Il team manager dell'Androni Giocattoli Gianni Savio, commenta la seconda vittoria della sua squadra (prima Rubiano, poi Ferrari) al Giro d'Italia 2012, accantonando le polemiche con Mark Cavendish («Bisogna comprendere il suo stato d'animo, si è visto sfuggire un successo che riteneva di poter conquistare») e ritenendosi molto soddisfatto del bottino raccolto finora («superiore anche alle nostre attese, ma proveremo già dalla tappa di Sestri»).
La tappa Bartali, la più lunga del Giro, da Assisi a Montecatini Terme (255 km), va a Roberto Ferrari. Partono dopo 10 km Sáez de Arregi, Delage, Kaisen, Boaro, Denifl. In un primo momento c'è anche Simone Ponzi ma il portacolori dell'Astana si fa presto riassorbire. I 4 resistono fino ai -30 km quando Boaro scatta e si porta in testa, solo il basco Saez de Arregi prova a resistere.
È di Mark Cavendish la quinta tappa del Giro d'Italia. Subito fuga a 4, con Brian Bulgac, Olivier Kaisen (Lotto-Belisol), Alessandro De Marchi (Androni-Venezuela) e Pierpaolo De Negri (Farnese Vini-Selle Italia). Vantaggio massimo oltre i 6'. Ai -40 km dal traguardo la Garmin-Barracuda del leader Ramunas Navardauskas si mette a tirare ed il gruppo si avvicina ai fuggitivi. Ai -37 caduta che coinvolge, tra gli altri, Phinney, Boaro e Lucas Sebastian Haedo.