Iniziano a muoversi sul Passo Duran i corridori della classifica generale, nella 17esima tappa del Giro d'Italia, da Falzes a Cortina. A rompere gli indugi Mikel Nieve, a cui ha preparato il terreno la Euskaltel, e che è stato lanciato da un bel forcing di Txurruka. Tra i fuggitivi, invece, ha perso terreno Montaguti, e al Gpm (1a categoria, km 127.8, a meno di 60 km dal traguardo) Rabottini è passato ancora primo, su Seeldraeyers e Serpa. Il distacco di Nieve in cima al Duran era di 31", il gruppo della maglia rosa (tirato dalla Liquigas) è passato a 1'18" da Rabottini.
È la prima delle tre terribili tappe di montagna che, da qui a sabato, decideranno probabilmente il Giro (altrimenti c'è sempre la crono conclusiva a Milano...). Da Falzes a Cortina d'Ampezzo 186 km che promettono di essere molto battagliati. Dopo una partenza velocissima, con tanti tentativi di fuga, sono riusciti a prendere finalmente il largo 5 uomini: Rabottini (Farnese), Serpa (Androni), Seeldraeyers (Astana), Montaguti (AG2R) e Samoilau (Movistar).
Dopo il giorno di riposo nella tappa da Limone sul Garda a Falzes arriva la fuga e vince il basco Izagirre. Altissima la media della prima ora ma al km 52 escono Herrada, De Marchi, Frank, Izagirre, Mazzanti, Bak, Maes, Clement, Brändle e Boaro. I dieci hanno un vantaggio massimo di 12'30". Sulla salita verso Falzes scatta Izagirre mentre De Marchi, Frank ed Herrada López provano a rientrare, staccati di 10". Il basco dell'Euskaltel però non perde terreno, anzi, guadagna secondi su De Marchi e Frank e va a vincere la tappa. Secondo classificato Alessandro De Marchi su Stef Clement.
Mikel Nieve ha una buona condizione e aspetta con ansia le tappe più dure del Giro d'Italia 2012: «Ora viene il bello, con le tappe più difficili, sabato e domenica è già dura ma io aspetto in particolar modo quelle di venerdì e sabato prossimo, spero di tener duro e stare davanti in queste frazioni». L'obiettivo del basco della Euskaltel è una top ten: «Un posto nei 10 in una corsa che mi piace molto: al Giro c'è sempre un ambiente speciale, il percorso è molto bello, ora arrivato le tappe più spettacolari... sì, mi piace proprio il Giro!»
Alla fine della 12a tappa il basco Amets Txurruka, all'interno della fuga buona e settimo sul traguardo, commenta così la sua prestazione: «Sapevamo che poteva andare via la fuga, è stato difficile prenderla, peccato che sia finita così. Il Giro per me non è iniziato bene con la caduta nella cronosquadre. Pian piano sto rientrando in corsa. Adesso che arrivano le salite correremo tutti per Nieve».
Amets Txurruka, caduto nei primi giorni del Giro 2012, si accinge a vivere una seconda parte di corsa rosa molto più arrembante, secondo le sue abitudini: «Da qui in avanti proverò a entrare in qualche fuga, ogni giorno potrebbe essere quello buono, se si presenterà l'occasione ci penserò», anche se la Euskaltel pensa principalmente a Nieve: «Mikel sta bene, gli staremo vicini sulle grandi salite». Poi una notizia (o una speranza?) relativa alla sua squadra: «Non lo so ancora con precisione, ma non credo che la Euskaltel chiuderà a fine anno.
È dell'australiano Matthew Goss la terza tappa del Giro d'Italia, 190 km tutti pianeggianti con partenza ed arrivo ad Horsens. È la tappa dedicata a Wouter Weylandt ed inizia con il momento di raccoglimento prima del via. Al km 0, dopo scatti e controscatti, se ne vanno in sei: Miguel Mínguez Ayala, Alfredo Balloni, Ramunas Navardauskas, Mads Christensen, Martijn Keizer, Reto Hollenstein. Procedono di comune accordo ottenendo un vantaggio massimo di 3'52" al km 129.
Ion Izagirre è uno dei giovani spagnoli più promettenti attualmente in gruppo. È al Giro per fare esperienza e per cercare qualche fuga da lontano ed, eventualmente, un successo parziale. Non sogna la classifica («Il nostro capitano è Mikel Nieve»), ed è contento di correre col fratello Gorka (che però non è qui al Giro).