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GiroNotes 2011 - 14a tappa: Lienz [Austria] - Monte Zoncolan | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

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Dal Tirolo si ritorna in Italia. I passi di Monte Croce Comelico, Sant'Antonio e Mauria porteranno la corsa in provincia di Udine. Con l'annullamento della scalata verso il Monte Crostis, la corsa, dopo il traguardo volante di Villa Santina e lo strappetto di Avaglio, si dirigerà verso il Tualis, poi sette chilometri di discesa verso Comeglians, altri tre o quattro verso Ovaro, dove comincerà il "Gigante della Carnia". I sei chilometri centrali dello Zoncolan saranno durissimi, al 15% medio e potrebbero risultare decisivi per le sorti dell'intera corsa. In cima i corridori arriveranno verosimilmente uno alla volta.

Betclic.it ovviamente vede ancora Alberto Contador, finora dominatore della corsa, come favorito sulle aspre pendenze dello Zoncolan e la sua quota è un misero 1.70. Già più appetibile il 6 accanto a José Rujano che ieri ha dimostrato di saper reggere il ritmo imposto dal madrileno. Le altre scommesse sono tutte più o meno un azzardo, anche se gli arrampicatori spagnoli Igor Antón e Joaquim Rodríguez hanno dimostrato a più riprese di gradire queste pendenze e le loro quote (15 e 30, rispettivamente) possono invogliare gli scommettitori di Betclic.it a provare il colpaccio.

Lienz

Lienz è il capoluogo del Tirolo Orientale, regione che si colloca al confine con l'Alto Adige. Nata nei pressi di Auguntum, costruzione romana, Lienz si colloca nella Val Pusteria, a 643 metri di altitudine. A livello artistico l'attrattiva più interessante  è il castello Bruck, vecchia residenza dei conti di Gorizia, oggi un museo di opere contemporanee. A livello naturalistico, la zona pullula di pipistrelli, tant è che una mostra a loro dedicata ha sede nel castello. Ma la maggior attrattiva di Lienz, com'era immaginabile, sono le montagne e le piste di sci nei dintorni; anche la coppa del mondo di sci ha spesso fatto tappa a Lienz, specie la coppa del mondo femminile. L'ultima tappa, anno 2007, è stata particolarmente favorevole ai colori azzurri: il gigante è stato vinto da Denise Karbon e lo slalom da Chiara Costazza.

Zoncolan

Si può assumere che il monte Zoncolan sia il precursore, appena per il Giro d'Italia (visto che l'Angliru è ancora più antico), di quel movimento chiamato 'cicloalpinisimo', ovvero la ricerca spasmodica di salite sempre più difficili e, generalizzando, di percorsi estremi da parte degli organizzatori per ravvivare la corsa e per accontentare il pubblico televisivo e quello sulle strade. Sebbene Zomegnan in questo senso abbia lavorato molto, lo Zoncolan non è opera sua, ma l'ultima magia di Carmine Castellano (Zome ne prenderà il posto nel 2004, lo Zoncolan esordisce nel 2003) ed è stato replicato in tutto 3 volte, sempre con un gran successo di pubblico e  spettacolo. È una salita che ha portato molto bene a Gilberto Simoni, vincitore sia nel 2003, quando fu proposta dal versante di Sutrio, che nel 2007, quando fu inaugurato quello, ben più difficile, di Ovaro. L'anno scorso fu Ivan Basso a staccare tutti, dopo un testa a testa con Cadel Evans che alla fine giunse staccato di 1'19" davanti a Scarponi, a 1'30". Fu in quella tappa che le possibilità di Ivan Basso di conquistare la maglia rosa divennero concrete: recuperò quasi 4' a David Arroyo.

Nicola Stufano
Lienz

Lienz è il capoluogo del Tirolo Orientale, regione che si colloca al confine con l'Alto Adige. Nata nei pressi di Auguntum, costruzione romana, Lienz si colloca nella Val Pusteria, a 643 metri di altitudine. A livello artistico l'attrattiva più interessante  è il castello Bruck, vecchia residenza dei conti di Gorizia, oggi un museo di opere contemporanee. A livello naturalistico, la zona pullula di pipistrelli, tant è che una mostra a loro dedicata ha sede nel castello. Ma la maggior attrattiva di Lienz, com'era immaginabile, sono le montagne e le piste di sci nei dintorni; anche la coppa del mondo di sci ha spesso fatto tappa a Lienz, specie la coppa del mondo femminile. L'ultima tappa, anno 2007, è stata particolarmente favorevole ai colori azzurri: il gigante è stato vinto da Denise Karbon e lo slalom da Chiara Costazza.

