Ritorna alla vittoria dopo un digiuno lungo quattro anni Evgeny Petrov: il russo della Tinkoff, conquistatore dell'indimenticabile tappa de L'Aquila al Giro 2010, ha portato a casa la sesta tappa del Giro d'Austria partita a St. Johann Alpendorf e conclusa dopo 182 km ai 1741 metri slm di Villach-Dobratsch.
La quinta tappa del Tour of Austria, 146.4 km da Matrei ad Alpendorf, vede la fuga di Jesse Sergent andare in porto. Il neozelandese della Trek ha lasciato tutti a distanza di sicurezza, con Yoann Bagot a 40" mentre il terzo, il corridore di casa Patrick Konrad, ha regolato un gruppetto a 57". Gruppetto in cui si trovava anche il nostro Damiano Caruso, 4° sul traguardo. Caruso Ha preceduto Daniel Martin, Javi Moreno ed il leader Peter Kennaugh. Zaugg, Zoidl e Degand completano la top ten, con Kennaugh che mantiene la maglia di leader.
Oscar Gatto non è sazio e, dopo la vittoriosa volata di due giorni fa a Bad Ischle, suona la seconda sul traguardo di Matrei/Osttirol. Casualmente, come due giorni fa alle spalle del ventinovenne della Cannondale si sono piazzati lo spagnolo Juan José Lobato della Movistar e l'austriaco Marco Haller della Katusha.
È arrivata dal Tour of Austria la prima vittoria da professionista di Dayer Quintana, scalatore colombiano classe '92 che è il fratello minore del ben più noto Nairo. Il giovane Quintana s'è imposto sul classico traguardo il salita Kitzbüheler Horn, un'ascesa dalle pendenze durissime, riuscendo a resistere al ritorno degli uomini di classifica: Dayer infatti era stato protagonista di una fuga da lontano assieme a Levarlet, De Greef, Tratnik, Kozonchuk, Bookwalter, Mohoric, Bescond, Sutherland ed il nostro Davide Villella.
Una volta di più Peter Kennaugh ha voluto ribadire che il 2014 è sicuramente l'anno migliore della sua carriera: oggi il britannico del Team Sky, già vincitore della Settimana Coppi e Bartali e del Campionato Nazionale su strada, s'è imposto nella prima frazione dell'Österreich-Rundfahrt, il Giro d'Austria.
Prende il via oggi con la Tulln-Sonntagberg l'Internationale Österreich-Rundfahrt-Tour of Austria, breve corsa a tappe che si concluderà domenica 13 luglio. Otto tappe, il terribile arrivo in salita al Kitzbüheler Horn che farà già la differenza nella terza tappa, l'epilogo a Vienna. Al via, tra gli altri, il classe '93 Louis Vervaeke, alla prima apparizione in maglia Lotto Belisol. Col dorsale numero 1 il campione uscente Riccardo Zoidl in una Trek con Felline, Devolder ed Hondo.
Lo attendevano come uno dei favoriti, su un percorso difficile, nella prova in linea dei Campionati Italiani (in concomitanza col Trofeo Melinda): e Vincenzo Nibali non ha deluso i suoi tanti tifosi, andando a imporsi, a Fondo, nella gara che gli regala la maglia tricolore, da indossare per il prossimo anno (a partire dal Tour de France). Il siciliano dell'Astana ha avuto ragione in una volata a due del giovane Davide Formolo, bravissimo sparring partner capace di resistere agli scatti dello Squalo sulla salita finale.
Quarto successo stagionale per Elia Viviani, che a Novo Mesto vince la quarta ed ultima tappa del Tour de Slovénie battendo allo sprint Eduard Grosu (Vini Fantini) e Michael Matthews (Orica). Nella volata finale settimo Bonifazio, nono Andrea Fedi e decimo Damiano Caruso. La generale non muta ed è dunque il portoghese Thiago Machado (Net App) ad imporsi, staccando di 23" Ilnur Zakarin (RusVelo) e di 33" Matteo Rabottini (Neri Sottoli). Il vincitore della tappa di ieri, Manuel Bongiorno, chiude quinto davanti a Damiano Caruso.
Dopo Sonny Colbrelli ieri, la Bardiani-CSF festeggia anche oggi la prima vittoria da professionista di un suo corridore: a stappare lo champagne è stato Francesco Manuel Bongiorno, vincitore della terza tappa del Giro di Slovenia, 192 km da Rogaška Slatina all'arrivo in salita di Trije Kralji. Dopo una fuga a 6 composta da Klemen Stimulak, Pavel Brutt, Antonino Parrinello, Andrea Fedi, Edward Theuns e Alessandro Malaguti (partita intorno al km 10, passata da un vantaggio massimo di 4'40" al km 80, annullata al km 182, a soli 10 dalla fine), la lotta si è accesa sull'ascesa finale.