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Dilettanti 2013: Questo Kudus è una Merhawiglia - All'eritreo la Freccia dei Vini. Vincono anche Prodigioso e Penasa | Cicloweb

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Dilettanti 2013: Questo Kudus è una Merhawiglia - All'eritreo la Freccia dei Vini. Vincono anche Prodigioso e Penasa

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Il podio della Freccia dei Vini con Merhawi Kudus tra Gianfranco Zilioli e Giacomo Gallio © pedaletricolore.itMentre a Olomouc in Repubblica Ceca andavano in scena i campionati europei, il fine settimana dilettantistico italiano proponeva alcuni interessanti appuntamenti che hanno regalato gradite sorprese e spunti interessanti agli osservatori.

Di sicuro potrebbe essere ricordata per lungo tempo l'edizione 2013 (la numero quarantadue nel computo totale) della Freccia dei Vini, il tradizionale appuntamento estivo di scena sulle strade del pavese. Potremmo trovarci a ricordarla un giorno come la gara in cui iniziò a sbocciare il talento di un corridore africano nel momento in cui magari questi si troverà a far bene in una grande corsa a tappe, lì assieme ai grandi. Sono giorni in cui inevitabilmente il nome di Christopher Froome, il britannico venuto dal Kenya, è ormai sulla bocca di tutti per via del suo trionfo al Tour de France ma un piccolo importante tassello sul continente africano viene proprio dalle strade nostrane per merito di un eritreo appena diciannovenne: Merhawi Kudus Ghebremedhin, questo il suo nome completo. 

Ai più potrebbe esser suonato come il più illustre dei carneadi, eppure di questo giovanotto che sembra avere nella salita il suo maggior terreno d'espressione, non era sfuggito all'occhio dei più attenti osservatori o semplicemente dei malati di ciclismo disposti a seguire anche la corsa più sperduta al mondo. Fu proprio in occasione del Giro del Rwanda dello scorso anno che il suo nome balzò all'occhio, per via della sua vittoria nella prima frazione e della leadership in classifica che seppe mantenere fino a poche tappe dal termine.

Nome che sicuramente sarà finito su qualche taccuino e che intanto gli ha permesso di essere accolto nel centro di formazione dell'UCI, con cui prender parte ad alcune corse in Europa, in attesa di iniziare a fare anche qualche prima importante esperienza nel professionismo (dal primo agosto sarà infatti stagista con la formazione francese della Bretagne con cui dovrebbe disputare il Tour de l'Ain). Nel frattempo però si è tolto lo sfizio di battere sul traguardo di Castana, al termine di una volata molto incerta, Gianfranco Zilioli, cosa che di questi tempi è tutt'altro che semplice. Sia il bergamasco del Team Colpack che il giovane classe '94 del Centre Mondiale du Cyclisme sono riusciti a fare la differenza nell'ultimo giro, quando sono riusciti ad evadere dal drappello principale e a riportarsi su Giacomo Gallio, che fino a quel momento conduceva la gara. Ripreso quest'ultimo si è giunti allo sprint conclusivo in cui è stato il fotofinish a decretare il successo dell'atleta africano, nuovo esponente di un Paese, l'Eritrea, che in questi ultimi anni sta proponendo atleti dalle doti interessanti (basti pensare, ad esempio, a Berhane). Il generoso Gallio, autore di un'ottima gara, è riuscito comunque a completare il podio, chiudendo terzo a 6" mentre l'albanese Redi Halilaj della Named Ferroli ha regolato gli inseguitori a 14", precedendo Alberto Nardin e il francese Clement Chevrier, recentemente protagonista al Giro della Valle d'Aosta e che sarà sicuramente uno degli atleti più attesi nell'imminente Giro delle Valli Cuneesi. Buona anche la prova di Paolo Bianchini, altro atleta Named, che ha chiuso in nona posizione mentre la top-10 è stata chiusa da Till Drobisch, altro atleta africano classe 1993 in gara col team UCI di nazionalità namibiana.

