Il Portale del Ciclismo professionistico

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Si riparte dalla cittadina che vide scontrarsi le truppe sabaude e quelle pontificie un secolo e mezzo fa. Niente da segnalare dal punto di vista altimetrico, probabilmente sarà una sorta di riposo attivo per quasi tutto il gruppo, che si preparerà ad affrontare un terribile trittico alpino. Orecchie drizzate solo per i velocisti e i loro uomini fidati, chiamati - per quanto possa sembrare inusuale - all'ultima occasione buona per sprintare: da qui in poi, 9 tappe piene di salite che impediranno qualsiasi volata.

Dopo la vittoria di Teramo, Betclic.it dice ancora Mark Cavendish, quotato addirittura a 1.55. L'unico rivale seriamente accreditato è ancora una volta Alessandro Petacchi, comunque distanziato con la sua quota di 4.50. L'anno scorso la Romagna ha portato bene a Manuel Belletti che riuscì a vincere nella sua Cesenatico: il 18 accanto al suo nome potrebbe essere un buon investimento. Anche Chicchi, Ventoso e Ferrari, quotati rispettivamente a 12, 15 e 18, sono ottimi outsider, per i quali, verosimilmente, sarà l'ultima occasione per far bene in questo Giro.

Castelfidardo

40 anni fa l'unico arrivo del Giro a Castelfidardo: una tappaccia, la Mentana - Castelfidardo, 279 km e il gpm di Passo di Fornaci. Rik Van Looy vinse per disrtacco su Antonio Suarez e Carlesi, inaugurando una serie di successi che lo vedrà completare il Giro con 3  vittorie di tappa. E' l'ultimo giorno in rosa per Jacques Anquetil, che il giorno dopo, nell'Ancona-Firenze, verrà fregato dalla fuga comprendente Arnaldo Pambianco.

Ravenna

Ravenna è il comune più bello e più importante della Romagna, e conserva una tradizione storica, artistica e culturale di incommesurabile valore. Difatti, può vantare ben 8 monumenti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, tutti risalenti al periodo romano-bizantino (Ravenna fu infatti l'ultima capitale dell'impero Romano, dopodichè fu dominata per un secolo dagli Ostrogoti e tornò capitale dell'impero bizantino):i mausolei di Galla Placidia e Teodorico, i Battisteri Neoniano e degli Ariani, la Cappella Arcivescovile, le basiliche di San Vitale, Sant'Apollinare in Classe e Sant'Apollinare Nuovo. Queste opere d'arte custodiscono i più belli mosaici del mondo, come quello rappresentato in foto, presente a San Vitale, che raffigura l'imperatore Giustiniano (colui che riconquistò Ravenna per l'impero bizantino) con la sua corte, compreso il famoso generale Belisario. Ma Ravenna non è solo arte: grazie alla sua connotazione geografica è, insieme a Ferrara e Padova la città delle biciclette. La gente preferisce spostarsi con questo mezzo comodo, salutare ed ecosostenibile. Per avere un'idea degli effetti benefici della bicicletta, osservare la forma ed il fondoschiena delle signore nei paesi sopra citati...

Nicola Stufano
Castelfidardo

40 anni fa l'unico arrivo del Giro a Castelfidardo: una tappaccia, la Mentana - Castelfidardo, 279 km e il gpm di Passo di Fornaci. Rik Van Looy vinse per disrtacco su Antonio Suarez e Carlesi, inaugurando una serie di successi che lo vedrà completare il Giro con 3  vittorie di tappa. E' l'ultimo giorno in rosa per Jacques Anquetil, che il giorno dopo, nell'Ancona-Firenze, verrà fregato dalla fuga comprendente Arnaldo Pambianco.

