Bella impresa di David Veilleux, fuggitivo vittorioso in quel di Champéry nella prima tappa del Criterium del Delfinato. Il canadese della Europcar si è mosso sulla prima salita di giornata, dopo appena 4 km di gara, insieme a Damuseau, García Ambroa e Bideau. Il quartetto ha avuto un vantaggio massimo di 10'10" sul gruppo, dal quale Tony Martin è uscito per un tentativo di inseguimento solitario (in realtà, per fare un supplemento d'allenamento, visto che non aveva speranze di rientrare sui battistrada).
Scatterà domani da Champéry in Svizzera, con una frazione di 121 km assai nervosa, un Critérium du Dauphiné che si presenta particolarmente impegnativo (ben quattro saranno infatti gli arrivi in salita). Vere e proprie prove tecniche di Tour de France con una nuova attesa sfida tra Christopher Froome (al via con il numero 1, data l'assenza di Wiggins) e Alberto Contador. Tra i protagonisti più attesi anche Valverde, Samuel Sánchez (reduce dal Giro d'Italia), Van den Broeck, Talansky e Rolland. Presente anche la Lampre-Merida con Damiano Cunego a caccia di una vittoria di tappa.
Il risultato del Giro di Romandia ha lasciato immutate le prime cinque posizione della classifica individuale del World Tour con Fabian Cancellara sempre davanti a tutti a quota 351 punti ed il solo Richie Porte a piazzarsi in Svizzera per un totale di 21 punti che comunque non sono bastati per migliorare la quinta posizione. I più grandi passi in avanti li hanno invece fatti registrare Chris Froome e Simon Spilak: il britannico è passato da l21° al 6° posto, lo sloveno invece partiva dal 18° posto e s'è ritrovato 7°.
La cronometro conclusiva del Giro di Romandia, disputatasi a Ginevra interamente sulle rive del Lago Lemano per un totale di 18.7 km, vede la vittoria di Tony Martin. Il tedesco dell'Omega Pharma Quick Step ha preceduto di soli 16" un ottimo Adriano Malori. Il parmense sfiora così nuovamente il successo, dopo averlo accarezzato fino ai 400 metri finali nella tappa di due giorni fa, a Payerne. Terzo Chris Froome, piazzatosi a 34" davanti a Lieuwe Westra (a 36"), Simon Spilak (a 41"), Stef Clement (a 50") e Richie Porte (a 52").
La quarta frazione del Giro di Romandia, da Marly a Les Diablerets, doveva essere il tappone della corsa a tappe elvetica ed invece il maltempo ha costretto gli organizzatori a rinunciare ad una delle due scalate al Col de la Croix, riducendo la corsa a 184.8 km. Vince sul traguardo di Les Diablerets Simon Spilak, all'attacco con la maglia gialla Chris Froome.