Zoncolan

Si può assumere che il monte Zoncolan sia il precursore, appena per il Giro d'Italia (visto che l'Angliru è ancora più antico), di quel movimento chiamato 'cicloalpinisimo', ovvero la ricerca spasmodica di salite sempre più difficili e, generalizzando, di percorsi estremi da parte degli organizzatori per ravvivare la corsa e per accontentare il pubblico televisivo e quello sulle strade. Sebbene Zomegnan in questo senso abbia lavorato molto, lo Zoncolan non è opera sua, ma l'ultima magia di Carmine Castellano (Zome ne prenderà il posto nel 2004, lo Zoncolan esordisce nel 2003) ed è stato replicato in tutto 3 volte, sempre con un gran successo di pubblico e  spettacolo. È una salita che ha portato molto bene a Gilberto Simoni, vincitore sia nel 2003, quando fu proposta dal versante di Sutrio, che nel 2007, quando fu inaugurato quello, ben più difficile, di Ovaro. L'anno scorso fu Ivan Basso a staccare tutti, dopo un testa a testa con Cadel Evans che alla fine giunse staccato di 1'19" davanti a Scarponi, a 1'30". Fu in quella tappa che le possibilità di Ivan Basso di conquistare la maglia rosa divennero concrete: recuperò quasi 4' a David Arroyo.

Lienz

Lienz è il capoluogo del Tirolo Orientale, regione che si colloca al confine con l'Alto Adige. Nata nei pressi di Auguntum, costruzione romana, Lienz si colloca nella Val Pusteria, a 643 metri di altitudine. A livello artistico l'attrattiva più interessante  è il castello Bruck, vecchia residenza dei conti di Gorizia, oggi un museo di opere contemporanee. A livello naturalistico, la zona pullula di pipistrelli, tant è che una mostra a loro dedicata ha sede nel castello. Ma la maggior attrattiva di Lienz, com'era immaginabile, sono le montagne e le piste di sci nei dintorni; anche la coppa del mondo di sci ha spesso fatto tappa a Lienz, specie la coppa del mondo femminile. L'ultima tappa, anno 2007, è stata particolarmente favorevole ai colori azzurri: il gigante è stato vinto da Denise Karbon e lo slalom da Chiara Costazza.

Zoncolan

Si può assumere che il monte Zoncolan sia il precursore, appena per il Giro d'Italia (visto che l'Angliru è ancora più antico), di quel movimento chiamato 'cicloalpinisimo', ovvero la ricerca spasmodica di salite sempre più difficili e, generalizzando, di percorsi estremi da parte degli organizzatori per ravvivare la corsa e per accontentare il pubblico televisivo e quello sulle strade. Sebbene Zomegnan in questo senso abbia lavorato molto, lo Zoncolan non è opera sua, ma l'ultima magia di Carmine Castellano (Zome ne prenderà il posto nel 2004, lo Zoncolan esordisce nel 2003) ed è stato replicato in tutto 3 volte, sempre con un gran successo di pubblico e  spettacolo. È una salita che ha portato molto bene a Gilberto Simoni, vincitore sia nel 2003, quando fu proposta dal versante di Sutrio, che nel 2007, quando fu inaugurato quello, ben più difficile, di Ovaro. L'anno scorso fu Ivan Basso a staccare tutti, dopo un testa a testa con Cadel Evans che alla fine giunse staccato di 1'19" davanti a Scarponi, a 1'30". Fu in quella tappa che le possibilità di Ivan Basso di conquistare la maglia rosa divennero concrete: recuperò quasi 4' a David Arroyo.

Lienz

Lienz è il capoluogo del Tirolo Orientale, regione che si colloca al confine con l'Alto Adige. Nata nei pressi di Auguntum, costruzione romana, Lienz si colloca nella Val Pusteria, a 643 metri di altitudine. A livello artistico l'attrattiva più interessante  è il castello Bruck, vecchia residenza dei conti di Gorizia, oggi un museo di opere contemporanee. A livello naturalistico, la zona pullula di pipistrelli, tant è che una mostra a loro dedicata ha sede nel castello. Ma la maggior attrattiva di Lienz, com'era immaginabile, sono le montagne e le piste di sci nei dintorni; anche la coppa del mondo di sci ha spesso fatto tappa a Lienz, specie la coppa del mondo femminile. L'ultima tappa, anno 2007, è stata particolarmente favorevole ai colori azzurri: il gigante è stato vinto da Denise Karbon e lo slalom da Chiara Costazza.

