuramente una volata a coronare la frazione, aspettiamoci piuttosto il colpo di mano di un bel corridore da classiche; e aspettiamoci anche che qualche uomo di classifica perda qualche metro.
Assisi non sarà Huy ma l’arrivo è duro abbastanza per far sì che Leaderbet.com metta come favorito numero uno il trionfatore dell’ultima Freccia Joaquím Rodríguez. “El Purito” paga infatti 3.50. Quota doppia rispetto allo spagnolo per Michele Scarponi, dato a 7.00, mentre un altro esperto di côtes come Gasparotto viene offerto a 9.00. I bis dei sorprendenti Pozzovivo e Tiralongo Leaderbet.com li quota rispettivamente a 14.00 e a 17.00 mentre appare ancora più interessante un eventuale successo del fin qui pimpante Frank Scheleck: il lussemburghese è dato a 26.00, tre punti in meno rispetto a quel Gadret (29.00) che l’anno scorso si impose in un arrivo simile. Volendo rischiare qualcosa in più Leaderbet.com consiglia la coppia Brambilla-Rujano, entrambi a 34.00, o addirittura un exploit della promessa Sergio Henao che pagherebbe 51 volte l’importo scommesso.
È il secondo scalo marittimo per numero di passeggeri in transito e si trova fra il fiume Mignone ed il Marangone. Civitavecchia ha origini etrusche ma fino ai primi secoli d.C. resta semplicemente un villaggio. Solo sotto Traiano, che ne fece la sua villa personale, Civitavecchia diventò una vera e propria città. Centus Cellae passò di mano dai Goti ai Bizantini con le invasioni barbariche fin poi ad essere parte dello Stato Pontificio. Prima dell'anno Mille viene saccheggiata ripetutamente dai Saraceni e per un periodo successivo la popolazione vuole stabilirsi sulla collina di Leopoli (la leggenda narra che solo l'apparizione del marinaio Leandro scongiurò l'abbandono del porto). Da visitare la Cattedrale, Piazza Leandra, la Chiesa della Morte, il porto, Forte Michelangelo, il muraglione di Urbano VIII e la Rocca. Merita una tappa anche il Museo Nazionale Archeologico, che custodisce una serie di reperti archeologici provenienti dall'antica Centumcellae.