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GiroNotes 2011 - 3a tappa: Reggio Emilia - Rapallo | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

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La lunga discesa del Passo del Bocco (affrontato dal versante parmense non farà che il solletico ai velocisti) potrebbe, se attaccata con il giusto piglio, creare qualche grattacapo ai meno avvezzi alla specialità. Gli scattisti troveranno invece pane per i loro denti sullo strappetto della Madonna delle Grazie dalla cima della quale mancheranno solo nove chilometri - e una strada che difficilmente consentirà forti recuperi - fino al traguardo.

Dopo due scommesse vincenti piazzate su Betclic.it nelle prime due tappe, per un gruzzoletto di oltre 13 € messo in saccoccia, ci imbattiamo in una terza tappa davvero di difficile interpretazione. Petacchi, che ci ha regalato una bella gioia già ieri, è timidamente dato tra i favoriti, con una quota di 5.50, comunque rischiabile, visto che lo spezzino avrà anche l'ulteriore stimolo della possibile conquista della maglia rosa, se Cavendish (lui quotato a 4.50, ma meno avvezzo al finale nervoso) arrivasse attardato anche solo di pochi secondi. Farrar e Ventoso a 12 sarebbero buoni compromessi, ma stavolta ci sentiamo di rischiare e ci lasciamo prendere per la gola dalle quote che Betclic.it ci offre per la vittoria di Roberto Ferrari, data a 35 e di Davide Appollonio, a 40. Un euro sul bresciano e uno sul molisano e incrociamo le dita... 

Reggio Emilia

Tappa e maglia ad Alfredo Binda. Accadde anche il 17 maggio 1927, anche a Reggio Emilia. Binda terminerà quella corsa vincendo - naturalmente - la classifica finale con 27' di distacco sul secondo, Giovanni Brunero. Binda porterà a casa dodici successi su quindici tappe. Vent'anni dopo Luciano Maggini brucerà su questo traguardo Fiorenzo Magni. Nel 1983 Alf Segersall s'impose per distacco, precedendo Saronni e Pierino Gavazzi. Nel 2001 un'altra vittoria per distacco ad opera di Pietro Caucchioli, che andò ad anticipare Rebellin e Freddy González, nel primo Giro vinto da Gilberto Simoni. Sul traguardo di Reggio Emilia, però, era ancora Dario Frigo a vestire le insegne del primato. L'allora bionda rivelazione della Fassa Bortolo cederà il primato soltanto sul Pordoi.

Rapallo

Situato nella parte occidentale del Golfo del Tigullio, il nome pare derivare da Ra palù e sta ad indicare la palude che un tempo era presente alla foce del fiume Boato. Secondo altri deriverebbe da Rapa lo, in riferimento alla coltivazione delle rape nella località ligure. Altri ancora sostengono derivi da Rappa, stando ad indicare una ruga quale è il territorio su cui la cittadina giace. Il suo simbolo è il Castello sul mare, risalente al 1551. Edificato come difesa dagli attacchi dei pirati, il 3 luglio, il castello è sede di una rappresentazione che simula, tramite fuochi artificiali, un incendio. La rappresentazione viene messa in scena in occasione della festa patronale in onore di Nostra Signora di Montallegro. Il Santuario di Nostra Signora di Montallegro è raggiungibile da Rapallo in mezz'ora di auto o, più panoramicamente, in funivia. Chi ama il mare, invece, potrà godere del fascino della vicina Portofino.

Francesco Sulas
Reggio Emilia

Tappa e maglia ad Alfredo Binda. Accadde anche il 17 maggio 1927, anche a Reggio Emilia. Binda terminerà quella corsa vincendo - naturalmente - la classifica finale con 27' di distacco sul secondo, Giovanni Brunero. Binda porterà a casa dodici successi su quindici tappe. Vent'anni dopo Luciano Maggini brucerà su questo traguardo Fiorenzo Magni. Nel 1983 Alf Segersall s'impose per distacco, precedendo Saronni e Pierino Gavazzi. Nel 2001 un'altra vittoria per distacco ad opera di Pietro Caucchioli, che andò ad anticipare Rebellin e Freddy González, nel primo Giro vinto da Gilberto Simoni. Sul traguardo di Reggio Emilia, però, era ancora Dario Frigo a vestire le insegne del primato. L'allora bionda rivelazione della Fassa Bortolo cederà il primato soltanto sul Pordoi.

