Tour de San Luis 2013: Rewind Contador, la storia si ripete - Rivince al Mirador del Sol. Díaz quasi in porto
- Tour de San Luis 2013
- San Luis Somos Todos 2013
- Team Saxo - Tinkoff 2013
- Adriano Malori
- Alberto Contador Velasco
- Alex Diniz Correia
- Arnold Alcolea Nuñez
- Daniel Ricardo Díaz
- Diego Rosa
- Fabio Aru
- Marc De Maar
- Matteo Montaguti
- Mauro Finetto
- Mauro Santambrogio
- Pieter Weening
- Tejay Van Garderen
- Vincenzo Nibali
- Uomini
L'alba del 2013, per Alberto Contador, sorge sul Mirador del Sol, laddove anche l'anno scorso aveva alzato le mani in segno di vittoria salvo poi vedersi cancellato il successo per la tanto discussa squalifica dovuta all'affare clenbuterolo.
La vittoria della penultima tappa del Tour de San Luis ha dunque un sapore particolare per il pistolero spagnolo. E non si tratta di rivincita o di dimostrazione di chissà cosa a chissà chi. Perché è ormai chiaro a tutti che quando la strada sale Alberto è pronto a graffiare, in qualsiasi periodo dell'anno.
Già negli anni scorsi il corridore del Team Saxo aveva iniziato a raccogliere le prime vittorie a febbraio in Algarve, ma da due anni l'asticella è stata spostata più in basso ed ecco dunque l'Alberto trionfatore di gennaio che tanto piace ai tifosi.
A differenza dell'anno scorso Alberto non è arrivato da solo al traguardo, ma come 12 mesi fa è stato lui a fare la corsa e ad attaccare per vincere. Dapprima il madrileno ha fatto lavorare la squadra a lungo per annullare i vari tentativi di oggi (il più serio comprendeva Malori, Finetto, Rosa, De Maar e Weening e si esauriva ai -10 dopo quasi 90 km di fuga), poi, quando sono iniziate le prime rampe verso il Mirador, il fidato Nicki Sørensen si è messo in testa al gruppo per spianargli la strada.
A rompere il ghiaccio era però Van Garderen, animato da propositi di classifica generale. L'americano non faceva la differenza e Contador capiva che era quindi arrivato il momento di contrattaccare alla sua maniera, levandosi tutti dalla ruota. L'azione in solitaria di Alberto durava fin quando le pendenze erano proibitive per gli altri, vale a dire fino al triangolo rosso, quando l'argentino Díaz, leader della generale, raggiungeva lo spagnolo, se lo portava verso l'arrivo con un grande sforzo per poi farsi saltare con piacere ai 100 metri.
Vittoria per Contador e Tour de San Luis in banca per Díaz. Tutti contenti. Gli argentini in primis che vedono trionfare un corridore della San Luis Somos Todos e crescere di anno in anno la loro corsa. Il trionfo centro-sudamericano si completa con il 3° posto di tappa del brasiliano Diniz e il 4° del cubano Alcolea mentre Santambrogio si conferma di nuovo brillante arrivando 5° davanti a Van Garderen. Nella top ten anche Aru e Montaguti, 7° e 8°, mentre Nibali paga 1'05" al vincitore.
Generale invariata nelle prime posizioni con il podio virtuale della corsa composto da corridori provenienti dal nuovo mondo: il 23enne argentino Daniel Ricardo Díaz, che sogna un ritorno in Europa; l'americano Van Garderen, che voleva colmare il distacco di 17" ma se ne ritrova 33" dopo oggi; e il brasiliano Diniz, eroe del Potrero che si gode il momento di popolarità.
Contador resta fuori dal podio per 23" ma si consola con il bel successo di tappa ottenuto in Argentina. Il primo secondo gli almanacchi, il terzo secondo la strada. Le due vittorie dell'anno scorso il pistolero le sente infatti ancora sue. Gli sono state portate via da una partita di carne contaminata e da allora la carne rossa non fa più parte del suo menu. Ma un po' di asado, prima di tornare dall'argentina, il madrileno potrebbe concederselo. Cederà almeno a queste umane debolezze il marziano delle salite?