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GiroNotes 2011 - 18a tappa: Morbegno - San Pellegrino Terme | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

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Frazione breve, di poco sopra i 150 km, di cui i primi 100 abbondanti praticamente piatti. Non è detto che i fuggitivi del mattino riescano a superare indenni il Passo di Ganda, 10 km di ascesa di cui gli ultimi 3 particolarmente impegnativi (intorno al 9% di pendenza media). Dalla cima al traguardo 30 km di discesa con qualche breve tratto in contropendenza, su cui chi si troverà in testa potrà riuscire a difendere anche solo un minutino, a patto di avere confidenza con la picchiata verso San Pellegrino Terme. Ma il terreno si presta anche a possibili imboscate tra i corridori impegnati nella lotta per la generale.

Nessun favorito principale nella seconda tappa consecutiva adatta a fughe, tanto che Betclic.it quota addirittura a 1.50 l'opzione "Altro". Effettivamente sono tanti i nomi papabili, visto le poche occasioni nelle quali l'azione nata al mattino ha avuto buon esito. Inoltre solo dieci squadre su ventidue hanno portato a casa almeno una tappa e quindi ci sarà molta bagarre per cercare almeno di essere presenti nel tentativo buono. Per fare qualche nome, la Katusha di Danilo Di Luca, Dani Moreno (entrambi quotati a 16) o Evgeni Petrov (a 25), la Quick Step di Pineau (a 20), la Radioshack di Popovich (a 20), la Vacansoleil di un indomito Hoogerland (a 15), la Colnago di Pirazzi (a 40) o, perché no, anche la Liquigas di Nibali (è lui il favorito di Betclic.it, dato a 8) e l'Acqua&Sapone di Garzelli (a 10) che potrebbero aspettare il finale per entrare in azione e portare i loro capitani nelle condizioni giuste per giocarsi la corsa.  

Morbegno

Morbegno, oltre a essere la città che ha dato i natali a Francesco Gavazzi e che ha salutato l'unico successo al Giro di Franco Ballerini, ha un buon feeling con la natura. La città lombarda infatti nel 2007 ha avviato un progetto di sviluppo sostenibile, chiamato Morbegno 2020, in collaborazione con l'organizzazione no-profit svedese "The Natural Step". L'obiettivo è quello di creare le condizioni di sistema ideali per garantire la sopravvivenza della specie umana sulla terra. L'Anci ha indicato questo progetto come pilota per tutti i comuni italiani, un bel riconoscimento per Morbegno, città sviluppatasi per ironia della sorte attorno a un nucleo originario collocato in una zona paludosa e poco vivibile. Il nome Morbegno dovrebbe infatti derivare dal latino Morbus.

San Pellegrino Terme

Dopo 34 anni di assenza il Giro ritorna nella città della Val Brmbana famosa per lo stabilimento termale in stile Liberty. Si tratta del nono arrivo di tappa con altrettante partenze. L'ultima volta che si arrivò qui, vinse Renato Laghi su Baronchelli che non riuscì a guadagnare molto sul belga Pollentier destinato poi a vincere quel Giro. A San Pellegrino Terme in passato hanno vinto anche Basso, Bitossi e Fausto Coppi. Era la penultima tappa del Giro del 1955 e il Grande Airone arrivò insieme a Magni che il giorno dopo vinse il suo terzo Giro d'Italia con 13" di vantaggio su Coppi, al suo ultimo podio rosa.

Marco Fiorilla
Morbegno

Morbegno, oltre a essere la città che ha dato i natali a Francesco Gavazzi e che ha salutato l'unico successo al Giro di Franco Ballerini, ha un buon feeling con la natura. La città lombarda infatti nel 2007 ha avviato un progetto di sviluppo sostenibile, chiamato Morbegno 2020, in collaborazione con l'organizzazione no-profit svedese "The Natural Step". L'obiettivo è quello di creare le condizioni di sistema ideali per garantire la sopravvivenza della specie umana sulla terra. L'Anci ha indicato questo progetto come pilota per tutti i comuni italiani, un bel riconoscimento per Morbegno, città sviluppatasi per ironia della sorte attorno a un nucleo originario collocato in una zona paludosa e poco vivibile. Il nome Morbegno dovrebbe infatti derivare dal latino Morbus.

