Il Portale del Ciclismo professionistico

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Anche quest'anno ci viene riproposta la "tappa dello sterrato". Dopo aver affrontato la prima asperità di Saragiolo, i corridori sconfineranno nel senese e troveranno strada bianca a cavallo della Croce di Figline prima dei più facili tratti della SP50 (appena 2 km) e della SP52 (ben 9.5 chilometri in sterrato, ma senza grosse pendenze). Gli ultimi 2 chilometri per arrivare ad Orvieto sono in salita e coroneranno al meglio una tappa che promette parecchio spettacolo.

Parecchia incertezza nelle quote che ci propone quest'oggi Betclic.it, che vede come favoriti di giornata Visconti e Joaquim Rodríguez, entrambi dati a 9. Il campione italiano, che già nella seconda tappa aveva salvato la gamba nel finale, ci convince e mettiamo 2 euro su di lui.
Tra gli altri, alletta il 30 che Betclic.it mette accanto al nome di Danilo Di Luca, che potrebbe cominciare da qui la sua caccia a qualche vittoria parziale, per poi, nella seconda parte della corsa, correre a fianco di Rodríguez. Altri due nomi che potrebbero rappresentare la sorpresa e che ci sentiamo di segnalare sono i Movistar Lastras (a 50) e Kiryienka (a 20).

Piombino

È sinonimo di mare, sole, vacanze ed Isola d'Elba. Il suo porto, durante ogni estate, si riempie di turisti in attesa di lasciare la terraferma per la piccola e graziosa isola toscana. La strategicità della cittadina suscitò l'attenzione di Pisa e nel 1162 un Breve Imperiale sancì la prima forma di protettorato proprio su Piombino. La città tuttavia riuscì ad organizzarsi in Comune. Il centro storico reca ancora i segni della Famiglia Appiani (nulla a che vedere con l'Addetto Stampa della Lampre, beninteso), che le diedero il volto di piccola città d'arte. Pesantemente danneggiata dai bombardamenti in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, oggi ha i suoi principali punti di forza nell'industria metallurgica, nel turismo, naturalmente e nelle attività portuali.

Orvieto

Il Giro vi ha fatto tappa ben otto volte. Nel 1929 Alfredo Binda non sentì il vento della crisi mondiale e conquistò anche questo traguardo. Nel 1971 fu invece lo spagnolo Perurena, insieme a Farisato e Pecchielan, ad anticipare Dino Zandegù, che vinse la volata del gruppo. Quattro anni dopo, nel Giro vinto da Fausto Bertoglio, s'impose Roger De Vlaeminck mentre nel 1980 fu Silvano Contini a cogliere una preziosissima vittoria. Nel primo Giro di Paolo Savoldelli, quello del 2002, fu il talento della Kelme, Aitor González, ad anticipare un gruppetto contenente, fra gli altri, Francesco Casagrande, Gilberto Simoni e Juan Manuel Garate. Il tedesco della Telekom Jens Heppner era al terzo dei suoi nove giorni in maglia rosa. Solo Evans gli avrebbe strappato la rosa, seppure per un solo giorno.

Francesco Sulas
Piombino

È sinonimo di mare, sole, vacanze ed Isola d'Elba. Il suo porto, durante ogni estate, si riempie di turisti in attesa di lasciare la terraferma per la piccola e graziosa isola toscana. La strategicità della cittadina suscitò l'attenzione di Pisa e nel 1162 un Breve Imperiale sancì la prima forma di protettorato proprio su Piombino. La città tuttavia riuscì ad organizzarsi in Comune. Il centro storico reca ancora i segni della Famiglia Appiani (nulla a che vedere con l'Addetto Stampa della Lampre, beninteso), che le diedero il volto di piccola città d'arte. Pesantemente danneggiata dai bombardamenti in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, oggi ha i suoi principali punti di forza nell'industria metallurgica, nel turismo, naturalmente e nelle attività portuali.

Orvieto

Il Giro vi ha fatto tappa ben otto volte. Nel 1929 Alfredo Binda non sentì il vento della crisi mondiale e conquistò anche questo traguardo. Nel 1971 fu invece lo spagnolo Perurena, insieme a Farisato e Pecchielan, ad anticipare Dino Zandegù, che vinse la volata del gruppo. Quattro anni dopo, nel Giro vinto da Fausto Bertoglio, s'impose Roger De Vlaeminck mentre nel 1980 fu Silvano Contini a cogliere una preziosissima vittoria. Nel primo Giro di Paolo Savoldelli, quello del 2002, fu il talento della Kelme, Aitor González, ad anticipare un gruppetto contenente, fra gli altri, Francesco Casagrande, Gilberto Simoni e Juan Manuel Garate. Il tedesco della Telekom Jens Heppner era al terzo dei suoi nove giorni in maglia rosa. Solo Evans gli avrebbe strappato la rosa, seppure per un solo giorno.

