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GiroNotes 2010 - 19a tappa: Brescia - Aprica | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

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Siamo giunti finalmente al momento della verità, da oggi a domenica si decide il Giro con due tappe di montagna e una cronometro. I 195 chilometri odierni da Brescia ad Aprica sono da dividere in due parti: fino al rifornimento (Sonico, km 93) il tracciato sarà sostanzialmente in pianura; da qui si inizierà a salire per un primo passaggio da Aprica e inizierà la parte durissima dalla tappa. Dopo Aprica una breve discesa e si affronterà il Passo di Santa Cristina (7 km al 9%) ma si continuerà a salire ancora per 4 km fino a Trivigno. Qui qualche capitano potrebbe ritrovarsi solo, problema non gravissimo visto che a fine discesa (tecnica) inizierà il Mortirolo, dove i gregari difficilmente serviranno. Dalla vetta del Mortirolo all'arrivo saranno 32 km e la grande novità sarà proprio qui: per salire ad Aprica non si farà la solita strada ma si passerà da Santicolo, un tratto che presenta strappi molto impegnativi (più del 10%) prima di tornare sullo stradone principale. I possibili scenari di corsa sono parecchi e qualcuno potrebbe optare per muoversi già sul Trivigno per arrivare alle prime rampe del Mortirolo con un piccolo vantaggio sui rivali: i conti, però, si faranno i cima e chi sarà riuscito a contenere il distacco entro i 30-40 secondi o chi avrà ancora un compagno al suo fianco avrà la possibilità di rientrare sulla testa della corsa. Per chi rimarrà indietro, invece, il distacco andrà via via aumentando e basterà poco per ritrovarsi ad Aprica con 5' sul groppone.
Scarica la cronotabella della tappa ed il dettaglio delle salite odierne.

Brescia

Cade proprio oggi il 36° anniversario della strage di Piazza della Loggia a Brescia. Erano le 10.12 della mattina del 28 maggio 1974 quando sotto i portici di Piazza della Loggia esplose quasi un kg di tritolo posto in un cestino portarifiuti mentre era in corso una manifestazione antifascista indetta dai sindacati e dal Comitato antifascista. L’attentato, rivendicato da Ordine Nero, provocò otto morti e più di novanta feriti.
Due istruttorie si sono susseguite negli anni: la prima ha portato a processo nel 1979 diversi esponenti della destra radicale bresciana poi assolti nel 1985. La seconda istruttoria indicava come imputati altri esponenti dell’estrema destra anch’essi prosciolti nel 1989. Il fascicolo di una terza istruttoria è tuttora pendente presso la Procura di Brescia. Negli anni però si è fatta strada l’ipotesi del coinvolgimento dei Servizi Segreti.

Aprica

Il Giro scoprì l’Aprica nel 1962 e Vittorio Adorni fu il primo a trionfare su questo passo che solo dagli anni ’90 diventò meta costante della corsa rosa facendone la storia e decidendone spesso la classifica finale. Sull’Aprica Chioccioli cominciò a costruire la vittoria al Giro del ’91 e tre anni più tardi Pantani diede una lezione a sua maestà Indurain rivelando il suo talento in una tappa epica che rimarrà negli annali di questo sport.
Nel 1996 ad Aprica Tonkov si impossessò della maglia rosa lasciando il successo di tappa a Gotti che 3 anni dopo vi avrebbe conquistato il suo 2° Giro lasciando il successo parziale a Heras al termine di quella surreale tappa senza Marco Pantani, fermato alla partenza di Madonna di Campiglio, e senza nessun uomo in rosa visto che Savoldelli non volle indossare il simbolo del primato. Ultimo arrivo ad Aprica nel 2006 con vittoria di Basso mentre l’ultimo passaggio della corsa risale a 2 anni fa.

Marco Fiorilla
Brescia

Cade proprio oggi il 36° anniversario della strage di Piazza della Loggia a Brescia. Erano le 10.12 della mattina del 28 maggio 1974 quando sotto i portici di Piazza della Loggia esplose quasi un kg di tritolo posto in un cestino portarifiuti mentre era in corso una manifestazione antifascista indetta dai sindacati e dal Comitato antifascista. L’attentato, rivendicato da Ordine Nero, provocò otto morti e più di novanta feriti.
Due istruttorie si sono susseguite negli anni: la prima ha portato a processo nel 1979 diversi esponenti della destra radicale bresciana poi assolti nel 1985. La seconda istruttoria indicava come imputati altri esponenti dell’estrema destra anch’essi prosciolti nel 1989. Il fascicolo di una terza istruttoria è tuttora pendente presso la Procura di Brescia. Negli anni però si è fatta strada l’ipotesi del coinvolgimento dei Servizi Segreti.