Rapallo

Situato nella parte occidentale del Golfo del Tigullio, il nome pare derivare da Ra palù e sta ad indicare la palude che un tempo era presente alla foce del fiume Boato. Secondo altri deriverebbe da Rapa lo, in riferimento alla coltivazione delle rape nella località ligure. Altri ancora sostengono derivi da Rappa, stando ad indicare una ruga quale è il territorio su cui la cittadina giace. Il suo simbolo è il Castello sul mare, risalente al 1551. Edificato come difesa dagli attacchi dei pirati, il 3 luglio, il castello è sede di una rappresentazione che simula, tramite fuochi artificiali, un incendio. La rappresentazione viene messa in scena in occasione della festa patronale in onore di Nostra Signora di Montallegro. Il Santuario di Nostra Signora di Montallegro è raggiungibile da Rapallo in mezz'ora di auto o, più panoramicamente, in funivia. Chi ama il mare, invece, potrà godere del fascino della vicina Portofino.

Reggio Emilia

Tappa e maglia ad Alfredo Binda. Accadde anche il 17 maggio 1927, anche a Reggio Emilia. Binda terminerà quella corsa vincendo - naturalmente - la classifica finale con 27' di distacco sul secondo, Giovanni Brunero. Binda porterà a casa dodici successi su quindici tappe. Vent'anni dopo Luciano Maggini brucerà su questo traguardo Fiorenzo Magni. Nel 1983 Alf Segersall s'impose per distacco, precedendo Saronni e Pierino Gavazzi. Nel 2001 un'altra vittoria per distacco ad opera di Pietro Caucchioli, che andò ad anticipare Rebellin e Freddy González, nel primo Giro vinto da Gilberto Simoni. Sul traguardo di Reggio Emilia, però, era ancora Dario Frigo a vestire le insegne del primato. L'allora bionda rivelazione della Fassa Bortolo cederà il primato soltanto sul Pordoi.

Rapallo

Situato nella parte occidentale del Golfo del Tigullio, il nome pare derivare da Ra palù e sta ad indicare la palude che un tempo era presente alla foce del fiume Boato. Secondo altri deriverebbe da Rapa lo, in riferimento alla coltivazione delle rape nella località ligure. Altri ancora sostengono derivi da Rappa, stando ad indicare una ruga quale è il territorio su cui la cittadina giace. Il suo simbolo è il Castello sul mare, risalente al 1551. Edificato come difesa dagli attacchi dei pirati, il 3 luglio, il castello è sede di una rappresentazione che simula, tramite fuochi artificiali, un incendio. La rappresentazione viene messa in scena in occasione della festa patronale in onore di Nostra Signora di Montallegro. Il Santuario di Nostra Signora di Montallegro è raggiungibile da Rapallo in mezz'ora di auto o, più panoramicamente, in funivia. Chi ama il mare, invece, potrà godere del fascino della vicina Portofino.

Reggio Emilia

Tappa e maglia ad Alfredo Binda. Accadde anche il 17 maggio 1927, anche a Reggio Emilia. Binda terminerà quella corsa vincendo - naturalmente - la classifica finale con 27' di distacco sul secondo, Giovanni Brunero. Binda porterà a casa dodici successi su quindici tappe. Vent'anni dopo Luciano Maggini brucerà su questo traguardo Fiorenzo Magni. Nel 1983 Alf Segersall s'impose per distacco, precedendo Saronni e Pierino Gavazzi. Nel 2001 un'altra vittoria per distacco ad opera di Pietro Caucchioli, che andò ad anticipare Rebellin e Freddy González, nel primo Giro vinto da Gilberto Simoni. Sul traguardo di Reggio Emilia, però, era ancora Dario Frigo a vestire le insegne del primato. L'allora bionda rivelazione della Fassa Bortolo cederà il primato soltanto sul Pordoi.

