La terza tappa del Tour of Oman si conclude in volata con la vittoria di Peter Sagan, già impostosi ieri. Nei 190 km da Nakhal Fort a Wadi Dayqah Dam si è vista una fuga a tre: Bobbie Traksel, in avanscoperta per il terzo giorno consecutivo, insieme a Chan Jae Jang, Yusuke Hatanaka e Christian Delle Stelle. Sull'unico Gpm di giornata Delle Stelle ha provato ad andar via ma nella discesa successiva è stato ripreso da Jang e Hatanaka (Traksel era stato riassorbito dal gruppo).
La seconda tappa del Tour of Oman vede il primo centro stagionale di Peter Sagan, che approfitta del percorso favorevole, con due strappetti nel finale, e si prende anche la maglia di leader, vincendo per distacco. Lungo i 146 km che separano Fanja in Bidbid da Al Bustan è ancora l'olandese Bobbie Traksel, già in fuga ieri, a mettersi in mostra con il giapponese Tomohiro Kinoshita. I due resistono in testa (vantaggio massimo sul gruppo: 5'40" dopo 32 km) fino ad una ventina di chilometri dal termine, quando vengono riassorbiti sul primo dei due Gpm di giornata.
Fa letteralmente impressione la startlist del Tour of Oman (disponibile a questo link), giovanissima corsa araba (la prima edizione data 2010) che nel giro di un quadriennio è riuscita a imporsi al punto da presentare un campo di partenti da far invidia a parecchie gare ben più blasonate.
L'ultima tappa del Tour de San Luis, 154.7 km da San Luis a Juana Koslay, si conclude in volata e va al portacolori dell'Androni Giocattoli-Venezuela Mattia Gavazzi. Nelle prime battute della corsa va via una fuga corposa comprendente Lucero, Kuriek, Wren, Gutiérrez, Gaday, Betancur, Moyano e Kwiatkowski. Quest'ultimo stamane aveva 3'32" dal leader Daniel Díaz e nel momento in cui la fuga guadagna sino a 3'40" sul gruppo pensa che far saltare il banco forse è possibile.
Argentina in festa oggi, per la prima vittoria di un corridore di casa in una tappa del Tour de San Luis. L'impresa è riuscita a Emanuel Guevara, 24enne del team San Luis Somos Todos, andato in fuga all'inizio della tappa insieme a Martin Hacecky, passato da un vantaggio massimo sul gruppo di quasi 18' (a 36 km dalla fine), e riuscito a staccare il compagno di fuga sulla salita di Cerro el Amago: oltre 160 km di azione per lui.