3a tappa: Juliénas - Saint-Étienne
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La prima tappa difficile della Parigi-Nizza dà un notevole scrollone alla classifica e, nel giorno della prima vittoria da pro' di Patxi Vila, proietta in testa Floyd Landis, brillante sul Col de la Croix de Chaubouret, posto vicino al traguardo.
Sul Col de Brouilly (km 18) Laurent (Agritubel) precede Aitor Osa (Liberty) e Leblacher (Française). Quest'ultimo è particolarmente attivo, e al km 26 dà il la a una fuga: a lui si uniscono Laurent, Voigt (Csc), Paulinho (Liberty) e poi Jalabert (Phonak), Allan Davis (Liberty), Botcharov (Crédit), Pérez Arrieta (Caisse), Monfort (Cofidis), Trenti (Quick Step), Pineau (Bouygues) e Fernández de Larrea (Euskaltel). L'azione non acquisisce un gran margine. Allo sprint di Brindas (km 82) Davis precede Pineau e Laurent, e il gruppo è a 1'25". Il vantaggio massimo viene toccato al km 88 ed è di 1'35".
La seconda parte della tappa è altimetricamente molto accidentata. Laurent, su Botcharov e Paulinho, vince il traguardo della Côte de Saint-Martin-en-Haut, colle di 2a categoria posto al km 98. Lo stesso Laurent transita in testa sulla Côte de l'Aubépin (2a categoria), al km 111, davanti a Sánchez Gil (Liberty), rientrato lungo la salita, e a Monfort, che poco dopo fora.
Sulla discesa restano davanti Laurent, Sánchez Gil e Botcharov, ma poi su di loro rinvengono alcuni contrattaccanti: Moos (Phonak), Van Summeren (Davitamon), Contador (Liberty), Cobo (Saunier), Rubiera (Discovery), Caucchioli (Crédit), Gerdemann (T-Mobile), Camaño e Haimar Zubeldia (Euskaltel), Casar (Française), Martínez Trinidad (Agritubel) e Pérez Arrieta e Leblacher, che si sono accodati ai contrattaccanti. Il gruppo, a 1'25", è tirato dai Rabobank.
Sulla Côte de la Croix Blanche (3a categoria, vetta al km 124) Martínez Trinidad e Van Summeren si avvantaggiano (e transitano in quest'ordine al Gpm) su Botcharov, Gerdemann e Caucchioli, mentre tutti gli altri sono più staccati. Ma il gruppo rinviene forte. Van Summeren prova ad andarsene da solo in discesa, ma viene ripreso da Martínez. Allo sprint intermedio di Saint-Chamond (km 133) il belga passa davanti allo spagnolo, e il plotone (in testa Julich) transita a 40".
Sulle prime rampe del Col de la Croix de Chaubouret, 1a categoria che scollina al km 150, Sánchez Gil esce ancora una volta dal gruppo, insieme a Camaño, Scholz (Gerolsteiner), Grivko (Milram), Marichal (Cofidis) e García Acosta (Caisse). Ma è Moncoutie (Cofidis) a fare l'azione più efficace, e a riportarsi prepotentemente su Martínez Trinidad, che nel frattempo ha staccato Van Summeren. Sui 2 arrivano anche Frank Schleck (Csc), Landis (Phonak), Sánchez González (Euskaltel), Colom (Caisse) e Vila (Lampre). Martínez molla, e anche Moncoutie si stacca di lì a poco.
Lungo la salita, al km 146, i 5 di testa hanno 20" su Azevedo (Discovery), Caucchioli e Moncoutie, e 25" su Sánchez Gil, Schumacher (Gerolsteiner) e Vasseur (Quick Step). A quel punto Landis accelera, andandosene via insieme al solo Vila. L'americano passa per primo in vetta al Gpm (terzo Sánchez González), laddove la coppia di testa ha 30" sugli immediati inseguitori. L'accordo tra Landis e Vila è perfetto, e i due guadagnano su tutti: al km 158 hanno 1' sui Sánchez González, Schleck e Colom, e 1'30" sugli altri inseguitori, mentre il gruppo della maglia giallo-bianca Boonen è a quasi 5'.
La situazione non cambia più, Vila vince senza sforzi la volata (Landis si accontenta della conquista della leadership in classifica) e ottiene il suo primo successo da professionista. Non partito Hiekmann (Gerolsteiner), ritirati strada facendo Blaudzun (Csc), De La Fuente (Saunier), Loda (Liquigas), Hunter (Phonak), Brown (Rabobank), Kirchen e Ziegler (T-Mobile), Sabaliauskas e Santambrogio (Lampre), McGee (Française), Calvente (Agritubel), Lorenzetto (Milram), Charteau (Crédit). Fuori tempo massimo Colli (Liquigas), Fernández de la Puebla (Saunier), Cadamuro (Milram) e Clerc (Phonak)