Rapallo

Situato nella parte occidentale del Golfo del Tigullio, il nome pare derivare da Ra palù e sta ad indicare la palude che un tempo era presente alla foce del fiume Boato. Secondo altri deriverebbe da Rapa lo, in riferimento alla coltivazione delle rape nella località ligure. Altri ancora sostengono derivi da Rappa, stando ad indicare una ruga quale è il territorio su cui la cittadina giace. Il suo simbolo è il Castello sul mare, risalente al 1551. Edificato come difesa dagli attacchi dei pirati, il 3 luglio, il castello è sede di una rappresentazione che simula, tramite fuochi artificiali, un incendio. La rappresentazione viene messa in scena in occasione della festa patronale in onore di Nostra Signora di Montallegro. Il Santuario di Nostra Signora di Montallegro è raggiungibile da Rapallo in mezz'ora di auto o, più panoramicamente, in funivia. Chi ama il mare, invece, potrà godere del fascino della vicina Portofino.

Reggio Emilia

Tappa e maglia ad Alfredo Binda. Accadde anche il 17 maggio 1927, anche a Reggio Emilia. Binda terminerà quella corsa vincendo - naturalmente - la classifica finale con 27' di distacco sul secondo, Giovanni Brunero. Binda porterà a casa dodici successi su quindici tappe. Vent'anni dopo Luciano Maggini brucerà su questo traguardo Fiorenzo Magni. Nel 1983 Alf Segersall s'impose per distacco, precedendo Saronni e Pierino Gavazzi. Nel 2001 un'altra vittoria per distacco ad opera di Pietro Caucchioli, che andò ad anticipare Rebellin e Freddy González, nel primo Giro vinto da Gilberto Simoni. Sul traguardo di Reggio Emilia, però, era ancora Dario Frigo a vestire le insegne del primato. L'allora bionda rivelazione della Fassa Bortolo cederà il primato soltanto sul Pordoi.

Rapallo

Situato nella parte occidentale del Golfo del Tigullio, il nome pare derivare da Ra palù e sta ad indicare la palude che un tempo era presente alla foce del fiume Boato. Secondo altri deriverebbe da Rapa lo, in riferimento alla coltivazione delle rape nella località ligure. Altri ancora sostengono derivi da Rappa, stando ad indicare una ruga quale è il territorio su cui la cittadina giace. Il suo simbolo è il Castello sul mare, risalente al 1551. Edificato come difesa dagli attacchi dei pirati, il 3 luglio, il castello è sede di una rappresentazione che simula, tramite fuochi artificiali, un incendio. La rappresentazione viene messa in scena in occasione della festa patronale in onore di Nostra Signora di Montallegro. Il Santuario di Nostra Signora di Montallegro è raggiungibile da Rapallo in mezz'ora di auto o, più panoramicamente, in funivia. Chi ama il mare, invece, potrà godere del fascino della vicina Portofino.

Reggio Emilia

Tappa e maglia ad Alfredo Binda. Accadde anche il 17 maggio 1927, anche a Reggio Emilia. Binda terminerà quella corsa vincendo - naturalmente - la classifica finale con 27' di distacco sul secondo, Giovanni Brunero. Binda porterà a casa dodici successi su quindici tappe. Vent'anni dopo Luciano Maggini brucerà su questo traguardo Fiorenzo Magni. Nel 1983 Alf Segersall s'impose per distacco, precedendo Saronni e Pierino Gavazzi. Nel 2001 un'altra vittoria per distacco ad opera di Pietro Caucchioli, che andò ad anticipare Rebellin e Freddy González, nel primo Giro vinto da Gilberto Simoni. Sul traguardo di Reggio Emilia, però, era ancora Dario Frigo a vestire le insegne del primato. L'allora bionda rivelazione della Fassa Bortolo cederà il primato soltanto sul Pordoi.

