C'è stata una bella selezione nella prima tappa del Giro di Thailandia e ad imporsi è stato l'argentino Lucas Sebastian Haedo, alla Cannondale nel 2013: il quasi 31enne della SkyDive Dubai ha ritrovato così un successo in campo internazionale che gli mancava addirittura dal 2009 quando s'impose in una tappa del Tour de San Luis. Haedo ha preceduto King lok Cheung di Hong Kong mentre Nakajima e Sheppard sono giunti terzo e quarto rispettivamente a 2" e 3"; da segnalare anche il sesto posto di Francisco Mancebo (a 43"), compagno di squadra proprio del vincitore di oggi.
Tappa lunga (230.1 km) ma senza grandi difficoltà altimetriche la settima del Tour de Langkawi: per la Tabriz del leader Pourseyedigolakhour non è stata comunque una giornata facile perché dopo circa un'ora di corsa è partita una fuga di quattro uomini con il venezuelano Yonathan Monsalve che è stato a lungo leader virtuale della corsa. Assieme al corridore della Yellow Fluo c'erano anche Duber Quintero, Brett Lancaster ed Eric Sheppard e proprio il lavoro della squadra iraniana ha impedito agli attaccanti di guadagnare molto vantaggio.
L'ultima tappa del Tour de Korea, soli 90.8 km da Hongcheon a Hanam, vede la vittoria di Joon Yong Seo, che allo sprint ha anticipato il portacolori di Hong Kong Ho Ting Kwok e l'australiano Eric Sheppard. Kristian Sbaragli si piazza anche oggi, è un buon 8° posto il suo che chiude una corsa coreana corsa tappa dopo tappa in avanti e col coltello tra i denti. L'empolese, insieme all'altro italiano protagonista, Alberto Cecchin (Team Nippo-De Rosa), s'è spesso piazzato ed ha vinto la prima tappa, indossando la maglia di leader della generale, oltre che la cronosquadre con la sua MTN Qhubeka.
Tanti gli attacchi fin dai primi chilometri e alla fine una coppia di fuggitivi è riuscita ad anticipare il gruppo nella 7a tappa del Tour de Korea: a giocarsi la vittoria di tappa sono stati infatti il coreano Ho-Sung Cho e l'australiano Eric Sheppard con il corridore della Seoul Cycling Team che è stato il più lesto nello sprint a due.
Pronto riscatto per il Team Colpack, dopo il passaggio a vuoto nella seconda frazione del Giro delle Pesche Nettarine, che li ha visti rimanere esclusi dall'azione decisiva. Davide Villella si è infatti imposto nella terza tappa, inserendosi nel tentativo a dieci con Sheppard (Generali-Videa), Chirico (Trevigiani), Andreetta e Toniatti (Zalf), Brovelli (Idea Shoes), Trosino e Merolese (Hopplà), Pennacchini (Reda) e Bacci (Caparrini) e anticipando tutti i compagni di fuga nel finale. Secondo Sheppard, terzo Trosino.