Piombino

È sinonimo di mare, sole, vacanze ed Isola d'Elba. Il suo porto, durante ogni estate, si riempie di turisti in attesa di lasciare la terraferma per la piccola e graziosa isola toscana. La strategicità della cittadina suscitò l'attenzione di Pisa e nel 1162 un Breve Imperiale sancì la prima forma di protettorato proprio su Piombino. La città tuttavia riuscì ad organizzarsi in Comune. Il centro storico reca ancora i segni della Famiglia Appiani (nulla a che vedere con l'Addetto Stampa della Lampre, beninteso), che le diedero il volto di piccola città d'arte. Pesantemente danneggiata dai bombardamenti in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, oggi ha i suoi principali punti di forza nell'industria metallurgica, nel turismo, naturalmente e nelle attività portuali.

Orvieto

Il Giro vi ha fatto tappa ben otto volte. Nel 1929 Alfredo Binda non sentì il vento della crisi mondiale e conquistò anche questo traguardo. Nel 1971 fu invece lo spagnolo Perurena, insieme a Farisato e Pecchielan, ad anticipare Dino Zandegù, che vinse la volata del gruppo. Quattro anni dopo, nel Giro vinto da Fausto Bertoglio, s'impose Roger De Vlaeminck mentre nel 1980 fu Silvano Contini a cogliere una preziosissima vittoria. Nel primo Giro di Paolo Savoldelli, quello del 2002, fu il talento della Kelme, Aitor González, ad anticipare un gruppetto contenente, fra gli altri, Francesco Casagrande, Gilberto Simoni e Juan Manuel Garate. Il tedesco della Telekom Jens Heppner era al terzo dei suoi nove giorni in maglia rosa. Solo Evans gli avrebbe strappato la rosa, seppure per un solo giorno.

Piombino

È sinonimo di mare, sole, vacanze ed Isola d'Elba. Il suo porto, durante ogni estate, si riempie di turisti in attesa di lasciare la terraferma per la piccola e graziosa isola toscana. La strategicità della cittadina suscitò l'attenzione di Pisa e nel 1162 un Breve Imperiale sancì la prima forma di protettorato proprio su Piombino. La città tuttavia riuscì ad organizzarsi in Comune. Il centro storico reca ancora i segni della Famiglia Appiani (nulla a che vedere con l'Addetto Stampa della Lampre, beninteso), che le diedero il volto di piccola città d'arte. Pesantemente danneggiata dai bombardamenti in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, oggi ha i suoi principali punti di forza nell'industria metallurgica, nel turismo, naturalmente e nelle attività portuali.

Orvieto

Il Giro vi ha fatto tappa ben otto volte. Nel 1929 Alfredo Binda non sentì il vento della crisi mondiale e conquistò anche questo traguardo. Nel 1971 fu invece lo spagnolo Perurena, insieme a Farisato e Pecchielan, ad anticipare Dino Zandegù, che vinse la volata del gruppo. Quattro anni dopo, nel Giro vinto da Fausto Bertoglio, s'impose Roger De Vlaeminck mentre nel 1980 fu Silvano Contini a cogliere una preziosissima vittoria. Nel primo Giro di Paolo Savoldelli, quello del 2002, fu il talento della Kelme, Aitor González, ad anticipare un gruppetto contenente, fra gli altri, Francesco Casagrande, Gilberto Simoni e Juan Manuel Garate. Il tedesco della Telekom Jens Heppner era al terzo dei suoi nove giorni in maglia rosa. Solo Evans gli avrebbe strappato la rosa, seppure per un solo giorno.

Piombino

È sinonimo di mare, sole, vacanze ed Isola d'Elba. Il suo porto, durante ogni estate, si riempie di turisti in attesa di lasciare la terraferma per la piccola e graziosa isola toscana. La strategicità della cittadina suscitò l'attenzione di Pisa e nel 1162 un Breve Imperiale sancì la prima forma di protettorato proprio su Piombino. La città tuttavia riuscì ad organizzarsi in Comune. Il centro storico reca ancora i segni della Famiglia Appiani (nulla a che vedere con l'Addetto Stampa della Lampre, beninteso), che le diedero il volto di piccola città d'arte. Pesantemente danneggiata dai bombardamenti in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, oggi ha i suoi principali punti di forza nell'industria metallurgica, nel turismo, naturalmente e nelle attività portuali.