Ravenna

Ravenna è il comune più bello e più importante della Romagna, e conserva una tradizione storica, artistica e culturale di incommesurabile valore. Difatti, può vantare ben 8 monumenti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, tutti risalenti al periodo romano-bizantino (Ravenna fu infatti l'ultima capitale dell'impero Romano, dopodichè fu dominata per un secolo dagli Ostrogoti e tornò capitale dell'impero bizantino):i mausolei di Galla Placidia e Teodorico, i Battisteri Neoniano e degli Ariani, la Cappella Arcivescovile, le basiliche di San Vitale, Sant'Apollinare in Classe e Sant'Apollinare Nuovo. Queste opere d'arte custodiscono i più belli mosaici del mondo, come quello rappresentato in foto, presente a San Vitale, che raffigura l'imperatore Giustiniano (colui che riconquistò Ravenna per l'impero bizantino) con la sua corte, compreso il famoso generale Belisario. Ma Ravenna non è solo arte: grazie alla sua connotazione geografica è, insieme a Ferrara e Padova la città delle biciclette. La gente preferisce spostarsi con questo mezzo comodo, salutare ed ecosostenibile. Per avere un'idea degli effetti benefici della bicicletta, osservare la forma ed il fondoschiena delle signore nei paesi sopra citati...

Castelfidardo

40 anni fa l'unico arrivo del Giro a Castelfidardo: una tappaccia, la Mentana - Castelfidardo, 279 km e il gpm di Passo di Fornaci. Rik Van Looy vinse per disrtacco su Antonio Suarez e Carlesi, inaugurando una serie di successi che lo vedrà completare il Giro con 3  vittorie di tappa. E' l'ultimo giorno in rosa per Jacques Anquetil, che il giorno dopo, nell'Ancona-Firenze, verrà fregato dalla fuga comprendente Arnaldo Pambianco.

Ravenna

Ravenna è il comune più bello e più importante della Romagna, e conserva una tradizione storica, artistica e culturale di incommesurabile valore. Difatti, può vantare ben 8 monumenti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, tutti risalenti al periodo romano-bizantino (Ravenna fu infatti l'ultima capitale dell'impero Romano, dopodichè fu dominata per un secolo dagli Ostrogoti e tornò capitale dell'impero bizantino):i mausolei di Galla Placidia e Teodorico, i Battisteri Neoniano e degli Ariani, la Cappella Arcivescovile, le basiliche di San Vitale, Sant'Apollinare in Classe e Sant'Apollinare Nuovo. Queste opere d'arte custodiscono i più belli mosaici del mondo, come quello rappresentato in foto, presente a San Vitale, che raffigura l'imperatore Giustiniano (colui che riconquistò Ravenna per l'impero bizantino) con la sua corte, compreso il famoso generale Belisario. Ma Ravenna non è solo arte: grazie alla sua connotazione geografica è, insieme a Ferrara e Padova la città delle biciclette. La gente preferisce spostarsi con questo mezzo comodo, salutare ed ecosostenibile. Per avere un'idea degli effetti benefici della bicicletta, osservare la forma ed il fondoschiena delle signore nei paesi sopra citati...

Castelfidardo

40 anni fa l'unico arrivo del Giro a Castelfidardo: una tappaccia, la Mentana - Castelfidardo, 279 km e il gpm di Passo di Fornaci. Rik Van Looy vinse per disrtacco su Antonio Suarez e Carlesi, inaugurando una serie di successi che lo vedrà completare il Giro con 3  vittorie di tappa. E' l'ultimo giorno in rosa per Jacques Anquetil, che il giorno dopo, nell'Ancona-Firenze, verrà fregato dalla fuga comprendente Arnaldo Pambianco.

Ravenna

Ravenna è il comune più bello e più importante della Romagna, e conserva una tradizione storica, artistica e culturale di incommesurabile valore. Difatti, può vantare ben 8 monumenti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, tutti risalenti al periodo romano-bizantino (Ravenna fu infatti l'ultima capitale dell'impero Romano, dopodichè fu dominata per un secolo dagli Ostrogoti e tornò capitale dell'impero bizantino):i mausolei di Galla Placidia e Teodorico, i Battisteri Neoniano e degli Ariani, la Cappella Arcivescovile, le basiliche di San Vitale, Sant'Apollinare in Classe e Sant'Apollinare Nuovo. Queste opere d'arte custodiscono i più belli mosaici del mondo, come quello rappresentato in foto, presente a San Vitale, che raffigura l'imperatore Giustiniano (colui che riconquistò Ravenna per l'impero bizantino) con la sua corte, compreso il famoso generale Belisario. Ma Ravenna non è solo arte: grazie alla sua connotazione geografica è, insieme a Ferrara e Padova la città delle biciclette. La gente preferisce spostarsi con questo mezzo comodo, salutare ed ecosostenibile. Per avere un'idea degli effetti benefici della bicicletta, osservare la forma ed il fondoschiena delle signore nei paesi sopra citati...

