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Strade Bianche 2016: Dalla polvere la fango, ecco la Strade Bianche 2016 - Nel week-end torna il WT prima con la Parigi-Nizza e da mercoledì con la Tirreno-Adriatico

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Corridori tra la polvere della Strade Bianche: ma quest'anno la probabile pioggia preannunciata regalerà una gara fangosa © ANSA/CLAUDIO PERI

Non fa attualmente parte del World Tour, la Strade Bianche, ma la corsa toscana viene percepita da addetti ai lavori ed appassionati come un appuntamento già irrinunciabile del calendario ciclistico internazionale, nonostante quella che domani si disputerà a Siena sia solamente la decima edizione. Merito di una bellezza irripetibile, dettato dall'unione tra la location incantevole delle Crete senesi e dall'unicità dei tratti sterrati che caratterizzano la gara: in quest'edizione un nuovo elemento farà il suo ingresso in campo, ovvero sia il maltempo. Forte pioggia è prevista lungo tutta la giornata e potrà regalare ancora più spettacolo rispetto a quello che già tradizionalmente viene proposto ogni inizio di marzo.

 

Strade Bianche, Cancellara per il tris. In tanti per il successo
Con il 2016 arriva alla decima edizione la Strade Bianche, ed è ormai quasi superfluo sottolineare quanto prestigio e quanto fascino abbia acquisito in così poco tempo la corsa, per lo sterrato, per i magnifici paesaggi attraversati, per l'arrivo in Piazza del Campo a Siena, per l'albo d'oro, nel quale figurano corridori come Fabian Cancellara, l'unico ad averla vinta due volte, e Philippe Gilbert. Lo svizzero della Trek-Segafredo non solo sarà della partita, ma è tra i favoriti principali, dopo aver dimostrato nelle corse di inizio anno di essere già pimpante, così come in forma si è già visto Alejandro Valverde (Movistar Team), terzo l'anno scorso dopo una prova tutta all'attacco. A completare il lotto dei papabili per la vittoria i primi due della Omloop Het Nieuwsblad, Greg Van Avermaet (BMC Racing Team), secondo nel 2015 a Siena, e Peter Sagan (Tinkoff). Appena dietro i vincitori delle due ultime edizioni Zdenek Stybar (Etixx-Quick Step) e Michal Kwiatkowski (Team Sky) nonché il giovincello terribile Tiesj Benoot (Lotto Soudal).

Anche in considerazione del meteo inclemente a cui andranno in contro gli atleti non sono da escludere nomi a sorpresa: tra i primi della lista c'è Petr Vakoc (Etixx-Quick Step), rivelazione della prima parte del 2016 con una doppietta in Francia nell'ultimo weekend e una serie di ottime prestazioni. Il ceco, domenica scorsa, ha battuto Jan Bakelants (AG2R La Mondiale), belga che ama correre in Italia e che col maltempo si esalta (come messo in mostra al Giro del Piemonte 2015). Al fianco di Cancellara la formazione diretta da Luca Guercilena mette in mostra un Jasper Stuyven, recente vincitore alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne con un assolo degno proprio dell'elvetico. Assenza dell'ultimo minuto quella di Roman Kreuziger: il ceco della Tinkoff ha partecipato tre volte alla gara senese piazzandosi sesto nel 2012, quinto nel 2013 e undicesimo nel 2015 ed aveva ben iniziato l'anno alla Vuelta a Andalucía: sarebbe stato un importante pedina nel gioco di Sagan ma un malanno di stagione lo costringe ai box.

Nonostante questa sia corsa di casa, l'Italia ha tradizionalmente poca fortuna sugli sterrati toscani: l'unico azzurro vittorioso è stato Moreno Moser, con una spettacolare azione nel 2013. Il trentino non sarà della partita, come tutta la sua Cannondale: a tenere alta la bandiera tricolore ci pensa in primis proprio il campione italiano Vincenzo Nibali, vincitore al Tour of Oman e al comando di un'Astana Pro Team in cui mancherà Diego Rosa, quinto dodici mesi fa. La Lampre-Merida punta su un Diego Ulissi che ha iniziato col piglio giusto il 2016 e a cui manca giust'appunto un risultato di peso in una gara in linea di alto livello. Per quel che riguarda l'esperienza, non manca di certo al trio formato da Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini), Filippo Pozzato (Southeast-Venezuela) e Davide Rebellin (CCC Sprandi Polkowice) che non partono con i favori della vigilia ma possono ergersi come protagonisti. Tra gli altri italiani da tenere d'occhio vanno indubbiamente menzionati Enrico Battaglin (Team Lotto NL-Jumbo), Sonny Colbrelli (Bardiani CSF), Oscar Gatto (Tinkoff), Gianni Moscon (Team Sky) e il duo della Etixx-Quick Step formato da Gianluca Brambilla e Matteo Trentin.