Orvieto

Il Giro vi ha fatto tappa ben otto volte. Nel 1929 Alfredo Binda non sentì il vento della crisi mondiale e conquistò anche questo traguardo. Nel 1971 fu invece lo spagnolo Perurena, insieme a Farisato e Pecchielan, ad anticipare Dino Zandegù, che vinse la volata del gruppo. Quattro anni dopo, nel Giro vinto da Fausto Bertoglio, s'impose Roger De Vlaeminck mentre nel 1980 fu Silvano Contini a cogliere una preziosissima vittoria. Nel primo Giro di Paolo Savoldelli, quello del 2002, fu il talento della Kelme, Aitor González, ad anticipare un gruppetto contenente, fra gli altri, Francesco Casagrande, Gilberto Simoni e Juan Manuel Garate. Il tedesco della Telekom Jens Heppner era al terzo dei suoi nove giorni in maglia rosa. Solo Evans gli avrebbe strappato la rosa, seppure per un solo giorno.

Piombino

È sinonimo di mare, sole, vacanze ed Isola d'Elba. Il suo porto, durante ogni estate, si riempie di turisti in attesa di lasciare la terraferma per la piccola e graziosa isola toscana. La strategicità della cittadina suscitò l'attenzione di Pisa e nel 1162 un Breve Imperiale sancì la prima forma di protettorato proprio su Piombino. La città tuttavia riuscì ad organizzarsi in Comune. Il centro storico reca ancora i segni della Famiglia Appiani (nulla a che vedere con l'Addetto Stampa della Lampre, beninteso), che le diedero il volto di piccola città d'arte. Pesantemente danneggiata dai bombardamenti in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, oggi ha i suoi principali punti di forza nell'industria metallurgica, nel turismo, naturalmente e nelle attività portuali.

Orvieto

Il Giro vi ha fatto tappa ben otto volte. Nel 1929 Alfredo Binda non sentì il vento della crisi mondiale e conquistò anche questo traguardo. Nel 1971 fu invece lo spagnolo Perurena, insieme a Farisato e Pecchielan, ad anticipare Dino Zandegù, che vinse la volata del gruppo. Quattro anni dopo, nel Giro vinto da Fausto Bertoglio, s'impose Roger De Vlaeminck mentre nel 1980 fu Silvano Contini a cogliere una preziosissima vittoria. Nel primo Giro di Paolo Savoldelli, quello del 2002, fu il talento della Kelme, Aitor González, ad anticipare un gruppetto contenente, fra gli altri, Francesco Casagrande, Gilberto Simoni e Juan Manuel Garate. Il tedesco della Telekom Jens Heppner era al terzo dei suoi nove giorni in maglia rosa. Solo Evans gli avrebbe strappato la rosa, seppure per un solo giorno.

Meteo

12.25 - Piombino
15.10 - Arcidosso
17.20 - Orvieto

Soggetti Alternativi

Anche per lui il Giro 2011 segna il battesimo in una grande corsa a tappe. Approdato alla Quick Step dopo tre stagioni nella Topsport Vlaanderen, è un buon passista che però sa ben superare gli strappi ed è dotato anche di un discreto spunto veloce. Lo scorso anno ha colto il suo successo più imporante a Gippingen ma altre sono state le sue buone prestazioni: da Under 23 ha conquistato una tappa al Tour de l'Avenir 2007 (8° classificato nella generale) mentre lo scorso anno è stato 4° alla Tre Valli Varesine. Il buon avvio di stagione (2° in una frazione della Vuelta al Pais Vasco e 19esimo alla Liegi) ha convinto la squadra a portarlo alla corsa rosa, con l'obiettivo di far esperienza ed aiutare i propri capitani. Del resto c'è chi va di monti e chi...Vandewalle !