San Pellegrino Terme

Dopo 34 anni di assenza il Giro ritorna nella città della Val Brmbana famosa per lo stabilimento termale in stile Liberty. Si tratta del nono arrivo di tappa con altrettante partenze. L'ultima volta che si arrivò qui, vinse Renato Laghi su Baronchelli che non riuscì a guadagnare molto sul belga Pollentier destinato poi a vincere quel Giro. A San Pellegrino Terme in passato hanno vinto anche Basso, Bitossi e Fausto Coppi. Era la penultima tappa del Giro del 1955 e il Grande Airone arrivò insieme a Magni che il giorno dopo vinse il suo terzo Giro d'Italia con 13" di vantaggio su Coppi, al suo ultimo podio rosa.

Morbegno

Morbegno, oltre a essere la città che ha dato i natali a Francesco Gavazzi e che ha salutato l'unico successo al Giro di Franco Ballerini, ha un buon feeling con la natura. La città lombarda infatti nel 2007 ha avviato un progetto di sviluppo sostenibile, chiamato Morbegno 2020, in collaborazione con l'organizzazione no-profit svedese "The Natural Step". L'obiettivo è quello di creare le condizioni di sistema ideali per garantire la sopravvivenza della specie umana sulla terra. L'Anci ha indicato questo progetto come pilota per tutti i comuni italiani, un bel riconoscimento per Morbegno, città sviluppatasi per ironia della sorte attorno a un nucleo originario collocato in una zona paludosa e poco vivibile. Il nome Morbegno dovrebbe infatti derivare dal latino Morbus.

San Pellegrino Terme

Dopo 34 anni di assenza il Giro ritorna nella città della Val Brmbana famosa per lo stabilimento termale in stile Liberty. Si tratta del nono arrivo di tappa con altrettante partenze. L'ultima volta che si arrivò qui, vinse Renato Laghi su Baronchelli che non riuscì a guadagnare molto sul belga Pollentier destinato poi a vincere quel Giro. A San Pellegrino Terme in passato hanno vinto anche Basso, Bitossi e Fausto Coppi. Era la penultima tappa del Giro del 1955 e il Grande Airone arrivò insieme a Magni che il giorno dopo vinse il suo terzo Giro d'Italia con 13" di vantaggio su Coppi, al suo ultimo podio rosa.

Morbegno

Morbegno, oltre a essere la città che ha dato i natali a Francesco Gavazzi e che ha salutato l'unico successo al Giro di Franco Ballerini, ha un buon feeling con la natura. La città lombarda infatti nel 2007 ha avviato un progetto di sviluppo sostenibile, chiamato Morbegno 2020, in collaborazione con l'organizzazione no-profit svedese "The Natural Step". L'obiettivo è quello di creare le condizioni di sistema ideali per garantire la sopravvivenza della specie umana sulla terra. L'Anci ha indicato questo progetto come pilota per tutti i comuni italiani, un bel riconoscimento per Morbegno, città sviluppatasi per ironia della sorte attorno a un nucleo originario collocato in una zona paludosa e poco vivibile. Il nome Morbegno dovrebbe infatti derivare dal latino Morbus.

San Pellegrino Terme

Dopo 34 anni di assenza il Giro ritorna nella città della Val Brmbana famosa per lo stabilimento termale in stile Liberty. Si tratta del nono arrivo di tappa con altrettante partenze. L'ultima volta che si arrivò qui, vinse Renato Laghi su Baronchelli che non riuscì a guadagnare molto sul belga Pollentier destinato poi a vincere quel Giro. A San Pellegrino Terme in passato hanno vinto anche Basso, Bitossi e Fausto Coppi. Era la penultima tappa del Giro del 1955 e il Grande Airone arrivò insieme a Magni che il giorno dopo vinse il suo terzo Giro d'Italia con 13" di vantaggio su Coppi, al suo ultimo podio rosa.

Morbegno

Morbegno, oltre a essere la città che ha dato i natali a Francesco Gavazzi e che ha salutato l'unico successo al Giro di Franco Ballerini, ha un buon feeling con la natura. La città lombarda infatti nel 2007 ha avviato un progetto di sviluppo sostenibile, chiamato Morbegno 2020, in collaborazione con l'organizzazione no-profit svedese "The Natural Step". L'obiettivo è quello di creare le condizioni di sistema ideali per garantire la sopravvivenza della specie umana sulla terra. L'Anci ha indicato questo progetto come pilota per tutti i comuni italiani, un bel riconoscimento per Morbegno, città sviluppatasi per ironia della sorte attorno a un nucleo originario collocato in una zona paludosa e poco vivibile. Il nome Morbegno dovrebbe infatti derivare dal latino Morbus.

