Si è decisa allo sprint la quattordicesima edizione dell'Handzame Classic, prova belga di 199 conclusa nell'omonima cittadina: a vincere è stato Erik Baska, alla prima vittoria con la nuova maglia della Tinkoff. Il promettente slovacco ha preceduto l'olandese Dylan Groenewegen (Team LottoNl-Jumbo) e il belga Gianni Meersman (Etixx-Quick Step).
Per festeggiare la 71esima edizione la Nokere Koerse si regala il passaggio a Hors Categorie: la prova belga partirà da Deinze e si concluderà dopo 199 km a Nokere, frazione del comune fiammingo di Kruishoutem. Punto nodale della gara, il Nokereberg, muro d'arrivo (in pavé) che è il culmine di un circuito di circa 15 km che verrà ripetuto 8 volte (ma il muro in questione verrà affrontato altre due volte già prima del circuito finale).
Prima vittoria stagionale di Timothy Dupont nella terza e conclusiva tappa della Driedaagse van West Vlaanderen, 182 km da Nieuwpoort a Ichtegem. Il ciclista belga della Verandas Willems è stato bravo a infilarsi nella fuga decisiva partita quando mancavano 40 km al traguardo.
Ha vinto Dylan Groenewegen, del Team LottoNL-Jumbo, la seconda tappa della Driedaagse Van West Vlanderen, 176 km con partenza da Bruges e arrivo ad Harelbeke.
Una Parigi-Tours folle e condotta a quasi 50 km/h di media premia l'italiano Matteo Trentin, al primo trionfo in carriera in una classica. Trentin è stato bravissimo ad inserirsi in una fuga di 31 uomini partita dopo appena 11 chilometri quando all'arrivo ne mancavano addirittura 220: la collaborazione tra gli uomini di testa ha impedito il rientro al gruppo che ha alzato bandiera bianca a più di 40 km dall'arrivo.
La diciannovesima tappa della Vuelta a España, 185.8 km da Medina del Campo ad Ávila, vede la vittoria del francese Alexis Gougeard. Il corridore dell'AG2R La Mondiale è andato in fuga al km 6 con altri 23 uomini, mentre il gruppo lasciava fare (e infatti pagherà più di un quarto d'ora dal vincitore). Gougeard ha attaccato con Duque e Machado sull'Alto de Valdaviaand, lasciando poi lì i due. Il francese ha preceduto ad Ávila Nelson Oliveira, giunto a 40", poi Maxime Monfort a 44", stesso tempo di Andrey Amador, Tiago Machado ed Amaël Moinard.