Aprica

Il Giro scoprì l’Aprica nel 1962 e Vittorio Adorni fu il primo a trionfare su questo passo che solo dagli anni ’90 diventò meta costante della corsa rosa facendone la storia e decidendone spesso la classifica finale. Sull’Aprica Chioccioli cominciò a costruire la vittoria al Giro del ’91 e tre anni più tardi Pantani diede una lezione a sua maestà Indurain rivelando il suo talento in una tappa epica che rimarrà negli annali di questo sport.
Nel 1996 ad Aprica Tonkov si impossessò della maglia rosa lasciando il successo di tappa a Gotti che 3 anni dopo vi avrebbe conquistato il suo 2° Giro lasciando il successo parziale a Heras al termine di quella surreale tappa senza Marco Pantani, fermato alla partenza di Madonna di Campiglio, e senza nessun uomo in rosa visto che Savoldelli non volle indossare il simbolo del primato. Ultimo arrivo ad Aprica nel 2006 con vittoria di Basso mentre l’ultimo passaggio della corsa risale a 2 anni fa.

Brescia

Cade proprio oggi il 36° anniversario della strage di Piazza della Loggia a Brescia. Erano le 10.12 della mattina del 28 maggio 1974 quando sotto i portici di Piazza della Loggia esplose quasi un kg di tritolo posto in un cestino portarifiuti mentre era in corso una manifestazione antifascista indetta dai sindacati e dal Comitato antifascista. L’attentato, rivendicato da Ordine Nero, provocò otto morti e più di novanta feriti.
Due istruttorie si sono susseguite negli anni: la prima ha portato a processo nel 1979 diversi esponenti della destra radicale bresciana poi assolti nel 1985. La seconda istruttoria indicava come imputati altri esponenti dell’estrema destra anch’essi prosciolti nel 1989. Il fascicolo di una terza istruttoria è tuttora pendente presso la Procura di Brescia. Negli anni però si è fatta strada l’ipotesi del coinvolgimento dei Servizi Segreti.

Aprica

Il Giro scoprì l’Aprica nel 1962 e Vittorio Adorni fu il primo a trionfare su questo passo che solo dagli anni ’90 diventò meta costante della corsa rosa facendone la storia e decidendone spesso la classifica finale. Sull’Aprica Chioccioli cominciò a costruire la vittoria al Giro del ’91 e tre anni più tardi Pantani diede una lezione a sua maestà Indurain rivelando il suo talento in una tappa epica che rimarrà negli annali di questo sport.
Nel 1996 ad Aprica Tonkov si impossessò della maglia rosa lasciando il successo di tappa a Gotti che 3 anni dopo vi avrebbe conquistato il suo 2° Giro lasciando il successo parziale a Heras al termine di quella surreale tappa senza Marco Pantani, fermato alla partenza di Madonna di Campiglio, e senza nessun uomo in rosa visto che Savoldelli non volle indossare il simbolo del primato. Ultimo arrivo ad Aprica nel 2006 con vittoria di Basso mentre l’ultimo passaggio della corsa risale a 2 anni fa.

Brescia

Cade proprio oggi il 36° anniversario della strage di Piazza della Loggia a Brescia. Erano le 10.12 della mattina del 28 maggio 1974 quando sotto i portici di Piazza della Loggia esplose quasi un kg di tritolo posto in un cestino portarifiuti mentre era in corso una manifestazione antifascista indetta dai sindacati e dal Comitato antifascista. L’attentato, rivendicato da Ordine Nero, provocò otto morti e più di novanta feriti.
Due istruttorie si sono susseguite negli anni: la prima ha portato a processo nel 1979 diversi esponenti della destra radicale bresciana poi assolti nel 1985. La seconda istruttoria indicava come imputati altri esponenti dell’estrema destra anch’essi prosciolti nel 1989. Il fascicolo di una terza istruttoria è tuttora pendente presso la Procura di Brescia. Negli anni però si è fatta strada l’ipotesi del coinvolgimento dei Servizi Segreti.