San Pellegrino Terme

Dopo 34 anni di assenza il Giro ritorna nella città della Val Brmbana famosa per lo stabilimento termale in stile Liberty. Si tratta del nono arrivo di tappa con altrettante partenze. L'ultima volta che si arrivò qui, vinse Renato Laghi su Baronchelli che non riuscì a guadagnare molto sul belga Pollentier destinato poi a vincere quel Giro. A San Pellegrino Terme in passato hanno vinto anche Basso, Bitossi e Fausto Coppi. Era la penultima tappa del Giro del 1955 e il Grande Airone arrivò insieme a Magni che il giorno dopo vinse il suo terzo Giro d'Italia con 13" di vantaggio su Coppi, al suo ultimo podio rosa.

Morbegno

Morbegno, oltre a essere la città che ha dato i natali a Francesco Gavazzi e che ha salutato l'unico successo al Giro di Franco Ballerini, ha un buon feeling con la natura. La città lombarda infatti nel 2007 ha avviato un progetto di sviluppo sostenibile, chiamato Morbegno 2020, in collaborazione con l'organizzazione no-profit svedese "The Natural Step". L'obiettivo è quello di creare le condizioni di sistema ideali per garantire la sopravvivenza della specie umana sulla terra. L'Anci ha indicato questo progetto come pilota per tutti i comuni italiani, un bel riconoscimento per Morbegno, città sviluppatasi per ironia della sorte attorno a un nucleo originario collocato in una zona paludosa e poco vivibile. Il nome Morbegno dovrebbe infatti derivare dal latino Morbus.

San Pellegrino Terme

Dopo 34 anni di assenza il Giro ritorna nella città della Val Brmbana famosa per lo stabilimento termale in stile Liberty. Si tratta del nono arrivo di tappa con altrettante partenze. L'ultima volta che si arrivò qui, vinse Renato Laghi su Baronchelli che non riuscì a guadagnare molto sul belga Pollentier destinato poi a vincere quel Giro. A San Pellegrino Terme in passato hanno vinto anche Basso, Bitossi e Fausto Coppi. Era la penultima tappa del Giro del 1955 e il Grande Airone arrivò insieme a Magni che il giorno dopo vinse il suo terzo Giro d'Italia con 13" di vantaggio su Coppi, al suo ultimo podio rosa.

Meteo

13.30 - Morbegno
15.45 - Bergamo
17.15 - San Pellegrino Terme

Soggetti Alternativi

Terzo grande giro della carriera per lui che finora non è mai riuscito a concludere i due (un Giro e una Vuelta) precedenti a cui ha preso parte. Vero e proprio prodigio nelle categorie giovanili (campione europeo e mondiale juniores su strada nel 2005, campione europeo della corsa a punti Under 23 su pista l'anno successivo, oltre ad altri successi tra cui spiccano quelli nell'inseguimento a squadre in Coppa del Mondo), ha finora trovato alcune difficoltà tra i professionisti, categoria a cui è approdato ad appena 19 anni. E' un passista che si difende molto bene in salita e finora tra i suoi risultati più significativi si annoverano il successo in una tappa del Tour de l'Avenir 2008 e il 5° posto alla Coppa Agostoni nello stesso anno. In questo Giro ha lavorato sovente per la squadra ma può ancora tentare la fuga. Sperando magari di...Rovnyare la festa a qualcuno!

Vivian Ghianni

Terzo grande giro della carriera per lui che finora non è mai riuscito a concludere i due (un Giro e una Vuelta) precedenti a cui ha preso parte. Vero e proprio prodigio nelle categorie giovanili (campione europeo e mondiale juniores su strada nel 2005, campione europeo della corsa a punti Under 23 su pista l'anno successivo, oltre ad altri successi tra cui spiccano quelli nell'inseguimento a squadre in Coppa del Mondo), ha finora trovato alcune difficoltà tra i professionisti, categoria a cui è approdato ad appena 19 anni. E' un passista che si difende molto bene in salita e finora tra i suoi risultati più significativi si annoverano il successo in una tappa del Tour de l'Avenir 2008 e il 5° posto alla Coppa Agostoni nello stesso anno. In questo Giro ha lavorato sovente per la squadra ma può ancora tentare la fuga. Sperando magari di...Rovnyare la festa a qualcuno!

