Tour of Turkey 2013: Ancora Kittel, Guardini amaro - L'italiano secondo ad Izmir con polemica
- Presidential Cycling Tour of Turkey 2013
- Bardiani Valvole - CSF Inox 2013
- Omega Pharma - Quick Step 2013
- Team Argos - Shimano 2013
- Vini Fantini - Selle Italia 2013
- Andrea Di Corrado
- Andrea Guardini
- Benoît Jarrier
- Christopher Juul Jensen
- Francesco Chicchi
- Francesco Lasca
- Marcel Kittel
- Martijn Verschoor
- Mauro Finetto
- Maximiliano Ariel Richeze
- Michael Hepburn
- Mustafa Sayar
- Nikolay Mihaylov
- Rafael Andriato
- Sonny Colbrelli
- Uomini
dal nostro inviato
I tedeschi continuano a dominare le volate al Giro di Turchia. Dopo lo sprint in apertura di Kittel e la doppietta targata Greipel, oggi a Izmir il corridore della Argos ha pareggiato i conti con il connazionale nel derby teutonico che sta caratterizzando gli arrivi allo sprint anche se, per dirla tutta, le due vittorie di Greipel sono arrivate con Kittel fuori dai giochi dopo i saliscendi delle tappe di Marmaris e Turgutreis.
Ma se proprio vogliamo essere pignoli lo scontro tra i due titani tedeschi è ancora fermo sull'1-0 della prima tappa visto che Greipel oggi si è visto scappare il rivale mentre rimaneva intruppato nel groviglio dell'ultima curva che ha stoppato diversi sprinter. A provocare la caduta Rafael Andriato, incaricato a tirare la volata a Francesco Chicchi, venuto in Turchia per preparare il Giro di Italia ma che finora per varie vicissitudini è riuscito a sprintare solo ad Alanya.
La volata di Kittel è stata superba. Rimasti in pochi davanti dopo la caduta nella curva a gomito posta a un kilometro dal traguardo, il tedesco ha sfruttato il lavoro dei corridori dell'Omega, che nel frattempo si erano persi Fenn, e poi ha imposto la sua progressione alla quale hanno provato a resistere Richeze e Colbrelli. Per i velocisti di Lampre e Bardiani si è capito subito che sarebbe stato impossibile saltare il tedesco, chi invece può recriminare è Andrea Guardini.
Il corridore dell'Astana ai 400 metri è stato leggermente ostacolato da Francesco Lasca e ha perso l'attimo giusto per poter seguire la ruota di Kittel. Peccato, perchè quando ha iniziato il suo sprint, il veronese ha recuperato metri su metri dando l'impressione di potersela giocare con il tedesco dell'Argos Shimano. Pur riconoscendo che tutte le volate sono complicate, Guardini non ha avuto parole tenere per il velocista marchigiano della Caja Rural e in ogni caso la grinta dimostrata prima e dopo il traguardo lasciano bene sperare in vista della volata conclusiva di Istanbul, ultima occasione per lui e per gli italiani di lasciare un segno sul Tour of Turkey 2013.
A completare il podio di giornata l'argentino Richeze della Lampre-Merida, mentre rimanevano fuori dal podio Lasca e Colbrelli, rispettivamente 7° e 5°. La Bardiani oltre a provarci nel finale ha animato la tappa nei primissimi kilometri. Pasqualon e Di Corrado hanno tentato di andare in fuga ma nel tentativo fortunato è riuscito a infilarsi un uomo della Fantini, Mauro Finetto. Il corridore guidato in Turchia da Di Fresco se n'è andato al km 50 in compagnia di Hepburn (Orica), Juul Jensen (Saxo), Jarrier (Bretagne), Mihaylov (CCC) e Verschoor (Novo Nordisk). Il sestetto che ha animato i 124 km della Kusadasi-Izmir ha raggiunto un vantaggio massimo di 3'04" al km 61. Prima che il gruppo tirato dalle squadre dei velocisti rinvenisse sui fuggitivi, Hepburn ha cercato di emulare Iljo Keisse che l'anno scorso si impose dopo aver salutato nel finale i compagni di fuga. L'australiano a 7 km dal traguardo ha allungato disperatamente ma ai -3 il gruppo si ricompattava.
Tutto secondo copione quindi, tranne che per la caduta finale dove era incappato anche Keisse l'anno scorso. Domani nel circuito di Istanbul ultima possibilità per godersi uno sprint pulto prima dell'incoronazione di Sayar che della pulizia non sembra essere affatto l'emblema.