Aprica

Il Giro scoprì l’Aprica nel 1962 e Vittorio Adorni fu il primo a trionfare su questo passo che solo dagli anni ’90 diventò meta costante della corsa rosa facendone la storia e decidendone spesso la classifica finale. Sull’Aprica Chioccioli cominciò a costruire la vittoria al Giro del ’91 e tre anni più tardi Pantani diede una lezione a sua maestà Indurain rivelando il suo talento in una tappa epica che rimarrà negli annali di questo sport.
Nel 1996 ad Aprica Tonkov si impossessò della maglia rosa lasciando il successo di tappa a Gotti che 3 anni dopo vi avrebbe conquistato il suo 2° Giro lasciando il successo parziale a Heras al termine di quella surreale tappa senza Marco Pantani, fermato alla partenza di Madonna di Campiglio, e senza nessun uomo in rosa visto che Savoldelli non volle indossare il simbolo del primato. Ultimo arrivo ad Aprica nel 2006 con vittoria di Basso mentre l’ultimo passaggio della corsa risale a 2 anni fa.

Brescia

Cade proprio oggi il 36° anniversario della strage di Piazza della Loggia a Brescia. Erano le 10.12 della mattina del 28 maggio 1974 quando sotto i portici di Piazza della Loggia esplose quasi un kg di tritolo posto in un cestino portarifiuti mentre era in corso una manifestazione antifascista indetta dai sindacati e dal Comitato antifascista. L’attentato, rivendicato da Ordine Nero, provocò otto morti e più di novanta feriti.
Due istruttorie si sono susseguite negli anni: la prima ha portato a processo nel 1979 diversi esponenti della destra radicale bresciana poi assolti nel 1985. La seconda istruttoria indicava come imputati altri esponenti dell’estrema destra anch’essi prosciolti nel 1989. Il fascicolo di una terza istruttoria è tuttora pendente presso la Procura di Brescia. Negli anni però si è fatta strada l’ipotesi del coinvolgimento dei Servizi Segreti.

Aprica

Il Giro scoprì l’Aprica nel 1962 e Vittorio Adorni fu il primo a trionfare su questo passo che solo dagli anni ’90 diventò meta costante della corsa rosa facendone la storia e decidendone spesso la classifica finale. Sull’Aprica Chioccioli cominciò a costruire la vittoria al Giro del ’91 e tre anni più tardi Pantani diede una lezione a sua maestà Indurain rivelando il suo talento in una tappa epica che rimarrà negli annali di questo sport.
Nel 1996 ad Aprica Tonkov si impossessò della maglia rosa lasciando il successo di tappa a Gotti che 3 anni dopo vi avrebbe conquistato il suo 2° Giro lasciando il successo parziale a Heras al termine di quella surreale tappa senza Marco Pantani, fermato alla partenza di Madonna di Campiglio, e senza nessun uomo in rosa visto che Savoldelli non volle indossare il simbolo del primato. Ultimo arrivo ad Aprica nel 2006 con vittoria di Basso mentre l’ultimo passaggio della corsa risale a 2 anni fa.

Brescia

Cade proprio oggi il 36° anniversario della strage di Piazza della Loggia a Brescia. Erano le 10.12 della mattina del 28 maggio 1974 quando sotto i portici di Piazza della Loggia esplose quasi un kg di tritolo posto in un cestino portarifiuti mentre era in corso una manifestazione antifascista indetta dai sindacati e dal Comitato antifascista. L’attentato, rivendicato da Ordine Nero, provocò otto morti e più di novanta feriti.
Due istruttorie si sono susseguite negli anni: la prima ha portato a processo nel 1979 diversi esponenti della destra radicale bresciana poi assolti nel 1985. La seconda istruttoria indicava come imputati altri esponenti dell’estrema destra anch’essi prosciolti nel 1989. Il fascicolo di una terza istruttoria è tuttora pendente presso la Procura di Brescia. Negli anni però si è fatta strada l’ipotesi del coinvolgimento dei Servizi Segreti.