Vivian Ghianni

Anche per lui il Giro 2011 segna il battesimo in una grande corsa a tappe. Approdato alla Quick Step dopo tre stagioni nella Topsport Vlaanderen, è un buon passista che però sa ben superare gli strappi ed è dotato anche di un discreto spunto veloce. Lo scorso anno ha colto il suo successo più imporante a Gippingen ma altre sono state le sue buone prestazioni: da Under 23 ha conquistato una tappa al Tour de l'Avenir 2007 (8° classificato nella generale) mentre lo scorso anno è stato 4° alla Tre Valli Varesine. Il buon avvio di stagione (2° in una frazione della Vuelta al Pais Vasco e 19esimo alla Liegi) ha convinto la squadra a portarlo alla corsa rosa, con l'obiettivo di far esperienza ed aiutare i propri capitani. Del resto c'è chi va di monti e chi...Vandewalle !

Anche per lui il Giro 2011 segna il battesimo in una grande corsa a tappe. Approdato alla Quick Step dopo tre stagioni nella Topsport Vlaanderen, è un buon passista che però sa ben superare gli strappi ed è dotato anche di un discreto spunto veloce. Lo scorso anno ha colto il suo successo più imporante a Gippingen ma altre sono state le sue buone prestazioni: da Under 23 ha conquistato una tappa al Tour de l'Avenir 2007 (8° classificato nella generale) mentre lo scorso anno è stato 4° alla Tre Valli Varesine. Il buon avvio di stagione (2° in una frazione della Vuelta al Pais Vasco e 19esimo alla Liegi) ha convinto la squadra a portarlo alla corsa rosa, con l'obiettivo di far esperienza ed aiutare i propri capitani. Del resto c'è chi va di monti e chi...Vandewalle !

Anche per lui il Giro 2011 segna il battesimo in una grande corsa a tappe. Approdato alla Quick Step dopo tre stagioni nella Topsport Vlaanderen, è un buon passista che però sa ben superare gli strappi ed è dotato anche di un discreto spunto veloce. Lo scorso anno ha colto il suo successo più imporante a Gippingen ma altre sono state le sue buone prestazioni: da Under 23 ha conquistato una tappa al Tour de l'Avenir 2007 (8° classificato nella generale) mentre lo scorso anno è stato 4° alla Tre Valli Varesine. Il buon avvio di stagione (2° in una frazione della Vuelta al Pais Vasco e 19esimo alla Liegi) ha convinto la squadra a portarlo alla corsa rosa, con l'obiettivo di far esperienza ed aiutare i propri capitani. Del resto c'è chi va di monti e chi...Vandewalle !

Anche per lui il Giro 2011 segna il battesimo in una grande corsa a tappe. Approdato alla Quick Step dopo tre stagioni nella Topsport Vlaanderen, è un buon passista che però sa ben superare gli strappi ed è dotato anche di un discreto spunto veloce. Lo scorso anno ha colto il suo successo più imporante a Gippingen ma altre sono state le sue buone prestazioni: da Under 23 ha conquistato una tappa al Tour de l'Avenir 2007 (8° classificato nella generale) mentre lo scorso anno è stato 4° alla Tre Valli Varesine. Il buon avvio di stagione (2° in una frazione della Vuelta al Pais Vasco e 19esimo alla Liegi) ha convinto la squadra a portarlo alla corsa rosa, con l'obiettivo di far esperienza ed aiutare i propri capitani. Del resto c'è chi va di monti e chi...Vandewalle !

Anche per lui il Giro 2011 segna il battesimo in una grande corsa a tappe. Approdato alla Quick Step dopo tre stagioni nella Topsport Vlaanderen, è un buon passista che però sa ben superare gli strappi ed è dotato anche di un discreto spunto veloce. Lo scorso anno ha colto il suo successo più imporante a Gippingen ma altre sono state le sue buone prestazioni: da Under 23 ha conquistato una tappa al Tour de l'Avenir 2007 (8° classificato nella generale) mentre lo scorso anno è stato 4° alla Tre Valli Varesine. Il buon avvio di stagione (2° in una frazione della Vuelta al Pais Vasco e 19esimo alla Liegi) ha convinto la squadra a portarlo alla corsa rosa, con l'obiettivo di far esperienza ed aiutare i propri capitani. Del resto c'è chi va di monti e chi...Vandewalle !

GiroTweet

cbutler88: Una lunga giornata neutralizzata sulla bici ti consente di fare pensieri più profondi del ciclismo.

Tom_Stamsnijder: Noi, la squadra, abbiamo deciso di non partire al Giro domani per quello che è successo al nostro amico e compagno! La tristezza è troppa per gareggiare.

Chicchi80: Grazie a tutti i tifosi (moltissimi) sul percorso che ci hanno applaudito dalla partenza all'arrivo grazie!

Petekennaugh: 6 ore sulla sella al Giro oggi ti danno abbastanza tempo per realizzare quanto sei fortunato e quanto devi valorizzare la vita.