Terzo grande giro della carriera per lui che finora non è mai riuscito a concludere i due (un Giro e una Vuelta) precedenti a cui ha preso parte. Vero e proprio prodigio nelle categorie giovanili (campione europeo e mondiale juniores su strada nel 2005, campione europeo della corsa a punti Under 23 su pista l'anno successivo, oltre ad altri successi tra cui spiccano quelli nell'inseguimento a squadre in Coppa del Mondo), ha finora trovato alcune difficoltà tra i professionisti, categoria a cui è approdato ad appena 19 anni. E' un passista che si difende molto bene in salita e finora tra i suoi risultati più significativi si annoverano il successo in una tappa del Tour de l'Avenir 2008 e il 5° posto alla Coppa Agostoni nello stesso anno. In questo Giro ha lavorato sovente per la squadra ma può ancora tentare la fuga. Sperando magari di...Rovnyare la festa a qualcuno!

Terzo grande giro della carriera per lui che finora non è mai riuscito a concludere i due (un Giro e una Vuelta) precedenti a cui ha preso parte. Vero e proprio prodigio nelle categorie giovanili (campione europeo e mondiale juniores su strada nel 2005, campione europeo della corsa a punti Under 23 su pista l'anno successivo, oltre ad altri successi tra cui spiccano quelli nell'inseguimento a squadre in Coppa del Mondo), ha finora trovato alcune difficoltà tra i professionisti, categoria a cui è approdato ad appena 19 anni. E' un passista che si difende molto bene in salita e finora tra i suoi risultati più significativi si annoverano il successo in una tappa del Tour de l'Avenir 2008 e il 5° posto alla Coppa Agostoni nello stesso anno. In questo Giro ha lavorato sovente per la squadra ma può ancora tentare la fuga. Sperando magari di...Rovnyare la festa a qualcuno!

Terzo grande giro della carriera per lui che finora non è mai riuscito a concludere i due (un Giro e una Vuelta) precedenti a cui ha preso parte. Vero e proprio prodigio nelle categorie giovanili (campione europeo e mondiale juniores su strada nel 2005, campione europeo della corsa a punti Under 23 su pista l'anno successivo, oltre ad altri successi tra cui spiccano quelli nell'inseguimento a squadre in Coppa del Mondo), ha finora trovato alcune difficoltà tra i professionisti, categoria a cui è approdato ad appena 19 anni. E' un passista che si difende molto bene in salita e finora tra i suoi risultati più significativi si annoverano il successo in una tappa del Tour de l'Avenir 2008 e il 5° posto alla Coppa Agostoni nello stesso anno. In questo Giro ha lavorato sovente per la squadra ma può ancora tentare la fuga. Sperando magari di...Rovnyare la festa a qualcuno!

Terzo grande giro della carriera per lui che finora non è mai riuscito a concludere i due (un Giro e una Vuelta) precedenti a cui ha preso parte. Vero e proprio prodigio nelle categorie giovanili (campione europeo e mondiale juniores su strada nel 2005, campione europeo della corsa a punti Under 23 su pista l'anno successivo, oltre ad altri successi tra cui spiccano quelli nell'inseguimento a squadre in Coppa del Mondo), ha finora trovato alcune difficoltà tra i professionisti, categoria a cui è approdato ad appena 19 anni. E' un passista che si difende molto bene in salita e finora tra i suoi risultati più significativi si annoverano il successo in una tappa del Tour de l'Avenir 2008 e il 5° posto alla Coppa Agostoni nello stesso anno. In questo Giro ha lavorato sovente per la squadra ma può ancora tentare la fuga. Sperando magari di...Rovnyare la festa a qualcuno!

GiroTweet

jesushernandez23: Un giorno in meno alla fine del Giro!Oggi 170 km di fuga e solo ottavo, ma sono contento così!

albertocontador: Com'è bello il letto dopo una giornata di 230 km! Oggi è il giorno giusto per vedere un film perché domani la tappa è corta e non bisogna alzarsi presto!

marcopinotti: (1) Salendo sul Passo del Tonale mi sono ricordato quando @cycling_gypsy (Aaron Olson) faceva il ritmo al Giro del 2006, facendomi soffrire...
(2) Le parole ascoltate più di frequente alla radio oggi: "tra poco una discesa pericolosa, la Liquigas in testa al gruppo"

MuriloFischerMF: Incredibile sofferenza oggi, non avevo la condizione per stare a ruota. Superare le tappe più dure e abbandonare oggi è triste ma... pazienza!!! 