Aprica

Il Giro scoprì l’Aprica nel 1962 e Vittorio Adorni fu il primo a trionfare su questo passo che solo dagli anni ’90 diventò meta costante della corsa rosa facendone la storia e decidendone spesso la classifica finale. Sull’Aprica Chioccioli cominciò a costruire la vittoria al Giro del ’91 e tre anni più tardi Pantani diede una lezione a sua maestà Indurain rivelando il suo talento in una tappa epica che rimarrà negli annali di questo sport.
Nel 1996 ad Aprica Tonkov si impossessò della maglia rosa lasciando il successo di tappa a Gotti che 3 anni dopo vi avrebbe conquistato il suo 2° Giro lasciando il successo parziale a Heras al termine di quella surreale tappa senza Marco Pantani, fermato alla partenza di Madonna di Campiglio, e senza nessun uomo in rosa visto che Savoldelli non volle indossare il simbolo del primato. Ultimo arrivo ad Aprica nel 2006 con vittoria di Basso mentre l’ultimo passaggio della corsa risale a 2 anni fa.

Meteo

12.10 - Brescia
14.50 - Edolo
17.25 - Aprica

Soggetti Alternativi

Quarantuno anni da compiere il prossimo 3 giugno, venticinque grandi giri disputati con quello in corso (venti quelli portati a termine al momento). Basta questo per presentare il corridore meno giovane di questa edizione 2010 del Giro d'Italia, passista-scalatore da sempre al servizio dei propri capitani che per questo ha sovente sacrificato le proprie ambizioni (appena 3 le vittorie: il Paesi Baschi 1998, una tappa al Delfinato 2000 ed una al Catalogna 2005). Grinta ed esperienza da vendere quindi, da sfruttare per consentire al proprio capitano Sastre di continuare ad alimentare speranze di vittoria o di podio. E chissà che anche una fuga da lontano non faccia in modo che la volta buona sia proprio...Cuesta!

Vivian Ghianni

Quarantuno anni da compiere il prossimo 3 giugno, venticinque grandi giri disputati con quello in corso (venti quelli portati a termine al momento). Basta questo per presentare il corridore meno giovane di questa edizione 2010 del Giro d'Italia, passista-scalatore da sempre al servizio dei propri capitani che per questo ha sovente sacrificato le proprie ambizioni (appena 3 le vittorie: il Paesi Baschi 1998, una tappa al Delfinato 2000 ed una al Catalogna 2005). Grinta ed esperienza da vendere quindi, da sfruttare per consentire al proprio capitano Sastre di continuare ad alimentare speranze di vittoria o di podio. E chissà che anche una fuga da lontano non faccia in modo che la volta buona sia proprio...Cuesta!

Quarantuno anni da compiere il prossimo 3 giugno, venticinque grandi giri disputati con quello in corso (venti quelli portati a termine al momento). Basta questo per presentare il corridore meno giovane di questa edizione 2010 del Giro d'Italia, passista-scalatore da sempre al servizio dei propri capitani che per questo ha sovente sacrificato le proprie ambizioni (appena 3 le vittorie: il Paesi Baschi 1998, una tappa al Delfinato 2000 ed una al Catalogna 2005). Grinta ed esperienza da vendere quindi, da sfruttare per consentire al proprio capitano Sastre di continuare ad alimentare speranze di vittoria o di podio. E chissà che anche una fuga da lontano non faccia in modo che la volta buona sia proprio...Cuesta!

Quarantuno anni da compiere il prossimo 3 giugno, venticinque grandi giri disputati con quello in corso (venti quelli portati a termine al momento). Basta questo per presentare il corridore meno giovane di questa edizione 2010 del Giro d'Italia, passista-scalatore da sempre al servizio dei propri capitani che per questo ha sovente sacrificato le proprie ambizioni (appena 3 le vittorie: il Paesi Baschi 1998, una tappa al Delfinato 2000 ed una al Catalogna 2005). Grinta ed esperienza da vendere quindi, da sfruttare per consentire al proprio capitano Sastre di continuare ad alimentare speranze di vittoria o di podio. E chissà che anche una fuga da lontano non faccia in modo che la volta buona sia proprio...Cuesta!

Quarantuno anni da compiere il prossimo 3 giugno, venticinque grandi giri disputati con quello in corso (venti quelli portati a termine al momento). Basta questo per presentare il corridore meno giovane di questa edizione 2010 del Giro d'Italia, passista-scalatore da sempre al servizio dei propri capitani che per questo ha sovente sacrificato le proprie ambizioni (appena 3 le vittorie: il Paesi Baschi 1998, una tappa al Delfinato 2000 ed una al Catalogna 2005). Grinta ed esperienza da vendere quindi, da sfruttare per consentire al proprio capitano Sastre di continuare ad alimentare speranze di vittoria o di podio. E chissà che anche una fuga da lontano non faccia in modo che la volta buona sia proprio...Cuesta!