MuriloFischerMF: Oggi Tyler abbandona il Giro per stare con i familiare di Wouter Weylandt, suo grande amico... Sei veramente un Grande Tyler!

La corsa nella corsa

Una fase dell'Eroica Rosa 2010Che la si chiami Montepaschi Eroica o Strade Bianche, la corsa che vi racconteremo oggi è e rimarrà per tutti l'Eroica. Nasce nel 1997 come manifestazione cicloturistica che si corre sulle colline senesi, affrontando per gran parte strade sterrate, che qui si chiamano "strade bianche", appunto, e ripidi muri. La particolarità della manifestazione è che i partecipanti debbono prendervi parte in sella a bici d'epoca, e con vestiario adeguato al momento storico che si vuol riportare in corsa. Dopo dieci anni di collaudo ottimale, l'Eroica apre le porte anche ai Professionisti: nel mese di Marzo (i cicloturistica si corre ad Ottobre) gareggiano sulle loro usuali biciclette, con le casacche consuete, ma le strade bianche ed i muri si presentano ugualmente sotto le loro ruote. Qualcuno ama definire questa corsa come un incrocio tra il Giro delle Fiandre, con cui condivide i ripidi muri, e la Parigi - Roubaix, il cui pavé è ricordato dai settori di sterrato. Si parte da Gaiole in Chianti ed in cinque edizioni non vi è stato alcun italiano a presentarsi vittorioso in Piazza del Campo, a Siena. Kolobnev, Cancellara, Lövkvist, Iglinskiy e Gilbert sono i nomi di coloro che hanno domato le strade bianche toscane. Né si può dire che le azzurre abbiano offerto una prestazione migliore nella prima Eroica Rosa, disputatasi il 26 Settembre 2010. Partenza ed arrivo a Gaiole in Chianti con vittoria della scalatrice brasiliana Rosane Kirch (in azione nella foto).

Francesco Sulas

La corsa nella corsa

Una fase dell'Eroica Rosa 2010Che la si chiami Montepaschi Eroica o Strade Bianche, la corsa che vi racconteremo oggi è e rimarrà per tutti l'Eroica. Nasce nel 1997 come manifestazione cicloturistica che si corre sulle colline senesi, affrontando per gran parte strade sterrate, che qui si chiamano "strade bianche", appunto, e ripidi muri. La particolarità della manifestazione è che i partecipanti debbono prendervi parte in sella a bici d'epoca, e con vestiario adeguato al momento storico che si vuol riportare in corsa. Dopo dieci anni di collaudo ottimale, l'Eroica apre le porte anche ai Professionisti: nel mese di Marzo (i cicloturistica si corre ad Ottobre) gareggiano sulle loro usuali biciclette, con le casacche consuete, ma le strade bianche ed i muri si presentano ugualmente sotto le loro ruote. Qualcuno ama definire questa corsa come un incrocio tra il Giro delle Fiandre, con cui condivide i ripidi muri, e la Parigi - Roubaix, il cui pavé è ricordato dai settori di sterrato. Si parte da Gaiole in Chianti ed in cinque edizioni non vi è stato alcun italiano a presentarsi vittorioso in Piazza del Campo, a Siena. Kolobnev, Cancellara, Lövkvist, Iglinskiy e Gilbert sono i nomi di coloro che hanno domato le strade bianche toscane. Né si può dire che le azzurre abbiano offerto una prestazione migliore nella prima Eroica Rosa, disputatasi il 26 Settembre 2010. Partenza ed arrivo a Gaiole in Chianti con vittoria della scalatrice brasiliana Rosane Kirch (in azione nella foto).

Francesco Sulas

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2011 – 5a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 5a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 5a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 5a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 5a tappa

