La terza tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali, 157 da Zola Predosa a Piane di Mocogno, va a Damiano Cunego, che conferma l'ottimo momento di forma precedendo Maruro Santambrogio. La tappa è stata caratterizzata dalla fuga di Stefano Pirazzi, che ha conservato un paio di minuti sugli immediati inseguitori (Fabio Felline, Leonardo Duque, Klemen Stimulak, Chris Jones, Kiel Reijnen, Manuel Amaro, Filippo Savini, Jaroslaw Marycz e August Jensen) e quasi 4' sul gruppo. Sulla salita verso l'arrivo se ne va Lucas Euser ai -7 e mantiene 18" sul gruppo di Ulissi.
Si comincia a fare sul serio nell'inferno del nord. Omega Pharma, Bmc, Radioshack sfidano Peter Sagan e le altre squadre maggiori per vincere l'E3 Harelbeke, alla seconda presenza nel Pro Tour. Tutti i protagonisti del nord presenti: il vincitore della passata edizione, Boonen, ovviamente partirà col numero 1, mentre col 2 ci sarà Sylvain Chavanel. Occhio a Gilbert con l'11, Phinney col 12 e Hushovd col 13 per la BMC, e a Cancellara col 21 in casa Radioshack. Sagan sarà al via con l'87. Tra i nostri attenzione a Pozzato col 136, a Bennati col 171 e a Paolini col 126.
La tappa regina della Volta a Catalunya, con arrivo in salita a Port Ainé, vede vincere Daniel Martin, autore di una tappa corsa sempre in fuga. Scatti e controscatti ma è Aru che dopo 40 km scatta, portando via un gruppetto sul Coll de Merolla. Nella discesa si forma un plotoncino di 23 atleti. Si ritirano Agnoli e Guardini, successivamente anche Valverde e Capecchi, caduti in discesa, devono dire addio alla corsa catalana. Sull'ultima ascesa prova ad andarsene Nicolas Roche, ma ai -15 si portano in testa Daniel Martin, Jesus Herrada e Robert Kiserlovski.
La cronosquadre di Gatteo Mare, 11.2 km valevoli come seconda semitappa della prima tappa della Settimana Coppi e Bartali, è stata vinta oggi dalla Katusha A. Le squadre impegnate nella singolare prova hanno gareggiato non unite, ma divise in due quartetti (o terzetti, nel caso di alcune formazioni che non avevano al via 8 corridori), e ad avere la meglio è stato il drappello russo formato da Maxim Belkov (nuovo leader della corsa), Chernetskiy, Porsev e Vorobev.