Quarantuno anni da compiere il prossimo 3 giugno, venticinque grandi giri disputati con quello in corso (venti quelli portati a termine al momento). Basta questo per presentare il corridore meno giovane di questa edizione 2010 del Giro d'Italia, passista-scalatore da sempre al servizio dei propri capitani che per questo ha sovente sacrificato le proprie ambizioni (appena 3 le vittorie: il Paesi Baschi 1998, una tappa al Delfinato 2000 ed una al Catalogna 2005). Grinta ed esperienza da vendere quindi, da sfruttare per consentire al proprio capitano Sastre di continuare ad alimentare speranze di vittoria o di podio. E chissà che anche una fuga da lontano non faccia in modo che la volta buona sia proprio...Cuesta!

Greghenderson1 (ieri): Interessante... A ben vedere i primi 8 posti della classifica degli sprint sono occupati da scalatori o giudilì. Sembra strano solo a me???

Tom_Stamsnijder (ieri): Bella giornata rilassante, oggi! Terzo al traguardo volante e di nuovo in testa alla classifica! Ottimo! :-)

porteye (ieri): andata anche oggi, bello iniziare la tappa tranquilli e senza patemi. Domani ri-inizia il "vero" Giro, spero di tener duro... E un bravo a Seb Haedo anche, per oggi!

Carlos_Sastre (ieri): Nelle prossime due tappe può succedere di tutto!

In partenza si sfiora la zona di produzione del Franciacorta DOCG. In questa zona si producono i migliori spumanti italiani col metodo classico (champenoise), qui detti “bollicine”.

Il Franciacorta DOCG (primo spumante ad avere ottenuto tale riconoscimento) viene prodotto con uve Chardonnay e/o Pinot Nero. Si può tuttavia utilizzare anche Pinot Bianco fini ad un massimo del 50% dell’uvaggio. Vinificato anche in versione Rosé.

Il vino deve rifermentare in bottiglia per almeno 18 mesi di affinamento sui lieviti a una pressione tra le 5 e le 6 atmosfere. Alla degustazione si presenta giallo paglierino con riflessi verdi, bollicine (perlage) fine e persistente (come i migliori Champagne), con sentori di crosta di pane e frutta secca. Regge l’abbinamento sia con piatti di pesce che con robusti piatti di carne.

Quando per la vinificazione vengono usate solo uve bianche (chardonnay e Pinot Bianco), si ottiene il Franciacorta Saten (equivalente al blanc de blanc dei francesi). Il Saten si caratterizza da un perlage finissimo e quasi cremoso, profumo di frutta matura e frutta secca tostata. Grande morbidezza al gusto che ricorda le sensazioni della seta.

Quando il Franciacorta DOCG è ottenuto da uve di un’unica annata ed ha fatto almeno 30 mesi sui lieviti si parla di Franciacorta Millesimato.

Gianfranco Pezzoli

In partenza si sfiora la zona di produzione del Franciacorta DOCG. In questa zona si producono i migliori spumanti italiani col metodo classico (champenoise), qui detti “bollicine”.

Il Franciacorta DOCG (primo spumante ad avere ottenuto tale riconoscimento) viene prodotto con uve Chardonnay e/o Pinot Nero. Si può tuttavia utilizzare anche Pinot Bianco fini ad un massimo del 50% dell’uvaggio. Vinificato anche in versione Rosé.

Il vino deve rifermentare in bottiglia per almeno 18 mesi di affinamento sui lieviti a una pressione tra le 5 e le 6 atmosfere. Alla degustazione si presenta giallo paglierino con riflessi verdi, bollicine (perlage) fine e persistente (come i migliori Champagne), con sentori di crosta di pane e frutta secca. Regge l’abbinamento sia con piatti di pesce che con robusti piatti di carne.

Quando per la vinificazione vengono usate solo uve bianche (chardonnay e Pinot Bianco), si ottiene il Franciacorta Saten (equivalente al blanc de blanc dei francesi). Il Saten si caratterizza da un perlage finissimo e quasi cremoso, profumo di frutta matura e frutta secca tostata. Grande morbidezza al gusto che ricorda le sensazioni della seta.

Quando il Franciacorta DOCG è ottenuto da uve di un’unica annata ed ha fatto almeno 30 mesi sui lieviti si parla di Franciacorta Millesimato.