La corsa nella corsa

Una fase dell'Eroica Rosa 2010Che la si chiami Montepaschi Eroica o Strade Bianche, la corsa che vi racconteremo oggi è e rimarrà per tutti l'Eroica. Nasce nel 1997 come manifestazione cicloturistica che si corre sulle colline senesi, affrontando per gran parte strade sterrate, che qui si chiamano "strade bianche", appunto, e ripidi muri. La particolarità della manifestazione è che i partecipanti debbono prendervi parte in sella a bici d'epoca, e con vestiario adeguato al momento storico che si vuol riportare in corsa. Dopo dieci anni di collaudo ottimale, l'Eroica apre le porte anche ai Professionisti: nel mese di Marzo (i cicloturistica si corre ad Ottobre) gareggiano sulle loro usuali biciclette, con le casacche consuete, ma le strade bianche ed i muri si presentano ugualmente sotto le loro ruote. Qualcuno ama definire questa corsa come un incrocio tra il Giro delle Fiandre, con cui condivide i ripidi muri, e la Parigi - Roubaix, il cui pavé è ricordato dai settori di sterrato. Si parte da Gaiole in Chianti ed in cinque edizioni non vi è stato alcun italiano a presentarsi vittorioso in Piazza del Campo, a Siena. Kolobnev, Cancellara, Lövkvist, Iglinskiy e Gilbert sono i nomi di coloro che hanno domato le strade bianche toscane. Né si può dire che le azzurre abbiano offerto una prestazione migliore nella prima Eroica Rosa, disputatasi il 26 Settembre 2010. Partenza ed arrivo a Gaiole in Chianti con vittoria della scalatrice brasiliana Rosane Kirch (in azione nella foto).

Francesco Sulas

La corsa nella corsa

Una fase dell'Eroica Rosa 2010Che la si chiami Montepaschi Eroica o Strade Bianche, la corsa che vi racconteremo oggi è e rimarrà per tutti l'Eroica. Nasce nel 1997 come manifestazione cicloturistica che si corre sulle colline senesi, affrontando per gran parte strade sterrate, che qui si chiamano "strade bianche", appunto, e ripidi muri. La particolarità della manifestazione è che i partecipanti debbono prendervi parte in sella a bici d'epoca, e con vestiario adeguato al momento storico che si vuol riportare in corsa. Dopo dieci anni di collaudo ottimale, l'Eroica apre le porte anche ai Professionisti: nel mese di Marzo (i cicloturistica si corre ad Ottobre) gareggiano sulle loro usuali biciclette, con le casacche consuete, ma le strade bianche ed i muri si presentano ugualmente sotto le loro ruote. Qualcuno ama definire questa corsa come un incrocio tra il Giro delle Fiandre, con cui condivide i ripidi muri, e la Parigi - Roubaix, il cui pavé è ricordato dai settori di sterrato. Si parte da Gaiole in Chianti ed in cinque edizioni non vi è stato alcun italiano a presentarsi vittorioso in Piazza del Campo, a Siena. Kolobnev, Cancellara, Lövkvist, Iglinskiy e Gilbert sono i nomi di coloro che hanno domato le strade bianche toscane. Né si può dire che le azzurre abbiano offerto una prestazione migliore nella prima Eroica Rosa, disputatasi il 26 Settembre 2010. Partenza ed arrivo a Gaiole in Chianti con vittoria della scalatrice brasiliana Rosane Kirch (in azione nella foto).

Francesco Sulas

La corsa nella corsa

Una fase dell'Eroica Rosa 2010Che la si chiami Montepaschi Eroica o Strade Bianche, la corsa che vi racconteremo oggi è e rimarrà per tutti l'Eroica. Nasce nel 1997 come manifestazione cicloturistica che si corre sulle colline senesi, affrontando per gran parte strade sterrate, che qui si chiamano "strade bianche", appunto, e ripidi muri. La particolarità della manifestazione è che i partecipanti debbono prendervi parte in sella a bici d'epoca, e con vestiario adeguato al momento storico che si vuol riportare in corsa. Dopo dieci anni di collaudo ottimale, l'Eroica apre le porte anche ai Professionisti: nel mese di Marzo (i cicloturistica si corre ad Ottobre) gareggiano sulle loro usuali biciclette, con le casacche consuete, ma le strade bianche ed i muri si presentano ugualmente sotto le loro ruote. Qualcuno ama definire questa corsa come un incrocio tra il Giro delle Fiandre, con cui condivide i ripidi muri, e la Parigi - Roubaix, il cui pavé è ricordato dai settori di sterrato. Si parte da Gaiole in Chianti ed in cinque edizioni non vi è stato alcun italiano a presentarsi vittorioso in Piazza del Campo, a Siena. Kolobnev, Cancellara, Lövkvist, Iglinskiy e Gilbert sono i nomi di coloro che hanno domato le strade bianche toscane. Né si può dire che le azzurre abbiano offerto una prestazione migliore nella prima Eroica Rosa, disputatasi il 26 Settembre 2010. Partenza ed arrivo a Gaiole in Chianti con vittoria della scalatrice brasiliana Rosane Kirch (in azione nella foto).

Francesco Sulas

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