12a tappa: Briançon - Digne-les-Bains
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David Moncoutie si ripete e, a distanza di dodici mesi, torna a vincere una tappa al Tour dopo una bella fuga, prima col altri colleghi, poi nel finale da solo. In classifica nulla cambia.
Non parte Boonen per i postumi della caduta di ieri: ha ancora problemi al ginocchio e lascia la Grande Boucle. Provano subito ad approfittarne McEwen e Hushovd, che si piazzano al secondo e al terzo posto allo sprint intermedio di La Rouche-de-Rame, al km 17 (primo è McGee che ha provato a evadere dal gruppo, e verrà ripreso al km 18).
Al km 37 provano l'attacco Flecha e Contador, raggiunti in fretta da Guerini, Brandt, Chavanel, Sinkewitz, Lefèvre, Voeckler e Casar. Ma anche in questo caso il gruppo non lascia troppo spazio. Garzelli si fa vedere davanti sulla Côte des Demoiselles-coiffées (vetta al km 61), ma poi non c'è quando al km 68 vanno via Moncoutie, Pellizotti, Lombardi, Vicioso, Garate, Casar, Merckx, Arrieta, Schreck e Halgand. Poco dopo sui primi arrivano anche O'Grady e Hushovd, e stavolta il gruppo lascia finalmente fare. Gli 11 ottengono un vantaggio di 5' al km 95, e vanno in buon accordo fino al Col du Corobin, salita non banale che scollina al km 156. Alcuni (Lombardi, Hushovd, O'Grady, Schreck, poi anche Giunti) perdono irrimediabilmente terreno. Moncoutie attacca, si staccano anche Vicioso e Pellizotti, che però riusciranno a rientrare sul primo gruppetto inseguitore.
Moncoutie scollina con quasi mezzo minuto di vantaggio, in discesa gli inseguitori si avvicinano, ma poi non trovano l'accordo per tirare con turni efficaci, e allora il francese può correre verso il successo (nel giorno dell'Anniversario della Presa della Bastiglia, festa nazionale), malgrado i tentativi di Merckx e di Vicioso di effettuare degli scatti per riprenderlo.
Da segnalare, a parte l'abbandono di Boonen prima del via, i ritiri strada facendo di Beltrán (caduto malamente da solo), Hunter, Fritsch e Furlan