Dopo le tre tappe vinte (più la classifica generale) al Giro di Sardegna, Peter Sagan è tornato ad alzare le braccia al cielo e lo ha fatto al Tour of California, corsa in cui già l'anno scorso il giovane talento della Liquigas si era aggiudicato due frazioni.
Dopo tanti problemi legati al maltempo è finalmente partito il Tour of California e sul traguardo di Sacramento il più veloce è stato il britannico Ben Swift: il 23enne della Sky ha sfruttato al meglio il treno della squadra negli ultimi 2 chilometri ed è andato a conquistare la quinta vittoria stagionale. Alle spalle di Swift è arrivato Peter Sagan che ha preceduto al colpo di reni Matthew Goss mentre sorprendente quarto è stato il canadese Kevin Lacombe; un po' di delusione per Juan José Haedo che ha fatto lavorare molto la squadra e ha ottenuto solo la quinta posizione.
La nona tappa con la doppia scalata dell'Etna è fatale a Graeme Brown (Rabobank) e Robbie McEwen (RadioShack): i due velocisti australiani, infatti, si sono staccati molto presto e sono giunti al traguardo fuori tempo massimo, a 59'15" da Alberto Contador.
Valerio Piva, Ds dell'Htc, alla partenza della prima tappa con arrivo in salita crede che Weening potrebbe anche tenere la maglia: «La salita è bella ma ma non mi aspetto distacchi, Weening è un buono scalatore. Noi staremo attenti e se ci sarà l'opportunità ci farà piacere riprendere la maglia o con Pinotti o con Siutsou così magari domani nella tappa di Tropea potremmo lavorare sia per difendere la maglia che per preparare la volata di Cavendish».
All'indomani della tragedia che ha portato via Wouter Weylandt, al villaggio di partenza Marco Pinotti (HTC-Highroad) pone l'accento sulla sicurezza dei corridori «indipendentemente da quello che è successo ieri, visto che non voglio fare nessuna speculazione». Danilo Napolitano (Acqua e Sapone) è un po' più "filosofico", chiedendo a tutti di «andare avanti per superare il momento di difficoltà».