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Volta Ciclista a Catalunya 2013: Dolore Valverde, doppia gioia Martin - Alejandro cade e si ritira. A Daniel tappa e maglia

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A Port Ainé Daniel Martin conquista la tappa regina della Volta a Catalunya, prendendosi anche la maglia di leader © slipstreamsports.comCentoundici. Non è il peso di Tiziano Ferro da adolescente, o almeno non soltanto. È il numero di dorsale, evidentemente sfortunato, di Alejandro Valverde nelle ultime due edizioni della Volta a Catalunya. Dodici mesi fa una borraccia finì sotto la ruota del murciano al rifornimento della seconda tappa: caduta ed il giorno dopo ritiro, le botte si facevano ancora sentire.

Quest'anno Alejandro aveva conquistato la maglia di leader - è storia di ieri, a Vallter 2000 - e trovato un gregario di lusso come il colombiano Nairo Quintana. Bradley Wiggins, Michele Scarponi e Joaquim Rodríguez parevano tenuti buoni da Valverde, e così è stato anche oggi finché dopo un centinaio di chilometri, in una discesa, la sfortuna ha fatto nuovamente visita a Valverde. Cade con Eros Capecchi, nessuno dei due ha alcuna frattura ma entrambi dicono addio alla Volta. Sia ieri che oggi il dorsale di Valverde è un 111 che con ogni probabilità d'ora in avanti il murciano farà di tutto per evitare.

Parlando ancora di numeri, chi ne fa uno davvero notevole è l'irlandese Daniel Martin, classe '86, nipote di Stephen Roche. Esce dal gruppo al mattino, lo rivedono dopo il traguardo di Port Ainé, dove nel 2012 non si arrivò a causa del maltempo. Oggi, sebbene la neve sia presente in abbondanza a bordo strada, il sole splende e Martin brilla.

Un'azione partita al mattino, come detto, ma rifinita sull'ultima ascesa. Prima l'irlandese va a prendere il cugino Nicolas Roche, quindi si porta in testa con Herrada e Kiserlovski, che poi si staccherà. Ai -7 l'accelerazione di Martin, che resta solo; la sua pedalata non è proprio un esempio di bello stile ma che importa, quando sei in testa nella tappa regina di una corsa come il Catalunya e stai per conquistare la maglia di leader, oltre alla vittoria di giornata?

Nella quarta frazione si va da Llanars-Vall de Camprodon a Port Ainé-Rialp in 217.7 km, superando cinque Gpm e con un arivo in salita impegnativo. Scatti e controscattti in avvio, poi sulla prima salita di giornata, il Coll de Merolla, se ne va Fabio Aru. Lo segue Robert Kiserlovski e nella discesa si aggrega una ventina di corridori. Troviamo in testa così un pericoloso drappello formato da Carlos Betancur (AG2R), Fabio Aru (Astana), Laurens Ten Dam e Steven Kruijswijk (Blanco) Ivan Santaromita (BMC), Cristiano Salerno (Cannondale), Mikel Astarloza (Euskaltel), Laurent Pichon (FDJ), Ryder Hesjedal e Daniel Martin (Garmin-Sharp), Alberto Losada e Yuriy Trofimov (Katusha), Jurgen Van de Walle (Lotto), Gianluca Brambilla e Carlos Verona (Omega Pharma), Danny Pate (Sky), Nicolas Roche (Saxo-Tinkoff), Rob Ruijgh (Vacansoleil), David Arroyo (Caja Rural), Yohan Bargot e Rudy Molard (Cofidis).

Il gruppo lascia loro appena 3'15" dopo 75 km, capendo pienamente che il gruppo è pericoloso ed alcuni elementi potrebbero arrivare in fondo. Così sarà. Mentre Valverde cade e si ritira insieme a Capecchi (Agnoli, invece, è vittima di un virus intestinale e deve alzare bandiera bianca, peccato), sul Port del Cantó troviamo già staccati Molard, Brambilla, Pate e Ruijgh, con anche Aru e Van de Walle che presto si lasciano sfilare. L'ultima ascesa, 18.9 km con pendenze anche al 12%, vede Roche solo in testa.

Lo segue un gruppetto in cui Daniel Martin fa di tutto per rientrare sul cugino. Si portan in testa Martin con José Herrada e Robert Kiserlovski. Il portacolori della RadioShack si stacca presto e così davanti restano in due. Dal gruppo dov'è la Sky a fare il ritmo provano ad uscire Landa, con risultati miseri, e Gesink. L'olandese della Blanco pare in giornata e presto si ritrova a ruota Jurgen Van den Broeck, già ieri all'attacco. Ai -7 Daniel Martin dà un'accelerata e così Herrada vola via mentre in gruppo Quintana, diventato capitano unico dopo il ritiro di Valverde, scalpita.

Martin pesta duro sui pedali e capisce che l'impresa è vicina, ma ai -3.8 Quintana allunga, mettendo nel mirino Gesink, che nel frattempo s'è staccato da Van den Broeck. Il colombiano raggiunge e supera l'olandese ma a sua volta viene ripreso da Joaquim Rodríguez, che del 23enne della Movistar proprio non si fida. I due vanno a superare Van den Broeck e tentano una caccia a Martin ma ormai l'irlandese è lontano, già nell'ultimo chilometro, in estasi. Taglia il traguardo da solo, tappa e maglia, e scalzarlo ora sarà durissima.

Quintana non forza nemmeno per prendere l'abbuono e così sul traguardo viene preceduto da JRO, entrambi staccati di 36" da Martin. Van den Broeck chiude a 47", Gesink a 51", Wiggins guida la schiera di coloro che accusano 1'02" (oltre al britannico ci sono Stetina, Scarponi e Danielson), Thibaut Pinot completa la top ten a 1'08".

Stasera la classifica sorride sì a Daniel Martin ma certo non volta le spalle a Joaquim Rodríguez, secondo a 10". Senza un avversario come Valverde e con almeno un'altra frazione impegnativa (sabato c'è la Almacelles-Valls, domenica si chiuderà a Barcellona, con arrivo sul Montjuïc) la vittoria finale non gli è certo preclusa. Occhio a Quintana, già vincitore ieri, ottimo interprete oggi e terzo in graduatoria a 32" da Martin. Non lontani Wiggins e Scarponi, a 36" e 39", mentre Gesink, a 51", sembra già tagliato fuori. Niemiec, Stetina, Pinot e Van den Broeck sono sì tra i migliori dieci ma con un ritardo superiore al minuto. Da segnalare il ritardo di Domenico Pozzovivo, ieri 10° a Vallter 2000, oggi vittima di ipoglicemia ed attardato di quasi 5' (4'56" il suo distacco nella tappa, nella generale è 30° a 5'13" da Martin).

Domani quinta frazione, 156.5 km da Rialp a Lleida con un solo Gpm a metà corsa, il Port d'Àger, un seconda categoria. A meno di clamorosi eventi la frazione dovrebbe essere adatta alle ruote veloci. Gianni Meersman, già due volte vittorioso in questo Catalunya ed in uno splendido momento di forma, potrebbe portarsi a quota tre, facendoci tornare a quel centoundici che vuol dire tre volte primo. E per oggi sta a significare non solo il dorsale sfortunato di Valverde ma soprattutto l'azione da campione di Daniel Martin, tre volte bravo!

Francesco Sulas

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