Castelfidardo

40 anni fa l'unico arrivo del Giro a Castelfidardo: una tappaccia, la Mentana - Castelfidardo, 279 km e il gpm di Passo di Fornaci. Rik Van Looy vinse per disrtacco su Antonio Suarez e Carlesi, inaugurando una serie di successi che lo vedrà completare il Giro con 3  vittorie di tappa. E' l'ultimo giorno in rosa per Jacques Anquetil, che il giorno dopo, nell'Ancona-Firenze, verrà fregato dalla fuga comprendente Arnaldo Pambianco.

Ravenna

Ravenna è il comune più bello e più importante della Romagna, e conserva una tradizione storica, artistica e culturale di incommesurabile valore. Difatti, può vantare ben 8 monumenti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, tutti risalenti al periodo romano-bizantino (Ravenna fu infatti l'ultima capitale dell'impero Romano, dopodichè fu dominata per un secolo dagli Ostrogoti e tornò capitale dell'impero bizantino):i mausolei di Galla Placidia e Teodorico, i Battisteri Neoniano e degli Ariani, la Cappella Arcivescovile, le basiliche di San Vitale, Sant'Apollinare in Classe e Sant'Apollinare Nuovo. Queste opere d'arte custodiscono i più belli mosaici del mondo, come quello rappresentato in foto, presente a San Vitale, che raffigura l'imperatore Giustiniano (colui che riconquistò Ravenna per l'impero bizantino) con la sua corte, compreso il famoso generale Belisario. Ma Ravenna non è solo arte: grazie alla sua connotazione geografica è, insieme a Ferrara e Padova la città delle biciclette. La gente preferisce spostarsi con questo mezzo comodo, salutare ed ecosostenibile. Per avere un'idea degli effetti benefici della bicicletta, osservare la forma ed il fondoschiena delle signore nei paesi sopra citati...

Castelfidardo

40 anni fa l'unico arrivo del Giro a Castelfidardo: una tappaccia, la Mentana - Castelfidardo, 279 km e il gpm di Passo di Fornaci. Rik Van Looy vinse per disrtacco su Antonio Suarez e Carlesi, inaugurando una serie di successi che lo vedrà completare il Giro con 3  vittorie di tappa. E' l'ultimo giorno in rosa per Jacques Anquetil, che il giorno dopo, nell'Ancona-Firenze, verrà fregato dalla fuga comprendente Arnaldo Pambianco.

Ravenna

Ravenna è il comune più bello e più importante della Romagna, e conserva una tradizione storica, artistica e culturale di incommesurabile valore. Difatti, può vantare ben 8 monumenti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, tutti risalenti al periodo romano-bizantino (Ravenna fu infatti l'ultima capitale dell'impero Romano, dopodichè fu dominata per un secolo dagli Ostrogoti e tornò capitale dell'impero bizantino):i mausolei di Galla Placidia e Teodorico, i Battisteri Neoniano e degli Ariani, la Cappella Arcivescovile, le basiliche di San Vitale, Sant'Apollinare in Classe e Sant'Apollinare Nuovo. Queste opere d'arte custodiscono i più belli mosaici del mondo, come quello rappresentato in foto, presente a San Vitale, che raffigura l'imperatore Giustiniano (colui che riconquistò Ravenna per l'impero bizantino) con la sua corte, compreso il famoso generale Belisario. Ma Ravenna non è solo arte: grazie alla sua connotazione geografica è, insieme a Ferrara e Padova la città delle biciclette. La gente preferisce spostarsi con questo mezzo comodo, salutare ed ecosostenibile. Per avere un'idea degli effetti benefici della bicicletta, osservare la forma ed il fondoschiena delle signore nei paesi sopra citati...