Zoncolan

Si può assumere che il monte Zoncolan sia il precursore, appena per il Giro d'Italia (visto che l'Angliru è ancora più antico), di quel movimento chiamato 'cicloalpinisimo', ovvero la ricerca spasmodica di salite sempre più difficili e, generalizzando, di percorsi estremi da parte degli organizzatori per ravvivare la corsa e per accontentare il pubblico televisivo e quello sulle strade. Sebbene Zomegnan in questo senso abbia lavorato molto, lo Zoncolan non è opera sua, ma l'ultima magia di Carmine Castellano (Zome ne prenderà il posto nel 2004, lo Zoncolan esordisce nel 2003) ed è stato replicato in tutto 3 volte, sempre con un gran successo di pubblico e  spettacolo. È una salita che ha portato molto bene a Gilberto Simoni, vincitore sia nel 2003, quando fu proposta dal versante di Sutrio, che nel 2007, quando fu inaugurato quello, ben più difficile, di Ovaro. L'anno scorso fu Ivan Basso a staccare tutti, dopo un testa a testa con Cadel Evans che alla fine giunse staccato di 1'19" davanti a Scarponi, a 1'30". Fu in quella tappa che le possibilità di Ivan Basso di conquistare la maglia rosa divennero concrete: recuperò quasi 4' a David Arroyo.

Lienz

Lienz è il capoluogo del Tirolo Orientale, regione che si colloca al confine con l'Alto Adige. Nata nei pressi di Auguntum, costruzione romana, Lienz si colloca nella Val Pusteria, a 643 metri di altitudine. A livello artistico l'attrattiva più interessante  è il castello Bruck, vecchia residenza dei conti di Gorizia, oggi un museo di opere contemporanee. A livello naturalistico, la zona pullula di pipistrelli, tant è che una mostra a loro dedicata ha sede nel castello. Ma la maggior attrattiva di Lienz, com'era immaginabile, sono le montagne e le piste di sci nei dintorni; anche la coppa del mondo di sci ha spesso fatto tappa a Lienz, specie la coppa del mondo femminile. L'ultima tappa, anno 2007, è stata particolarmente favorevole ai colori azzurri: il gigante è stato vinto da Denise Karbon e lo slalom da Chiara Costazza.

Zoncolan

Si può assumere che il monte Zoncolan sia il precursore, appena per il Giro d'Italia (visto che l'Angliru è ancora più antico), di quel movimento chiamato 'cicloalpinisimo', ovvero la ricerca spasmodica di salite sempre più difficili e, generalizzando, di percorsi estremi da parte degli organizzatori per ravvivare la corsa e per accontentare il pubblico televisivo e quello sulle strade. Sebbene Zomegnan in questo senso abbia lavorato molto, lo Zoncolan non è opera sua, ma l'ultima magia di Carmine Castellano (Zome ne prenderà il posto nel 2004, lo Zoncolan esordisce nel 2003) ed è stato replicato in tutto 3 volte, sempre con un gran successo di pubblico e  spettacolo. È una salita che ha portato molto bene a Gilberto Simoni, vincitore sia nel 2003, quando fu proposta dal versante di Sutrio, che nel 2007, quando fu inaugurato quello, ben più difficile, di Ovaro. L'anno scorso fu Ivan Basso a staccare tutti, dopo un testa a testa con Cadel Evans che alla fine giunse staccato di 1'19" davanti a Scarponi, a 1'30". Fu in quella tappa che le possibilità di Ivan Basso di conquistare la maglia rosa divennero concrete: recuperò quasi 4' a David Arroyo.