 

Duello Contador-Porte alla Parigi-Nizza. Ma occhio agli outsider
Sarà una Corsa del Sole movimentata quella che scatterà domenica da Conflans-Sainte-Honorine, con un prologo di 6 km. Due tappe per velocisti, con i traguardi di Vendôme e Commentry, e alla quarta il primo arrivo in salita, sul Mont Brouilly, 3 km al 7,7% di media che chiameranno all'opera corridori esplosivi. Ancora un prevedibile sprint a Romans-sur-Isère, poi verso Salon-de-Provence un gustoso antipasto fatto di salite (ma lontane dal traguardo) di quella che sarà la tappa che deciderà la corsa. Nei 177 chilometri che da Nizza vanno fino al traguardo del santuario della Madonna d'Utelle i corridori dovranno affrontare cinque colli di seconda categoria e due di prima, tra cui la salita finale, 15,3 chilometri al 5,7% di pendenza media non durissimi, ma che dopo tutta quel su e giù con ogni probabilità delineeranno in maniera netta la classifica generale. Se dovesse ancora rimanere qualcosa in sospeso ci penserà il consueto arrivo a Nizza, con il Col d'Eze nel finale, a decidere definitivamente le gerarchie: a differenza dell'ultima edizione, quando la si percorse con in una prova contro il tempo, l'ascesa simbolo della gara transalpina farà parte della tappa in linea nizzarda.

Sono due i grandi favoriti della viglia per darsi battaglia per il successo finale: si tratta di Alberto Contador (Tinkoff) e Richie Porte (BMC Racing Team), entrambi alla ricerca della terza vittoria assoluta nella corsa. C'è grande attesa per quello che potrà combinare Geraint Thomas (Team Sky): il britannico quest'anno punta a far bene nelle corse a tappe, saltando quasi a piè pari gli appuntamenti sulle pietre del Nord. Ad una prova di rilievo è atteso Tom Dumoulin, protagonista alla Vuelta 2015 e visto quest'anno solo al Tour of Oman.

Altri nomi che potrebbero riempire i posti buoni della classifica generale sono quelli di Romain Bardet (AG2R La Mondiale), Rui Costa (Lampre-Merida), Tony Gallopin (Lotto Soudal), Ion Izagirre (Movistar Team), Rafal Majka (Tinkoff), Andrew Talansky (Cannondale) e Ilnur Zakarin (Team Katusha). Ridotta la pattuglia italiana: al via avrebbe dovuto esserci Fabio Aru, ma il sardo dell'Astana Pro Team ha preferito saltare questo appuntamento. Nella formazione kazaka è annunciato al via Diego Rosa, che può cercare di ben figurare con il ruolo di capitano finalmente tutto per sé. Oltre a lui le migliori possibilità di far bene sono riposte sui due della Trek-Segafredo Niccolò Bonifazio e Fabio Felline nonché su Davide Cimolai (Lampre-Merida), capace un anno fa di vincere la tappa di Rasteau.

 

Nibali cerca conferme alla Tirreno-Adriatico
Supera il mezzo secolo di vita la Tirreno-Adriatico, con l'edizione numero 51, e come da storia recente mette in campo un lotto partenti di livello assoluto. Dei tre ultimi vincitori (Vincenzo Nibali, Alberto Contador e Nairo Quintana), solo l'italiano sarà della partita, essendo lo spagnolo impegnato in Francia e il colombiano sostituito nelle gerarchie del Movistar Team da Alejandro Valverde.

La cronometro a squadre di Lido di Camaiore assegnerà la prima maglia di leader, che potrebbe cambiare padrone già alla seconda giornata, dopo che gli incostanti 10 chilometri di salita nel finale a Pomarance, tra tratti in falsopiano e impennate fino al 15%, avranno selezionato il gruppo. A Montalto di Castro sarà sicuramente volata, più attenzione richiederà la tappa di Foligno, con due strappi, Trevi e Montefalco, negli ultimi 30 chilometri. Il piatto forte della corsa sarà la Foligno-Monte San Vicino, 178 chilometri che termineranno all'insù, con i 15 chilometri di ascesa, terreno per scalatori; l'arrivo a Cepagatti dovrebbe arridere alle ruote veloci e infine la consueta cronometro finale di San Benedetto del Tronto a chiudere anche questa settimana nell'Italia centrale.

Detto di Nibali e Valverde, quali potranno essere gli altri nomi buoni per il successo finale? C'è Joaquim Rodríguez (Team Katusha), ma la presenza di due esercizi contro il tempo, l'assenza di altre tappe difficili oltre quella di Monte San Vicino e una forma ancora non al top fanno rivedere al ribasso le sue azioni. Tanto tic-toc chiama invece a grandi cose Tejay Van Garderen (BMC Racing Team). Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Thibaut Pinot (FDJ), Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) e Rigoberto Urán (Cannondale) potrebbero cercare gloria; occhio anche alla copia Orica GreenEDGE formata da Esteban Chaves e Adam Yates e al terzetto del Team Sky composto da Leopold König, Michal Kwiatkowski e Wouter Poels.

Fabio Canonico

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