Meteo

12.55 - Castelfidardo
15.15 - Misano Adriatico
17.20 - Ravenna

Soggetti Alternativi

Anche questo giovane norvegese è al debutto assoluto in una grande corsa a tappe, riuscendo peraltro già ad ottenere qualche buon piazzamento in questa prima metà di Giro. Il suo nome balzò agli occhi di tutti una prima volta nel 2007, quando da Under 23 riuscì a battere Thor Hushovd nel campionato nazionale in linea. Poi per il velocista scandinavo al 2° anno nella BMC alcune altre vittorie in corse minori e vari piazzamenti, tra cui si ricordano il 7° posto all'Europeo Under 23 2009, il 10° al Fiandre Espoirs dello stesso anno mentre nella scorsa stagione è stato 4° nella Vattenfall Cyclassic di Amburgo, 5° a Fourmies e 9° alla Parigi-Bruxelles. La BMC lo ha scelto come velocista del team per questo Giro e la fiducia è stata per ora ben riposta. Del resto in lui c'è un pò la (Kri)stoffa del campione !

Vivian Ghianni

Anche questo giovane norvegese è al debutto assoluto in una grande corsa a tappe, riuscendo peraltro già ad ottenere qualche buon piazzamento in questa prima metà di Giro. Il suo nome balzò agli occhi di tutti una prima volta nel 2007, quando da Under 23 riuscì a battere Thor Hushovd nel campionato nazionale in linea. Poi per il velocista scandinavo al 2° anno nella BMC alcune altre vittorie in corse minori e vari piazzamenti, tra cui si ricordano il 7° posto all'Europeo Under 23 2009, il 10° al Fiandre Espoirs dello stesso anno mentre nella scorsa stagione è stato 4° nella Vattenfall Cyclassic di Amburgo, 5° a Fourmies e 9° alla Parigi-Bruxelles. La BMC lo ha scelto come velocista del team per questo Giro e la fiducia è stata per ora ben riposta. Del resto in lui c'è un pò la (Kri)stoffa del campione !

Anche questo giovane norvegese è al debutto assoluto in una grande corsa a tappe, riuscendo peraltro già ad ottenere qualche buon piazzamento in questa prima metà di Giro. Il suo nome balzò agli occhi di tutti una prima volta nel 2007, quando da Under 23 riuscì a battere Thor Hushovd nel campionato nazionale in linea. Poi per il velocista scandinavo al 2° anno nella BMC alcune altre vittorie in corse minori e vari piazzamenti, tra cui si ricordano il 7° posto all'Europeo Under 23 2009, il 10° al Fiandre Espoirs dello stesso anno mentre nella scorsa stagione è stato 4° nella Vattenfall Cyclassic di Amburgo, 5° a Fourmies e 9° alla Parigi-Bruxelles. La BMC lo ha scelto come velocista del team per questo Giro e la fiducia è stata per ora ben riposta. Del resto in lui c'è un pò la (Kri)stoffa del campione !

Anche questo giovane norvegese è al debutto assoluto in una grande corsa a tappe, riuscendo peraltro già ad ottenere qualche buon piazzamento in questa prima metà di Giro. Il suo nome balzò agli occhi di tutti una prima volta nel 2007, quando da Under 23 riuscì a battere Thor Hushovd nel campionato nazionale in linea. Poi per il velocista scandinavo al 2° anno nella BMC alcune altre vittorie in corse minori e vari piazzamenti, tra cui si ricordano il 7° posto all'Europeo Under 23 2009, il 10° al Fiandre Espoirs dello stesso anno mentre nella scorsa stagione è stato 4° nella Vattenfall Cyclassic di Amburgo, 5° a Fourmies e 9° alla Parigi-Bruxelles. La BMC lo ha scelto come velocista del team per questo Giro e la fiducia è stata per ora ben riposta. Del resto in lui c'è un pò la (Kri)stoffa del campione !