Lienz

Lienz è il capoluogo del Tirolo Orientale, regione che si colloca al confine con l'Alto Adige. Nata nei pressi di Auguntum, costruzione romana, Lienz si colloca nella Val Pusteria, a 643 metri di altitudine. A livello artistico l'attrattiva più interessante  è il castello Bruck, vecchia residenza dei conti di Gorizia, oggi un museo di opere contemporanee. A livello naturalistico, la zona pullula di pipistrelli, tant è che una mostra a loro dedicata ha sede nel castello. Ma la maggior attrattiva di Lienz, com'era immaginabile, sono le montagne e le piste di sci nei dintorni; anche la coppa del mondo di sci ha spesso fatto tappa a Lienz, specie la coppa del mondo femminile. L'ultima tappa, anno 2007, è stata particolarmente favorevole ai colori azzurri: il gigante è stato vinto da Denise Karbon e lo slalom da Chiara Costazza.

Zoncolan

Si può assumere che il monte Zoncolan sia il precursore, appena per il Giro d'Italia (visto che l'Angliru è ancora più antico), di quel movimento chiamato 'cicloalpinisimo', ovvero la ricerca spasmodica di salite sempre più difficili e, generalizzando, di percorsi estremi da parte degli organizzatori per ravvivare la corsa e per accontentare il pubblico televisivo e quello sulle strade. Sebbene Zomegnan in questo senso abbia lavorato molto, lo Zoncolan non è opera sua, ma l'ultima magia di Carmine Castellano (Zome ne prenderà il posto nel 2004, lo Zoncolan esordisce nel 2003) ed è stato replicato in tutto 3 volte, sempre con un gran successo di pubblico e  spettacolo. È una salita che ha portato molto bene a Gilberto Simoni, vincitore sia nel 2003, quando fu proposta dal versante di Sutrio, che nel 2007, quando fu inaugurato quello, ben più difficile, di Ovaro. L'anno scorso fu Ivan Basso a staccare tutti, dopo un testa a testa con Cadel Evans che alla fine giunse staccato di 1'19" davanti a Scarponi, a 1'30". Fu in quella tappa che le possibilità di Ivan Basso di conquistare la maglia rosa divennero concrete: recuperò quasi 4' a David Arroyo.

Meteo

12.00 - Lienz
14.55 - Forni di Sopra
17.15 - Monte Zoncolan

Soggetti Alternativi

Al primo Giro d'Italia della carriera dopo aver preso parte ad un Tour de France (lo scorso anno, portandolo a termine) e a tre Vuelta di Spagna (una sola conclusa, tra l'altro con un buon 19esimo posto). Dopo due stagioni nella Liberty Seguros, due nella Relax e due nell'Astana è approdato in questa stagione alla corte di Rijs. E' uno scalatore che si è distinto finora principalmente come uomo di fatica, tanto che non è ancora riuscito ad ottenere successi (spiccano solo alcuni piazzamenti come il 9° posto al Langkawi 2005 o il 5° a Villafranca de Ordizia nel 2006). Un gregario su cui ha scelto di fare molto affidamento Contador che se l'è portato dietro dall'Astana e che conta su di lui come principale uomo di fiducia per le tappe più impegnative. Il suo lavoro può essere determinante e far esclamare magari ai suoi avversari "Oh Jesus!"

Vivian Ghianni

Al primo Giro d'Italia della carriera dopo aver preso parte ad un Tour de France (lo scorso anno, portandolo a termine) e a tre Vuelta di Spagna (una sola conclusa, tra l'altro con un buon 19esimo posto). Dopo due stagioni nella Liberty Seguros, due nella Relax e due nell'Astana è approdato in questa stagione alla corte di Rijs. E' uno scalatore che si è distinto finora principalmente come uomo di fatica, tanto che non è ancora riuscito ad ottenere successi (spiccano solo alcuni piazzamenti come il 9° posto al Langkawi 2005 o il 5° a Villafranca de Ordizia nel 2006). Un gregario su cui ha scelto di fare molto affidamento Contador che se l'è portato dietro dall'Astana e che conta su di lui come principale uomo di fiducia per le tappe più impegnative. Il suo lavoro può essere determinante e far esclamare magari ai suoi avversari "Oh Jesus!"