Rapallo

Situato nella parte occidentale del Golfo del Tigullio, il nome pare derivare da Ra palù e sta ad indicare la palude che un tempo era presente alla foce del fiume Boato. Secondo altri deriverebbe da Rapa lo, in riferimento alla coltivazione delle rape nella località ligure. Altri ancora sostengono derivi da Rappa, stando ad indicare una ruga quale è il territorio su cui la cittadina giace. Il suo simbolo è il Castello sul mare, risalente al 1551. Edificato come difesa dagli attacchi dei pirati, il 3 luglio, il castello è sede di una rappresentazione che simula, tramite fuochi artificiali, un incendio. La rappresentazione viene messa in scena in occasione della festa patronale in onore di Nostra Signora di Montallegro. Il Santuario di Nostra Signora di Montallegro è raggiungibile da Rapallo in mezz'ora di auto o, più panoramicamente, in funivia. Chi ama il mare, invece, potrà godere del fascino della vicina Portofino.

Meteo

13.00 - Reggio Emilia
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Soggetti Alternativi

A quasi 33 anni fa il suo debutto assoluto in una grande corsa a tappe. Questo perchè solo lo scorso anno è approdato in un team del calibro della Sky dopo aver militato per oltre dieci anni in piccole squadre, con cui ha colto varie vittorie e piazzamenti un pò in tutto il mondo. E' un atleta molto veloce che però, a differenza dei velocisti puri, sa superare bene anche gli strappi, riuscendo così a togliersi più di una soddisfazione: campione britannico in linea nel 2005, vincitore del Tour of Ireland nel 2009 e del Tour de Wallonie (entrambe gare a tappe) nel 2010, anno in cui ha vinto anche una tappa al Criterium International. Piazzato anche ad inizio stagione, si divide con Appollonio i pochi arrivi allo sprint di questa corsa rosa. Puntando sempre più in alto e non ando mai troppo in Down...ing!

Vivian Ghianni

A quasi 33 anni fa il suo debutto assoluto in una grande corsa a tappe. Questo perchè solo lo scorso anno è approdato in un team del calibro della Sky dopo aver militato per oltre dieci anni in piccole squadre, con cui ha colto varie vittorie e piazzamenti un pò in tutto il mondo. E' un atleta molto veloce che però, a differenza dei velocisti puri, sa superare bene anche gli strappi, riuscendo così a togliersi più di una soddisfazione: campione britannico in linea nel 2005, vincitore del Tour of Ireland nel 2009 e del Tour de Wallonie (entrambe gare a tappe) nel 2010, anno in cui ha vinto anche una tappa al Criterium International. Piazzato anche ad inizio stagione, si divide con Appollonio i pochi arrivi allo sprint di questa corsa rosa. Puntando sempre più in alto e non ando mai troppo in Down...ing!

A quasi 33 anni fa il suo debutto assoluto in una grande corsa a tappe. Questo perchè solo lo scorso anno è approdato in un team del calibro della Sky dopo aver militato per oltre dieci anni in piccole squadre, con cui ha colto varie vittorie e piazzamenti un pò in tutto il mondo. E' un atleta molto veloce che però, a differenza dei velocisti puri, sa superare bene anche gli strappi, riuscendo così a togliersi più di una soddisfazione: campione britannico in linea nel 2005, vincitore del Tour of Ireland nel 2009 e del Tour de Wallonie (entrambe gare a tappe) nel 2010, anno in cui ha vinto anche una tappa al Criterium International. Piazzato anche ad inizio stagione, si divide con Appollonio i pochi arrivi allo sprint di questa corsa rosa. Puntando sempre più in alto e non ando mai troppo in Down...ing!

A quasi 33 anni fa il suo debutto assoluto in una grande corsa a tappe. Questo perchè solo lo scorso anno è approdato in un team del calibro della Sky dopo aver militato per oltre dieci anni in piccole squadre, con cui ha colto varie vittorie e piazzamenti un pò in tutto il mondo. E' un atleta molto veloce che però, a differenza dei velocisti puri, sa superare bene anche gli strappi, riuscendo così a togliersi più di una soddisfazione: campione britannico in linea nel 2005, vincitore del Tour of Ireland nel 2009 e del Tour de Wallonie (entrambe gare a tappe) nel 2010, anno in cui ha vinto anche una tappa al Criterium International. Piazzato anche ad inizio stagione, si divide con Appollonio i pochi arrivi allo sprint di questa corsa rosa. Puntando sempre più in alto e non ando mai troppo in Down...ing!