Anche questo giovane norvegese è al debutto assoluto in una grande corsa a tappe, riuscendo peraltro già ad ottenere qualche buon piazzamento in questa prima metà di Giro. Il suo nome balzò agli occhi di tutti una prima volta nel 2007, quando da Under 23 riuscì a battere Thor Hushovd nel campionato nazionale in linea. Poi per il velocista scandinavo al 2° anno nella BMC alcune altre vittorie in corse minori e vari piazzamenti, tra cui si ricordano il 7° posto all'Europeo Under 23 2009, il 10° al Fiandre Espoirs dello stesso anno mentre nella scorsa stagione è stato 4° nella Vattenfall Cyclassic di Amburgo, 5° a Fourmies e 9° alla Parigi-Bruxelles. La BMC lo ha scelto come velocista del team per questo Giro e la fiducia è stata per ora ben riposta. Del resto in lui c'è un pò la (Kri)stoffa del campione !

Anche questo giovane norvegese è al debutto assoluto in una grande corsa a tappe, riuscendo peraltro già ad ottenere qualche buon piazzamento in questa prima metà di Giro. Il suo nome balzò agli occhi di tutti una prima volta nel 2007, quando da Under 23 riuscì a battere Thor Hushovd nel campionato nazionale in linea. Poi per il velocista scandinavo al 2° anno nella BMC alcune altre vittorie in corse minori e vari piazzamenti, tra cui si ricordano il 7° posto all'Europeo Under 23 2009, il 10° al Fiandre Espoirs dello stesso anno mentre nella scorsa stagione è stato 4° nella Vattenfall Cyclassic di Amburgo, 5° a Fourmies e 9° alla Parigi-Bruxelles. La BMC lo ha scelto come velocista del team per questo Giro e la fiducia è stata per ora ben riposta. Del resto in lui c'è un pò la (Kri)stoffa del campione !

GiroTweet

albertocontador: domani ultima tappa piana e poi da venerdì comincia l'inferno!

MarkCavendish: Il mio primo pensiero appena alzato nella mattina dell'ultima tappa per velocisti del Giro? Merda, devo proprio tagliarmi i capelli!

Carlos_Sastre: Ho perso qualche secondo, ma il bilancio avrebbe potuto essere peggiore

ALANMARANGONI:Anche questa è andata... adesso non vedo l'ora di arrivare a Ravenna per riabbracciare un pò di amici e tifosi!

Roman86_K: Buon lavoro dei miei compagni oggi, ma siamo stati sfortunati con Kiserlovski che è caduto all'inizio della tappa e non è più riuscito a rientrare

La corsa nella corsa

Jacques Anquetil in azioneCon l'arrivo di Ravenna un tuffo nel passato ci porta al 15 aprile 1956, quando venne organizzato il Gran Premio d'Europa. Si trattava di una corsa a cronometro per squadre nazionali. Vide la luce grazie al Pedale Ravennate. Partenza e arrivo si trovano in via Trieste, con il lungo rettilineo che costeggia il Canale Candiano a far da scena della contesa. La lunghezza totale della prova era di 100 km, con un circuito di 7,2 km da ripetere per 14 tornate. Cento chilometri da suddividere in tre componenti di ogni Selezione. La Svizzera, correndo in 2h24'43" (media di 41,795), si aggiudicò la prima edizione, lasciando il Belgio staccato di 2'25". L'Italia di Fiorenzo Magni, Giuseppe Minardi e Lino Grassi era in testa ma una foratura di quest'ultimo al decimo giro relegò la nostra Nazionale alla terza posizione. La manifestazione ebbe successo e fu perciò ripetuta l'anno successivo, il 21 aprile 1957. Partenza ed arrivo sempre in Via Trieste con un circuito di 5,6 km da ripetere per 18 tornate. Stavolta vinse la Francia di Jacques Anquetil (nella foto), André Darrigade e Jean Forestier in 2h22'39", che l'anno precedente era arrivata seconda, venendo però squalificata per un'irregolarità. Alle spalle di Anquetil & Co. l'Italia di Ercole Baldini, Nino Defilippis e Diego Ronchini. Terza la Spagna. Grande successo di pubbico per il Gran Premio d'Europa, con ventimila spettatori nella prima edizione e trentamila l'anno dopo. Nonostante il grande séguito di pubblico e l'interesse della gara non venne più ripetuta nel 1958, entrando in un tunnel da cui, purtroppo, non uscirà più.

