Sul settore numero 8, Pont-Thibaut to Ennevelin, sempre in testa Tom Boonen, Geraint Thomas, Thor Hushovd, Bert De Backer, Yannick Martinez e Bram Tankink, ma dietro Sep Vanmarcke allunga deciso. Fabian Cancellara parte in progressione, marcato da Zdenek Stybar, Jens Keukeleire, Lars Boom. Il gruppo rientra e Peter Sagan parte in contropiede con Maarten Wynants a ruota. Sono ripresi dal gruppo (o ciò che ne rimane) mentre in testa, a 34 km dall'arrivo, Tom Boonen allunga deciso. Gli ex compagni di fuga si guardano, poi Geraint Thomas chiude sul belga.
Superato Mons-en-Pévèle il vantaggio del sestetto di testa composto da Tom Boonen, Geraint Thomas, Thor Hushovd, Bert De Backer, Yannick Martinez e Bram Tankink aumenta, ma il primo gruppo inseguitore vive un momento di stallo. Nessuna squadra vuole prendersi l'onere di inseguire. I Belkin vano in testa, di fatto rallentando, mentre Trek (per Cancellara), Belkin (per Vanmarcke, ma con Tankink in fuga) e Cannondale (per Sagan) non sono troppo attive. Ci sono anche Filippo Pozzato e Bradley Wiggins nel primo gruppo.
S'infiamma la corsa nel settore numero 13 della Parigi-Roubaix, quello che da Beuvry-la-Forêt porta a Orchies. Scatto bruciante di Tom Boonen, che si produce in una progressione fantastica, portandosi sul gruppo dei contrattaccanti formato da Boonen, Geraint Thomas, Yannick Martinez, Mathieu Ladagnous, Bert De Backer e Damien Gaudin. Ripresi e superarti anche gli ultimi tre attaccanti della prima ora che erano rimasti al comando (Andreas Schillinger, Benoit Jarrier e Tim De Troyer). La BMC tira per riportare il gruppo sui sei battistrada ed il distacco è di soli 12".
Dopo la Foresta di Arenberg (settore numero 18, il primo a cinque stelle) la situazione, come in quasi ogni edizione, si rimescola. Al comando della corsa Andreas Schillinger (NetApp-Endura), Benoit Jarrier (Bretagne-Séché), Tim De Troyer (Wanty-Groupe Gobert) e John Murphy (Unitedhealthcare), poi David Boucher (FDJ.fr), quindi Clement Koretzky (Bretagne-Séché) - vantaggio di 3'45" - più indietro Kenny Dehaes (Lotto Belisol). In gruppo, tra gli attardati eccellenti, il vincitore della Milano-Sanremo, Alexander Kristoff, vittima di una foratura nella Foresta.
95 km al traguardo della Parigi-Roubaix, con il gruppo che sta affrontando il settore numero 19, Haveluy to Wallers, quello che precede la Foresta d'Arenberg. In testa sempre otto uomini: David Boucher (FDJ.fr), Kenny Dehaes (Lotto Belisol), Andreas Schillinger (NetApp-Endura), Michael Kolar (Tinkoff-Saxo), Clement Koretzky (Bretagne-Séché), Benoit Jarrier (Bretagne-Séché), Tim De Troyer (Wanty-Groupe Gobert) e John Murphy (Unitedhealthcare). Il loro vantaggio è di 4'40", ma nel gruppo diverse cadute, tra cui Nicki Sørensen e Greg Van Avermaet.
È iniziata la vera Parigi-Roubaix, con il tratto in pavé numero 28, il primo (ma già a tre stelle) della corsa. Dopo 97.5 km fuggitivi e gruppo transitano infatti sulle pietre del Troisvilles to Inchy. Davanti sempre otto uomini: David Boucher (FDJ.fr), Kenny Dehaes (Lotto Belisol), Andreas Schillinger (NetApp-Endura), Michael Kolar (Tinkoff-Saxo), Clement Koretzky (Bretagne-Séché), Benoit Jarrier (Bretagne-Séché), Tim De Troyer (Wanty-Groupe Gobert) e John Murphy (Unitedhealthcare).
Ha preso il via l'edizione 112 della Parigi-Roubaix, l'Inferno del Nord, l'apice della Settimana Santa. Subito dopo il via volante scatti e controscatti, infatti la fuga parte già al km 10. Otto uomini riescono a prendere il largo. Si tratta di David Boucher (FDJ.fr), Kenny Dehaes (Lotto Belisol), Andreas Schillinger (NetApp-Endura), Michael Kolar (Tinkoff-Saxo), Clement Koretzky (Bretagne-Séché), Benoit Jarrier (Bretagne-Séché), Tim De Troyer (Wanty-Groupe Gobert) e John Murphy (Unitedhealthcare).
John Degenkolb due settimane fa, sul traguardo di Wevelgem, esultava. Non altrettanto bene è andata al Fiandre, al tedesco, che alla Roubaix vuole mettersi in bell'evidenza: «La Parigi-Roubaix è una delle corse più grandi, per me. Adoro il suo essere dura ed è un mio sogno vincerla, un giorno. Mi piace il pavé, sto bene e spero di poter correre bene anche domani. La squadra è molto forte, l'atmosfera nel gruppo è fantastica e stiamo dimostrando di essere davvero un top team. Vogliamo continuare così anche domani».
Sep Vanmarcke, dopo il terzo posto dell'ultimo Giro delle Fiandre e la piazza d'onore ottenuta alla Parigi-Roubaix nel 2013, alza l'asticella e punta a far bene sul pavé: «Il finale dell'anno scorso mi ha dato consapevolezza di poter tenere in mano al situazione. Adesso sono più forte, arrivare secondi non fa mai piacere e domenica Cancellara mi ha battuto ancora. Spero di avere la meglio domani. Ho recuperato bene dopo il Fiandre, mi fa un po' male il collo ma non credo che ci saranno problemi».
199 gli atleti che domattina si schiereranno al via di Compiègne per l'edizione 112 della Parigi-Roubaix. Favorito numero uno, nonché campione uscente (quindi numero 1 anche di dorsale) Fabian Cancellara, con Boonen che non può essere escluso dalla rosa dei pretendenti alla corsa, visto che l'ha già conquistata 4 volte in carriera. Sagan farà esperimenti, così come Wiggins e Phinney, mentre Vanmarcke è sorretto da una condizione eccellente e da un morale alle stelle.