L'interessante e inedita sfida tra Gianfranco Zilioli ed il giovanissimo eritreo era, tra l'altro, iniziata appena 24 ore prima quando l'atleta del Team Colpack era riuscito a far propria la 47esima Ciriè-Pian della Mussa, gara piemontese con la consueta conclusione in salita a oltre 1700 metri dopo aver percorso oltre venti chilometri all'insù. Gara che quindi chiamava in causa i grimpeur di razza e pertanto non si poteva fare a meno di notare la presenza di Merhawi Kudus nell'azione decisiva, dove è stato l'unico in grado di tenere le ruote di Zilioli e Manuel Senni, ovvero gli atleti Colpack che avevano attaccato con lui in precedenza. In questo caso però la tenaglia bergamasca è stata decisiva per l'esito della gara, unita ovviamente allo strepitoso stato di forma di Zilioli, che ha attaccato a circa 3 chilometri dalla conclusione per involarsi tutto solo verso il traguardo e centrare così la quinta vittoria stagionale (quarta nelle ultime tre settimane). A 1'05" sono giunti al traguardo Senni e Kudus ed è stato il maggior spunto veloce del romagnolo ad avere la meglio, anche se inevitabilmente la prova dell'eritreo ha suscitato anche in questa occasione curiosità e applausi. A 1'25" è stato Stefano Nardelli a precedere tutti gli altri inseguitori (anche per il trentino buon periodo di forma), precedendo ben tre atleti del Monviso-Venezia (Pichetta, Borella e Lavazza rispettivamente quinto, sesto e ottavo) e l'australiano Benjamin Dyball, altro atleta da seguire che in questa stagione milita nella formazione svizzera del VC Bellinzona.

Per il team Monviso-Venezia comunque il pomeriggio di sabato 20 luglio si è rivelato ugualmente da ricordare, dal momento che Marco Prodigioso è riuscito a centrare la sua prima vittoria stagionale nel 42esimo Gran Premio Industria Commercio e Artigianato Carnaghese, gara che fino allo scorso anno vedeva di scena i professionisti e che in questa stagione, dopo aver fronteggiato difficoltà che ne mettevano a rischio la disputa, ha deciso di dar spazio ai dilettanti, venendo registrata come gara nazionale 1.12. Sul consueto tracciato sulle strade del varesotto, reso molto impegnativo oltre che dagli insidiosi strappi anche dal gran caldo, l'esperto corridore milanese, giunto all'ultimo anno tra gli Elite essendo nato nel 1987, è riuscito ad inserirsi nell'azione decisiva svilluppatasi ad un giro dal termine e comprendente quindici atleti, poi ridottisi a nove negli ultimissimi chilometri.

Sono stati proprio questi a giocarsi il successo ed il grande spunto di Prodigioso è riuscito ad avere la meglio su tutti gli altri, lasciando che il Team Colpack, una delle formazioni maggiormente protagoniste in queste ultime settimane, occupasse con qualche punta di rammarico i restanti gradini del podio: la seconda piazza infatti è stata appannaggio di Giorgio Bocchiola mentre al terzo posto è giunto il bravo Oliviero Troia. A seguire sono giunti gli altri componenti della fuga, ovvero Tizza, Halilaj, Busato e ancora una volta il danese Garby, ancora in ottima condizione dopo aver disputato uno splendido Giro della Valle d'Aosta e tra gli animatori della gara assieme a Sedaboni che invece è giunto nono, preceduto da Giacobazzi. A 20" di ritardo ha invece tagliato il traguardo Daniele Dall'Oste, che ha così chiuso la top-ten.

Fine settimana che si è concluso molto positivamente anche per la Zalf Euromobil Désirée Fior, tornata a casa con due successi tra i quali spicca quello ottenuto da Pierre Paolo Penasa nella 44esima Coppa Bologna disputatasi a Montallese, in provincia di Siena. Un successo fortemente voluto dall'atleta trentino, terzo lo scorso anno al GiroBio e già vincitore in stagione sulle strade marchigiane nel mese di maggio, quando si era aggiudicato il Memorial Ippolito Matricardi. Dopo una corsa abbastanza tirata infatti, Penasa ha saputo sfruttare a proprio favore il lungo tratto di strada bianca (oltre sette chilometri la sua lunghezza) in cui era posto anche un impegnativo strappo per lanciare il suo attacco e distanziare momentaneamente il vincitore dello scorso anno Alessio Taliani ed il polacco della Vejus Marcin Mrozek, rifattisi sotto a meno di dieci chilometri dalla conclusione. Si è così pertanto costituito il terzetto che è giunto a giocarsi allo sprint il successo finale, con Penasa a prevalere con un ottimo spunto sul polacco e su Taliani a cui non è riuscita la seconda vittoria consecutiva. A 7" di distacco è arrivato ai piedi del podio il bresciano Andrea Garosio, altro portacolori della Zalf, così come Gianluca Leonardi che a 1'14" ha preceduto gli inseguitori per la quinta piazza, anticipando Mirko Trosino, Pierpaolo Ficara, il campione italiano Elite Paolo Colonna, Giuseppe Cicciari ed il russo Sergei Pomoshnikov.