A quasi 33 anni fa il suo debutto assoluto in una grande corsa a tappe. Questo perchè solo lo scorso anno è approdato in un team del calibro della Sky dopo aver militato per oltre dieci anni in piccole squadre, con cui ha colto varie vittorie e piazzamenti un pò in tutto il mondo. E' un atleta molto veloce che però, a differenza dei velocisti puri, sa superare bene anche gli strappi, riuscendo così a togliersi più di una soddisfazione: campione britannico in linea nel 2005, vincitore del Tour of Ireland nel 2009 e del Tour de Wallonie (entrambe gare a tappe) nel 2010, anno in cui ha vinto anche una tappa al Criterium International. Piazzato anche ad inizio stagione, si divide con Appollonio i pochi arrivi allo sprint di questa corsa rosa. Puntando sempre più in alto e non ando mai troppo in Down...ing!

A quasi 33 anni fa il suo debutto assoluto in una grande corsa a tappe. Questo perchè solo lo scorso anno è approdato in un team del calibro della Sky dopo aver militato per oltre dieci anni in piccole squadre, con cui ha colto varie vittorie e piazzamenti un pò in tutto il mondo. E' un atleta molto veloce che però, a differenza dei velocisti puri, sa superare bene anche gli strappi, riuscendo così a togliersi più di una soddisfazione: campione britannico in linea nel 2005, vincitore del Tour of Ireland nel 2009 e del Tour de Wallonie (entrambe gare a tappe) nel 2010, anno in cui ha vinto anche una tappa al Criterium International. Piazzato anche ad inizio stagione, si divide con Appollonio i pochi arrivi allo sprint di questa corsa rosa. Puntando sempre più in alto e non ando mai troppo in Down...ing!

GiroTweet

marcopinotti: Non ho voluto indossare dei pantaloncini o avere una bici rosa, mi piace il classico. Solo non ho potuto dire di no al casco e agli occhiali rosa...

MarkCavendish: Ok, mi sono calmato ora. Mi hanno sempre squalificato per ogni piccolo movimento, ma questa non è una colpa di Petacchi. È una colpa della giuria o delle squadre che hanno dei pregiudizi nei miei confronti. Sono dispiaciuto per aver scaricato la mia frustazione su Petacchi. Oggi c'è stato un semplice sprint...

RobbieHunter: ottimo lavoro di Petacchi, niente di irregolare nel suo sprint. Certe persone non sanno perdere...

cammeyercyclist: Perché abbiamo dovuto fare 245 km? Non si poteva ottenere lo stesso risultato dopo 180 km?

La corsa nella corsa

La vittoria di Battaglin su Sbaragli nel 2010Vi abbiamo presentato la Milano-Torino e la Milano-Busseto; e visto che il Giro arriva a Rapallo e che non c'è due senza tre, non potevamo esimerci dal presentarvi la Milano-Rapallo, classica settembrina giunta ormai alla 52esima edizione. La sua peculiarità, come è sottointeso dalle due località collegate dalla corsa, è la distanza, ben 206 km, che ne fa la più lunga corsa per dilettanti in Italia, quasi una piccola Sanremo. La partenza avviene ancora oggi alle porte di Milano (nell'ultima edizione si è partiti da Gaggiano), poi la corsa attraversa la Valle dello Scrivia, supera il Passo della Scoffera, scivola nell'entroterra chiavarese per infine entrare a Rapallo. La corsa è organizzata dalla società ciclistica Geo Davidson, la quale prende il nome da un italo-inglese, personaggio trasversale importante per tutto lo sport italiano. Fu infatti presidente del Genoa, tra il 1913 e il 1920 e lavorò anche nella pallanuoto, ma fu soprattutto un ottimo ciclista, il secondo a portare il tricolore dopo aver vinto la prova in linea dei campionati italiani nel 1886 e aver indossato la maglia della Nazionale italiana alle Olimpiadi di Parigi; non pago, in seguito fu anche presidente della Federazione Ciclistica Italiana. La prima edizione, nel dopoguerra, andò a Italo de Zan, dopodiché vinsero, tra gli altri, Moser, Algeri, Cattai, Giorgio Furlan, Colombo e Riccò, nel 2004. L'ultima edizione, invece, ha visto la partecipazione della Nazionale italiana, con la doppietta azzurra Battaglin-Sbaragli e il podio completato da Alfio Locatelli. Le edizioni recenti hanno visto la corsa intitolata a Emilio De Martino, giornalista sportivo e scrittore nato a Milano e morto a Rapallo.

