Terzo centro di Marko Kump al Tour of Qinghai Lake, dove s'è disputata la sesta tappa. Nei 138 km da Gonghe a Guide il corridore dell'Adria Mobil ha regolato allo sprint Liam Bertazzo, con il russo Ivan Savitskiy che ha completato il podio di giornata. Quarto Luca Wackermann e sesto Mattia Pozzo, per un'Italia che si sta ben comportando nella gara a tappe cinese. Classifica generale comandata sempre da Hossein Alizadeh, con Radoslav Rogina a 5" e Francisco Jarley Colorado a 34".
Il 23enne russo Ivan Savitskiy ha vinto oggi la quarta tappa del Tour of Qinghai Lake arrivando al traguardo di Gangcha con 2" di vantaggio sull'ucraino Mykhailo Kononenko e con 7" sulla prima parte del gruppo regolata dallo sloveno Marko Kump: per il corridore approdato alla RusVelo nel mese di giugno si tratta del'ottava vittoria del 2015.
Al Tour of Qinghai Lake sono iniziate le salite e i velocisti si sono fatti da parte: oggi nella terza tappa della corsa cinese era previsto un gran premio della montagna a quota 3440 metri che ha fatto esplodere il gruppo e ha lanciato verso il traguardo una fuga di dieci corridori tra cui gli italiani Luca Wackermann e Matteo Busato della Southeast e Mattia Pozzo della Nippo-Vini Fantini.
A guidarla in ammiraglia non ci sarà Davide Cassani, impegnato contemporaneamente al Giro del Trentino, ma Marco Villa, ct della pista: ma sarà ugualmente in gara una selezione azzurra, da domani a domenica, nel Tour of Croatia, corsa di categoria 2.1. E sarà una selezione "mista", con professionisti, giovani dilettanti e pistard.
Dopo due stagioni in maglia Lampre-Merida il lombardo Luca Wackermann approda alla Neri Sottoli. Il ventiduenne, messosi in luce da stagista alla Tre Valli Varesine del 2012 conclusa al quinto posto, è il quinto acquisto della formazione diretta da Angelo Citracca e Luca Scinto, dopo Busato, Favilli, Mareczko e Zhupa.
È ancora il più veloce a Brussels, come un anno fa, il tedesco Andrè Greipel: il capitano della Lotto vince la Brussels Cycling Classic precedendo Elia Viviani (Cannondale) e Arnaud Démare (FDJ) allo sprint. Nonostante il percorso fosse quest'anno più vallonato nella parte centrale, la corsa non ha mai dato l'idea di potersi risolvere in maniera differente da una volata. Classica fuga del mattino a 6 corridori, con Parrinello (Androni), Rabottini (Neri Sottoli), Koretzky (Bretagne), Ghyselinck (Wanty), Riblon (AG2R) e Dernies (Wallonie), vantaggio massimo 6'25" dopo 50 km.
Grande impresa dello svizzero Michael Schär sulle strade del Tour of Utah: il corridore della BMC s'è aggiudicato la seconda frazione della corsa statunitense (Panguitch-Torrey di 210.3 km) al termine di una fuga di quasi 200 chilometri e che l'ha visto pedalare da solo in testa alla corsa per gli ultimi 45 chilometri.