Il team trevigiano è inoltre riuscito ad esultare anche sulle strade di casa, poiché il 17esimo Giro della Valcavasia ha fatto registrare la terza vittoria stagionale di Nicolas Marini, rivelatosi il più veloce di tutti sul traguardo di Cavaso del Tomba. Ottima la preparazione allo sprint per il velocista bresciano che è così riuscito a far valere il suo grande spunto e ad esultare, lasciandosi così definitivamente alle spalle il brutto incidente di Brugnera. Alle sue spalle ennesimo piazzamento per Alessandro Forner, che ha ottenuto la seconda posizione mentre l'ultimo gradino del podio è stato occupato da Davide Martinelli, rientrato in Italia dopo aver disputato la crono europea in Repubblica Ceca. Giù dal podio invece Rino Gasparrini, costretto ad accontentarsi della quarta posizione, due atleti in top-ten invece sia per Breganze (Bevilacqua quinto e Zanon nono) che per la Marchiol, che invece ha piazzato al settimo posto Bresciani e al decimo Chinello.

Infine il week end passato ha regalato un'inedita doppietta anche al Futura Team diretto da Franco Chioccioli, riuscito ad andare a bersaglio con due atleti entrambi al primo successo assoluto tra i dilettanti: sabato 20 è stato il turno di Alessio Mischianti che, dopo vari piazzamenti, è riuscito finalmente a sbloccarsi nell'8° Trofeo Petroli Firenze di Bivigliano, riuscendo a sorprendere tutti con un attacco condotto a tre chilometri dal traguardo, dopo che in precedenza c'era stato un affondo di Luca Benedetti per operare selezione nel drappello. Grande soddisfazione quindi per il non ancora 21enne umbro a cui ha fatto da contraltare il grande rammarico della Petroli Firenze, determinatissima a conquistare il successo nella gara di casa per cercare di onorare nel migliore dei modi la memoria di Daniele Tortoli, il direttore sportivo che già da diverse stagioni era alla guida del team e che vantava una grandissima esperienza all'interno del mondo dilettantistico, stroncato da un male incurabile la scorsa settimana. A Thomas Fiumana pertanto non è rimasto altro che vincere la volata degli inseguitori che però gli è valsa solamente la piazza d'onore, precedendo Alex Turrin che si è così confermato come uno degli uomini più in forma del momento (per la Zalf nei dieci anche Garosio, quinto, e Andreetta, settimo). Quarta posizione invece per Mirko Tedeschi del Malmantile, ancora nei dieci l'australiano Semple che in questa occasione si è piazzato al nono posto.

Sulle strade abruzzesi invece ha recitato il ruolo del profeta in patria invece Ivan Martinelli, riuscito a sbloccarsi in questa che è la sua quinta stagione tra i dilettanti (prima da Elite) nel 23esimo Memorial Morgan Capretta, disputatosi domenica a Garrufo di Sant'Omero. Il 23enne lancianese ha fatto parte dell'azione decisiva di cinque atleti sviluppatasi nelle battute conclusive ed è riuscito a prevalere, lasciandosi alle spalle un valido contendente come Michele Scartezzini, con l'altro abruzzese Ciommi (atleta della Vega Montappone) a completare il podio con la terza posizione mentre in quarta e quinta posizione hanno concluso i due portacolori del Veloclub Senigallia Paolo Totò ed Ettore Carlini. Primi inseguitori giunti a 22" con Moreno Giampaolo ad aggiudicarsi la volata per il sesto posto, decisamente più staccati tutti gli altri.

Dilettanti nuovamente impegnati quest'oggi in Toscana per la disputa del Circuito Valle del Resco di Vaggio ma nel prossimo week end ancora appuntamenti da non perdere con il Giro delle Valli Cuneesi che scatterà domenica 28 luglio da Bene Vagienna con una cronometro a squadre e con la Bassano-Monte Grappa che sempre nella prossima domenica rappresenterà uno dei più interessanti test per i grimpeur nostrani.

Vivian Ghianni

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