Ce la venderanno come un'interessante tappa di media montagna, ma in realtà è l'ennesima frazione interlocutoria della brutta seconda settimana di Tour. Nella tappa di Lione tutto è apparecchiato per la più classica delle fughe da lontano: il percorso non garantisce a tutti gli sprinter di arrivare in gruppo (e la categoria è comunque già sazia dalle giornate precedenti); i big invece guarderanno al Ventoux dell'indomani. Quindi, cari comprimari, gambe in spalla e pronti all'azione. Il primo strappetto di giornata, a La Garde dopo 30 km, potrebbe essere una buona rampa di lancio.