Rory Sutherland (Unitedhealthcare) riesce a resistere agli attacchi degli avversari nel tappone conclusivo del Tour of Gila e si aggiudica così la corsa statunitense con 15" su Chad Beyer che ha provato in tutti i modi a recuperare il suo svantaggio di oltre due minuti, fermandosi a pochissimo dal bersaglio grosso. La tappa è andata a Craddock che ha preceduto il compagno Boswell e proprio Beyer, mentre Mancebo ha concluso quarto di tappa e in classifica.
Grande prestazione dei fratelli argentini Alejandro e Anibal Borrajo nella quarta tappa del Tour of the Gila, un criterium sulle strade di Silver City: i due portacolori della Jamis-Sutter Home si sono piazzati al primo e secondo posto in volata con la vittoria che è andata ad Alejandro. Al terzo posto l'italiano Luca Damiani. In classifica generale Rory Sutherland ha mantenuto il primato.
Il 22enne Evan Huffman, portacolori della squadra California-Giant (non UCI), s'è imposto a sorpresa nell'impegnativa cronometro di Tyrone, terza tappa del Tour of the Gila: Huffman, al primo grande successo in carriera (quest'anno aveva già vinto una cronometro in un corsa nazionale statunitense), ha percorso i 26.6 km del percorso, caratterizzato da due salite, in 34'23" e ha preceduto di 3" il capoclassifica Rory Sutherland e di 17" Joe Dombrowski.
La seconda tappa del Tour of the Gila ha visto un epilogo allo sprint anche se la strada in leggera salita ha rovinato i piani dei velocisti puri: la vittoria è andata al giovane 23enne Eric Young, portacolori della Bissell Cycling, che è stato bravo a sorprendere il lavoro della Competitive Cyclinst con uno scatto a più di 300 metri dall'arrivo, riuscendo poi a contenere la rimonta di Francisco Mancebo e Chad Beyer, compagni di squadra proprio alla Competitive che hanno chiuso rispettivamente 2° e 3° di tappa.
Il Tour of The Gila è iniziato oggi con una frazione in linea da Silver City a Mogollon e si è accesa fin da subito una grande battaglia per la vittoria finale di questa breve corsa a tappe americana: sull'impegnativa salita finale, con tratti di pendenza anche molto superiore al 10%, il gruppo è lettaralmente esploso ed il più forte è risultato essere l'australiano Rory Sutherland, 30enne portacolori della Unitedhealthcare che ormai da diversi anni corre stabilmente negli Stati Uniti.