La corsa nella corsa

Michele Scarponi vittorioso nel 2010Insolitamente quest'anno si terrà a settembre, anziché a fine marzo-inizio aprile, come al solito e sarà un'indicativa pre-Mondiale fortemente voluta dal ct Paolo Bettini. È la Settimana Ciclistica Lombarda, in passato conosciuta come Settimana Ciclistica Bergamasca.

Nata nel 1970 dall'impegno di Giovanni Somarriva, tuttora direttore organizzativo della corsa, la Settimana Lombarda è stata riservata ai soli dilettanti fino alla stagione 1987, divenendo così terra di conquista per i corridori dell'Europa orientale che, su 18 edizioni, ne hanno portate a casa ben 11, con le ultime due finite nel palmarès di Zenon Jaskula e Volodymir Pulnikov. Non disputata l'edizione 1988, dall'anno seguente la corsa diviene Open, ovvero aperta anche ai professionisti e nel 1991 vede il successo di sua maestà Lance Armstrong, al tempo non ancora ventenne e in corsa con una selezione statunitense. Nel '92 sarà la volta di un neoprofessionista Tonkov (che si ripeterà nel '96, alla vigilia del suo Giro, e nel '98, risultando finora il plurivittorioso della corsa). Possono vantare successi su queste strade anche ottimi atleti come Zaina, Belli, Lelli, Rumsas, Honchar (2 volte), Valjavec, Pérez Cuapio e Di Luca. Giovanissimi vinsero Riccardo Riccò, ancora dilettante, nel 2005 e Robert Gesink, ancora alla Rabobank Continental, nel 2006. L'ultima edizione è stata conquistata da Michele Scarponi (nella foto) che ha così bissato la vittoria del 2004 in maglia Domina Vacanze. 

Giuseppe Cristiano

La corsa nella corsa

Michele Scarponi vittorioso nel 2010Insolitamente quest'anno si terrà a settembre, anziché a fine marzo-inizio aprile, come al solito e sarà un'indicativa pre-Mondiale fortemente voluta dal ct Paolo Bettini. È la Settimana Ciclistica Lombarda, in passato conosciuta come Settimana Ciclistica Bergamasca.

Nata nel 1970 dall'impegno di Giovanni Somarriva, tuttora direttore organizzativo della corsa, la Settimana Lombarda è stata riservata ai soli dilettanti fino alla stagione 1987, divenendo così terra di conquista per i corridori dell'Europa orientale che, su 18 edizioni, ne hanno portate a casa ben 11, con le ultime due finite nel palmarès di Zenon Jaskula e Volodymir Pulnikov. Non disputata l'edizione 1988, dall'anno seguente la corsa diviene Open, ovvero aperta anche ai professionisti e nel 1991 vede il successo di sua maestà Lance Armstrong, al tempo non ancora ventenne e in corsa con una selezione statunitense. Nel '92 sarà la volta di un neoprofessionista Tonkov (che si ripeterà nel '96, alla vigilia del suo Giro, e nel '98, risultando finora il plurivittorioso della corsa). Possono vantare successi su queste strade anche ottimi atleti come Zaina, Belli, Lelli, Rumsas, Honchar (2 volte), Valjavec, Pérez Cuapio e Di Luca. Giovanissimi vinsero Riccardo Riccò, ancora dilettante, nel 2005 e Robert Gesink, ancora alla Rabobank Continental, nel 2006. L'ultima edizione è stata conquistata da Michele Scarponi (nella foto) che ha così bissato la vittoria del 2004 in maglia Domina Vacanze. 

Giuseppe Cristiano

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2011 – 18a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 18a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 18a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 18a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 18a tappa

La corsa nella corsa

Michele Scarponi vittorioso nel 2010Insolitamente quest'anno si terrà a settembre, anziché a fine marzo-inizio aprile, come al solito e sarà un'indicativa pre-Mondiale fortemente voluta dal ct Paolo Bettini. È la Settimana Ciclistica Lombarda, in passato conosciuta come Settimana Ciclistica Bergamasca.