Francesco Sulas

La corsa nella corsa

Jacques Anquetil in azioneCon l'arrivo di Ravenna un tuffo nel passato ci porta al 15 aprile 1956, quando venne organizzato il Gran Premio d'Europa. Si trattava di una corsa a cronometro per squadre nazionali. Vide la luce grazie al Pedale Ravennate. Partenza e arrivo si trovano in via Trieste, con il lungo rettilineo che costeggia il Canale Candiano a far da scena della contesa. La lunghezza totale della prova era di 100 km, con un circuito di 7,2 km da ripetere per 14 tornate. Cento chilometri da suddividere in tre componenti di ogni Selezione. La Svizzera, correndo in 2h24'43" (media di 41,795), si aggiudicò la prima edizione, lasciando il Belgio staccato di 2'25". L'Italia di Fiorenzo Magni, Giuseppe Minardi e Lino Grassi era in testa ma una foratura di quest'ultimo al decimo giro relegò la nostra Nazionale alla terza posizione. La manifestazione ebbe successo e fu perciò ripetuta l'anno successivo, il 21 aprile 1957. Partenza ed arrivo sempre in Via Trieste con un circuito di 5,6 km da ripetere per 18 tornate. Stavolta vinse la Francia di Jacques Anquetil (nella foto), André Darrigade e Jean Forestier in 2h22'39", che l'anno precedente era arrivata seconda, venendo però squalificata per un'irregolarità. Alle spalle di Anquetil & Co. l'Italia di Ercole Baldini, Nino Defilippis e Diego Ronchini. Terza la Spagna. Grande successo di pubbico per il Gran Premio d'Europa, con ventimila spettatori nella prima edizione e trentamila l'anno dopo. Nonostante il grande séguito di pubblico e l'interesse della gara non venne più ripetuta nel 1958, entrando in un tunnel da cui, purtroppo, non uscirà più.

Francesco Sulas

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2011 – 12a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 12a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 12a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 12a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 12a tappa

La corsa nella corsa

Jacques Anquetil in azioneCon l'arrivo di Ravenna un tuffo nel passato ci porta al 15 aprile 1956, quando venne organizzato il Gran Premio d'Europa. Si trattava di una corsa a cronometro per squadre nazionali. Vide la luce grazie al Pedale Ravennate. Partenza e arrivo si trovano in via Trieste, con il lungo rettilineo che costeggia il Canale Candiano a far da scena della contesa. La lunghezza totale della prova era di 100 km, con un circuito di 7,2 km da ripetere per 14 tornate. Cento chilometri da suddividere in tre componenti di ogni Selezione. La Svizzera, correndo in 2h24'43" (media di 41,795), si aggiudicò la prima edizione, lasciando il Belgio staccato di 2'25". L'Italia di Fiorenzo Magni, Giuseppe Minardi e Lino Grassi era in testa ma una foratura di quest'ultimo al decimo giro relegò la nostra Nazionale alla terza posizione. La manifestazione ebbe successo e fu perciò ripetuta l'anno successivo, il 21 aprile 1957. Partenza ed arrivo sempre in Via Trieste con un circuito di 5,6 km da ripetere per 18 tornate. Stavolta vinse la Francia di Jacques Anquetil (nella foto), André Darrigade e Jean Forestier in 2h22'39", che l'anno precedente era arrivata seconda, venendo però squalificata per un'irregolarità. Alle spalle di Anquetil & Co. l'Italia di Ercole Baldini, Nino Defilippis e Diego Ronchini. Terza la Spagna. Grande successo di pubbico per il Gran Premio d'Europa, con ventimila spettatori nella prima edizione e trentamila l'anno dopo. Nonostante il grande séguito di pubblico e l'interesse della gara non venne più ripetuta nel 1958, entrando in un tunnel da cui, purtroppo, non uscirà più.