Nicola Stufano

La corsa nella corsa

La vittoria di Battaglin su Sbaragli nel 2010Vi abbiamo presentato la Milano-Torino e la Milano-Busseto; e visto che il Giro arriva a Rapallo e che non c'è due senza tre, non potevamo esimerci dal presentarvi la Milano-Rapallo, classica settembrina giunta ormai alla 52esima edizione. La sua peculiarità, come è sottointeso dalle due località collegate dalla corsa, è la distanza, ben 206 km, che ne fa la più lunga corsa per dilettanti in Italia, quasi una piccola Sanremo. La partenza avviene ancora oggi alle porte di Milano (nell'ultima edizione si è partiti da Gaggiano), poi la corsa attraversa la Valle dello Scrivia, supera il Passo della Scoffera, scivola nell'entroterra chiavarese per infine entrare a Rapallo. La corsa è organizzata dalla società ciclistica Geo Davidson, la quale prende il nome da un italo-inglese, personaggio trasversale importante per tutto lo sport italiano. Fu infatti presidente del Genoa, tra il 1913 e il 1920 e lavorò anche nella pallanuoto, ma fu soprattutto un ottimo ciclista, il secondo a portare il tricolore dopo aver vinto la prova in linea dei campionati italiani nel 1886 e aver indossato la maglia della Nazionale italiana alle Olimpiadi di Parigi; non pago, in seguito fu anche presidente della Federazione Ciclistica Italiana. La prima edizione, nel dopoguerra, andò a Italo de Zan, dopodiché vinsero, tra gli altri, Moser, Algeri, Cattai, Giorgio Furlan, Colombo e Riccò, nel 2004. L'ultima edizione, invece, ha visto la partecipazione della Nazionale italiana, con la doppietta azzurra Battaglin-Sbaragli e il podio completato da Alfio Locatelli. Le edizioni recenti hanno visto la corsa intitolata a Emilio De Martino, giornalista sportivo e scrittore nato a Milano e morto a Rapallo.

Nicola Stufano

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2011 – 3a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 3a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 3a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 3a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 3a tappa

La corsa nella corsa

La vittoria di Battaglin su Sbaragli nel 2010Vi abbiamo presentato la Milano-Torino e la Milano-Busseto; e visto che il Giro arriva a Rapallo e che non c'è due senza tre, non potevamo esimerci dal presentarvi la Milano-Rapallo, classica settembrina giunta ormai alla 52esima edizione. La sua peculiarità, come è sottointeso dalle due località collegate dalla corsa, è la distanza, ben 206 km, che ne fa la più lunga corsa per dilettanti in Italia, quasi una piccola Sanremo. La partenza avviene ancora oggi alle porte di Milano (nell'ultima edizione si è partiti da Gaggiano), poi la corsa attraversa la Valle dello Scrivia, supera il Passo della Scoffera, scivola nell'entroterra chiavarese per infine entrare a Rapallo. La corsa è organizzata dalla società ciclistica Geo Davidson, la quale prende il nome da un italo-inglese, personaggio trasversale importante per tutto lo sport italiano. Fu infatti presidente del Genoa, tra il 1913 e il 1920 e lavorò anche nella pallanuoto, ma fu soprattutto un ottimo ciclista, il secondo a portare il tricolore dopo aver vinto la prova in linea dei campionati italiani nel 1886 e aver indossato la maglia della Nazionale italiana alle Olimpiadi di Parigi; non pago, in seguito fu anche presidente della Federazione Ciclistica Italiana. La prima edizione, nel dopoguerra, andò a Italo de Zan, dopodiché vinsero, tra gli altri, Moser, Algeri, Cattai, Giorgio Furlan, Colombo e Riccò, nel 2004. L'ultima edizione, invece, ha visto la partecipazione della Nazionale italiana, con la doppietta azzurra Battaglin-Sbaragli e il podio completato da Alfio Locatelli. Le edizioni recenti hanno visto la corsa intitolata a Emilio De Martino, giornalista sportivo e scrittore nato a Milano e morto a Rapallo.