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Al primo Giro d'Italia della carriera dopo aver preso parte ad un Tour de France (lo scorso anno, portandolo a termine) e a tre Vuelta di Spagna (una sola conclusa, tra l'altro con un buon 19esimo posto). Dopo due stagioni nella Liberty Seguros, due nella Relax e due nell'Astana è approdato in questa stagione alla corte di Rijs. E' uno scalatore che si è distinto finora principalmente come uomo di fatica, tanto che non è ancora riuscito ad ottenere successi (spiccano solo alcuni piazzamenti come il 9° posto al Langkawi 2005 o il 5° a Villafranca de Ordizia nel 2006). Un gregario su cui ha scelto di fare molto affidamento Contador che se l'è portato dietro dall'Astana e che conta su di lui come principale uomo di fiducia per le tappe più impegnative. Il suo lavoro può essere determinante e far esclamare magari ai suoi avversari "Oh Jesus!"

Al primo Giro d'Italia della carriera dopo aver preso parte ad un Tour de France (lo scorso anno, portandolo a termine) e a tre Vuelta di Spagna (una sola conclusa, tra l'altro con un buon 19esimo posto). Dopo due stagioni nella Liberty Seguros, due nella Relax e due nell'Astana è approdato in questa stagione alla corte di Rijs. E' uno scalatore che si è distinto finora principalmente come uomo di fatica, tanto che non è ancora riuscito ad ottenere successi (spiccano solo alcuni piazzamenti come il 9° posto al Langkawi 2005 o il 5° a Villafranca de Ordizia nel 2006). Un gregario su cui ha scelto di fare molto affidamento Contador che se l'è portato dietro dall'Astana e che conta su di lui come principale uomo di fiducia per le tappe più impegnative. Il suo lavoro può essere determinante e far esclamare magari ai suoi avversari "Oh Jesus!"

Al primo Giro d'Italia della carriera dopo aver preso parte ad un Tour de France (lo scorso anno, portandolo a termine) e a tre Vuelta di Spagna (una sola conclusa, tra l'altro con un buon 19esimo posto). Dopo due stagioni nella Liberty Seguros, due nella Relax e due nell'Astana è approdato in questa stagione alla corte di Rijs. E' uno scalatore che si è distinto finora principalmente come uomo di fatica, tanto che non è ancora riuscito ad ottenere successi (spiccano solo alcuni piazzamenti come il 9° posto al Langkawi 2005 o il 5° a Villafranca de Ordizia nel 2006). Un gregario su cui ha scelto di fare molto affidamento Contador che se l'è portato dietro dall'Astana e che conta su di lui come principale uomo di fiducia per le tappe più impegnative. Il suo lavoro può essere determinante e far esclamare magari ai suoi avversari "Oh Jesus!"

GiroTweet

marcopinotti: Alla fine è prevalso il buon senso

richie_porte: un'altra giornata dura è passata, domani niente Crostis ma lo Zoncolan è sempre una signora salita

albertocontador: posso dire solo una cosa, grazie a tutti!

jesushernandez3: primo dei tre giorni nell'inferno. @albertocontador continua dimostrando cio che è, la squadra è fenomenale, le sensazioni buone

La corsa nella corsa

Fabiana Luperini in rosaIn occasione del quarto arrivo del Giro in cima allo Zoncolan cogliamo la palla al balzo e ricordiamo la prima, vera volta che una corsa giunse quassù sul "Mostro". Correva l'anno 1997 ed un gruppo di ragazze faticava sulle rampe della salita più temuta d'Italia. Era, come avrete capito, il Giro d'Italia Femminile, partenza da Folgaria ed arrivo sul monte friulano. Quella fu la terza edizione in cui Fabiana Luperini (nella foto) s'impose nella classifica generale e quella dello Zoncolan fu anche per lei la terza vittoria parziale, dopo la Castrocaro Terme-Forlì e la Feltre-Agordo del giorno precedente. A dirla tutta, fu quello uno Zoncolan "mutilato", in quanto il traguardo era posto al Rifugio Moro, laddove inizia proprio il tratto più duro che conduce sino alla cima. Il versante era quello di Sutrio e la scalatrice di Pontedera, che quest'anno tornerà alle gare a distanza di due stagioni dal ritiro, precedette Barbara Heeb di 34" e Linda Jackson di 1'33". Era già in maglia rosa la Luperini, quel pomeriggio dell'11 Luglio 1997, e sul podio finale di Trieste precedette Linda Jackson ed Edita Pucinskaite. Quattro volte il Giro è salito quassù, su questo non ci piove, ma, come la cavalleria impone, prima le signore, prego.