Francesco Sulas

La corsa nella corsa

Jacques Anquetil in azioneCon l'arrivo di Ravenna un tuffo nel passato ci porta al 15 aprile 1956, quando venne organizzato il Gran Premio d'Europa. Si trattava di una corsa a cronometro per squadre nazionali. Vide la luce grazie al Pedale Ravennate. Partenza e arrivo si trovano in via Trieste, con il lungo rettilineo che costeggia il Canale Candiano a far da scena della contesa. La lunghezza totale della prova era di 100 km, con un circuito di 7,2 km da ripetere per 14 tornate. Cento chilometri da suddividere in tre componenti di ogni Selezione. La Svizzera, correndo in 2h24'43" (media di 41,795), si aggiudicò la prima edizione, lasciando il Belgio staccato di 2'25". L'Italia di Fiorenzo Magni, Giuseppe Minardi e Lino Grassi era in testa ma una foratura di quest'ultimo al decimo giro relegò la nostra Nazionale alla terza posizione. La manifestazione ebbe successo e fu perciò ripetuta l'anno successivo, il 21 aprile 1957. Partenza ed arrivo sempre in Via Trieste con un circuito di 5,6 km da ripetere per 18 tornate. Stavolta vinse la Francia di Jacques Anquetil (nella foto), André Darrigade e Jean Forestier in 2h22'39", che l'anno precedente era arrivata seconda, venendo però squalificata per un'irregolarità. Alle spalle di Anquetil & Co. l'Italia di Ercole Baldini, Nino Defilippis e Diego Ronchini. Terza la Spagna. Grande successo di pubbico per il Gran Premio d'Europa, con ventimila spettatori nella prima edizione e trentamila l'anno dopo. Nonostante il grande séguito di pubblico e l'interesse della gara non venne più ripetuta nel 1958, entrando in un tunnel da cui, purtroppo, non uscirà più.

Francesco Sulas

La corsa nella corsa

Jacques Anquetil in azioneCon l'arrivo di Ravenna un tuffo nel passato ci porta al 15 aprile 1956, quando venne organizzato il Gran Premio d'Europa. Si trattava di una corsa a cronometro per squadre nazionali. Vide la luce grazie al Pedale Ravennate. Partenza e arrivo si trovano in via Trieste, con il lungo rettilineo che costeggia il Canale Candiano a far da scena della contesa. La lunghezza totale della prova era di 100 km, con un circuito di 7,2 km da ripetere per 14 tornate. Cento chilometri da suddividere in tre componenti di ogni Selezione. La Svizzera, correndo in 2h24'43" (media di 41,795), si aggiudicò la prima edizione, lasciando il Belgio staccato di 2'25". L'Italia di Fiorenzo Magni, Giuseppe Minardi e Lino Grassi era in testa ma una foratura di quest'ultimo al decimo giro relegò la nostra Nazionale alla terza posizione. La manifestazione ebbe successo e fu perciò ripetuta l'anno successivo, il 21 aprile 1957. Partenza ed arrivo sempre in Via Trieste con un circuito di 5,6 km da ripetere per 18 tornate. Stavolta vinse la Francia di Jacques Anquetil (nella foto), André Darrigade e Jean Forestier in 2h22'39", che l'anno precedente era arrivata seconda, venendo però squalificata per un'irregolarità. Alle spalle di Anquetil & Co. l'Italia di Ercole Baldini, Nino Defilippis e Diego Ronchini. Terza la Spagna. Grande successo di pubbico per il Gran Premio d'Europa, con ventimila spettatori nella prima edizione e trentamila l'anno dopo. Nonostante il grande séguito di pubblico e l'interesse della gara non venne più ripetuta nel 1958, entrando in un tunnel da cui, purtroppo, non uscirà più.

Francesco Sulas

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