Nicola Stufano

La corsa nella corsa

La vittoria di Battaglin su Sbaragli nel 2010Vi abbiamo presentato la Milano-Torino e la Milano-Busseto; e visto che il Giro arriva a Rapallo e che non c'è due senza tre, non potevamo esimerci dal presentarvi la Milano-Rapallo, classica settembrina giunta ormai alla 52esima edizione. La sua peculiarità, come è sottointeso dalle due località collegate dalla corsa, è la distanza, ben 206 km, che ne fa la più lunga corsa per dilettanti in Italia, quasi una piccola Sanremo. La partenza avviene ancora oggi alle porte di Milano (nell'ultima edizione si è partiti da Gaggiano), poi la corsa attraversa la Valle dello Scrivia, supera il Passo della Scoffera, scivola nell'entroterra chiavarese per infine entrare a Rapallo. La corsa è organizzata dalla società ciclistica Geo Davidson, la quale prende il nome da un italo-inglese, personaggio trasversale importante per tutto lo sport italiano. Fu infatti presidente del Genoa, tra il 1913 e il 1920 e lavorò anche nella pallanuoto, ma fu soprattutto un ottimo ciclista, il secondo a portare il tricolore dopo aver vinto la prova in linea dei campionati italiani nel 1886 e aver indossato la maglia della Nazionale italiana alle Olimpiadi di Parigi; non pago, in seguito fu anche presidente della Federazione Ciclistica Italiana. La prima edizione, nel dopoguerra, andò a Italo de Zan, dopodiché vinsero, tra gli altri, Moser, Algeri, Cattai, Giorgio Furlan, Colombo e Riccò, nel 2004. L'ultima edizione, invece, ha visto la partecipazione della Nazionale italiana, con la doppietta azzurra Battaglin-Sbaragli e il podio completato da Alfio Locatelli. Le edizioni recenti hanno visto la corsa intitolata a Emilio De Martino, giornalista sportivo e scrittore nato a Milano e morto a Rapallo.

Nicola Stufano

La corsa nella corsa

La vittoria di Battaglin su Sbaragli nel 2010Vi abbiamo presentato la Milano-Torino e la Milano-Busseto; e visto che il Giro arriva a Rapallo e che non c'è due senza tre, non potevamo esimerci dal presentarvi la Milano-Rapallo, classica settembrina giunta ormai alla 52esima edizione. La sua peculiarità, come è sottointeso dalle due località collegate dalla corsa, è la distanza, ben 206 km, che ne fa la più lunga corsa per dilettanti in Italia, quasi una piccola Sanremo. La partenza avviene ancora oggi alle porte di Milano (nell'ultima edizione si è partiti da Gaggiano), poi la corsa attraversa la Valle dello Scrivia, supera il Passo della Scoffera, scivola nell'entroterra chiavarese per infine entrare a Rapallo. La corsa è organizzata dalla società ciclistica Geo Davidson, la quale prende il nome da un italo-inglese, personaggio trasversale importante per tutto lo sport italiano. Fu infatti presidente del Genoa, tra il 1913 e il 1920 e lavorò anche nella pallanuoto, ma fu soprattutto un ottimo ciclista, il secondo a portare il tricolore dopo aver vinto la prova in linea dei campionati italiani nel 1886 e aver indossato la maglia della Nazionale italiana alle Olimpiadi di Parigi; non pago, in seguito fu anche presidente della Federazione Ciclistica Italiana. La prima edizione, nel dopoguerra, andò a Italo de Zan, dopodiché vinsero, tra gli altri, Moser, Algeri, Cattai, Giorgio Furlan, Colombo e Riccò, nel 2004. L'ultima edizione, invece, ha visto la partecipazione della Nazionale italiana, con la doppietta azzurra Battaglin-Sbaragli e il podio completato da Alfio Locatelli. Le edizioni recenti hanno visto la corsa intitolata a Emilio De Martino, giornalista sportivo e scrittore nato a Milano e morto a Rapallo.

Nicola Stufano

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