Francesco Sulas

La corsa nella corsa

Fabiana Luperini in rosaIn occasione del quarto arrivo del Giro in cima allo Zoncolan cogliamo la palla al balzo e ricordiamo la prima, vera volta che una corsa giunse quassù sul "Mostro". Correva l'anno 1997 ed un gruppo di ragazze faticava sulle rampe della salita più temuta d'Italia. Era, come avrete capito, il Giro d'Italia Femminile, partenza da Folgaria ed arrivo sul monte friulano. Quella fu la terza edizione in cui Fabiana Luperini (nella foto) s'impose nella classifica generale e quella dello Zoncolan fu anche per lei la terza vittoria parziale, dopo la Castrocaro Terme-Forlì e la Feltre-Agordo del giorno precedente. A dirla tutta, fu quello uno Zoncolan "mutilato", in quanto il traguardo era posto al Rifugio Moro, laddove inizia proprio il tratto più duro che conduce sino alla cima. Il versante era quello di Sutrio e la scalatrice di Pontedera, che quest'anno tornerà alle gare a distanza di due stagioni dal ritiro, precedette Barbara Heeb di 34" e Linda Jackson di 1'33". Era già in maglia rosa la Luperini, quel pomeriggio dell'11 Luglio 1997, e sul podio finale di Trieste precedette Linda Jackson ed Edita Pucinskaite. Quattro volte il Giro è salito quassù, su questo non ci piove, ma, come la cavalleria impone, prima le signore, prego.

Francesco Sulas

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2011 – 14a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 14a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 14a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 14a tappa
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La corsa nella corsa

Fabiana Luperini in rosaIn occasione del quarto arrivo del Giro in cima allo Zoncolan cogliamo la palla al balzo e ricordiamo la prima, vera volta che una corsa giunse quassù sul "Mostro". Correva l'anno 1997 ed un gruppo di ragazze faticava sulle rampe della salita più temuta d'Italia. Era, come avrete capito, il Giro d'Italia Femminile, partenza da Folgaria ed arrivo sul monte friulano. Quella fu la terza edizione in cui Fabiana Luperini (nella foto) s'impose nella classifica generale e quella dello Zoncolan fu anche per lei la terza vittoria parziale, dopo la Castrocaro Terme-Forlì e la Feltre-Agordo del giorno precedente. A dirla tutta, fu quello uno Zoncolan "mutilato", in quanto il traguardo era posto al Rifugio Moro, laddove inizia proprio il tratto più duro che conduce sino alla cima. Il versante era quello di Sutrio e la scalatrice di Pontedera, che quest'anno tornerà alle gare a distanza di due stagioni dal ritiro, precedette Barbara Heeb di 34" e Linda Jackson di 1'33". Era già in maglia rosa la Luperini, quel pomeriggio dell'11 Luglio 1997, e sul podio finale di Trieste precedette Linda Jackson ed Edita Pucinskaite. Quattro volte il Giro è salito quassù, su questo non ci piove, ma, come la cavalleria impone, prima le signore, prego.

Francesco Sulas

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Fabiana Luperini in rosaIn occasione del quarto arrivo del Giro in cima allo Zoncolan cogliamo la palla al balzo e ricordiamo la prima, vera volta che una corsa giunse quassù sul "Mostro". Correva l'anno 1997 ed un gruppo di ragazze faticava sulle rampe della salita più temuta d'Italia. Era, come avrete capito, il Giro d'Italia Femminile, partenza da Folgaria ed arrivo sul monte friulano. Quella fu la terza edizione in cui Fabiana Luperini (nella foto) s'impose nella classifica generale e quella dello Zoncolan fu anche per lei la terza vittoria parziale, dopo la Castrocaro Terme-Forlì e la Feltre-Agordo del giorno precedente. A dirla tutta, fu quello uno Zoncolan "mutilato", in quanto il traguardo era posto al Rifugio Moro, laddove inizia proprio il tratto più duro che conduce sino alla cima. Il versante era quello di Sutrio e la scalatrice di Pontedera, che quest'anno tornerà alle gare a distanza di due stagioni dal ritiro, precedette Barbara Heeb di 34" e Linda Jackson di 1'33". Era già in maglia rosa la Luperini, quel pomeriggio dell'11 Luglio 1997, e sul podio finale di Trieste precedette Linda Jackson ed Edita Pucinskaite. Quattro volte il Giro è salito quassù, su questo non ci piove, ma, come la cavalleria impone, prima le signore, prego.

Francesco Sulas

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Francesco Sulas

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