Tour of Qatar 2012: Boonen ritrovato, ecco la conferma - Tom batte nettamente Blythe e Sagan
Che Tom Boonen abbia iniziato il 2012 decisamente con un'altra marcia rispetto al suo 2011, l'avevamo già capito al Tour de San Luis; oggi dal Qatar arriva una conferma, col successo ottenuto in apertura dal belga (mentre contemporaneamente alla Challenge Maiorca vinceva Andrew Fenn, a completare una bella doppietta per l'Omega Pharma-Quick Step, vera dominatrice di questo avvio di stagione), un successo che per quanto riguarda la corsa araba non è certo una novità (qui Tom negli anni ha vinto e rivinto e stravinto), ma che ci dice che tra un paio di mesi le classiche del pavé schiereranno un corridore che sembra veramente rigenerato.
La cronaca. Meno vento del previsto e temperature in aumento rispetto a quelle trovate dalle donne in settimana. Tante maglie nuove in gruppo, e prima fuga della corsa ad opera di Adam Hansen: il corridore della Lotto, partito nei primi chilometri della tappa, è arrivato ad avere anche 6'40" di vantaggio, transitando in testa al primo sprint intermedio (km 28) mentre il giovanissimo austriaco della Katusha, Marco Haller (21 anni ad aprile) precedeva il vincitore del 2011 Mark Renshaw in testa al gruppo.
L'australiano in fuga è stato comunque ripreso abbastanza presto, dopo un'ottantina di km (la tappa ne misurava in totale 142), e al secondo sprint intermedio (km 82) abbiamo visto Tyler Farrar avere la meglio su Appollonio e Maes; da lì in avanti il gruppo ha proceduto compatto fino all'atteso sprint finale, e le uniche note di cronaca sono state rappresentate da una caduta di Coen Vermeltfoort (costretto al ritiro) e dalle foratura di Greg Henderson a 7 km dal traguardo e di un (giustamente) arrabbiatissimo Denis Galimzyanov ai -4, quando la volata - perlomeno per quel che riguarda le logiche dei treni - era già in piena fase di lancio.
Prima la Farnese per Guardini (ai 4 km), poi la Garmin per Farrar (dai -3), hanno preso la testa del plotone, ma se la formazione italiana ha avuto modo di farsi un po' da parte per riorganizzarsi in vista dell'ultimo km, quella americana ha un po' sbagliato i conti, risultando essere troppo lunga nei suoi meccanismi. Ciò ha provocato un certo rimescolarsi degli uomini davanti, e all'ultimo km Flecha (Sky) ha preso il comando (in favore di Appollonio, visto che Cavendish, febbricitante, è già tanto che sia partito, ma non s'è visto mai in gara), per poi cederlo quasi subito alla Omega Pharma, che col ticket Chicchi-Boonen ha dominato le volate al Tour de San Luis, e che qui in Qatar ha proposto anche Gert Steegmans nel ruolo di apripista di Tom.
Ebbene, cambiando l'ordine dei fattori, in casa Omega il risultato non cambia: Steegmans ha tirato una volata lunga quanto perfetta al capitano, e Boonen, partito in testa ai 300 metri, ci ha messo tanto del suo per stroncare il tentativo di rimonta appena accennato da Blythe, Sagan, Farrar e Oss, finiti nell'ordine alle spalle del belga, e per vincere nettamente la sua 19esima tappa al Tour of Qatar. La testa della classifica, con 4" su Blythe e 6" su Sagan, è una diretta conseguenza per Tom, che domani dovrà chiedere ancora un bell'aiuto al suo team per difendere questa leadership: infatti la seconda tappa della corsa, a Lusail, sarà una cronosquadre di 11 km.