Gianfranco Pezzoli

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2010 – 19a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 19a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 19a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 19a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 19a tappa

In partenza si sfiora la zona di produzione del Franciacorta DOCG. In questa zona si producono i migliori spumanti italiani col metodo classico (champenoise), qui detti “bollicine”.

Il Franciacorta DOCG (primo spumante ad avere ottenuto tale riconoscimento) viene prodotto con uve Chardonnay e/o Pinot Nero. Si può tuttavia utilizzare anche Pinot Bianco fini ad un massimo del 50% dell’uvaggio. Vinificato anche in versione Rosé.

Il vino deve rifermentare in bottiglia per almeno 18 mesi di affinamento sui lieviti a una pressione tra le 5 e le 6 atmosfere. Alla degustazione si presenta giallo paglierino con riflessi verdi, bollicine (perlage) fine e persistente (come i migliori Champagne), con sentori di crosta di pane e frutta secca. Regge l’abbinamento sia con piatti di pesce che con robusti piatti di carne.

Quando per la vinificazione vengono usate solo uve bianche (chardonnay e Pinot Bianco), si ottiene il Franciacorta Saten (equivalente al blanc de blanc dei francesi). Il Saten si caratterizza da un perlage finissimo e quasi cremoso, profumo di frutta matura e frutta secca tostata. Grande morbidezza al gusto che ricorda le sensazioni della seta.

Quando il Franciacorta DOCG è ottenuto da uve di un’unica annata ed ha fatto almeno 30 mesi sui lieviti si parla di Franciacorta Millesimato.

Gianfranco Pezzoli

In partenza si sfiora la zona di produzione del Franciacorta DOCG. In questa zona si producono i migliori spumanti italiani col metodo classico (champenoise), qui detti “bollicine”.

Il Franciacorta DOCG (primo spumante ad avere ottenuto tale riconoscimento) viene prodotto con uve Chardonnay e/o Pinot Nero. Si può tuttavia utilizzare anche Pinot Bianco fini ad un massimo del 50% dell’uvaggio. Vinificato anche in versione Rosé.

Il vino deve rifermentare in bottiglia per almeno 18 mesi di affinamento sui lieviti a una pressione tra le 5 e le 6 atmosfere. Alla degustazione si presenta giallo paglierino con riflessi verdi, bollicine (perlage) fine e persistente (come i migliori Champagne), con sentori di crosta di pane e frutta secca. Regge l’abbinamento sia con piatti di pesce che con robusti piatti di carne.

Quando per la vinificazione vengono usate solo uve bianche (chardonnay e Pinot Bianco), si ottiene il Franciacorta Saten (equivalente al blanc de blanc dei francesi). Il Saten si caratterizza da un perlage finissimo e quasi cremoso, profumo di frutta matura e frutta secca tostata. Grande morbidezza al gusto che ricorda le sensazioni della seta.

Quando il Franciacorta DOCG è ottenuto da uve di un’unica annata ed ha fatto almeno 30 mesi sui lieviti si parla di Franciacorta Millesimato.

Gianfranco Pezzoli

In partenza si sfiora la zona di produzione del Franciacorta DOCG. In questa zona si producono i migliori spumanti italiani col metodo classico (champenoise), qui detti “bollicine”.

Il Franciacorta DOCG (primo spumante ad avere ottenuto tale riconoscimento) viene prodotto con uve Chardonnay e/o Pinot Nero. Si può tuttavia utilizzare anche Pinot Bianco fini ad un massimo del 50% dell’uvaggio. Vinificato anche in versione Rosé.

Il vino deve rifermentare in bottiglia per almeno 18 mesi di affinamento sui lieviti a una pressione tra le 5 e le 6 atmosfere. Alla degustazione si presenta giallo paglierino con riflessi verdi, bollicine (perlage) fine e persistente (come i migliori Champagne), con sentori di crosta di pane e frutta secca. Regge l’abbinamento sia con piatti di pesce che con robusti piatti di carne.

Quando per la vinificazione vengono usate solo uve bianche (chardonnay e Pinot Bianco), si ottiene il Franciacorta Saten (equivalente al blanc de blanc dei francesi). Il Saten si caratterizza da un perlage finissimo e quasi cremoso, profumo di frutta matura e frutta secca tostata. Grande morbidezza al gusto che ricorda le sensazioni della seta.

Quando il Franciacorta DOCG è ottenuto da uve di un’unica annata ed ha fatto almeno 30 mesi sui lieviti si parla di Franciacorta Millesimato.

Gianfranco Pezzoli

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