Nata nel 1970 dall'impegno di Giovanni Somarriva, tuttora direttore organizzativo della corsa, la Settimana Lombarda è stata riservata ai soli dilettanti fino alla stagione 1987, divenendo così terra di conquista per i corridori dell'Europa orientale che, su 18 edizioni, ne hanno portate a casa ben 11, con le ultime due finite nel palmarès di Zenon Jaskula e Volodymir Pulnikov. Non disputata l'edizione 1988, dall'anno seguente la corsa diviene Open, ovvero aperta anche ai professionisti e nel 1991 vede il successo di sua maestà Lance Armstrong, al tempo non ancora ventenne e in corsa con una selezione statunitense. Nel '92 sarà la volta di un neoprofessionista Tonkov (che si ripeterà nel '96, alla vigilia del suo Giro, e nel '98, risultando finora il plurivittorioso della corsa). Possono vantare successi su queste strade anche ottimi atleti come Zaina, Belli, Lelli, Rumsas, Honchar (2 volte), Valjavec, Pérez Cuapio e Di Luca. Giovanissimi vinsero Riccardo Riccò, ancora dilettante, nel 2005 e Robert Gesink, ancora alla Rabobank Continental, nel 2006. L'ultima edizione è stata conquistata da Michele Scarponi (nella foto) che ha così bissato la vittoria del 2004 in maglia Domina Vacanze. 

Giuseppe Cristiano

La corsa nella corsa

Michele Scarponi vittorioso nel 2010Insolitamente quest'anno si terrà a settembre, anziché a fine marzo-inizio aprile, come al solito e sarà un'indicativa pre-Mondiale fortemente voluta dal ct Paolo Bettini. È la Settimana Ciclistica Lombarda, in passato conosciuta come Settimana Ciclistica Bergamasca.

Nata nel 1970 dall'impegno di Giovanni Somarriva, tuttora direttore organizzativo della corsa, la Settimana Lombarda è stata riservata ai soli dilettanti fino alla stagione 1987, divenendo così terra di conquista per i corridori dell'Europa orientale che, su 18 edizioni, ne hanno portate a casa ben 11, con le ultime due finite nel palmarès di Zenon Jaskula e Volodymir Pulnikov. Non disputata l'edizione 1988, dall'anno seguente la corsa diviene Open, ovvero aperta anche ai professionisti e nel 1991 vede il successo di sua maestà Lance Armstrong, al tempo non ancora ventenne e in corsa con una selezione statunitense. Nel '92 sarà la volta di un neoprofessionista Tonkov (che si ripeterà nel '96, alla vigilia del suo Giro, e nel '98, risultando finora il plurivittorioso della corsa). Possono vantare successi su queste strade anche ottimi atleti come Zaina, Belli, Lelli, Rumsas, Honchar (2 volte), Valjavec, Pérez Cuapio e Di Luca. Giovanissimi vinsero Riccardo Riccò, ancora dilettante, nel 2005 e Robert Gesink, ancora alla Rabobank Continental, nel 2006. L'ultima edizione è stata conquistata da Michele Scarponi (nella foto) che ha così bissato la vittoria del 2004 in maglia Domina Vacanze. 

Giuseppe Cristiano

La corsa nella corsa

Michele Scarponi vittorioso nel 2010Insolitamente quest'anno si terrà a settembre, anziché a fine marzo-inizio aprile, come al solito e sarà un'indicativa pre-Mondiale fortemente voluta dal ct Paolo Bettini. È la Settimana Ciclistica Lombarda, in passato conosciuta come Settimana Ciclistica Bergamasca.

Nata nel 1970 dall'impegno di Giovanni Somarriva, tuttora direttore organizzativo della corsa, la Settimana Lombarda è stata riservata ai soli dilettanti fino alla stagione 1987, divenendo così terra di conquista per i corridori dell'Europa orientale che, su 18 edizioni, ne hanno portate a casa ben 11, con le ultime due finite nel palmarès di Zenon Jaskula e Volodymir Pulnikov. Non disputata l'edizione 1988, dall'anno seguente la corsa diviene Open, ovvero aperta anche ai professionisti e nel 1991 vede il successo di sua maestà Lance Armstrong, al tempo non ancora ventenne e in corsa con una selezione statunitense. Nel '92 sarà la volta di un neoprofessionista Tonkov (che si ripeterà nel '96, alla vigilia del suo Giro, e nel '98, risultando finora il plurivittorioso della corsa). Possono vantare successi su queste strade anche ottimi atleti come Zaina, Belli, Lelli, Rumsas, Honchar (2 volte), Valjavec, Pérez Cuapio e Di Luca. Giovanissimi vinsero Riccardo Riccò, ancora dilettante, nel 2005 e Robert Gesink, ancora alla Rabobank Continental, nel 2006. L'ultima edizione è stata conquistata da Michele Scarponi (nella foto) che ha così bissato la vittoria del 2004 in maglia Domina Vacanze. 

Giuseppe Cristiano

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